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Autore: Nian    15/01/2014    5 recensioni
Caro Amore mio,
questa è la prima lettera che ti scrivo e spero che sia anche l’unica.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Dawson, Rosalinda Dewitt Bukater
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Caro Amore mio,

questa è la prima lettera che ti scrivo e spero che sia anche l’unica. In tutti questi anni non ho mai davvero sentito la necessità di scrivere su carta i miei pensieri e i miei sentimenti per te. Ti ho sempre custodito nel mio cuore, non parlando con nessuno.
Ma stasera… stasera tutto è diverso. Per la prima volta dopo tanti anni ho parlato a qualcuno della mia storia, la nostra storia. Sentivo che fosse giusto far capire quanto quella tragedia avesse segnato la vita di moltissime persone, e in particolare me e te.
Raccontare di te amore mio mi è costato tanto, e non perché non ricordi ogni singola parola o momento trascorso insieme, ma perché nonostante i tanti anni passati, il dolore continua a sommergermi ad ondate fino a travolgermi e a togliermi il respiro, come mi travolse l’acqua di quel freddo oceano. Raccontare di te a tutti ha reso la storia in qualche modo ufficiale, pubblica.
 
“Non ho mai parlato di lui fino ad oggi. Con nessuno… Neanche con tuo nonno”
 
Era presente anche mia nipote… la mia dolce, bellissima e coraggiosa Lizz. Neanche lei sapeva cosa il mio cuore custodiva. Per un attimo ho avuto paura… paura che lei potesse giudicarmi e rimproverarmi per aver tenuto questo segreto tanto a lungo.
E i miei sensi di colpa sono ritornati…
Per tanti anni mi sono sentita in colpa verso l’uomo che avevo sposato. Il mio Richard…
Lo avevo incontrato proprio durante un  provino per un film. Era stato lui a notarmi e a chiedermi di uscire. Avevo accettato, e subito si era rivelato a me per quello che era: un uomo gentile, altruista, bello e uno spirito libero. Un po’ come te.
Lui mi amava tanto e in tutti gli anni trascorsi insieme me lo ha sempre dimostrato, non solo con le parole, ma anche con i fatti. Mi ha reso felice in tutti questi anni. Mi ha accontentata in tutto.
Una parte di me lo amava davvero ed era riconoscente a questo uomo dai capelli bruni e dalle maniere dolci, di aver finalmente riportato un po’ di amore e gioia nella mia vita dopo la terribile tragedia.
Purtroppo non era te Amore mio.
 Ogni notte, dormendo al suo fianco non riuscivo a  trattenere le lacrime per i sensi di colpa che mi lasciavano immobile e senza fiato. Mi sentivo in colpa per non essere capace di donare l’amore che una persona come lui avrebbe meritato.
Passata la notte, un nuovo giorno ricominciava e io ogni volta mi ripromettevo di andare avanti, proprio come volevi tu.
Credo di essere stata comunque una brava moglie, ma il mio cuore non gli è mai appartenuto completamente.
Ci sei sempre stato tu.
Sei ancora così vivido e reale nella mia mente: I tuoi capelli dorati che ti scendevano sul viso e che spostavi con un movimento veloce della mano ( un tick che ti ho visto ripetere tante volte), i tuoi occhi azzurri profondi e penetranti che sapevano guardarmi fin in fondo l’anima, le tue mani grandi, da pittore e artista quale eri. Se chiudo gli occhi riesco persino a sentire il profumo della tua pelle, la sensazione delle tue labbra calde sopra le mie, la camicia ruvida che indossavi e che riuscivo a sentire quando ti stringevo e il calore del tuo respiro mischiato al mio.
 
Chi poteva immaginare che saresti diventato così importante? Chi avrebbe mai pensato che mi avresti stravolto la vita in soli pochi giorni? Ebbene, tu hai fatto questo e molto altro. Non solo hai messo in discussione tutta la mia vita, ma mi hai mostrato cosa significasse davvero divertirsi e sentirsi liberi.. Mi conoscevi meglio di quanto io conoscessi me stessa. Grazie a te ho capito che la vita non è una prigione ma un dono meraviglioso, basta solo avere il coraggio di afferrarla.
 
“Ti tengono in trappola Rose. E morirai se non ti liberi… forse non subito perché sei forte, ma prima o poi…Prima o poi quell'ardore che amo tanto in t Rose, quell’ardore si spegnerà.”
“Non spetta a te salvarmi Jack”
“Hai ragione, solo tu puoi farlo”
 
Ricordo ancora il nostro primo incontro, la prima sera di viaggio. Tutto quello che io desideravo era porre fine alle mie sofferenze, all’insopportabile inerzia della mia vita e tu per me rappresentavi solo un ragazzino arrogante che cercava di spiegarmi cosa fosse la pesca sul ghiaccio e distrarmi dal mio obiettivo.
Erano solo pochi minuti che ci conoscevamo e tu avevi già cominciato a salvarmi.
Mi hai salvata dalle acque, impedendomi di cadere. Nonostante le mie suppliche di non lasciarmi, tu sembravi così sicuro di te.
 
