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Autore: EvrenAll    18/01/2014    1 recensioni
Soliti i protagonisti, soliti gli schieramenti tra cui scegliere, soliti gli shinigami che movimentano le vicende terrene a modo loro.
Però fate una cosa: dimenticatevi di Sayu e prendete al suo posto una nuova ragazza, più attenta e più vicina al beniamino di casa Yagami..
Nata semplicemente dalla voglia di scrivere sul loro universo.. cambiando un po' le cose^^
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Light/Raito, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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9- Passato


28 aprile

-Vieni pure- spalancai la porta ed entrai, seguendo le indicazioni della voce, dopodichè la richiusi alle mie spalle e mi guardai attorno. Come sempre la stanza era nel caos: manga, cd, disegni, schizzi, matite, vestiti erano disseminati sul letto e sul tappeto, l'unico posto salvo era la scrivania. La scrivania e la sedia su cui era seduta la mia migliore amica, impegnata in quel momento a disegnare. -Cosa fai?- chiesi. Per tutta risposta lei coprì il disegno con il braccio e senza togliergli gli occhi di dosso sussurrò -Dammi un secondo-. Prese in fretta un pastello, rosso, e dopo aver tracciato pochi e brevi tratti, si girò finalmente verso di me, mettendo l'opera nel suo album di fogli. Aveva l'aria stanca, come se avesse dormito poco. Si mise a sedere accanto a me, sul letto e mi abbracciò.
Layla. La strinsi di più come per comunicarle che le ero vicina. Poi la lasciai e mi trasferii sulla sedia per raccontarle cos'era successo nei giorni precedenti.. ovviamente non potevo dirle tutto.
Era da tempo che non ci sentivamo, quasi un mese ormai, tutto perchè era andata a trovare i suoi parenti in Inghilterra e non aveva potuto connettersi ad internet per problemi tecnici. E l'unico messaggio che avevo ricevuto era stato quello durante l'incontro con L e gli agenti, spedito mentre lei usciva dall'aeroporto.
Mentre le parlavo del gruppo, del mio nuovo compagno di università Hideki Ryuga e dell'incontro avuto al parco, lei come sempre ascoltava, attenta.
-Continui a parlare di questo tipo..- sorrise, con negli occhi un espressione luminosa e incuriosita. -Com'è?-
Ero incerta sul come rispondere, però una descrizione vaga non poteva fare male a nessuno, no?
-Beh.. è un tipo strano, senza dubbio intelligente visto che è arrivato primo all'esame...-
-No dai, alla pari con Light?- era sorpresa.
-Sì, hanno fatto il discorso insieme. Ma non è come mio fratello, anzi! Sono uno il contrario dell'altro! Lui è.. non si cura come Light, non gliene frega di apparire... però, mamma mia.. è un genio-
Ryuzaki.. -Tu invece hai conosciuto qualcuno lì?-
-No, però sono andata a trovare dei vecchi amici...- abbassò lo sguardo.
-E' successo qualcosa di male?- Si riscosse.
-No, no, anzi... solo che... non mi ha fatto proprio bene tornare a Winchester-
La guardai per un attimo, niente affatto soddisfatta della sua spiegazione.

-Vecchi ricordi-
-Si, beh, ora si che ho capito tutto- sottolineai, ironica.
-Ho fatto visita a dei conoscenti e mi sono tornate in mente diverse cose-
-Come essere stati riportati indietro nel tempo? Guarda che so che sei una sentimentalona infondo infondo, con me puoi permetterti le tue descrizioni pseudo filosofiche- le feci una linguaccia.
-Dai, è un argomento delicato! Non prendermi in giro così!-
-A me piacciono sul serio!-
Tornò seria -Erano delle vecchie conoscenze-
-Amici?- Sembrava quasi di doverle cavare a forza le parole di bocca.
-Sì, anche...- Non me ne aveva mai parlato. Iniziai a fare domande, curiosa -Che fine hanno fatto?-
-Vuoi saperlo davvero?- rispose poco convinta alzando le sopracciglia.
-Certo!- Puntò gli occhi nei miei.
-Il mio migliore amico è morto quando ancora abitavo lì, invece mio fratello sembra essere sparito dalla circolazione-. Niente descrizioni: solo puri fatti.
-Hai un fratello?!-
-Yes, è un po' più grande di me... ormai non lo sento da anni-
-Layla..- La abbracciai. Alzò le spalle -Infondo è passato un sacco di tempo-

