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Autore: Diamond_Love_Horan    16/01/2014    6 recensioni
[Momentaneamente Sospesa]
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“Sono Casey Horan.” Si presentò Casey, porgendogli la mano “Dovrebbe interessarmi?” domandò il ragazzo, suscitando risatine da parte dei compagni.
“Io… uhm, noi facciamo lo stesso corso di ingegneria.” Intavolò un discorso la ragazza, sorridendo “Tu sei la biondina secchiona.” La ‘etichettò’ Jacob, con un ghigno stampato sulle labbra.
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“Oh, la secchiona sta per piangere.” La prese in giro il ragazzo, facendo ridere tutta la scuola.
Casey si guardò attorno: tutti la indicavano e ridevano.
Jacob l’aveva buttata nel fuoco dei pregiudizi, e lì Casey stava bruciando.
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L’ennesimo pugno e Larry cadde a terra, con il labbro spaccato e un dolore tremendo alle costole.
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“Perché ti luccicano gli occhi ogni volta che ti sto così vicino?” soffiò Frank, facendo sfiorare i loro nasi.
“Sono tutte le lacrime che ho trattenuto quando mi hanno dovuto togliere l’acqua dai polmoni per il tuo scherzo di pessimo gusto.” Ringhiò Larry.
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“Benvenuto nella prima squadra, Horan.” Si congratulò il coach.
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Finalmente il sogno di una vita si stava realizzando per il più grande degli Horan.
E se la fortuna non fosse del tutto cieca?
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[SEGUITO DI 'YOU'RE PERFECT TO ME']
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Love Me '
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                                                                  Forever Young

 
Tre sveglie suonarono contemporaneamente, facendo lamentare i  fratelli Horan.
Un nuovo giorno di scuola li attendeva e il conto alla rovescia per le vacanze di Natale era già iniziato, seppur fosse ancora Ottobre.
Casey spense la sveglia, affondando nuovamente la faccia nel cuscino; stava sognando Jacob, il capitano della squadra di calcio della scuola, che la invitava al ballo di fine anno.
La piccola Horan sorrise, immersa nei suoi sogni adolescenziali.
Intanto, un Luke divertito osservava la sorellina dormire beatamente; le si sedette accanto, accarezzandole poi un braccio.

“È ora di alzarsi, Cas.” L’incoraggiò il fratello maggiore.
“Voglio dormire, Luke.” brontolò la sorellina, assonnata.

Luke scoprì il piccolo corpo di Casey dalle calde lenzuola, ricevendo un mugolio contrario da parte della sorella.
Il maggiore prese in braccio Casey, la strinse a sé e si avviò verso la stanza da pranzo, dove il resto della famiglia Horan stava facendo colazione.
Mamma Diamond sorrise, vedendo lo splendido rapporto che si era creato trai suoi tre piccoli.
Anche papà Niall sorrise, divertito dalle proteste di Casey per voler tornare a dormire.
Luke posò dolcemente la sorellina su una sedia, le scompigliò i capelli per poi prendere posto a tavola.

“Che verifica hai oggi, Cas?” domandò mamma Diamond, riconoscendo l’atteggiamento che Casey assumeva prima di una verifica “Matematica.” Sbuffò la più piccola di casa Horan “Ti sei sempre impegnata, Cas: vedrai che andrà tutto bene.” La rassicurò Larry.

Casey non credeva più di tanto alle parole del fratello.
Il professor Brown la odiava e Casey odiava la sua materia.
Rapporto perfetto, no?

“Andate a lavarvi e vestirvi.” Disse mamma Diamond, cominciano a sparecchiare la tavola “Il bagno è mio!” urlò Casey, correndo verso l’unico bagno disponibile “Ci metti due ore, Cas!” la sgridò Luke, intanto che cercava di acchiappare la sorellina “Ha ragione Luke!” concordò Larry, unendosi alla corsa.
Alla fine la piccola Horan si chiuse in bagno, ricevendo numerose imprecazioni da parte dei fratelli.
Casey si lavò e pettinò, per poi concludere il tutto con un po’ di matita nera sulla palpebra mobile degli occhi.
Oggi si sarebbe fatta notare da Jacob.
La piccola Horan uscì dal bagno e i due fratelli sospirarono sollevati.
Casey scelse d’indossare un caldo maglioncino beige, un jeans nero stretto e delle scarpette da ginnastica.
Prese lo zaino a scacchi nero e rosa, per poi dirigersi in salone.

“Buona scuola.” La salutò mamma Diamond, lasciando un bacio sulla fronte della sua unica figlia femmina “Grazie.” Sorrise Casey.
“Stai attento a Larry.” Sospirò Diamond, rivolgendosi a Luke “Non preoccuparti.” La rassicurò il maggiore, per poi stringere la madre in un abbraccio.
“Se hai bisogno, chiama subito Luke.” si raccomandò mamma Diamond, per poi lasciare un bacio sui ricci disordinati di Larry.
Mamma Diamond e papà Niall si scambiarono un bacio, suscitando un coro di ‘Bleah’ da parte dei tre figli.