“Mi Ascolti… La tengo stretta. Non la lascerò”
 
Non hai lasciato la presa quella sera e non lo hai mai più fatto. La tua era una promessa.
 
Dopo il nostro primo incontro credevo di aver finalmente trovato un amico, una persona con cui condividere le mie angosce e che sembrava capirmi meglio di chiunque altro. Ma più ti conoscevo, più tu mi trascinavi nel tuo mondo, più mi rendevo conto che mi stavo allontanando dalla mia vecchia vita e di appartenere sempre di più alla tua.
Quando finalmente ho avuto il coraggio di abbandonare tutto e ricominciare con te, tutto è stato magico. Credevo di poter finalmente vivere la vita che desideravo, insieme.
Vivere l’eternità con te.
Abbiamo lottato fino alla fine per il nostro amore. Contro mia madre, contro Cal, contro la tragedia. Non potevamo e non volevamo separarci.
 
“You jump, I jump Remember?”                                                                                           “Salti tu, salto io ricordi?”
 
Ma il destino aveva già deciso per noi.
Non riesco a trattenere le lacrime mentre ancora una volta ripenso a quegli ultimi momenti con te.
Io sulla tavola, gelata fin dentro le ossa, e tu in acqua a tenermi la mano. Intorno a noi c’era il caos. Le persone cercavano appigli a cui aggrapparsi, urlavano, gemevano, piangevano. Era l’inferno. L’unico angolo di paradiso eri tu.
Sento ancora la tua mano stretta alla mia in una presa salda, forte come non lo ero mai stata. Ricordo ancora le tue labbra che baciavano la mia mano cercando di riscaldarla.
 
Tu cercavi di riscaldare me.
 
 La tua dolcezza non aveva confini. Eri immerso nell’acqua gelata fino alla spalle e Dio solo sa quanto stavi soffrendo.
 
“Cadere in acque gelide come quelle laggiù, è come avere tutto il corpo trafitto da mille lame. Non riesci a respirare, non riesci a pensare al nulla tranne che al dolore”
 
Sentivo il tuo corpo tremare, le tue mani gelide, i tuoi vestiti fradici, la tua voce che si spezzava, mentre cercavi di trovare le parole per infondermi coraggio.
E invece l’unica cosa che io volevo fare era prenderti tra le mie braccia, stringerti fino quasi a soffocarti, riscaldarti con il mio corpo e baciarti fino allo sfinimento. Volevo sentirti ancora una volta vicino  a me in quegli ultimi istanti e impedire a quell’acqua gelida di farti soffrire.
Credevo davvero di morire in quell’inferno gelato. Ma almeno ero con te… Questo mi bastava.
 
“Ti amo Jack”
 
Era tutto quello che desideravo dirti in quegli ultimi momenti, sentivo di volertelo ripetere ancora una volta per ricordarti che qualunque cosa fosse successa il mio amore per te era sempre presente. In quelle due parole era racchiusa tutta la mia anima. Credevo che anche tu mi avresti risposto dicendomi quelle due paroline, e invece mi hai sorpreso ancora una volta. Fino all’ultimo ti sei preso cura di me.

"Non farlo, non dire addio.. non ancora.. mi hai capito?  Rose.. tu te la caverai! Andrai avanti con la tua vita e avrai molti bambini.. e li vedrai crescere. Morirai quando sarai vecchia al calduccio nel tuo letto. Non QUI. Non stanotte. Non così. Sono stato chiaro?" 
"Non sento più il mio corpo..." 
"Vincere quel biglietto Rose è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata.. mi ha portato a te. Mi sono liberato per questa cosa.. mi sono liberato. Devi farmi... devi farmi questo onore, devi promettermi che sopravviverai! Che non ti arrenderai! Qualunque cosa accada! Per quanto disperata sia la situazione! "

 
In quel momento mi sembrava una promessa senza senso. Era ovvio che saremmo morti entrambi e per me andava bene. Avevo scelto io di restare con te e non me ne ero pentita.
Non avevo capito che ancora una volta, tu mi stavi salvando. Mi stavi salvando da me stessa.
 
“Promettimelo adesso Rose...e non dimenticare mai questa promessa”
“Lo prometto…” 
“Non lo dimenticare!” 
“Non dimenticherò Jack.. Non dimenticherò mai!” 

