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Autore: Ci chan    02/06/2008    8 recensioni
Una ragazza dai capelli biondi scese dalla macchina, si sistemò meglio la gonna della divisa e poi si diresse a passo spedito verso scuola.‘Stai calma Ino, nessuno qui può farti del male, ricordati sei potente, non possono toccarti, soprattutto loro, perché tu sei forte’ Dannata androfobia(paura di un uomo da parte di una donna) e dannata lei che ne soffriva.Pairing:Sasuke-Sakura, Temari-Shikamaru,Naruto-Ino(mi ispira ^^) Per ora sono questi. Rieccomi, io ci chan spero di non deludervi con questa mia storia. ALLA PROSSIMA.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Shikamaru Nara
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Fobie

Capitolo 1

 

Una palla sfrecciò in aria, l’arbitro fischiò la fine della partita.

Il risultato era 6-1 per la shukumei no team (team del destino).

Come al solito avevano vinto grazie al loro capitano sasuke uchiha, ragazzo dai capelli e occhi neri, insomma il solito tenebroso.

La squadra che aveva perso invece era l’ ishi no team(team della volontà) capitanato da rock lee, il solito ragazzo bruttino, con sopracciglia pronunciate e capelli talmente lucidi da sembrare sporchi.

-Abbiamo perso uchiha, ma la prossima volta vi batteremo-

Il moro però non diede ascolto al povero capitano dell’ishi…il perché?

Beh, il giovane uchiha non poteva certo dirsi umile e modesto, anzi viveva nel lusso e nella bambagia, ed era solito non interessarsi delle cose che non gli interessavano.

Gli shukumei si ritirarono nel loro spogliatoio acclamati da una quarantina di studentesse non proprio dediche alla castità e al monachesimo.

 

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-Guarda, guarda è proprio lui-

-Si è vero-

-Mamma mia, quanto è bello-

I commenti solitamente erano questi, a volte variavano da un:

-Me lo farei volentieri-

ad un:

-Sono stracotta di lui-

Avete capito di chi si tratta? No?

Allora ve lo dico io.

Kakashi Hatake, ventisette anni, dottorato in studio della psiche e professore di psicologia.

Sapeva di essere bello e proprio per questo, ogni santissimo giorno, arrivava a scuola vestito tutto a modo, pronto a prendere il cuore di una ragazza.

Già da qualche settimana la sua preda era stata prefissava, Anko Mitarashi,diciassette anni, terzo anno nella scuola koun no hana(fiore della fortuna), figlia di un famoso imprenditore del Giappone.

Purtroppo per il bell’uomo era l’unica che lo faceva dannare, non solo non si “buttava ai suoi piedi”, ma non gli portava nessun rispetto, ed essendo ricca e “potente” nessuno osava dirle niente.

 

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Una ragazza dai capelli biondi scese dalla macchina, si sistemò meglio la gonna della divisa e poi si diresse a passo spedito verso scuola.

‘Stai calma Ino, nessuno qui può farti del male, ricordati sei potente, non possono toccarti, soprattutto loro, perché tu sei forte’

Dannata androfobia(paura di un uomo da parte di una donna) e dannata lei che ne soffriva.

Per colpa di quella malattia non si era più avvicinata ad un uomo, nemmeno a suo padre.

Fece qualche passo ma poi si fermò, no, non ce la faceva, sarebbe ritornata il giorno dopo, si, il giorno dopo ce l’avrebbe fatta.

Questo fatto si ripeteva ogni giorno e la povera Yamanaka ne era consapevole, solo che non ci riusciva, la sua fobia aveva sempre la meglio.

Ritornò al cancello sedendosi sulla panchina vicina a quello.

Doveva aspettare per cinque ore che la sua autista ritornasse a prenderla per riportarla a casa.

All’improvviso senti un tocco delicato sulla spalla, si girò spaventata

-ehy tutto bene??-

Tutto quello che la sua mente poté realizzare fu: pericolo.

Un ragazzo dai capelli biondi e occhi azzurri la fissava preoccupato.

Ma Ino ebbe un immagine del tutto distorta del biondino.

-No.  non mi t..occare..e, non ti ho fatto nulla, t..i preg..o-

Quello la guardò impensierito, anche lui aveva una fobia, ma era in via di guarigione, nemmeno si notava più.

Ora poteva uscire anche di sera, lui era affetto da scotofobia e cioè la paura del buio.

Aveva incominciato a soffrire di quella malattia da quando suo cugino, Deidara, l’aveva rinchiuso in un ripostiglio, ampio ma buio.

-Ragazza, dimmi se ti serve aiuto, non posso aiutarti se non mi dici che fobia hai-

Ino lo guardò, si spaventata, ma anche sbalordita, era come se quel ragazzo sapesse che lei aveva una fobia.

-Non te l’hanno detto?? beh, questa è una scuola dove, si si studia, ma vengono anche curate le proprie fobie-

Ino era incredula, aveva paura e anche molta.

-Dovrai restare qui fino alla fine dell'anno, solamente a capodanno e nelle vacanze estive....comunque il mio nome è Naruto Uzumachi, piacere-

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Un ragazzo dai capelli marroni legati in un codino fissava il cielo pieno di nuvole, erano davvero belle, purtroppo avrebbe potuto guardarle solo da terra a causa della sua fobia e cioè: l'aviofobia.

Si diceva che fosse una delle fobie più comuni e delle più curabili , cazzate, almeno per la seconda possibilità.

Era stato "rinchiuso" in quella scuola
per colpa di suo padre, Shikaku Nara, libero professionista da vent'anni.

Il padre voleva che Shikamaru intraprendesse come lui, la carriera di avvocato questo però portava al fare molti viaggi con aerei e da qui si ritorna alla fobia del ragazzo con il ciuffo ad ananas.

Ogni giorno, dopo la scuola, Shikamaru doveva provare a "volare" nella camera ipobarica, ma era sempre troppo stressante per lui e dopo appena dieci-undici minuti, urlava di voler scendere e sudava molto.

Ormai era in quella scuola da più di un anno e sia lui che i suoi genitori stavano perdendo la speranza di farsi/lo guarire.

Solo un altra cosa dopo le nuvole lo faceva sentire bene.

Era la consapevolezza di non essere l'unico ad avere una fobia e tra quelli che conosceva c'erano:

Choji Akimichi affetto da dismofofobia (preoccupazione ossessiva per un difetto, vero o presunto, nel proprio corpo)

Hinata Hyuga affetta da antropofobia ( paura della gente e del contatto sociale)

Temari Sabaku no affetta da emetofobia (paura di vedere gli altri vomitare o vedere altri farlo)

ed infine Sasuke Uchiha, affetto da un incontrollata paura del perdere (scusate,non so il nome ^.^).

Non avrebbe dovuto sapere della fobia di Sasuke Uchiha, infatti si trattava di un informazione che soltanto il preside e l'uchiha stesso dovevano conoscere, ma a causa di un "incidente" ne era venuto a conoscenza.

Non vedeva l'ora di poter uscire da lì, ma finchè la fobia sarebbe rimasta, lui sarebbe stato lì, senza potersi opporre.

Fine capitolo 1

Ehy, buonasera a tutti, si lo so che ho tante storie da continuare, ma mi vengono queste idee e io, come dire, mi viene voglia di scrivere ^^

Bene, spero di avervi incuriosito con Fobie. 

Alla prossima

Ci chan

Baka no hime

rla per ripoveva sempre la meglio

 

 

   
 
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