Poteva negarlo, ma la sua espressione, i suoi occhi, racchiudevano tutto il dolore che non voleva dimostrare di provare.
-Hey, hey, guarda che l'ho superata!- Rise -Non sono né depressa né complessata, ok? O almeno non ancora-
-Capito- Sorrisi e mi alzai, tornando verso la scrivania.
-Hey, è nuova questa foto?- In una cornice mai vista prima c'era un'immagine che ritraeva Layla con tre ragazzi non molto più piccoli di lei.
-Sì, l'ho sviluppata da poco.. sono altri ragazzi che ho incontrato, loro sono rimasti e decisamente cresciuti!-
-...Niente posa, eh? Certo che almeno alzare lo sguardo...- Indicai uno di loro. Il ragazzino in questione era tutto preso nell'arricciarsi una ciocca di capelli bianchissimi guardando un punto alla sua destra in basso mentre un biondino cercava di richiamare la sua attenzione tirandogli con non molta delicatezza la manica della maglietta. Layla si trovava tra l'albino ed un ragazzo che sembrava essere sulla quindicina che portava degli strani occhiali, seduta ai piedi di un divano.
Sorrise -Beh, sono fatti così. E pensa che questa è la foto che è venuta meglio-
-Ne hai altre?-
-Mmm.. sì?-
-Posso vederle??- Sbuffò accasciandosi sul letto, conoscendomi sapeva che provare a dissuadermi sarebbe stata un'impresa del tutto inutile.
-Primo cassetto a destra, lì ci sono le ultime-
Mi ci fiondai e in un attimo iniziai a sfogliarle.
-Carina questa!! Chi è lui??-

Sembrava una foto più vecchia delle altre, era in fondo alla fila e aveva gli angoli leggermente smussati. L'avevo adocchiata per la presenza di un ragazzo carino, occhi blu e capelli biondi, che si stava spupazzando una piccola Layla. Quest'ultima si avvicinò e rispose con calma -Te ne ho parlato prima. Lui è il mio migliore amico, hai visto che bello?- Rimasi per un attimo scioccata.
-Sì. Era veramente bello... sembra quasi un angelo-
-Non sembra, lo è-

 

Vista la bella giornata avevamo poi optato per andare a fare una passeggiata nel quartiere, con il programma di dare un'occhiata alle vetrine che si trovavano sulla via principale ed entrare in un qualche bar a mangiucchiare qualcosa.
-Ichigo..?-
-Dimmi-
-E' tuo fratello quello lì in fondo?-
Affilai lo sguardo fissando la figura in fondo alla via e prima che riuscissi e dire qualsiasi cosa lei urlò e gli corse incontro. Sospirai, dovevo aspettarmelo.
-Light-kun!!- Lui fece appena in tempo ad alzare la testa e venne travolto finendo quasi per terra.
-Ciao Light- dissi con più calma mentre lui mi riconosceva ed osservava perplesso la persona che lo stava abbracciando. -..Layla?- azzardò.
-Indovinato!- si staccò. Lui sorrise, più rilassato -Quando sei tornata? Avresti dovuto avvisarmi subito!-
-Da poco, neanche una settimana! Com'è l'università, o secchione dei miei stivali?-
-Un ambiente molto interessante, mia cara pittrice da strapazzo-
Oh, no, stavano iniziando. All'inizio, quando quei due si erano conosciuti, non c'era stato verso di farli parlare, ma poi... avevano iniziato a punzecchiarsi ed erano diventati logorroici.
-E che mi dici di questo Hideki? Ichigo mi ha detto che riesce a competere.. Hai finalmente trovato un altro degno avversario?-
Mi lanciò un'occhiataccia senza farsi notare da lei ed io, come tutta risposta, mi limitai ad ignorarlo, per quanto mi era possibile.
-Beh, direi di sì. Scommetto che mia sorella ti ha detto anche che è arrivato a pari merito con me alla prova d'ammissione-
-Eggià, Light. E devo dire che mi ha sorpresa questa cosa. Anche perchè, insomma, avrei voluto essere io a superarti alla fine! E invece no, sempre
seconda, uff-
Si, beh, ecco... Diciamo che anche Layla aveva una testa niente male. E.. Beh, sì, era meglio di me... Non ve l'avevo detto? No? Eh, ma dopotutto è solo un dettaglio insignificante... giusto?
Circondata da geni... bah.

