Capitolo 9: Halloween
Night
Jane lo osservò critica.
Era indecisa se invitarlo o no alla festa di Halloween di
Ryan.
Gabriella l’aveva incitata ad invitarlo, anche perché dopo
tutto quello che aveva fatto per lei era il minimo.
Avrebbe recitato a New York solo grazie a lui. Quindi era un obbligo invitarlo.
-Erik…-
Erik si voltò verso di lei, lo sguardo e le labbra serie.
Jane sussultò, deglutendo il groppo alla gola.
-Che vuoi?- fece la sua voce,
brusca e decisa.
Jane arricciò le labbra, -Tranquillo, eh. Se ti do fastidio, dillo.-
-Dobbiamo provare. Quindi parla ora, perché dopo non avrai
tempo.-
-Volevo solo invitarti alla festa di Halloween che da un
mio amico a casa sua.- Jane si alzò in piedi prendendo la borsa, -E visto che
la festa è stasera vado a prepararmi. Ci vediamo
Lunedì.-
-Non vuoi sapere se vengo o no?- la fermò Erik senza
trasparire emozioni.
Jane si fermò davanti alla porta del teatro. Si voltò
verso di lui, -A questo punto non mi interessa. Per me
puoi anche startene a casa.- disse prima di aprire la
porta ed uscire dal teatro.
Percorse a grandi passi la strada l’atrio
del teatro. Uscì nell’aria fresca dell’autunno e raggiunse velocemente una
macchina posteggiata al marciapiede. Salì e salutò con un bacio sulla guancia
il suo migliore amico.
-L’hai invitato?- le chiese Chad.
-Sì. Ma praticamente ho disdetto
l’invito.-
Chad mise in moto con un sorriso divertito, -Jane, Jane,
Jane. Non cambi mai.- la scimmiottò guidando verso casa delle ragazze, -Cosa ti
ha fatto, ora?-
-Mi ha risposto male.-
-E solo perché ti ha risposto male
tu disdici l’invito ad una persona che ti sta assicurando il futuro?- domandò
d’un fiato Chad, -Tu sei pazza, ne sei consapevole, vero?-
-Fin troppo.- Jane sospirò rumorosamente, quando l’auto
dell’amico si fermò davanti a casa, -Ci vediamo da Ryan.-
-Gabriella e Sharpay saranno già lì. A voi altre vi passa a prendere Troy.-
-Ok.- si scambiarono un altro bacio sulla guancia e poi
Jane scese dall’auto. Istintivamente tirò fuori il cellulare, controllando un
eventuale chiama di Erik. Ma
lui non l’aveva chiamata. E una strana sensazione non
le impedì di essere almeno un po’ triste.
-Stai ferma, Gabry!-
-Eddai, Sharpay. Lo sai che odio truccarmi.-
Sharpay sbuffò, portando la testa indietro esasperata, -Lo
so, ma è Halloween. Almeno stasera renditi
presentabile.-
-Ma gli altri giorni sono
presentabile!- ribatté Gabriella.
-Sì, ok. Ma fatti almeno mettere un po’ di mascara.-
Gabriella annuì, mettendo il broncio. Sharpay le mise il
mascara poi sorrise rimirando la sua creatura.
-Sei uno schianto. Farai colpo su Ryan.-
-Sharpay!- la ammonì Gabriella alzandosi dal bordo della
vasca del bagno, -E’ fidanzato.-
-Sì, ma lei la odio. È questione di principio.- scrollò le spalle Sharpay,
sistemandosi il vestito color oro con la gonna corta fino a metà coscia. In
vita aveva una cintura bianca e ai piedi degli stivali bianchi,
-Oddio, sono un disastro questi capelli!- si lamentò guardandosi allo specchio
del bagno, -Vado a sistemarmeli in camera.- disse prima di lasciare il bagno
per andare nella sua ex-camera.
Gabriella si rimirò un attimo nello specchio del bagno.
Aveva i capelli neri lisci, che le cadevano fino a poco
sotto le spalle. Indossava un vestito bianco, che si legava dietro al collo, al
ginocchio, sotto la gonna c’era uno strato di raso grigio perla e sul lato
destro c’erano dei ricami floreali argentati. Indosso le decoltè bianche e scese
le scale di casa Evans.
