17/01/2014
6 recensioni
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Nome: Io rimango qua.
Rating: Giallo.
Disclaimer: Gli One Direction non mi appartengono in nessun modo - purtroppo - , come tutti i cantanti qui citati/linkati.
La storia non è stata scritta a scopo di lucro.
Conteggio parole: 1.753
Note: Slash, Angst, Drammatico.
Credits: Grazie a *xxl* per il magnifico banner!
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(cliccate sull'asterisco per ascoltare la musica).
Parte I
Io rimango qua.
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Domani non mi sentirai partire
Amarti non è mica così strano
Io ho un nome senza via Per distrarre la mia voglia di tornare
Hai i capelli scombinati e sparsi sul cuscino e gli occhi serrati e le labbra inarcate verso l'alto. Sogni chissà cosa, sogni me?
Le mani grandi strette intorno al cuscino, lo stringi con forza, come se stesse per scappare e ti muovi appena. Sono io, pensi a me?
Vorrei poter non dover andare via, vorrei poter avere un'altra scelta ma non ne vedo nessuna e non mi bastano più gli occhiali e le lenti, vorrei tenerti a me ancora per un po' e dirti che andrà tutto bene, che ci ritroveremo, che non vado via, che ti amo - e questo non te lo dico, ma lo sai - e che.
Ma non posso. Perché se guardassi il verde dei tuoi occhi diventare lucido, se il tuo corpo iniziasse a tremare così come le labbra e mi tratteresti ed io, ancora. Non posso. Non posso ma non capiresti perché non c'è niente da capire.
Vorrei darti la luna e le stelle e portarti a Miami e Dubai e in Messico e in Canada, vorrei prenderti la mano e correre, ti porterei al mare in inverno e in primavera incastrerei una margherita tra i tuoi capelli, ma.
Lascio le frasi incomplete, perché sarà così che diventerà tutto, dopo. A metà.
La mia metà, quella che rimarrà qui, nel letto con te, a baciarti i capelli aspettando che ti addormenti, la metà che veglierà su di te anche quando salirò sull'aereo, cambierò numero ed indirizzo e forse anche pettinatura, perché a te piacciono i miei capelli a scodella e a me piaci tu ma non si può.
Non si può, Harry. Quindi, scusami.
Perché non sarai lì
E quando aprirai gli occhi, non ci sarò e rileggerai tra le pareti le parole che avrei voluto dirti e che ho solo saputo sussurrare.
Rivedrai tra gli scatoloni in soffitta tutte quelle foto impolverate, e non ti importerà di sporcarti le dita e ti do il diritto di strapparle; distruggile e distruggi anche me, se ti va.
C'è il giradischi con i miei vinili ancora intatto sul tavolo in mogano del salotto, spero deciderai di ascoltarli tutti, quello stesso giradischi che abbiamo comprato assieme quando eravamo alla fiera dell'antiquariato ed io non volevo altro che vederti felice e giuro che le cose non sono cambiate e che sei la cosa più bella che, ammettilo, non ho mai avuto.
Così sfuggente e veloce ed io così goffo ed impacciato e avrei dovuto raggiungerti volando, ma tutto quello che sto facendo è usare un aereo ed andare via da te.
Spero troverai anche le note delle canzoni che non ho suonato al piano mentre tu cantavi con me e le promesse, quelle incastrate tra il camino e il divano, dove tanto ti piace sederti con me. Ma adesso che non ci sono, forse sentirai le molle che io sentivo quando tu andavi via.
E spero che troverai qualcuno degno di te, un uomo che sappia amarti più di quanto io non abbia fatto e sono un egoista perché, ammetto, spero che potrai raccontargli di quello stupido, stupido, stupido Louis che hai amato.
Perché mi hai amato, Harry, non è così?
E cosa non siamo stati? Avrei voluto amarti come avresti meritato, ma la verità è che non ne sono mai stato all'altezza, e sorrido mentre passo piano le dita fra i tuoi ricci, perché so che avresti aggiunto un “letteralmente”.
E l'estate che non passerà
Io spero non mi cercherai, mi odierai.