 
E così è stato. Non ho mai dimenticato quella promessa. E’ incisa nel mio cuore per l’eternità
 
 
E poi, ricordo il nulla. La mia mente smise di funzionare. L’unica certezza che avevo era la tua mano stretta alla mia.
Mi ritrovai così a fissare le stelle. Puntini luminosi nell’immensità del cielo. Così piccole, eppure così belle.
Il mio cervello mise in moto l’unica cosa che era in grado di ricordare: la tua voce che mi sussurrava le parole di una canzone.
 
“ Vieni, Josephine                                                                “Come, Josephine
sulla macchina, vieni con me                                               in my flying machine, going up she goes
Più su… vola via con me”                                                       up she goes” 
 

Sembrarono passare ore quando poco dopo fui colpita da luce tanto intensa da interrompere i miei pensieri. E fu quando voltai la testa di lato che la vidi. Una scialuppa. Il mio corpo era intorpidito, i miei vestiti erano bagnati, tutto il mio corpo tremava. Ma la mia mente riuscì a mettersi in moto. Quella scialuppa mi sembrò la cosa più bella che avessi mai visto. Come mai non l’avevi notata anche tu e non mi stavi chiamando?
 Sentivo ancora la tua mano nella mia. Era fredda e rigida, ma non me ne preoccupai. Eravamo gelati entrambi. Cominciai a chiamarti, felice che finalmente avremmo potuto uscire da quell’incubo e stare insieme.
 
Ma l’incubo non era ancora finito per te.
 
“Jack… Jack… C’è una scialuppa… JACK!”
 
Ti scuotevo, ti chiamavo… Desideravo finalmente dirti che ce l’avevamo fatta.
Troppo tardi mi accorsi della verità… E il dolore divenne insopportabile.
Solo la promessa che ti avevo fatto riuscì a farmi salire su quella scialuppa.
 
Ma ora sapete che c'era un uomo di nome Jack Dawson, e che lui mi ha salvata, in tutti i modi in cui una persona può essere salvata. Non ho neanche una sua foto, non ho niente di lui… vive solo nei miei ricordi…”
 
Si, tu mi hai salvata. Mi hai dato l’oppurtunità di ricominciare d’accapo. Di essere una sconosciuta in mezzo al mondo.
 
“Mi scusi, può dirmi il suo nome, per favore?
“Dawson. Rose Dawson.”
 
 Mi hai dato la possibilità di essere chi volevo e di costruire la vita che ho avevo sempre desiderato. Una vita come la tua…
 
“Mi piace svegliarmi la mattina e non sapere cosa mi capiterà o chi incontrerò, dove mi ritroverò. Proprio l'altra notte ho dormito sotto un ponte e ora mi trovo qui, sulla più imponente nave del mondo a bere champagne insieme a delle persone raffinate come voi... Secondo me la vita è un dono, non ho intenzione di sprecarla: non sai mai quali carte ti capiteranno ancora nella prossima mano. Impari ad accettare la vita come viene... così ogni singolo giorno ha il suo valore.”
 
Fallo valere”                                                                                                                    Make it count”
 
Spero davvero di averlo fatto Amore mio. Ce l’ho messa tutta. Ho realizzato tutto quello che desideravo e in ogni cosa che ho fatto tu eri sempre presente. Eri come me su quella nave, eri con me quando ho imparato a cavalcare come un uomo, a masticare tabacco come un uomo, ad andare sulle montagne russe fino a vomitare, a fare surf sulle onde. Sei stato con me per tutto questo tempo e sei con me ora. Qui, in questa stanza. Riesco a sentirti… Sei dentro di me. Il tuo cuore batte all’unisono con il mio.
E adesso, sono pronta per andare. Non ho rimorsi, non ho rimpianti. Sono pronta per tornare da te. Spero che accada presto. Intanto dedico questa lettera a te, al nostro amore infinito che neanche la morte è riuscito a spezzate.
 
Ti amo Jack.
 
Rose
 
 
 
 
 











Salve a tuttiiii!! Non so davvero cosa dire...XD. Questa idea mi è venuta, rivedendo per la miliardesima volta ( e innamorandomi ancora) del capolavoro di J.Cameron che è un film per me intramontabile, Ho cercato di immedesimarmi nei pensieri e nelle emozione della vecchia Rose che dopo il racconto sente di non aver terminato la sua storia e di aver qualcosa da dire al suo amato. Spero che vi sia piaciuto e vi abbia almeno lasciato piacevolmente sorpresi. Un grazie a tutti quelli che leggeranno e recensiranno. Grazie di cuore davvero. Nian
  
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