Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Ricorda la storia  |      
Autore: Fuuma    17/01/2014    5 recensioni
Una nave in partenza per Arendelle, un Principe pronto a salpare e una ragazza che lo aspetta in una terra che non può dargli nulla di quel che vuole.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Characters: Hans; OC
Pairing: Hans/OC {oneside}
Rating: PG
Genre: Introspettivo; Slice of life;
Words: 959
Prompt: Mare
Disclaimers: I personaggi di Frozen appartengono alla Disney e a chi di diritto.
Scritta per l'attacco alla Nazione 2 del Cowt-4 @ maridichallenge

 


Le finestre della camera di Hans sono sbarrate, la stanza è al buio e sul letto dalle lenzuola pulite, che profumano di buono, è rimasto un biglietto, appuntato alla federa del cuscino con una spilla a forma di fiocco di neve.

 

{ E' per questo che metti sempre i guanti, Hans, per nascondere le tue mani ghiacciate? }

 

La firma è elegante e femminile e, quell'essenza leggera che ormai si è persa tra la polvere, un tempo era quella dolce di lillà e violette. Ma non c'è più nessuno a respirarlo, chinandosi verso la crocchia di capelli corvini per riempirsene i polmoni e notare, poi, con quanta cura le piccole dita di ragazza intrecciano ghirlande e composizioni floreali piene di colore. Piene di una semplicità che Hans non ha mai capito.
È salpato con la prima nave che ha lasciato il porto alla volta di Arendelle e il silenzio che ha lasciato al Castello, viene coperto dal chiacchiericcio dei servi, dalle risate di dodici fratelli, dalle stanze sempre piene, dalle troppe persone e dal troppo rumore.
Di lui rimane poco, se non una stanza chiusa, riempita da pensieri sporcati di ambizione, giovane amica d'infanzia, cresciuta insieme a lui.

 

{ Hans? Hans, ma dove sei? }
{ Sono qui, madre. }
{ Che cosa ci fai ancora nelle tue stanze, i tuoi fratelli sono già pronti per l’incoronazione di Alfonz. }
{ Sto arrivando, volevo solo assicurarmi di non sfigurare insieme agli altri. }
{ Sei bellissimo esattamente come tutti i tuoi fratelli, tesoro, ora però, ti prego, per una volta vorrei che non fossi l’ultimo. }
{ …come se fosse facile… }
{ Hai detto qualcosa? }
{ Ho detto che farò del mio meglio, madre. Per voi. }

 

La distesa cristallina del mare si estende sotto le finestre chiuse. Dalla striscia di sabbia che imbianca le spiagge di Southerin Isles, due enormi occhi celesti ricordano le decine, centinaia, migliaia di volte in cui ha visto il principe Hans affacciarsi e spingere lo sguardo oltre l'orizzonte, cercando altri luoghi, altri castelli e altri regni al di là del mare – in cui sarebbe stato Re Hans e non un principe qualsiasi, ultimo figlio e signor nessuno, per diritto di nascita.

 

{ Uno… due… tre… qua… Hei, ma dove si è cacciato Hans? }
{ Chi? }
{ Non scherzare, Joseph. Tra poche ore ci sarà il mio matrimonio e questa storia di te, Leopold e Luka che lo ignorate da mesi deve avere fine. }
{ Eddai, Miha, ancora oggi e arriveremo a due anni esatti. }
{ Due anni? Sono due anni che fingete che Hans non esista? }
{ Già. }
{ Per l’amor di Dio. Mi chiedo perché Alfonz non vi abbia ancora fatto esiliare dal Regno. }
{ Perché siamo i suoi preferiti. E anche i tuoi, lo sai. Quindi ci concederai di continuare ancora, vero? }
{ Uff, solo fino a mezzanotte. }
{ Che gioia… }
{ Oh, Hans, ma allora ci sei! Forza, andiamo e non dare bado a quei tre, fratellino, si divertono così perché sei il più piccolo. }

 

I piedi nudi affondano nella sabbia e lei chiude gli occhi, inspira l'odore di salsedine e cerca di ricordare il vibrare della terra, lo scalpicciare degli zoccoli di Sitron e le onde infrante contro le caviglie sottili, mentre corre inseguendo disperatamente una figura troppo bianca – quanto può durare il bianco, senza sporcarsi?