Mi odierai, Harry? Io non ne sono capace, lo sai, di vivere la mia vita essendo felice.
Conosci i miei problemi ed i complessi, conosci le mie paure e le mie gelosie e conosci me e mi dispiace perché avrei dovuto proteggerti, Harry, ma non l'ho saputo fare e sono diventato me, con te.
Io spero che capirai cosa è giusto - la tua felicità -, cosa è sbagliato - me, per te -, spero capirai che non sono io la strada che devi seguire, che non avrai nessuna convinzione riguardo al fatto che è stata colpa tua se ho le valigie pronte sulla soglia della porta e sento già l'ora che avanza e il tempo che scade.
Ma, Harry, io sono egoista.
Quindi, Harry, spero che tu sappia che mi troverai ovunque tu vorrai, qualsiasi volta vorrai vedermi, e ti aspetterò anche se all'estero, anche se nei posti che ti avevo promesso avresti visitato. Avremmo. Noi due.
Ma quale noi?
Adesso ci sono solo io, e tra qualche ora sarò su un aereo, ma voglio che tu sappia che, comunque vada, io rimango qua. Tra le pieghe della tua camicia blu preferita e delle coperte dove abbiamo fatto l'amore.
Ma quale amore?
Perché sei così piccolo che quasi
Voglio che tu sia in grado di proteggerti, che quando pioverà non scorderai l'ombrello perché non ci sarò io a ricordartelo, che starai attento a quelli che hai intorno, voglio che non ti lasci ingannare, che rifletti dieci volte prima di dare il numero alle persone che non conosci, anche senza avere me e la mia gelosia per casa.
Lo sai già, Harry, che sono ancora una volta egoista, e voglio che, almeno una volta, mentre afferrerai l'ombrello al volo e tirerai su il cappuccio e metterai il blocco al tuo telefono, penserai che, un po' più attento ci stai anche perché te l'ho chiesto.
Non esplicitamente, perché sono un codardo.
Ma voglio che tu faccia uscire la parte forte dell'Harry che amo, devi promettermi, devi prometterti, che ti arrabbierai più spesso e sbatterai le porte in faccia a chi ti dice cose che non vuoi sentirti dire, e se avrai bisogno di me, io ci sono e lo sai e mi senti.
Sono dentro di te, sotto il tuo passato. Il nostro, Harry, il nostro.
E se mi mancherai
Non pensare che sarà facile, per me, che ti sto guardando e son seduto sul ciglio del (nostro) letto che sembra un rasoio perché sento dolore già ora, non pensare che avrò ogni giorno la forza, che non rimarrò sotto la (nostra) coperta rossa - non arrabbiarti, quando saprai che l'ho presa - e piangerò perché non sarò lo stesso (senza di noi).
E quando mi mancherai, perché mi mancheranno i caffè presi alle tre della notte e le uova alle nove del mattino, i film della Disney che non ho mai visto e le canzoni che mi hai dedicato che altrimenti non avrei mai conosciuto, mi mancheranno i tuoi capelli e il tuo profumo più di tutto, e avrò bisogno di stringere i denti, ma sarà colpa mia se sentirò il mondo crollare e non potrò fare altro che saltare da un pezzo all'altro, sarà colpa mia che ti abbandono proprio ora che avevamo il mondo in pugno, con tutti i nostri sogni che, te lo giuro, se non ti amassi così tanto e se non dovessi lasciarti necessariamente, avremmo realizzato.
Non hai bisogno di me, della mia lingua che incespica quando ti sussurro che ti amo - e te lo giuro, io ti amo -, quindi devi lasciarmi andare via, anche se non ti sto lasciando decidere.
E nelle sere in cui resterò sveglio ad aspettare la tua chiamata, che non arriverà perché non saprai come rintracciarmi, magari sarai sveglio anche tu. Harry, per favore, parla con me.
Io sarò qui, e ti racconterò che la mia vita farà veramente schifo senza le tue maglie sparse per terra e il bagnoschiuma lasciato aperto e gocciolante nella doccia, ti dirò anche che mi manchi ad ogni respiro un po' di più ma che spero che tu sia felice.
Senza lacrime.
Senza noi.
