Serie TV > Hélène e i suoi amici
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Autore: Magica Emy    16/01/2014    1 recensioni
Già, il mio Cri Cri adorato odia i cambiamenti, lo hanno sempre spaventato un po’, e poi…si, devo ammetterlo, adoro quella sua aria da cucciolo smarrito mentre si aggira per casa chiedendosi cosa abbia fatto di male per meritarsi tutto questo…il solito esagerato. Ma che posso farci? È fatto così, ed è anche per questo che sono pazza di lui...
Seguito di "Une nouvelle vie"
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Quando quella mattina Christian raggiunge me e Laly in ufficio, l’aria timida e impacciata mentre varca la soglia, resto completamente spiazzata. Insomma, sapevo che voleva tentare un riavvicinamento con la nostra amica comune, solo…non mi aspettavo così presto, ecco tutto. E poi, forse, non è ancora il momento adatto. Laly ha sicuramente bisogno di altro tempo per riprendersi, e me ne rendo conto ancora una volta mentre la vedo scattare in piedi all’improviso dalla sua postazione poco lontana, proprio come se l’avesse morsa una tarantola per rivolgere a mio marito un’occhiataccia gelida che, già da sola, non promette niente di buono. Christian però sembra non lasciarsi intimidire da questa difficoltà iniziale, così avanza di qualche passo fino a trovarsi proprio di fronte a lei, ma prima che riesca a dire anche solo una parola Laly comincia subito ad aggredirlo, indietreggiando istintivamente e fissandolo torva, come se si trovasse davanti un orribile insetto da schiacciare.

- Che cosa diavolo ci fai tu qui – esplode infatti, facendoci trasalire entrambi – non ti basta quello che mi hai fatto? Adesso ti permetti anche di comparirmi davanti? Vattene via!

Vedo Christian abbassare lentamente lo sguardo, come a cercare le parole giuste da usare in un momento difficile come questo e vorrei tanto intervenire per aiutarlo, ma all’improvviso mi manca il coraggio. Non saprei cosa dire, non saprei nemmeno cosa fare…l’unica cosa che so è che tengo a entrambi, e mi fa male vederli in questo stato. Sapevamo che sarebbe stato difficile trovare un punto d’incontro con lei, ma vedo che Christian non ha alcuna intenzione di arrendersi tanto facilmente, e questo non può che fargli onore.

- Laly – comincia, e so che sta cercando con tutte le sue forze di mantenere la calma e non farsi tradire dalle emozioni – so che sei molto arrabbiata con me e ne hai tutte le ragioni. Il mio comportamento è stato…terribile e sono imperdonabile, lo so benissimo, ma…

- Imperdonabile? – sbotta interrompendolo, i lineamenti distorti da una rabbia furiosa – Solo imperdonabile, certo! Sicuro, questo è l’eufemismo dell’anno!

- Ti chiedo solo di starmi a sentire…

- No – ribatte lei, battendo un violento pugno sulla scrivania che lo fa sussultare – sei tu che devi starmi a sentire adesso, perché ne ho fin sopra i capelli di questa tua patetica commedia! Che cosa sei venuto a cercare, il mio perdono forse? Sei qui per pulirti la coscienza, in modo da poter ricominciare indisturbato con tutte le tue malefatte? Sei un cancro che cammina in mezzo a noi e che si diverte a rovinare le nostre esistenze, un maledetto cancro da estirpare alla radice! Avevo una vita dentro di me e tu l’hai spezzata per sempre, distruggendo la mia! Tu hai ucciso il mio bambino e io non ti perdonerò mai per questo, hai capito? Mai! E adesso fuori di qui! Sparisci dalla mia vista e non farti più rivedere, vattene via. Vattene via…

Le parole le muoiono in gola e lei si accascia a terra, in preda a una crisi di pianto che cerco subito di consolare correndole incontro e abbracciandola stretta, mentre Christian rimane impietrito a guardare la scena con occhi addolorati e so che vorrebbe poter fare qualcosa per lenire il suo dolore, ma nessuno può. Non in questo momento.

- Johanna, mi dispiace tanto – continua a ripetere Laly, singhiozzando disperatamente e aggrappandosi a me come fossi la sua unica ancora di salvezza – ti chiedo scusa per essere stata così odiosa nei tuoi confronti. So che non è stata colpa tua, tu non c’entri niente in tutto questo…sei solo un’altra delle sue vittime, non dovresti nemmeno stare con lui! Mandalo via, ti prego, mandalo via! Non voglio vederlo mai più!

Continua a piangere sulla mia spalla e io mi volto verso mio marito, che con gli occhi pieni di lacrime mi rivolge uno sguardo disperato che mi spezza il cuore.

- Christian – gli sussurro con voce tremante – per favore, vai…

Gli faccio cenno di allontanarsi e lui annuisce lentamente nella mia direzione, dimostrandomi di aver compreso anche lui che quella, almeno per il momento, sembra essere la soluzione migliore per tutti.

- Su Laly, cerca di calmarti adesso. Non piangere più.

La consolo, accarezzandole i capelli e aiutandola a sedersi sulla poltrona, mentre tampono delicatamente i suoi occhi pieni di lacrime con un fazzoletto. Passo il resto del pomeriggio a cercare di farla ragionare in qualche modo, ma lei è irremovibile. Continua a ripetere che lo odia e che se mi ostino a continuare a stare con lui finirà per rendere la mia vita un inferno e distruggermi completamente, esattamente come ha fatto con lei. Ma io continuo a scuotere la testa con decisione, provando a spiegarle che Christian è completamente pulito adesso e, soprattutto, amaramente pentito per tutto quello che è successo a causa sua, e anche se questa non è certo una giustificazione almeno è pur sempre un buon inizio. E lo è anche per lei, che dopo questo difficile confronto è finalmente riuscita ad avere una reazione, a buttare giù questo muro che tanto faticosamente aveva cercato di ergersi intorno, al solo scopo di proteggersi. Insomma, so che la situazione è drastica ma almeno adesso proverà ad affrontarla e un giorno, forse, riuscirà a perdonarlo per tutto il dolore che le ha causato. Quella sera, quando torno a casa Christian si rifiuta persino di mangiare preferendo invece andare direttamente a dormire, e ha un’aria così seria e taciturna che non me la sento proprio di oppormi a questa sua decisione. So che sta soffrendo moltissimo per quello che è successo oggi, e il comportamento di Grace non lo aiuta di certo a stare meglio. Sembra che quella ragazzina stia veramente facendo di tutto per evitarlo in ogni modo possibile, e io non so più che cosa fare per cercare di farla ragionare. Mi sento impotente e, ovunque volga lo sguardo, intorno a me adesso vedo solo dolore e sofferenza. È a questo che penso mentre ragiungo Christian in camera da letto, sdraiandomi vicino a lui per abbracciarlo da dietro prima di depositargli un piccolo bacio sulla spalla.

- Lo so che è difficile amore mio – gli sussurro – ma vedrai che le cose andranno meglio prima o poi. Il tempo guarirà le ferite, e tutto questo un giorno sarà solo un ricordo lontano.

Non risponde ma sento che mi stringe più forte la mano, e mentre gli accarezzo dolcemente i capelli capisco che la sua sfida più grande non sarà quella di ottenere il perdono dalle persone che ama, ma riuscire prima di tutto a perdonare se stesso…

   
 
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