Fece per andare in cucina, quando una voce la fermò.
-Stupenda come al solito.-
Si voltò e sorrise, rimirando Ryan. Indossava un paio di
jeans blu scuro e una camicia bianca sbottonata nei primi tre bottoni.
-Anche tu.- ricambiò, -A che ora inizia la festa?-
-Praticamente…- Dlin
Dlon, -Ora!- concluse andando ad aprire la porta.
In pochi minuti la casa si riempì di gente, urla, risate e
musica. Gli ultimi ad arrivare furono Troy insieme alle ragazze.
-Scusate il ritardo.- disse Kelsi cercando per la sala Jason.
Indossava un vestito abbastanza semplice, color lilla. La
gonna aveva un taglio asimmetrico e sopra alle spalle aveva un coprispalle
viola.
-Jason è in cucina.- la precedette
Ryan, -Con Sharpay.- disse questa volta riferito a Troy.
Troy e Kelsi si scusarono e si infilarono
tra la gente che ballava, per raggiungere la tanta agognata cucina.
Taylor vide subito Chad, seduto sul divano che
chiacchierava con degli amici. Sorridendo si mise a posto la gonna che sfumava dal blu notte al bianco sul fondo, perfettamente abbinata al
corpetto blu notte che lasciava scoperta una buona parte della schiena. Ai piedi
aveva delle scarpe col tacco alla schiava e i capelli castani li aveva raccolti in uno chignon con due ciocche boccolose che
le incorniciavano il viso.
Jane vide l’oggetto di tanta attenzione dell’amica e sorrise.
Anche lei avrebbe voluto avere qualcuno a cui far
vedere tutto l’impegno che ci aveva messo per rendersi quantomeno presentabile,
se non meravigliosa agli occhi di un ragazzo. Lei infatti
aveva optato per un vestito verde smeraldo, uno dei suoi colori preferiti, con
la gonna che le arrivava poco sotto al ginocchio. L’unica particolarità erano i bottoni che costellavano le spalline piccole e lo
scollo a V. Infine indossava delle decoltè e i capelli erano raccolti in una
coda alta.
-Forza, timidona. Andiamo da Chad.- disse Jane prendendola per mano e trascinandola verso il divano, da cui
Chad le aveva salutate facendo arrossire Taylor.
Martha sentì una mano posarsi sulla sua spalla. Si voltò e
sorrise a Joaquin, che in risposta le tese una mano
ammirando la sua bellezza. La ragazza aveva i capelli castani raccolti
all’indietro con una molletta e indossava un vestito rosso, color ciliegia, con
una sola spallina e con uno nastro nero in vita che
formava un fiocco. Sorrise accettando la mano e lasciandosi
trascinare per la sala, pronta a ballare.
Ryan e Gabriella si guardarono un
momento, poi sorrisero.
-Meglio che vada da Kimberly.-
disse Ryan ad un certo punto.
-Certo.- concordò Gabriella, -Io vado a vedere cosa
combinano gli altri.- disse per tranquillizzarlo.
Ryan annuì e la lasciò da sola in mezzo alla sala, per raggiungere Kimberly poco lontano.
Gabriella sbuffò, roteando un attimo su sé
stessa. Si voltò verso la porta di casa, dove un ragazzo più grande di lei
stava entrando guardandosi intorno spaesato. Gli andò
incontro e sorrise.
-Salve. Sei…?-
-Erik.-
-Erik!- esclamò Gabriella sorpresa, -Allora sei venuto!-
-Ci conosciamo?- domandò Erik
incrociando le braccia al petto.
-Più o meno. Sono Gabriella, la sorella di Jane.- tese la
mano, ma lui non la afferrò. La ritirò immediatamente,
-Se cerchi Jane sta parlando con degli amici lì in
fondo.- disse indicando il divano, da cui spuntavano le teste di Taylor, Chad e
Jane.
-Sono venuto solo per dirle che
domani ci sono le prove generali.- disse Erik.
