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Autore: Angel_Mary    17/01/2014    3 recensioni
Cosa accadrebbe se Angelina scegliesse di stare insieme a George, perché è effettivamente innamorata di lui e non del gemello, tragicamente scomparso, durante la Battaglia Finale?
Un George apparentemente spensierato, un'Angelina piuttosto esuberante, due famiglie, quella Weasley e quella materna di Angelina, i cui componenti potrebbero essere classificati come non raccomandabili, il tutto condito con un matrimonio - alquanto improbabile - da organizzare con la speciale partecipazione di una wedding planner, una Katie Bell dolce come lo zucchero filato, un'Alicia Spinnet pronta a sputare fuoco, un Lee Jordan incapace di resistere al fascino di una delle damigelle d'onore e un Oliver Baston che sarà messo davanti a un fatto, tragicamente, compiuto.
Come, dove, quando e perché la coppia più mal assortita - alcuni ci dicono, ben assortita - della famiglia Weasley ha deciso, preda di un atto del tutto folle, sconsiderato e irrazionale, di essere una vera coppia!
Una GeorgexAngelina diversa dal solito! Sono arcistufa di vedere l'Ex Capitano di Grifondoro ammogliata al fascinoso George, solo perché è la fisica copia di Fred, perché il marchio Weasley NON delude MAI!
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angelina Johnson, Famiglia Weasley, George Weasley | Coppie: Angelina/George, Arthur/Molly, Bill/Fleur, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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PROLOGO
 
 
George Weasley, noto ai più come il gemello di Fred, era sempre stato un ragazzo socievole, estroverso, dedito alla nobile arte dello scherzo -insieme al suo defunto compare, ormai passato a miglior vita grazie a un tizio di nome Augustus Rookwood-  e vittima del fascino femminile.
Nessuno, nemmeno lui, avrebbe mai superato la lista delle innumerevoli conquiste dell’oramai, anche lui, defunto Sirius Black, uomo estremamente affascinante, animagus e membro dell’Ordine della Fenice durante entrambe le Guerre Magiche. È possibile ritenere che la vera eredità di Messer Felpato -non quella lasciata al noto Salvatore del Mondo Magico, Bambino che è sopravvissuto, Prescelto- fossero i suoi segreti per conquistare ogni membro della popolazione femminile di Hogwarts. Purtroppo, Messer Felpato, al contrario di George, non aveva potuto godere della fama e della gloria dopo la Guerra, perché era stato spedito ad Azkaban considerato colpevole di omicidi che lui non aveva mai commesso.
George godeva di un certo piacere nell’essere fermato da graziose fanciulle starnazzanti per le strade di Diagon Alley, Hogsmeade o di qualsiasi altra cittadina magica e babbana.
Durante quei pochi anni trascorsi dall’ultima Battaglia, la sua vita era totalmente cambiata. Spesso e volentieri trascorreva le notti fuori casa, dopo essersi rotolato sotto le lenzuola con la sua ultima conquista; la mattina, prima di ritornare velocemente nel suo appartamento, per poi andare al lavoro, passava a salutare la sua metà perduta nel cimitero di Ottery St.Chapole. Trascorreva ore intere innanzi a quella lapide a rimirare la foto del volto di Fred, che un tempo era stato identico al suo; aveva versato tutte le lacrime che aveva in corpo, aveva urlato fino a perdere la voce e aveva discusso con suo fratello Percy fino a far intromettere suo cognato, il pacatissimo Harry Potter, nella loro furibonda discussione conclusa con due Fatture Orcovolanti della giovanissima Signora Potter. Ogni volta che pensava al fatto che Ginny fosse una donna sposata da ben due anni, gli veniva un grosso attacco di panico.
Bill era felicemente sposato con uno schianto di donna e aveva una bella pargoletta a carico; Percy aveva trovato una santa disposta a sopportarlo - era verosimile credere che lei fosse stata confusa o peggio che fosse sotto maledizione imperius; Ron provava, da oltre un anno, a fare la fatidica proposta alla sua bella Hermione, che conscia dell’imbranataggine del fidanzato, non l’aiutava di certo; Charlie era una causa persa da tempo, sembrava essere più interessato ai draghi, o almeno, così diceva in giro, George era convinto che dietro alle sue fandonie sui draghi, il fratello maggiore nascondesse i suoi veri passatempi o tutt’al più era propenso a credere che volesse camuffare i propri affari visto quali personcine discrete componevano la loro famiglia. Se poi bisognava aggiungere il fatto che Molly reclamava da ogni figlio, eccezion fatta per Bill, un nuovo nipote, a George si rompevano le pluffe.
A parte le visite giornaliere al fratello defunto e i suoi passatempi notturni, George godeva di buona salute e viveva una vita più o meno tranquilla, -escludendo i turni da baby sitter con la sua adorata Victoire- nessuna donna all’orizzonte, eccezion fatta per le proprietarie delle varie lenzuola, e si divertiva nelle innumerevoli serate con gli amici, che finivano immancabilmente con qualche sbronza a casa di George.
Quella mattina, quando George mise piede sul pavimento, della sua stanza, del suo appartamento, pensò che era la prima volta, dopo un bel po’ di tempo, che  trascorreva una notte senza aver goduto di un sano esercizio fisico tra le lenzuola. Era venerdì 17 febbraio, e sebbene fosse un mago di grande capacità, odiava tutti i venerdì 17; non ricordava bene la ragione di tanta avversione verso una tradizione babbana, ma se provava un sentimento avverso nei confronti di un giorno in particolare, evidentemente doveva avere le sue buone ragioni.
Dopo aver compreso di quale giorno si trattasse, si diresse in bagno e dopo una lunga doccia condita con riflessioni sul perché il sole venisse chiamato tale e la luna, luna, decise che era arrivato il momento di far iniziare la sua giornata.
 
