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Autore: Lau_McKagan    17/01/2014    4 recensioni
“…ho solo bisogno di stare da solo per un po’, lontano da qui, da tutto questo… ho fatto un bel casino”
“E stai scappando dalle conseguenze”
“Si, lo sto facendo”
“Forse non è stata una buona idea”
“Forse avrei dovuto farlo da un pezzo, non credi?...”
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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L'entrata in casa di Jared fu a dir poco trionfale. Spalancò la porta saltando come un folletto in preda a chissà quale droga allucinogena, urlando senza fiato che cazzo, era stato nominato ai 'cazzutissimi' Oscar, come li definiva lui. 
Shannon stava leggendo una rivista quando accadde, non aveva fatto caso all'ora, erano solo le otto di mattina, e alle cinque erano state annunciate le Nomination. Era sicuro che il fratello a questo punto avesse passato la notte a dormire anzichè in attesa, o l'avrebbe sicuramente svegliato un pezzo prima. A dire il vero non riuscì  a farsi contagiare da quell'entusiasmo, di norma si sarebbe gettato su di lui e avrebbero finito per rotolare sul pavimento come due discolacci, ma altri pensieri affollavano la sua mente. Primo fra tutti far sparire quella dannata rivista prima che Jared la vedesse. Se la infilò dietro la schiena, non poteva fare altro al momento.
"Mi hai sentito Shan?! I cazzutissimi Oscar! Dio! Ma quando cavolo è successo?!"
"Direi qualche ora fa Jare... non ci posso credere!" disse con quanta più enfasi riuscì. Non molta a dire il vero.
"Oh non ti scomodare troppo eh! Non mi abbracci nemmeno, orrendo plebeo miscredente? Dicevi che forse agli Oscar non ci sarei arrivato! Ahhhhh ti ho fregato Shan!"
Rise, iniziava a contagiarlo inevitabilmente quell'entusiasmo. Smosse leggermente il braccio solo per afferrarlo e tirarselo contro "Vieni qui idiota, lo sai che ho sempre creduto in te, piccolo genio!" lo abbracciò rimanendo seduto, cercando comunque di non muoversi troppo.
Jared rispose al suo abbraccio, ma poi trovò davvero troppo strano quel comportamento, e si staccò da lui guardandolo in cagnesco con le mani puntate sulle proprie anche "E questo cos'era, di grazia? "
"Questo cosa?"
"Quella cosa molliccia e fredda... non era certo un abbraccio alla Shannon! Che cavolo, è ovvio che verrai con me alla serata, mostrami un po' di euforia almeno!"
Doveva farlo se non voleva insospettirlo sul serio, e poi be, era davvero contento e fiero di lui. In poco tempo si era ritagliato uno spazio più che invidiabile nel mondo del cinema, il Golden Globe, adesso una candidatura all'Oscar, che tra l'altro era sicuro avrebbe vinto "Cazzo, hai ragione, scusa! E' che sono frastornato da questo! Accidenti!" disse molto più convinto, alzandosi e ficcando velocemente la rivista sotto al cuscino di seduta del divano, almeno li non l'avrebbe visto "Vieni qui!" urlò prendendolo tra le braccia e sollevandolo di peso, stringendolo in un vero, caldo e stritolante abbraccio alla Shannon. Rise felice, si lo era, lo era tantissimo. E al diavolo tutto il resto, non gli avrebbe rovinato quel giorno.
Jared si attaccò a lui ridendo "Ora si che ti riconosco!"
"Hey, dobbiamo festeggiare! L'hai già detto a mamma?"
"Veramente mi ha tirato giù dal letto lei per dirmelo, credo sia stata sveglia tutta notte per vederle in diretta... dovevi sentirla, urlava così tanto che ho lasciato giù il telefono mentre mi vestivo, tanto la sentivo lo stesso"
"Bè ha un figlio importante adesso, intendo, davvero importante"
"Stupido" disse dandogli un pugno sul braccio "sei importante anche tu"
"Ma tu sei quello che ha vinto un Oscar!"
"Non l'ho ancora vinto Shaaaaan!" disse toccandosi poco elegantemente le palle in un gesto scaramantico.
