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Autore: Caffelatte    16/01/2014    1 recensioni
Anna sembra proprio una di quei protagonisti di film horror, una di quelli ingenui, che se sentono un rumore provenire da qualcosa che potrebbe essere potenzialmente pericoloso pensano— « Andiamo a controllare! » [...] e poi, uh, quella cosa era davvero potenzialmente pericolosa e, come dire, il protagonista schiatta. Ops.
Genere: Comico, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 2
/dove gli sms creano problemi/.

 
Avete anche voi quella rubrica chilometrica sul cellulare?
Beh, io no, ma molte mie compagne di classe sì, avranno almeno ottocento recapiti telefonici sui loro smartphone supertecnologici made in apple e quando capita qualcosa tutti prendono a smanettare con i cellulari e inviare sms al mondo intero.
Che poi mi chiedo: ma che abbonamento hanno?
E a che serve avere anche il numero di cellulare della tizia che incontri solo un venerdì al mese dall’estetista e con cui non chatti né esci mai perché, t’oh, ha cinquant’anni e tu diciassette.
Ma a parte tutto ciò - che di fatto non è affar mio e ognuno ha i numeri di telefono di chi vuole - gli sms, obbiettivamente, a volte creano problemi.
Gli sms e il linguaggio sms. Quando messaggio con alcune mie amiche devo munirmi di dizionario delle abbreviazioni perché certe cose non stanno né in cielo né in terra. Ma non è nemmeno questo il peggio.
La cosa peggiore che ti può capitare quando invii un messaggio non è che ti scada l’abbonamento o che il tuo linguaggio faccia ribaltare Manzoni nella tomba: la cosa peggiore è quando sbagli destinatario.
Ebbene sì.
Oggi con Facebook le figure di cioccolato sono un minimo marginate, ma per chi di tanto in tanto usa ancora gli sms, non c’è scampo: se sbagli destinatario tra i ventordicimila recapiti telefonici nella rubrica e lo sbagli sul serio, insomma, selezioni proprio l’ultima delle persone che doveva leggere quel tal sms, beh, fai prima ad aprire la dispensa dei dolci e tentare di morire per overdose da zucchero.

 
Ore 15:36 - Hai ricevuto un messaggio
Da: Emanuela
 
Ally, ho 1 notizia terrible: ieri ero briaca cm 1 tegolo e ho ftt sex cn Ale …!*

 
Rileggo il messaggio.
Ally? L’ultima volta che ho controllato, non era il mio nome.
Emanuela ubriaca fradicia? Non è una novità.
Ho fatto sex con … ho il flash della scena.
Butto la testa indietro ridendo come un gatto asmatico [citazione necessaria] mentre William dall’alto della libreria mi fissa, forse vorrebbe chiedermi in quale manicomio può portarmi.
Però io non ci faccio caso: sono una che si fa i fatti suoi, ma a volte la gente se le va a cercare. Continuo a ridere, finendo pure per tirare una capocciata al comodino, facendomi cadere la sveglia sul piede.
Ho fatto jackpot di masochismo casalingo, ma sto agonizzando felice.
E mentre tento di non strozzarmi con la mia stessa saliva, ricevo un altro sms.

 
Ore 15:40 – Hai ricevuto un messaggio
Da: Emanuela
 
Giura d nn dr a nex qll ke t ho inviato.

 
Le rispondo “Giuro” mentre tento di non ricominciare a ridere. Quando la porta della mia camera si apre vedo Andrew che entra e mi guarda « Sentivo delle risate dal piano di sotto. Che è successo? »
Faccio per aprire bocca e passargli il cellulare, ma ricordo che ho giurato, quindi mi a malincuore devo mordermi la lingua « Nulla. » rispondo e Andrew mi guarda poco convinto.
 
A scuola il giorno dopo Emanuela non ha il coraggio di guardare né me né Ale: io idem, perché ogni volta mi balena nella testa l’immagine di loro due ubriachi che si fanno.
E non è un bello spettacolo, considerato che Manu non è esattamente una principessa Disney. Insomma, cucca, ma se cucchi non è automatico che tu sia bellissima.
In ogni caso, da quel pomeriggio ho capito che se voglio dire un segreto a qualcuno, è meglio chiamarlo o parlargli direttamente.
Diffidate degli sms, possono portarti a dover inviare ogni sera per una settimana di fila “Nn lhai dtt a nex, vr? VERO?” alla povera anima che ha letto una delle minchiate più mega-galattiche che avresti mai potuto fare in discoteca nel weekend.
Con la conseguenza che la povera anima rischia un infarto per le troppe risate ogni volta che ci ripensa.
 
Alla fine a distanza di un mese è come se non fosse successo nulla.
Ale continua ad essere il nerd a cui tutti chiedono di fare le tavole di disegno grafico, Manu continua ad essere quella brava ragazza che dà a tutti (…) e io non ho resistito alla tentazione di raccontare ogni cosa a Jean, alla fine.
Lui si è si quasi strozzato con la Sprite quando gliel’ho raccontato.
Poi ha iniziato a ridere, con William che ci guardava sconvolto. O per lo meno, penso lo fosse.
« Sai » mi dice Jean cercando di riprendersi –deve aver avuto anche lui quel flash di Manu ed Ale che si fanno- « Volevo dirti che sarebbe meglio se la gente lasciasse perdere facebook e tornasse agli sms, ma ora sono felice di aver lasciato parlare prima te. »
Forse alla fine dovremmo tornare tutti direttamente alle lettere e ai pomeriggi passati in bici per incontrare quello con cui dobbiamo parlare.





 





/note/
*ero briaca cm 1 tegolo: ero ubriaca fradicia in dialetto toscano. Lo scrivo, anche se credo che alla fine si capisca.
  
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