Gabriella sorrise divertita, -Potevi chiamarla.-
-Mi aveva invitato.-
-In realtà l’invito l’ha disdetto, se non te nei sei accorto.- lo informò.
-Non ha detto che non potevo
venire. Ha detto che potevo fare quello che avevo
voglia.- la corresse Erik.
Gabriella scosse la testa ridendo,
-Aveva ragione Jane. Con te non si vince mai un discorso verbale.-
Erik sorrise, di fronte alla battuta della sorella di
Jane, -Parla molto di me?-
-Ogni tanto. Per insultarti.- precisò Gabriella, -Ma se
sei qui vuol dire che ti interessa.-
-Non me ne frega nulla se mi insulta.-
-Non stavo parlando degli insulti, infatti.- Gabriella gli
posò una mano sul braccio, con fare fraterno, -Stavo parlando di lei.-
Ryan poco lontano vide la scena. Gabriella sorrideva a
quel ragazzo misterioso, più grande di loro. Quando lei gli mise una mano sul braccio ebbe l’impulso di prenderlo a pugni, ma si
trattenne. Poi gli venne un’idea. Lasciò Kimberly con le amiche con una scusa e
corse verso il dj, dicendogli che era l’ora di
togliere la luce.
Un piccolo giochetto di Halloween. Ma che
a lui sarebbe fruttato molto. Non sapeva nemmeno perché lo stava
facendo, ma quando le luci si spensero corse verso l’ingresso e prese per mano
Gabriella. L’aveva riconosciuta dal bracciale color argento che brillava per la
sala. La trascinò su per le scale, fino a chiudersi con lei dentro alla lavanderia.
-Ma che cavolo…?-
Le luci si riaccesero di colpo e Gabriella sbarrò gli
occhi.
-Ciao.- la salutò Ryan.
-Ryan!- esclamò Gabriella scioccato, -Che diavolo ci
facciamo dentro alla lavanderia?- domandò scioccata.
-Chi era quello?-
-Chi era chi?- chiese
Gabriella non capendo.
Ryan sbuffò, -Chi era l’uomo con cui stavi parlando?-
-Erik.- rispose semplicemente. Ryan non fece una piega.
Evidentemente il nome non gli diceva nulla, -Scusa… ma a te che ti frega?- domandò confusa.
-A me frega eccome!-
Gabriella si sciolse in un sorriso stupito, -Sei geloso.-
-Io non sono geloso.-
-E allora quello non era Erik, il compagno di teatro di
Jane e che ho appena scoperto che sono innamorati ma
da soli non l’hanno ancora capito.- ribatté d’un fiato Gabriella.
-Dici sul serio?-
-No, ti sto prendendo in giro. Ryan, è ovvio che dico sul
serio!- esclamò ridendo, -Ma da dove viene tutta questa gelosia?-
-Io…- Ryan si fermò di botto, sentendo
quel profumo ormai familiare inondargli le narici, -Mi hai baciato tu,
vero?-
-Cosa?- sbarrò gli occhi Gabriella.
-In discoteca. Sei stata tu a baciarmi.- la mora abbassò
lo sguardo a terra, colpevole, -Sei una stupida.-
-Perché sono stupida?-
-Perché dovevi dirmelo.-
-Dirtelo?- Gabriella rialzò lo sguardo
furiosa, -Sei il mio migliore amico, non potevo dirtelo!-
-Se tu lo avessi fatto ora non
starei per baciarti!- si avvicinò a lei e la intrappolò contro il muro,
chinandosi sulle sue labbra ad unirle in un bacio. Si separarono dopo pochi
secondi, -Ti avrei baciata molto prima.- sussurrò
contro le sue labbra.
Gabriella lo guardo negli occhi celesti, in quel momento
vacillanti e confusi, ma allo stesso tempo decisi per quell’azione che aveva appena compiuto. In un momento si ritrovò di nuovo a
baciarlo, trovando un ricambio netto da parte sua.
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Ecco il nuovo chappy! Grazie a tutti coloro
che hanno recensito XD
Grazie ad Aqua per i vestiti e grazie ad
Herm per il titolo del chappy XD
Un
bacione
By
Titty90 ^^