Death and
Life
Morte.
Non sapevo cosa fosse, fino a pochi istanti fa.
Dovrei saperlo, adesso.
Ma no, non lo so ancora.
Vento.
Una leggera brezza muove i miei capelli, coprendomi gli occhi.
Nascondendo a tratti la vista del mio corpo.
A terra, senza vita.
Buio.
E’ poco quello che riesco a vedere.
Una stanzetta fiocamente illuminata.
O forse è il dolore che mi annebbia la vista.
Freddo.
Il mio corpo trema.
La mia pelle è bianca, troppo bianca.
Come quella del mio cadavere.
Dolore.
Le lacrime scorrono.
Non voglio fermarle, non voglio lasciarlo.
Il mio bambino.
Rabbia.
Mi percuote il cuore.
Strazia la mia anima.
La mia vita perfetta scivola via. Lontana da me.
Sostegno.
Mi stringe la mano.
Siamo insieme, di nuovo. Dall’altra parte.
Dopo solo pochi momenti di disperazione.
Speranza.
Sei ancora lì, sul tuo lettino.
Sei salvo, il tuo cuore batte.
Il nostro sacrificio forse è valso a qualcosa.
Sogno.
Di una vita felice.
Di gioia e risate. Le tue.
Al nostro posto. Com’è giusto che sia, adesso.
Preghiera.
Ad un mondo spietato.
Perché possa essere clemente.
Almeno con il nostro tesoro.
Vita.
La forza del tuo pianto, il brillare delle tue lacrime.
Sei vivo, altri occhi ti vedranno crescere.
Sei tu la nostra vita.