Lui ridacchiò scompigliandole i capelli e poi circondando le sue spalle con un braccio. -Sono o non sono il miglior studente del Giappone?-
-Sei anche il più modesto, per quello- commentai.
-Anch'io ti voglio bene Ichigo-
-Light, hai più sentito la compagnia?- chiese Layla stringendosi un po' di più a mio fratello.
-Stai dicendo che ancora non hai visto il copione?-
-Ehm... sono appena tornata?- disse lei iniziando a fare gli occhioni a Light che la guardava con sufficienza. -E poi non l'ho neanche ricevuto- aggiunse
gonfiando le guance come offesa.
Lui sospirò -Domani passo a prenderlo io e te lo porto, che se aspettiamo te...-
-Lo sai che ti adoro, vero?- lei gli prese un braccio per abbassarlo e gli scoccò un bacio sulla guancia.
Dopo un primo momento di sorpresa la guardò torvo, stringendo per un attimo la mascella, poi, sospirando, sorrise.
-Certo Layla-
-Andiamo a prendere un gelato?- Li interruppi. Povero Light. Scossi la testa, arresa: io i miei consigli glieli avevo già dati per cui la mia coscienza era apposto.
-Buona idea Ichigo!-





 

2 maggio

Poggiavo sulla terra un piede dopo l'altro, beandomi della consistenza che percepivo e dei colori che ormai erano lucidi e accesi. Avevo le cuffie alle orecchie ed ero concentrata sulle idee che si susseguivano nella mia mente come l'acqua di un ruscello che scorre e va avanti senza mai fermarsi. Era affascinante come un pensiero si legasse ad un altro, come dalla realtà si riuscisse a passare a dimensioni fantastiche dove vagare liberi per un po' e distrarsi dalla routine per poi ritornare al suolo, ai problemi, alla gente.
Layla e Light erano stati molto vicini l'ultima volta che ci eravamo incontrati, più del solito.
Si erano stuzzicati e guardati per gran parte del tempo, lanciandosi occhiate d'intesa e capendosi senza quasi dire una parola. La notizia del trasferimento li aveva forse svegliati entrambi?
A me non era mai capitato nulla del genere, anche se qualche esperienza l'avevo avuta: compagni del liceo soprattutto. E in particolare Kaoru.
Ripensando a quella storia, la più “seria” che avessi avuto, durata poco più di sei mesi, mi sedetti alla solita panchina e, dopo qualche minuto, arrivò Ryuzaki, come era successo nei giorni precedenti.
-Yagami-san-
-Ryuga- gli feci spazio.
-Tutto bene? Sei pensierosa-
-Sì... -
Mi guardò con aria curiosa e non potei fare a meno di ridacchiare.
-Penso ai sentimenti, Ryuga. Perchè a volte capita di vedere persone che si trovano e si finisce col pensare al passato, con tutte le sue delusione e forse qualche rimpianto, e ad interrogarsi sul futuro. La vita può riservare molte sorprese dopotutto.-

