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Autore: melinda08    15/01/2014    0 recensioni
Mentre Marie cerca di rimettere insieme i pezzi della propria vita, la famiglia White tenta di occuparsi di tutti i problemi che Walt ha lasciato con sé.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1
Aveva sempre saputo che quel giorno sarebbe arrivato, ma non immaginava mai che sarebbe stato per mano di Walt che lei avrebbe perso suo marito. Per gran parte 
della sua vita da adulta tutto il suo mondo si era costruito sul fatto che lei fosse la moglie di Hank Schrader. Lui c'era sempre stato quando a volte lei non era riuscita 
nemmeno a prendersi cura di se stessa. Ora stava succedendo tutto troppo in fretta perché Marie iniziasse anche solo ad elaborare l'accaduto.
Skyler le aveva chiesto di restare a dormire da lei, ma tutto ciò che Marie voleva fare era allontanarsi il più possibile da qualsiasi cosa ricordasse Walter White. Walt. 
Gentile, intelligente, forte... E l'assassino di suo marito. Era troppo da sopportare per lei.
Caduta per terra, avendo fatto solo due isolati da casa White, le lacrime le inondarono il viso mentre ricordava che Hank se n'era andato e che non sarebbe mai più 
tornato. Le aveva telefonato per dirle che aveva arrestato Walt, e quella fu di sicuro l'ultima telefonata della sua vita.
"Zia Marie?"
Non voleva sollevare lo sguardo. Marie continuava a guardare per terra, quasi sperando che venisse divorata dal suolo stesso, cosicché non avrebbe dovuto 
affrontare nessuno. 
Ma era Flynn, Walt Jr., suo nipote. Cercando di riprendere fiato, si asciugò invano il viso e fissò lo sguardo in lontananza. 
"Zia Marie... Non volevo che stessi sola in questo momento. Mamma sarebbe qui, ma deve aspettare che lui riporti Holly."
Lei non disse nulla. Si ritrovò invece a giocherellare con la sua fede nuziale, cosa che non passò inosservata a suo nipote.
"Vorrei..." Trasse un profondo respiro. "Vorrei sapere cosa dire per farti sentire meglio."
Cos'avrebbe potuto dire? Cos'avrebbe potuto dire chiunque per rimediare al fatto che il marito di sua sorella aveva ucciso Hank? Non disse nulla; si limitò invece ad 
annuire, accettando le parole di Flynn.
"Mi odi?"
Finalmente lei alzò lo sguardo su di lui e scosse il capo. "Non potrei mai odiarti. Sei mio nipote, e voglio bene a te e a Holly più di qualsiasi altra cosa."
"Vorrei che non fosse mio padre! Lo odio. È... È un mostro e spero che il cancro lo uccida" urlò Flynn.
"Non so cosa dirti. So che dovrei essere io l'adulta, ma non ho nessuna risposta. L'uomo che abbiamo accolto in casa nostra, testimone al nostro matrimonio, mi ha 
portato via mio marito! Niente che quel bastardo possa mai fare o dire potrà sistemare le cose. Niente!"
Flynn annuì. "È colpa mia."
Per la prima volta dacché aveva saputo la notizia, Marie smise di piangere e osservò con curiosità suo nipote. "Che vuoi dire?"
Ora era la volta di Flynn di commuoversi. "Avrei dovuto saperlo. Avrei dovuto prevederlo. Se avessi saputo, allora magari sarei riuscito a fermarlo. Forse non 
avrebbe fatto ciò che ha fatto se solo fossi stato coraggioso. Se solo..."
"Oh, Flynn. Non è colpa tua. C'è solo una persona da incolpare. Passerò il resto della mia vita ad assicurarmi che quel mostro non faccia del male a te o a mia sorella 
o a chiunque altro" giurò Marie.
"Vuoi tornare a casa nostra?"
Lei fece di no con la testa. "Non posso. Non posso proprio. Tu va' pure. Tua mamma ha già abbastanza cose a cui pensare senza che debba preoccuparsi su dove ti 
sia cacciato."
"Zia Marie..."
Lei alzò gli occhi su di lui.
"Va bene se... Ti dispiace se mi siedo qui con te per qualche minuto?"
Lei fece un cenno col capo, e così per i trenta minuti che seguirono erano solo loro due, a chiedersi come mai avrebbero potuto ricomporre i pezzi delle loro vite che 
Walter White aveva frantumato.

