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Autore: whereverclove    16/01/2014    0 recensioni
sentì che mi chiamava, veramente sarei voluta rimanere ma, oramai, sentivo che quello non era più il mio posto
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cato, Clove, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~1. the reaping

 

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Uscì dalla sala ellenamento leggermente divertita, quel pallone gonfiato
di Cato voleva fare il superiore, mettermi paura o forse, mettermi in guardia?
Cos'era quel piccolo show? Un avvertimento riguardo l'arena? Mi stava
dicendo che non avrebbe avuto pietà di me se ci fossimo ritrovati faccia
a faccia? Beh, sarebbe stato divertente allora, almeno qualcuno, seppur
un pallone gonfiato come Cato, era determinato a vincere.
Questo mi fece sorridere: gli avrei rovinato i piani nel modo più doloroso
possibile. Avrei trovato un suo puno debole e poi l'avrei colpito quando meno
se lo aspettava. L'unico problema era come scoprire il suo punto debole.
Non dovevo preoccuparmene ora, avrei avuto poco meno di due settimane
per scoprire tutto di lui e organizzare un piano su come distruggerlo.
Nei due giorni che mi separavano dalla mietitura non badai per niente a
Cato, mi concentrai sulle tecniche di combattimento, in fondo era quello
che avrei avuto bisogno durante i giochi, quello mi avrebbe fatto sopravvivere.
La notte prima della mietitura non dormì molto, non posso negare che
fossi agitata: il giorno successivo sarebbe cominciato tutto. Sarebbe
cominciata la mia scalata verso la gloria e la discesa degli altri tributi verso la morte. Ero impaziente, mi immaginavo la scena che ò'indomani sarebbe accaduta: io che urlavo per diventare un tributo volontario,
tutti sarebbero rimasti sconcertati, ero solo una bambina per loro,
 una quindicenne che se la cavava con i coltelli, ma si sbagliavano
tutti: ero più letale di chiunque altro, soprattutto in quei giorni,
avrei potuto uccidere chiunque avrebbe detto che voleva offrirsi volontaria.
All'alba fui svegliata dall'urlo del pacificatore di ronda: era il grande giorno.
Mi alzai e, dopo essermi lavata e cambiata, andai a fare colazione
nella grande mensa dell'accademia: stranamente tutti erano già arrivati.
Mi sedetti sola in un tavolo defilato, non avevo assolutamente intenzione
di sorbirmi stupidi discorsi su vestiti per la mietitura e della migliore
marca di cipria: avrei tirato qualche coltello dritto in testa ad alcune di loro.
Fortunatamente nessuno mi disturbò e mi potei concentrare sui giochi;
erano la mia ossessione, la mia unica ragione di felicità, erano uno
dei pochi posti dove era lecito fare quello che veramente amavo: uccidere.
Stavo pensando ai fatti miei quando il pallone gonfiato si siede al mio
tavolo e mi comincia a fissare. In un primo momento decido di ignorarlo
ma quasi subito mi scaldo e lo attacco:
- Che vuoi Cato! - gli urlo sottovoce, a denti stretti.
Non risponde, in compenso un sorrisetto ebete compare sulla sua
faccia. Ad un tratto dice semplicemente
- Avevo voglia di scocciarti Clove -
Ora lo odiavo davvero. Gli sorrisi e mi avvicinai a pochissimi centimetri
dal suo viso presi i suoi capelli in un pugno, gli girai la testa mettendo un
coltello sulla sua guancia e gli dissi
- Per oggi non ti uccido, mi sento buona.. però potrei tagliarti la guancia,
giusto un taglietto per  sfigurarti alla mietitura. Che dici? -
Il suo viso si incupì e divenne buio e minaccioso. Tra i denti sibilò
- Provaci Clove e l'arena sarà un un inferno per te, più di quanto sarà già ovviamente -
Lo lasciai e lui mi disse
- tra due settimane sarai morta Clove -
Un attimo, mi stava minacciando direttamente? Stava cercando di nuovo
di intimidirni? Che bambino, io son cosa è capace di fare e sicuramente
uccidermi non è nella sua lista.
E' solo un pallone gonfiato, si atteggia ma io so che non è imbattibile,
lo ucciderei facilmente, i miei coltelli non mancano mai il bersaglio,
Cato sarà il mio bersaglio e non lo mancherò.
Finisco la colazione e mi dirico nella piazza, davanti al palazzo di
giustizia; i pacificatori sono già qui, tutto è pronto per la mietitura.
Mi dirigo verso le registrazioni, dopo una noiosa e tranquilla coda finalmente
mi registro, mi metto tra le ragazze del mio distretto e aspetto, aspetto e
medito la morte degli altri tributi.
Finalmente compare il cosiddetto presentatore e il sindaco con la moglie,
il tempo scorre lento senza che io ascolti, troppo impegnata a rimugginare
sul mio amore per l'uccidere finchè non sento quelle parole
- E ora è il momento di sorteggiare un giovane uomo e una giovane donna
coraggiosi che rappresenteranno il distretto 2 ai 74esimi Hunger Games -
Ovviamente prima le signore, mi preparo, il mio momento è arrivato, la mia ora.
quando iniziano a leggere il nome di una ragazza a me sconosciuta mi alzo e urlo
- MI OFFRO VOLONTARIA COME TRIBUTO!-
Silenzio intorno, tutti si voltano verso di me, compresa la mia famiglia:
sono sbigottiti, preoccupati, alcuni però sembrano divertiti... sono tutti
degli ingenui che si fermano alla mia età.
- Gli dimostrerò che si sbagliano - pensavo mentre con sicurezza e spavalderia
salivo sul piccolo palco allestito davanti al palazzo di giustizia.
All'estrazione dei ragazzi Cato solo si offre volontario, so cosa ha fatto, la stessa
cosa che ho fatto io alle ragazze, li ha minacciati, li avrebbe uccisi se
qualcuno lo avesse ostacolato.
Cato allora salì sul palco e dopo inutili convenevoli ci dirigemmo all'interno.
I miei famigliari vennero a saluarmi e ad interpellarmi sul perchè l'avessi fatto,
perche avessi voluto partecipare a dei giochi che mi averebbero ucciso. Io, semplicemente, risposi
- Perchè mi sembrava divertente -
e con un sorriso sinisto li vidi scomparire.
Ci trasferisono alla stazione dove avremmo dovuto prendere
il treno che ci avrebbe condotti a Capitol City.
Poco prima di salire Cato mi prese per un braccio e mi avvicinò a lui sussurrando gelidamente
- Pronta a vivere con me il peggior dramma della tua vita Clove?-
Per la prima volta da molto tempo rimasi senza parole: aveva detto "con me".

 

- my space -
hello hello!
Allora, sto male perciò riesco ad aggiornare oggi.
Non so se il capitolo mi piace, ci sono molti momenti strani e l'ossessione
di Clove di uccidere e partecipare ai giochi..poi colpo di scena
(o forse non tanto colpo) Cato sorprende Clove.
Beh, recensite e ditemi cosa ne pensate.
grazie tante
                                                                                                                         a tribute

  
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