-L'amore non fa per me- era una constatazione la sua. Le parole gli uscirono fredde e dure dalla bocca, lasciandomi interdetta e gelata a mia volta.
-Tutto è estremamente labile, non credi?- disse guardandosi attorno, facendo riferimento in primo luogo alla natura che stava sbocciando, ma nascondendo dietro a quella breve frase una marea di sottintesi.
-Lo è, ma perchè non apprezzarlo finchè dura?-
-È il futuro che metto in discussione: il presente è tangibile, si può vivere, ma di certezza su quello che succederà ne abbiamo solo una. Tutto finisce-
-Basta saperla affrontare, come qualsiasi distacco o rottura. E gli altri possono aiutare: insieme si riesce in molte cose che non sono realizzabili da soli-
-Il problema invece, Ichigo-san, sta proprio in quell'”insieme”. Si muore da soli, non importa di quale grandezza o immensità siano i sentimenti provati-
-Si muore da soli e si rimane sempre soli- aggiunse.

Osservai i suoi occhi scuri: sembravano avere dei riflessi di strani colori e brillare di una luce diversa dalla solita. Anche la sua espressione era cambiata diventando più affilata, più dura. Come se fosse qualcun altro e non il solito Elle. Come se avessi toccato un argomento scomodo. Come se fosse tormentato da qualcosa.
Rimanemmo in silenzio per qualche attimo poi sussurrai -Scusa-
Mi guardò attonito e poi rise come mai l'avevo visto fare prima -Yagami non devi scusarti! Come hai detto prima ci sono momenti in cui i ricordi prendono il sopravvento, tu hai solo usato le parole giuste ed io mi sono lasciato trasportare. Credi di aver dimenticato, e poi...- lasciò la frase in sospeso, controllando per un attimo lo schermo del cellulare.
-Devo andare ora-
-Va bene-
-Ci vediamo Ichigo Yagami-san-
-Ciao Ryuga-
Lo osservai allontanarsi, forse ancora più curvo del solito, quasi pesante in quei suoi vestiti scuri, mentre elaboravo ciò che avevo sentito.
Ero piuttosto convinta che lui non avesse mai provato alcun tipo di sentimento, senza considerare quello di riconoscenza che probabilmente nutriva nei confronti di Watari, ma anche stavolta mi aveva sorpreso.
Per affermare cose del genere doveva aver vissuto delle situazioni a dir poco difficili ed essere giunto fino al confrontarsi con la morte stessa, non la sua, ma quella di qualcuno per lui molto importante il che forse era stato ancora peggio.
Morendo si ha la certezza che il dolore termini, le ansie, le preoccupazione, il male fisico evaporano e svaniscono come l'anima che le ha contenute. I vivi però continuano a soffrire.
E soffrono non solo per la loro condizione, ma anche per la mancanza che sentono al loro interno, un vuoto incolmabile lasciato dalle persone scomparse, che mai potranno essere sostituite.
Aveva avuto veramente una relazione così profonda?
E quella sensazione che sentivo montarmi dentro era invidia per il fatto che avesse vissuto più cose di me? Legami che avevo solo sognato di costruire? Oppure era gelosia? Gelosia per il fatto che qualcuno fosse arrivato a conoscerlo a tal punto?
Mi morsi il labbro, alzandomi, mentre speravo che quel momentaneo piccolo dolore cancellasse le domante che sempre più frequentemente avevano iniziato a girarmi per la testa e che volevo ignorare a tutti i costi.
Avevo decisamente bisogno di camminare.





 

4 maggio

Light scrive: Cambio di programma: riesci a passare tu per il copione? Domani arrivo verso le 18, non riesco a venire da te

Layla scrive: Che pigrone! Comunque va bene :)

Light scrive: non è pigrizia, sono università e studio

Layla scrive: lo so bene, volevo solo prenderti un po' in giro :P Una faccina neanche a pagarla, eh?

Light scrive: -.- va bene così? Dai, lo sai cosa penso su questa roba

Layla scrive: ...sìsì, meglio parlare di persona, sono d'accordo :)

Light scrive: allora io stacco, ci si vede. Puntuale, mi raccomando

Layla scrive: Arriverò prima di te, vedrai :) Buona giornata^^

Light scrive: anche a te :)

  
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