“E se mi dice di no?” domandò Casey a Kyah, la sua migliore amica dalla prima superiore “Andrà tutto bene, Cas.” La rassicurò la ragazza, sorridendo “Allora io… vado.”
Casey si avvicinò a passo incerto verso il gruppo di Jacob, sempre più insicura della scelta compiuta; picchiettò un dito sulla spalla del capitano, che si voltò con un sopracciglio alzato.
Jacob la squadrò dalla testa ai piedi, facendo arrossire la ragazza “Sono Casey Horan.” Si presentò Casey, porgendogli la mano “Dovrebbe interessarmi?” domandò il ragazzo, suscitando risatine da parte dei compagni.
“Io… uhm, noi facciamo lo stesso corso di ingegneria.” Intavolò un discorso la ragazza, sorridendo “Tu sei la biondina secchiona.” La ‘etichettò’ Jacob, con un ghigno stampato sulle labbra.
“Non sono una secchiona!” si lamentò Casey, infastidita dal brutto nomignolo affibbiatole “Di certo non sei carina.” Sputò Jacob, facendo diventare lucidi gli occhioni azzurri della ragazza.
“Oh, la secchiona sta per piangere.” La prese in giro il ragazzo, facendo ridere tutta la scuola.
Casey si guardò attorno: tutti la indicavano e ridevano.
Jacob l’aveva buttata nel fuoco dei pregiudizi, e lì Casey stava bruciando.
La bionda corse via, facendosi spazio tra cattiva gente che non si rendeva conto che stessero demolendo una persona.
Casey si chiuse in bagno; scivolò con la schiena lungo la parete, finendo seduta a terra.
La ragazza pianse, sfogando i sentimenti che aveva nascosto fino ad ora.
Si sentiva demolita, come un vecchio palazzo che non interessava più a nessuno;
Non si sentiva accettata in quella società dove se non eri popolare non eri nessuno;
Forse era solo nata nell’epoca sbagliata.
Casey non si sentiva partecipe del secolo che stava vivendo; si sentiva più come un’intrusa.
Quante volte aveva represso i suoi dolori con la faccia sul cuscino, versando lacrime amare; quante volte aveva pianto a causa di Jacob, il ragazzo che credeva di amare; quante volte aveva desiderato un principe azzurro, mai arrivato.
Casey non credeva nel lieto fine, ma credeva nell’amore. Credeva che un giorno avrebbe incontrato l’uomo della sua vita, colui che l’avrebbe stretta tra le sue braccia e resa felice.
Quante volte si era ritrovata davanti allo specchio e odiare la figura riflessa…
Troppe.

L’ennesimo pugno e Larry cadde a terra, con il labbro spaccato e un dolore tremendo alle costole.
Frank lo prese per il colletto della maglia e lo fece rialzare.

“Cosa cazzo ci facevi nello spogliatoio della squadra di football?!” gridò Frank, incazzato più che mai.
“D-dovevo dare una c-cosa a Luke.” balbettò Larry, con grande sforzo per via della tosse “Oltre che sfigato sei anche un frocio, vero?!” urlò nuovamente Frank.
“Non sono gay.” Disse il riccio, offeso nella sua virilità “Perché ti luccicano gli occhi ogni volta che ti sto così vicino?” soffiò Frank, facendo sfiorare i loro nasi.
Larry provava solo ripudio nei confronti di quel ragazzo; l’aveva preso di mira dal primo anno di Liceo, solo per il colore degli occhi.
“Sono tutte le lacrime che ho trattenuto quando mi hanno dovuto togliere l’acqua dai polmoni per il tuo scherzo di pessimo gusto.” Ringhiò Larry, riferendosi alla gita al lago di due anni fa dove Frank lo aveva gettato in acqua non curandosi del fatto che il ragazzo non sapesse nuotare.
“M-mi avevano detto che non ti eri fatto nulla.” Balbettò Frank, lasciando la maglietta di Larry “Ho rischiato di morire.” Aggiunse il riccio.
“I-io…” farfugliò il bullo, incredulo delle parole udite “Come se tu non lo sapevi.” Borbottò Larry, per poi andarsene da quel dannato giardino.
Ormai il piccolo Horan conosceva alla perfezione la signorina Power, l’infermiera della scuola.

“Larry.” Lo richiamò la signorina Power, non sorpresa del labbro spaccato “Lo so, signorina Power.” Tagliò corto il ragazzo, non volendo subire nuovamente la ramanzina da parte dell’infermiera.
“Dovresti parlarne con la tua famiglia.” Gli consigliò l’infermiera “Non potrebbero capire.” Scosse la testa Larry “Sono pur sempre i tuoi genitori.” Gli ricordò lei “Questo non è un motivo.” Concluse il ragazzo, per poi uscire dall’infermeria.

Luke sorrise entusiasta, intanto che rimetteva i palloni nell’apposita cesta: l’allenamento era andato a gonfie vele e non vedeva l’ora di giocare la prima partita del torneo.
Il coach Bryan gli andò vicino, con un sorriso che partiva da un orecchio e finiva dall’altro “Buone notizie, Horan.” Annunciò il coach “Mi dica.” Sorrise Luke.
Coach Bryan tirò fuori da una tasca della tuta una lettera, per poi porgerla al suo quarterback.
Luke aprì la lettera e quando notò il simbolo timbrato sopra il foglio, per poco non svenne:
La prima squadra di football di Mullingar.

“Benvenuto nella prima squadra, Horan.” Si congratulò il coach “I-io… non ci credo.” Sorrise Luke, incredulo che tutto non fosse un sogno “Beh, devi crederci: il primo allenamento è Martedì. Serve solo una firma da parte dei tuoi genitori.” Spiegò il coach Bryan “Non mancherò.” Assicurò il biondo.

Finalmente il sogno di una vita si stava realizzando per il più grande degli Horan.
E se la fortuna non fosse del tutto cieca?


YEAH!
Rieccomi :)
Eheheheh vi ho tenuta sulle spine, eh? <3
Ecco a voi FOREVER YOUNG.
Spero che la storia vi piacerà tanto quanto 'Love Me' e 'You're perfect to me'.
Baci
Diamond_Love_Horan
  
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