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Autore: individualady    15/01/2014    0 recensioni
"Ho sempre pensato che quando una persona esce dalla tua vita ti accorgi veramente di quanto tenevi a lei e di quanto questa significava per te. Io me ne sono andata, d'altronde volevo solo inseguire i miei sogni, poi per come si stavano mettendo le cose credo di aver fatto più che bene. Solo che a volte mi manca sentirmi a casa. So che capisci come mi sento, perchè forse io e te siamo più simili di quanto nessuno abbia mai pensato.."
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ero talmente confusa che se mi avessero chiesto "quanto fa 2+2?" avrei risposto "1". Erano le sei del mattino e non avevo chiuso occhio tutta la notte, ero stanca morta da ieri sera e non mi ricordavo veramente niente della festa che si era tenuta in una discoteca famosa qua vicino, di certo la testa che mi scoppiava e il divano che mi stava spezzando la schiena non aiutavano un gran che. La prossima volta col cazzo che dormo da Liz! Osservai il soggiorno della mia amica: pareti bianche, divani in pelle, anch'essi bianchi, situati al centro della stanza, appena sotto c'era un tappeto color porpora che faceva contrasto al pavimento, fatto di mattonelle, anch'esse bianche, tutta la casa era fondamentalmente arredata con quei due colori, tranne i due bagni, quello al piano di sotto viola e quello al piano di sopra lilla. Mi sono sempre chiesta perché avesse voluto arredare così la sua casa, comprata quando ci siamo trasferite a Londra all'età di 17 anni, che non rispecchia per niente la sua personalità. Elizabeth è una ragazza dal carattere un po' chiuso, alle volte è acida e introversa ma è pur sempre una persona simpatica e divertente, posso dire che anche se la conosco dalla prima superiore non so ancora tutto di lei, e un po' una ragazza tutta da scoprire e in questo ci assomigliamo ma lei è assolutamente imprevedibile; è molto elegante, anche nello stile, le importa molto quello che pensa la gente ma non si fa condizionare più di tanto e fa di testa sua. E' una ragazza alta, intorno al metro e settanta, poco poco meno di me, è magra, capelli biondi e occhi color del miele che splendono limpidi al sole. Un paio di passi provenienti dalle scale mi distrassero dai miei pensieri sulla bionda. Un paio di passi provenienti dalle scale mi distrassero dai miei pensieri sulla bionda. Vidi Liz intenta a scendere le scale senza fare rumore, così pensai bene di salutarla. "Giorno Liz" urlai. Lei fece un salto e fini sull'ultimo gradino, diciamo che era una scena piuttosto divertente, ma vista la faccia arrabbiata della mia amica preferii non ridere. "Amy per caso ti è dato di volta il cervello? Poteva venirmi un infarto." Disse con un tono arrabbiato. Esagerava sempre ma a volte era divertente vederla nel panico per sciocchezze. "Esagerata Liz, manco avessi visto un fantasma, ho solo fatto la persona educata e da buona amica ti ho dato il buongiorno" ridacchiai. "Forse è meglio che lasciamo perdere" disse dirigendosi verso la cucina, erano appena le sei di mattina, e io non avevo per niente fame, però la seguii in cucina e mi sedetti in uno sgabello alto stranamente bianco. "Sei riuscita a dormire stanotte?" domandai mentre la guardavo prendere le tazze per il latte dalla lavastoviglie. "No, il mal di testa non mi ha fatto chiudere occhio. Tu invece come hai dormito?" sbadigliò poggiando le tazze dove aveva versato il latte caldo sopra la tavola. "Malissimo, odio il tuo divano, mi ha ucciso la schiena. Comunque che facciamo oggi?" dissi mentre guardavo il latte. "Non so, stavo pensando che potevamo andare al parco con le ragazze, mangiare e poi andare a casa a fare un po' di prove." Uff, eravamo in vacanza e già stava pensando al lavoro. "Liz sai cosa vuol dire 'giorno libero'? No che non lo sai. Per una volta proviamo a rilassarci e non pensare al lavoro, a quello ci penseremo la settimana prossima. Adesso godiamoci le nostre ferie più che meritate." Dissi esasperata. Sospirò e si sedette di fronte a me, aprì bocca per parlare ma subito dopo la richiuse e si mise a fissare un punto indefinito della stanza. "Adesso spiegami cosa ci trovi di tanto interessante nello stipite della porta." ridacchiai. "Stavo pensando..sai, forse hai ragione. E' solo che..amo cantare e amo il nostro lavoro e non voglio deludere i nostri fans." Disse guardandomi negli occhi. "Non deluderemo i nostri fans, loro ci amano così come siamo e non credo si arrabbieranno se ci riposiamo qualche giorno, d'altronde ce lo meritiamo" A pensarci bene, da quando io ed Elizabeth ci siamo qui non ci siamo fermate neanche un secondo ma noi amiamo questa vita, solo che a volte puo' essere stancante e scommetto che la carriera non è l'unica cosa che preoccupa Liz.
  
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