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Autore: JeJe__    14/01/2014    5 recensioni
Dal capitolo 13:
Una lacrima percorse dolcemente la sua guancia.
Stava piangendo, e non potei fare niente a meno di guardare quegli occhi incantevoli. Gli stessi che quella notte dissero di amarmi.
Cosa le era successo?
Perché non era rimasta con me?
Julie, perché?
***
Il raiting varierà a seconda dei capitoli.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Quasi tutti, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice:
I'm back lool! Le note le scrivo prima, poichè come avete deciso, pubblicherò un capitolo di raiting rosso (pervertite). Però, c'è qualche ragazza per bene (lol) che non può leggere, per questo metterò dei segni all'inizio e alla fine di quel periodo, ossia ♦...carino, vero?
Comunque quella parte che non leggerete, non è importante, cioè non cambierà il corso della storia! Dal prossimo capitolo, tante novità! Uno spoiler: racconterò in prima persona...ma non quella di Julie, ma bensì quella di Taemin!
Detto questo, mi vergogno (ancora?) da morire per averlo pubblicato T.T, spero che vi piaccia nel modo in cui l'ho scritta! A presto, bellissime lettrici < 3
 



L'estate? Purtroppo, finita.
 


-Julie! Tutto bene?!-chiese Hyuna, avvicinandosi a noi.
-Si…Andiamo a cambiarci.- rispose per me Tae.
Così, ancora tra le sue braccia, raggiunse la nostra stanza e con un piede chiuse la porta. Per tutto il percorso nessuno dei due spiccò parola, lui camminava portandomi in braccio, ed io ero intenta a sentire i battiti del suo cuore.
Non riuscivo a dirgli niente, mi sentivo troppo in colpa per non aver pensato a lui, a come si sentisse, e a cosa provasse.
Si fermò davanti al suo letto, mi fece scendere e lo guardai lentamente togliersi i vestiti, restando solo con i boxer, e poi incrociò i miei occhi.
Li guardai, così scuri, così dolci, tanto che mi sciolsi sotto il suo sguardo. Volevo dirglielo, volevo fargli sentire che desideravo anch’io fare l’amore con lui.
Mi tolse dapprima la felpa, poi lo aiutai a sfilare la maglietta e sbottonò i jeans.
Li fece cadere, insieme allo slip, mentre con una mano lo sentii percorrere lentamente il profilo della mia schiena, fermandosi a slacciare il reggiseno.
Lo guardai mentre lui fece cadere anche quello, insieme alle altre cose.
-Non sai quanto ti desidero…-sussurrò, avvicinandosi al mio orecchio.
Incominciò a lasciare delle scie umide sul collo, mentre io con entrambe le mani, mi avvicinai ai suoi fianchi e con un gesto, abbassai i suoi boxer.
Mi baciò, s’insinuò e con foga cercò la mia lingua, e in un attimo mi ritrovai sul letto, vedendolo scivolare tra le mie gambe. Eravamo così attaccati l’una all’altra ed era una sensazione bellissima sentire le sue mani toccarti come se ti potesti rompere. Come faceva a catturarmi in questo modo?
Incominciai a respirare affannosamente, quando, come l’altra volta, sentii qualcosa sotto di me fare pressione.
M’irrigidii di colpo.
F-forse non sono pronta..
-R-rilassati..-soffiò sulle mie labbra.
Sotto i suoi baci e le sue carezze, riuscii a farlo, mi guardò e lentamente fece entrare un dito, e poi due. Mi baciò, mentre io mi aggrappai alle sue spalle ed iniziai ad ansimare nella sua bocca. Mi abituai alle sue dita, e accorgendosene si staccò dal bacio, le tolse, e mi guardò, quando sentii entrare qualcos’altro.
-T-taemin-ahh..-mormorai, alzando di un po’ la schiena, e aggrappandomi con le unghie alle sue spalle. Con il cuore che batteva a mille, mi accorsi del tuono che illuminò la stanza, mettendo in mostra i nostri corpi, che combaciavano tra loro.
E chi poteva mai dirlo che quel rumore, non poteva più farmi paura?
Così mi abbracciò, mi fece stendere ancora sul letto, mentre entrò ancora di più, ansimando nel mio orecchio. Gli occhi si offuscarono e gemetti per il forte dolore, ma lui soffocò ogni mio piccolo suono, baciandomi.
Si fermò, mi asciugò quella piccola lacrima sulla mia guancia, e mise il suo viso di fronte al mio. Mi guardò con uno sguardo eccitato e con un po’ di dolcezza, continuavamo a respirare affannosamente e osservai quella gocciolina di sudore scendere dalla sua fronte.
-T-ti fa male…-disse, sfiorando le mie labbra.
Scossi la testa, lasciandogli un piccolo bacio e lui così cominciò a muoversi lentamente. Mi baciava, per non far sentire niente agli altri due, per farmi restare al mio agio. Come potevo non amarlo, se si preoccupava sempre per me?
Le sue spinte si fecero più forti, più decise, tanto che non ce la fece più a trattenere i miei suoni e incominciammo a gemere insieme nelle nostre bocche, così cercai di contenermi, affondando le mani nei suoi capelli.
Sentivo il suo respiro farsi sempre più affannoso, mi guardò con quegli occhi, in cui mi perdevo ogni volta, e dopo qualche secondo, li chiuse. Uscì da me, si sdraiò accanto, e mi strinse forte a sé, appoggiando la mia testa sul suo petto.




 

Cercai di riprendere fiato, ascoltando il suo torace che si alzava e si abbassava, e trovai il coraggio per dirglielo.
-M-mio padre-
-Non voglio saperlo…-disse, abbracciandomi ancora di più.
Cedetti alle sue carezze, e sotto il temporale e ai tuoni, ci addormentammo stretti l’una all’altro.

 
* * *
Finì l’estate e con essa, il nostro amore.
Gli promisi di restare sempre insieme, ma quando arrivò quel giorno, scappai.
Ero troppo debole, troppo fragile, tanto che neanche lui poteva aiutarmi.
Arrivò quel giorno, ed io arrivai in Italia, a Napoli.



 


Questo capitolo, lo dedico a te, Mara.
Che mi hai dato la carica (?) giusta per pubblicarlo.
Kai Nu-okay, qui lo risparmio... < 3

 
  
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