"Hum fa lo stesso... comunque stasera si festeggia bro, perchè non ti attacchi al tuo Blackberry e chiami diciamo... chi cazzo ti pare? Io esco a fare un po' di rifornimenti"
"Abbiamo fatto una festa l'altra sera"
"E allora?! Ne faremo una anche stasera, avanti! Chiama chi vuoi, davvero, più siamo meglio è" sperò a dire il vero che non invitasse proprio tutti, ecco 'Magari non Terry' pensò, senza dirlo. Tanto sapeva che sarebbe stato il primo che avrebbe chiamato, inutile impedirglielo o farlo ragionare, l'avrebbe solo spinto a frequentarlo ancora più assiduamente di quello che già faceva.
"Ok, mi hai convinto! Prendi i popcorn"
"Si, si te li prendo i tuoi fottuti popcorn! Ci vediamo dopo"

Shannon uscì di corsa, ormai concentrato sulla lieta novella e sulla festa che voleva assolutamente fare per Jared. Avrebbe fatto tutto per Jared. E sapeva che valeva la stessa cosa per lui. Ma in quegli ultimi giorni nonostante la felicità e l'immensa soddisfazione per tutti i riconoscimenti ricevuti, Jared era più pensieroso del solito. Non che incontrare Colin Farrell ad eventi mondani non c'entrasse proprio nulla. Per questo Jared gli aveva chiesto di accompagnarlo ai Golden Globe. Un po' per condividere quella bella serata con lui, certo, ma anche perchè sapeva che lui sarebbe stato li, e da solo proprio non ci voleva andare. Aveva bisogno del suo supporto, come sempre. Nell'eventualità di un crollo, che grazie al cielo non c'era stato.
Si dimenticò persino di quel giornale seppellito tra i cuscini che aveva  furtivamente nascosto alla sua vista, persino quello che c'era scritto era passato in secondo piano. Ma forse era stato un po' troppo superficiale in questo.

Quando rientrò qualche ora più tardi, dopo aver svaligiato il supermercato, sentì fin da fuori la porta le urla isteriche di suo fratello "Ma che cazz..." spalancò la porta facendo cadere quasi tutte le buste che teneva in mano. C'era un tale casino in casa... Jared aveva scaraventato a terra i cuscini e la lampada, anche libri e giornali giacevano disordinati sul pavimento in elegante radica "Jared! cazzo!"
"Stronzo! Fotutto bastardo ubriacone! Idiota!"
"Che diavolo succede per Dio, ti dai una calmata?!" urlò Shannon, ma Jared sembrava proprio non volersi calmare. 
Contraeva istericamente le mani alzando lo sguardo al cielo come a voler maledire qualcuno "Figlio di puttana, lo odioooo! Cazzo lo odio! Adesso poi! Lo fa apposta! Lo sapevo! Razza di bastardo Irlandese succhiacazzi! Vaffanculo!"
Oh, adesso gli era tutto molto più chiaro... "Jared..."
"Tu!" Shannon si ritrasse istintivamente quando Jared furioso puntò il dito accusatore nella sua direzione, sventolando in una mano quella dannata rivista di gossip "Era per questo che non scollavi il culo dal divano?! Era questo che cercavi di nascondermi?!" ora sembrava che tutta la sua rabbia si fosse concentrata su di lui "Perchè?! Mi credi così stupido?! L'avrei scoperto comunque! Ahhhhhhh lo odio!!!" ripetè di nuovo "Proprio oggi! Scommetto che l'ha fatto apposta, tipico di lui, un vero stronzo! Io vengo candidato agli Oscar, e lui che fa?! Decide di costituirsi pubblicamente! Ah!"
"Veramente... credo che ti abbia anticipato di un giorno, quel giornale è di ieri" mormorò Shannon grattandosi la testa, fulminato sul posto da uno sguardo assassino dell'altro "Senti scusa se te l'ho nascosto, Non volevo rovinarti la giornata!"