Questo è il link per la storia in versione originale: https://www.fanfiction.net/s/9712793/1/The-Widow

 

NOTE DEL TRADUTTORE

LEGENDA: Narrazione - Flashback - "Discorso diretto"

 


 

CAPITOLO 1


Aveva sempre saputo che quel giorno sarebbe arrivato, ma non immaginava mai che sarebbe stato per mano di Walt che lei avrebbe perso suo marito. Per gran parte della sua vita da adulta tutto il suo mondo si era costruito sul fatto che lei fosse la moglie di Hank Schrader. Lui c'era sempre stato quando a volte lei non era riuscita nemmeno a prendersi cura di se stessa. Ora stava succedendo tutto troppo in fretta perché Marie iniziasse anche solo ad elaborare l'accaduto.

Skyler le aveva chiesto di restare a dormire da lei, ma tutto ciò che Marie voleva fare era allontanarsi il più possibile da qualsiasi cosa ricordasse Walter White. Walt. Gentile, intelligente, forte... E l'assassino di suo marito. Era troppo da sopportare per lei.

Caduta per terra, avendo fatto solo due isolati da casa White, le lacrime le inondarono il viso mentre ricordava che Hank se n'era andato e che non sarebbe mai più tornato. Le aveva telefonato per dirle che aveva arrestato Walt, e quella fu di sicuro l'ultima telefonata della sua vita.


"Zia Marie?"


Non voleva sollevare lo sguardo. Marie continuava a guardare per terra, quasi sperando che venisse divorata dal suolo stesso, cosicché non avrebbe dovuto 
affrontare nessuno. 


Ma era Flynn, Walt Jr., suo nipote. Cercando di riprendere fiato, si asciugò invano il viso e fissò lo sguardo in lontananza. 


"Zia Marie... Non volevo che stessi sola in questo momento. Mamma sarebbe qui, ma deve aspettare che lui riporti Holly."


Lei non disse nulla. Si ritrovò invece a giocherellare con la sua fede nuziale, cosa che non passò inosservata a suo nipote.


"Vorrei..." Trasse un profondo respiro. "Vorrei sapere cosa dire per farti sentire meglio."


Cos'avrebbe potuto dire? Cos'avrebbe potuto dire chiunque per rimediare al fatto che il marito di sua sorella aveva ucciso Hank? Non disse nulla; si limitò invece ad annuire, accettando le parole di Flynn.


"Mi odi?"

Finalmente lei alzò lo sguardo su di lui e scosse il capo. "Non potrei mai odiarti. Sei mio nipote, e voglio bene a te e a Holly più di qualsiasi altra cosa."


"Vorrei che non fosse mio padre! Lo odio. È... È un mostro e spero che il cancro lo uccida" urlò Flynn.


"Non so cosa dirti. So che dovrei essere io l'adulta, ma non ho nessuna risposta. L'uomo che abbiamo accolto in casa nostra, testimone al nostro matrimonio, mi ha portato via mio marito! Niente che quel bastardo possa mai fare o dire potrà sistemare le cose. Niente!"


Flynn annuì. "È colpa mia."


Per la prima volta dacché aveva saputo la notizia, Marie smise di piangere e osservò con curiosità suo nipote. "Che vuoi dire?"

Ora era la volta di Flynn di commuoversi. "Avrei dovuto saperlo. Avrei dovuto prevederlo. Se avessi saputo, allora magari sarei riuscito a fermarlo. Forse non avrebbe fatto ciò che ha fatto se solo fossi stato coraggioso. Se solo..."

"Oh, Flynn. Non è colpa tua. C'è solo una persona da incolpare. Passerò il resto della mia vita ad assicurarmi che quel mostro non faccia del male a te o a mia sorella o a chiunque altro" giurò Marie.

"Vuoi tornare a casa nostra?"

Lei fece di no con la testa. "Non posso. Non posso proprio. Tu va' pure. Tua mamma ha già abbastanza cose a cui pensare senza che debba preoccuparsi su dove ti sia cacciato."

"Zia Marie..."

Lei alzò gli occhi su di lui.

"Va bene se... Ti dispiace se mi siedo qui con te per qualche minuto?"

Lei fece un cenno col capo, e così per i trenta minuti che seguirono erano solo loro due, a chiedersi come mai avrebbero potuto ricomporre i pezzi delle loro vite che Walter White aveva frantumato.

 

  
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