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Autore: _Amaryllis    16/01/2014    1 recensioni
Coriolanus Snow aveva voluto tenere a bada tutta Panem con “panem et circenses”? E con cose altrettanto spettacolari avrebbe risposto Cinna.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cinna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Panem et circenses



Il carboncino correva veloce sul foglio, la mano si muoveva quasi senza che Cinna riuscisse a governarla. Incanalava le sue emozioni nel lavoro anche se questo significava mettere in pericolo sé stesso, aveva detto a Katniss prima della cerimonia d’apertura dei Giochi: entrava in una dimensione che non aveva niente in comune con Capitol City, il mondo degli eccessi.

Con movimenti agili del polso, Cinna aggiungeva particolari a quel vestito di cui ancora nessuno era a conoscenza: voleva che tutti capissero veramente le potenzialità di Katniss, voleva dimostrare a Snow che quella era veramente la ragazza di fuoco.

Immaginava il momento in cui, piroettando, Katniss avrebbe ancora una volta colpito tutta Panem: il vestito bianco, che Snow aveva imposto che lei indossasse all’intervista, avrebbe preso fuoco lasciando posto ad uno che ricordava tremendamente una ghiandaia imitatrice. Cinna non era mai stato così fiero di sé stesso: e non era assolutamente vanesia, la sua. Gli sembrava che stavolta avesse dato ad un suo abito un significato diverso, di ribellione pura. Non era questo, forse, che vedeva quando guardava Katniss? Speranza, nutriva in quella ragazza del Distretto 12 una grande speranza. Anche per questo aveva insistito di essere lo stilista del Distretto 12: non sapeva cosa avesse mosso Portia a fare lo stesso ma leggeva negli occhi di lei la medesima determinazione che lo spingeva ad osare quell’ultimo atto di rivolta.

Era consapevole delle conseguenze che quel gesto avrebbe avuto: agli occhi di Snow, la sua sarebbe apparsa come disobbedienza vera e propria e sapeva bene i disobbedienti che posto avevano nel progetto dispotico di Snow. Morte: il destino che Cinna stava assicurando a sé stesso era un destino di morte. La ghiandaia imitatrice che appariva, tratto dopo tratto, in quel vestito sarebbe stata la sua condanna. Ma non ci sarebbe stato nulla in grado di fermare Cinna in quella sfida a Capitol City, al presidente Snow: voleva che ogni remora si cancellasse negli abitanti dei distretti alla vista di Katniss nei panni della ghiandaia imitatrice. Dovevano vederla come simbolo di quella ribellione che avrebbe portato Panem alla libertà.

Coriolanus Snow aveva voluto tenere a bada tutta Panem con “panem et circenses”? E con cose altrettanto spettacolari avrebbe risposto Cinna.

Voleva aiutare un’ultima volta la ragazza di fuoco, dando ad una scintilla la forma di una fiamma.

 
 
 
Amaryllis’ corner
Salve gente! :D
Stavo studiando e, ahimè!, ho un livello di concentrazione molto basso… Mi sono messa a pensare a Cinna e, ecco qua, è uscita fuori questa cosa! Nella mia testa sembrava una buona idea ma quando ho messo penna su carta non mi è sembrata più un’idea così buona…
Comunque, spero di non avervi annoiato più di tanto. Ho cercato di dare solo forma alla mia idea di Cinna: non mi è mai sembrato un personaggio secondario nella storia e ho cercato di immaginare i suoi pensieri durante la realizzazione del vestito da ghiandaia imitatrice. :)
 
Grazie per aver letto!
 
C.

 

  
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