"Maddai! Be indovina?! La mia giornata è più che rovinata, tutta la mia settimana lo è! E forse tutto il mese, ma che dico, tutto l'anno è rovinato, grazie a questo fottutissimo, stronzo, egocentrico pezzo di merda irlandese!" e detto ciò scagliò il giornale a terra, aprendolo in più fogli. Rimase lì a guardarlo, mentre uno di quei fogli sfuggiti alla rilegatura, quasi a volerlo prendere in giro finì vicino ai suoi piedi, il titolo stampato in lettere grandi ben in evidenza 'Colin Farrell: l'inaspettato Coming out che fa scuotere Hollywood'. Jared respirava affannosamente, per la rabbia, le urla, e tutto il casino che aveva fatto "L'ha fatto sul serio Shan" la sua voce giunse affaticata e sottile alle orecchie del Leto maggiore "L'ha fatto sul serio... senza di me" stava per crollare, lo sentiva, mancava pochissimo e l'ondata più terribile di dolore mai sentita negli ultimi anni l'avrebbe travolto e risucchiato.
Furono le braccia di Shannon a reggerlo, l'ennesima volta, afferrandolo poco prima che si accasciasse "Jare!" lo strinse, sentiva il suo corpo tremare, i suoi occhi blu si erano fatti cupi, le pupille erano innaturalmente dilatate e stava respirando a fatica.
"Shan... devo... ho bisogno... aria..." balbettò sibilando la poca aria che riusciva a far passare dalla gola stretta, che sembrava stritolarlo sempre di più.
Lo portò fuori, sulla terrazza che si affacciava sul bosco dietro casa, lasciando che si appoggiasse con le mani alla spessa staccionata di legno "Respira Jay, sta tranquillo... respira..." Shannon cercò di mantenere la calma, era abituato ai suoi attacchi di panico, ma quello era di gran lunga uno dei peggiori. Lo sentiva ancora cercare disperatamente aria attorno a se. Gli accarezzò la schiena cercando di rilassarlo, standogli accanto e appoggiando le labbra alla sua tempia "va tutto bene Jay.... tutto bene"
Solo dopo parecchi minuti di sofferenza Jared riuscì a recuperare un minimo di controllo. Si era seduto a terra, con la schiena appoggiata al legno, le gambe strette tra le braccia e l'aria distrutta. Silenzio. Stava in silenzio ormai da tropo tempo, e Shannon iniziava a preoccuparsi sul serio "Va meglio?" azzardò.
"Come potrebbe?" rispose con voce flebile e gli occhi puntati indissolubilmente a terra.
"Mi dispiace... ma... sarebbe successo, te l'aveva  detto..."
"Io non... non credevo lo avrebbe fatto sul serio..."
"Lo avrebbe fatto, per te... se solo..."
"Smettila!"
"Ok! Ok... scusa..." era meglio non ritornare sull'argomento, era tabù da circa tre anni, ed era meglio così.
"Puoi chiamare tu le persone che ho invitato e dirgli di non venire?"
"Ma... è la tua festa, sei candidato all'Oscar e..."
"Fanculo la festa, e fanculo gli Oscar!" si alzò, e Shannon allungò prontamente le mani temendo che cadesse, invece barcollò solo un po', e ebbe abbastanza forza per scacciargli via le mani in malo modo "Non voglio vedere nessuno"
"Jay"
"Nessuno!" urlò entrando in casa e salendo al piano di sopra, dove c'era sempre una stanza per lui.
Avrebbe voluto spaccare ogni cosa, ora che la rabbia di nuovo stava tornando. Gli spiaceva essersela presa così con Shannon, ma non aveva saputo fare altrimenti. Non ora che il peso del passato era tornato a soffocare il suo cuore. Si gettò sul letto raggomitolandosi su se stesso. Il Blackberry nella sua tasca continuava a vibrare, messaggi di congratulazioni arrivavano da chiunque, ma a lui non importava. Lo prese e compose un numero, tremando "Terry... si, no, niente festa, non più... puoi venire? Solo tu... e... potresti portarmi qualcosa?" 



***
Bene, eccoci... come vedete continua, e che dire, quello che ha fatto Colin e per cui se ne è andato lo avete capito.
Credo che purtroppo Terry Richardson sia una figura importante nell'attuale vita di Jared, e anche se all'inizio la sua presenza non era prevista, alla fine per questo ho deciso di inserirlo. Dico purtroppo perchè non lo sopporto, ci regalerà anche tanti begli scatti (alcuni un po' dubbi, ma vabè), ma lo reputo piuttosto viscido e non mi piace per nulla, ma proprio per nulla!!!
Ringrazio ovviamente Dora, e Bettajovi per le recensioni :*
E... niente, al prossimo.
Lau
   
 
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