 

{ Hans, aspetta, vai troppo veloce per me! Ma dove vuoi andare? }
Via di qui, Olga. Solo via di qui.
{ Hans! }
{ Adesso rallento e torno da te. }
{ Per un attimo ho pensato che stessi scappando. }
{ Scappando? Ma come ti viene in mente? }
{ Lo so è una sciocchezza. Eppure, alle volte, ho l’impressione che ci siano due Hans. }
{ Davvero? }
{ Sì. Un Hans calmo e gentile ed uno impaziente di… }
{ Di? }
{ Non ne sono sicura. Di vedere il mondo? }
{ Forse di conquistarlo. }
{ Non prenderti gioco di me, Hans. Non potresti mai fare una cosa del genere. }

 

Dolce, piccola, stupida Olga, che credeva nel vero amore, che dal basso sorrideva al suo principe azzurro dal bianco destriero, che ha aspettato anni di essere vista da lui nel modo in cui lei lo guardava e non è mai riuscita a farsi amare veramente.

Così vicini e così lontani, separati dal suono del mare, dalle note di un oceano che parlava di una vita diversa al di là delle sue acque; un richiamo troppo intenso perché Hans vi resistesse.

 

{ Un giorno sarò re, Olga. }
{ Non pensi di tenerci troppo, Hans? }
{ Non credi che, invece, io ci tenga il giusto? }
{ Che cosa farai quando sarai re? }
Tutto quello che voglio.
{ Hans? }
{ Perdonami Olga, mi ero perso nei miei pensieri. }
{ Ultimamente ti accade spesso. }
{ È perché ho tanto a cui pensare. }

 

Dolce, piccola, stupida Olga, che guarda il mare con i suoi occhi color cielo e l'odore di primavera sulla pelle e saluta una nave svanita oltre la linea dell'orizzonte.
Hans non l'ha vista correre verso di lui anche quella mattina, agitare il braccio e chiamare il suo nome; non l'ha cercata tra la folla giunta a porgergli omaggio ed augurargli buon viaggio. Quando la notte ricolora di nero le onde che fanno dondolare la nave, le mani del Principe, avvolte dai guanti, stringono la balaustra del ponte e lui, per un attimo, si volta indietro e lascia correre un pensiero verso Olga e la propria patria; ha la dolcezza di un sorriso – uno vero, di quelli che solo sua madre ha mai visto nascere sul suo volto. Ma, quando torna ad ammirare le luci dorate del porto di Arendelle, quel breve pensiero cade in acqua, il mare lo inghiotte e Olga torna ad essere un'altra delle tante, piccole, dolci, stupide fanciulle che ha conosciuto e mai amato.

 

{ A che cosa pensi, sempre, Hans? }
A me.

 


Note: Hans. E' un personaggio che il mondo odia e che io, di conseguenza, adoro. Sono fatta proprio al contrario, lo so, ma non riesco a credere che sia un personaggio del tutto cattivo o, forse, ancora non mi sono rassegnata al fatto che sia solo un manipolatore bipolare.
Non conosco i nomi dei dodici fratelli di Hans, quindi me ne sono bellamente inventata alcuni, così come Olga che è un personaggio inventato per l'occasione e perché, nel mio headcanon, nella vita del principe, una ragazza ci dev'essere stata per forza e, magari, sarebbe anche dovuta essere il suo true love, ma lui era troppo impegnato a fare quello che faceva (pianificare la morte dei dodici fratelli?) per rendersene conto.

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: Fuuma