Senza me.
E non stupirti degli errori che è normale aver paura
Se, però, Harry, sbaglierai, non meravigliarti.
Sei sempre stato la mia nave e avrei dovuto essere la tua bussola. Ti sto lasciando senza equipaggiamento, senza la via dritta da seguire, quindi se, Harry, ti smarrirai, ricordati di me.
E se mi odierai - e ti capirò, e ti capisco anche ora che ti muovi piano nel sonno e mormori qualcosa -, per favore, prendimi per l'ultima volta come punto di riferimento, e fa in modo che l'ultima, sia sempre la prima.
Non so se ci rivedremo e se mi chiamerai e se tornerò e avrai una famiglia e addobberai l'albero di Natale con altre mani, e non so se cingerai i fianchi ad altri uomini per aiutarli a prendere quelle scatole con le decorazioni, non so se guarderò ancora i tuoi occhi e se avrai voglia di concedermeli, ma scusami e prova a capire.
A capire me. Che sono un caso disperato.
Che ti amo e sto scappando e per favore non inseguirmi.
Magari tornerò e non mi vorrai, però io rimango qui, te lo ripeto Harry, perché vorrei che sapessi tutto quello che ho pensato fino ad ora; forse non saresti arrabbiato con me. Forse mi ameresti ancora, dopo. Il fatto è che non può andare così, e non andrà così e il mio volo partirà tra meno di un'ora e devo andare via, però aspettami mentre io mi allontano da te ma rimango con te.
E mentre mi alzo, ti sussurro tra i capelli un “Ciao amore” e ripeto ancora “amore”, con qualcosa che non sa di vita, o di felicità. Sa solo di addio.
Ma ancora ciao, amore.
Ciao.
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Note:
Dopo anni, secoli, ere, sono tornata con una song-fic!
Scrivo questo spazio autrice per, fondamentalmente due motivi: il primo, è per raccontarvi molto velocemente la storia di questa roba, e il secondo è per dirvi una cosa.
Molto semplicemente, avevo la home di facebook letteralmente intasata dei video degli inediti dei concorrenti di xfactor e, davvero per sbaglio, ho cliccato sulla finestra di questo Michele Bravi e, che dire, mi sono veramente innamorata di questa canzone.
Ovviamente mi ha colpita perché è stata scritta da Tiziano Ferro, ma trovo che sia ben interpretata, tanto che mi sono ritrovata in lacrime alla fine dell'ascolto ahaha
Trovo il testo veramente, veramente pieno di sfaccettature che hanno, appunto, fatto nascere questa piccola cosa, che spero vivamente abbiate apprezzato perché ci tengo particolarmente.
As you can see, è ovviamente dedicata a qualcuno e quindi è ancora più importante, quindi, magari mi piacerebbe sapere - se c'è ancora qualcuno che in questa sezione si ricorda di me ahaha - cosa ne pensate, tipo, se vi è piaciuta o se l'avete trovata confusionaria -
Insomma, scrivetemi!
La seconda, velocissima notizia e poi sparisco in una nuvoletta di fumo, è la seguente: udite udite!, questa song-fic, avrà un seguito! Saranno altre due song-fic, collegate ovviamente a questa prima, che ho già scritto; devo solo inserire le canzoni u.u
La seconda sarà dal punto di vista di Harry, ma di questo ne parleremo direttamente nel secondo "capitolo".
Detto questo, se, - e parlo sul serio - c'è ancora qualcuno che mi segue e si ricorda di quante Larry scrivevo l'anno scorso - bei tempi, quelli, veramente bei tempi ahaha - spero di non avervi deluso con questo mio piccolo ritorno che mette fine alla pausa che mi ero presa da questa sezione.
Se, invece, c'è solo gente che non ha mai letto nulla di vecchio di mio, bene, siete fortunati, non fatelo! Ahahah
Detto ciò, mi sono dilungata troppo (as always), quindi vi lascio e spero che qualcuno recensisca questo piccolo esperimento che, se verrà apprezzato, magari?, avrà un seguito prima di quanto vi aspettiate!
Un bacio grandissimo,
chilometri che v'ama.
<33
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