Malauguratamente, in un quartiere babbano, una ragazza tornava al suo appartamento, dopo una notte da incubo, perché la sua adorabile coinquilina le aveva chiesto, per meglio dire pregato, di non rientrare perché avrebbe dovuto trascorrere una notte di fuoco con il ragazzo incontrato al supermercato. La povera ragazza, già nervosa e di malumore di suo, aprì lentamente la porta, sperava che Wendy fosse a lavoro da almeno un’ora, posò lentamente la borsa sul pavimento, quando all’improvviso qualcuno accese le luci con un gesto secco della bacchetta; Wendy aveva preso la saggia decisione di rimanere a casa.  
“Quell’idiota!” Angelina sobbalzò, stava per avere un infarto multiplo, non bastavano suo fratello, sua madre e sua cugina, ma anche lei!
“Trascorso una bella serata?” la povera Wendy sembrava una Banshee, i capelli elettrizzati, gli occhi fuori dalle orbite e il suo tono di voce si alzava di un ottava man mano che Angelina le dava corda.
“Cos’è successo?” Angelina non voleva saperlo, davvero, ma almeno avrebbe avuto un buon argomento di cui sparlare con Katie e Alicia.
“Cosa non è successo!” più Wendy parlava, più il suo viso contratto assomigliava a quello di un toro, indossava il suo “migliore” indumento di biancheria intima e si era lanciata in un dettagliato resoconto, per la milionesima volta, di come aveva incontrato il tizio al supermercato, che chissà per quale motivo non si era degnato di presentarsi.
“Magari si sarà dimenticato!”
Angelina non voleva dirlo davvero, almeno non ad alta voce, ma era riuscita a far ammutolire quell’oca starnazzante della sua coinquilina.
“Vuoi scherzare?! Ma mi hai vista per bene?” dopo aver pronunciato quelle parole si mise in posa per farsi ammirare dalla già scocciata Angelina.
“Come hai detto che si chiama Dottor Casanova?”
Wendy si illuminò, finalmente quella scorbutica di Angelina sembrava interessarsi al suo dramma interiore!
“Non te l’ho detto? Si chiama George, George Weasley!”
Angelina avrebbe preferito scavarsi la fossa da sola.
 

NdA: Ciao a tutti! Questo è il prologo della mia long su Angelina e George. Se ve lo state chiedendo: questa non sarà la solita storia strappalacrime di come George decide di stare insieme ad Angelina perché senza Fred non può più essere felice. Se volete qualcosa di drammatico, mi dispiace, avete sbagliato fanfiction. George è pur sempre il proprietario del negozio di scherzi di Diagon Alley! Angelina ... dico, ve la ricordate al loro settimo anno la cara e dolce Angelina? Insomma, perfino Fred e George la temevano durante gli allenamenti! 
Il prologo è stato modificato, perché nel corso della stesura di questa storia ho trovato una gentilissima Beta Reader http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=565424 Belle. 
Spero che la storia vi piaccia e mi auguro di leggere tante recensioni, mi piacerebbe sapere la vostra opinione! 
Un bacio,
Angel
  
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