Fanfic su artisti musicali > Mika
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Autore: MartaFix    15/01/2014    1 recensioni
"Caro Mika,
il mio nome è Irene.
Il nome Irene deriva dalla parola "pace", in greco "eirene".
Ma nel mio piccolo, inutile, stupido cuore di ragazzina, di pace non ce n'è.
Tranne per quelle note che mi scaldano dentro, quando ho così freddo, non ho niente a cui aggrapparmi.
Tranne per quelle parole, non ho niente che mi consoli.
Sei l'unico che mi sta salvando da questo oblio, Mika.
Continuo ad aggrapparmi alla tua mano, al tuo braccio forte, mentre scivolo nel baratro, giù, giù, sempre più giù.
Ho paura, Mika.
Ho tanta paura, che prima o poi sarò troppo stanca, non riuscirò più a stringere la tua stretta, e cadrò, per sempre.
Tienimi stretta, ti prego, ti prego.
Ti abbraccio forte.
Irene"
Genere: Commedia, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4 - FANTASMA

 

 

And maybe you can't hear me

But I feel like screaming when you're near me

Save me from your theories

At the very least just let me

cry on you... ♫

 

 

 

Mi sembra di non essere più reale.

Sono un sogno.

Sono eterea, fluttuante, un fantasma.

Anche dal colore del mio incarnato sembro più un non-vivo che un non-morto.

La gente mi guarda, osserva come io sono distante, disconnessa.

Ridono di me.

Che fai, Ire, dormi?

Le si è fuso il cervello, non ci sente più.

Non dicono che i fantasmi siano leggeri?

Eppure, io mi sento così pesante.

I passi mi costano uno sforzo immenso.

Fatico a respirare, con un masso che mi schiaccia lo sterno.

Tranne quando piango: quando piango posso gridare.

E' un paradosso, questo: poter fare ciò che ci è vietato, e che tanto desideriamo, soltanto quando cadiamo nella disperazione.

Mi sembra che la vita si stia prendendo gioco di me.

Vivo in questo stato di semi-incoscienza dall'incontro con Mika.

Che cosa mi aspettavo?

Che avrebbe visto in me una qualche luce speciale e che mi avrebbe portata a casa con se?

Che avremmo passato insieme il resto della nostra vita, forse?

Ma per favore.

Ho sempre cercato in lui, nelle foto, nelle lettere, nella musica, il fratello maggiore che non ho mai avuto.

Una persona che mi coccolasse, mi proteggesse, mi scaldasse un po'.

Ma lui non c'è, non potrà mai esserci!

Stupida, stupida che non sei altro.

Gaia pensa che sicuramente non mi ha dimenticata, che pensa a me e che gli mancheranno le mie lettere.

Dice che un giorno tornerà a cercarmi, che ne è sicura.

Ma io lo so.

Insomma, già altri artisti l'hanno fatto: si fanno trovare sotto casa di una fan fortunata, fanno due chiacchiere, magari li intervistano insieme nel talk show del pomeriggio, poi spariscono.

Pensano che sia giusto, ogni tanto, fare una buona azione.

Ma non capiscono che dopo di loro, il mondo ci crollerà addosso.

Come un bambino denutrito a cui fanno assaggiare un pezzetto di pollo arrosto, servito su un vassoio d'argento, con patate, salse, e chissà quanti altri contorni... e poi, di colpo, lo portano via.

Lasciandolo in lacrime a pregare che qualcuno lo sazi.

Anche in casa mi chiedono che cos'ho.

Ho raccontato loro che l'ho incontrato per caso.

Non voglio che sappiano delle lettere, una cosa così intima tra me e lui.

E quando dico che mi manca, mi sento così stupida ai loro occhi.

Non ho smesso di scrivergli, no.

E' passato un mese e mezzo, e sotto il mio letto sono accatastate pile di lettere.

Che non ho il coraggio di spedire.

So che lui si è preso un appartamento a Milano, insomma, sono già iniziati i live show di X Factor.

Mi spaventa saperlo così vicino a me.

Prego di non incontrarlo più, ma nello stesso tempo non posso fare a meno di sperare.

Perciò, quando annunciano che farà una signing session qui a Torino, sono presa dal panico.

 

 

Due settimane dopo

 

Ecco, l'ho fatto di nuovo.

Stupida, stupida, stupida!!!

Non ci sarei mai dovuta venire.

Eccomi qui, appena uscita dall'edificio dove Mika sta ancora firmando autografi.

Ho un sorriso ebete stampato in faccia, anche se sento che la tristezza sta tornando.

Ma, per lo meno, oggi ho avuto finalmente qualche attimo di respiro.

Queste poche ore non saranno certo bastate per disintossicarmi, ma mi accontento.

Mi avvio verso casa, lentamente, assaporando l'aria fresca.

Guardo l'ora: sono circa le 21.

Decido di andare al solito bar in Piazza Castello a prendermi una cioccolata calda.

Quando sbuco in piazza, resto qualche secondo a guardarla, ferma.

E' così bella, con i lampioni decorati, la fontana al centro, le statue, il pavimento di pietre levigate dai tanti passi, il castello illuminato sullo sfondo.

Amo la mia città.

Mi infilo nel locale, e resto quasi un'ora persa nei miei pensieri a guardare fuori dalla vetrina, scaldandomi le mani sulla tazza calda.

Mi ha riconosciuta, ne sono certa.

Mi ha sorriso, raggiante, e mi ha anche guardata negli occhi con un non so che di interrogativo, il cui significato non sono riuscita a cogliere.

Ma avevamo pochissimo tempo, perciò non gli ho detto nulla.

E va bene così.

Quando mi rendo conto che ormai si è fatto tardi, esco e mi incammino a passi veloci verso casa.

Attraverso tutta la piazza, passando proprio nel mezzo.

Non c'è quasi nessuno, anche perchè è mercoledì, e poca gente esce la sera.

Allora, come quando ero piccola, inizio a correre, e saltello qua e là tra i vari getti d'acqua che spuntano da terra.

Salto nelle pozzanghere, alzo le braccia al cielo, ballo.

E rido.

E' una risata pura, candida, come quella di una bambina.

Era tanto che non ridevo così.

Esco dalla fontana, e mi rendo conto che ho le gambe bagnate.

Non m'importa.

Mi stendo sul pavimento freddo, con braccia e gambe allargate.

Resto a guardare il cielo per qualche secondo, poi chiudo gli occhi.

Non m'importa, non m'importa e basta.

Sono invisibile.

Sono un fantasma.

Sorrido.

Poi, lo sento.

- Hey, mia piccola amica, cosa ci fai lì?

 

 

 

Saaaalve a tutti!

Chiedo venia in ginocchio a tutti voi per aver aggiornato così tardi.

Perdonatemi!

Prometto che non lo farò più.

Bene, in questo capitolo di nuovo una valanga di sentimenti di Irene, e pochissimi fatti.

Ma il nostro Michael arriverà, non temete!

Spero di non deludervi :)

 

Un bacio a tutti e grazie per le recensioni bellissime

 

Marta

   
 
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