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Autore: biberon    18/01/2014    7 recensioni
Cosa faresti, dimmi, se morisse una persona a cui vuoi molto bene?
Cosa faresti,ad esempio, se morisse la tua migliore amica?
Cosa faresti se il suo sorriso lo potessi rivedere solo nelle foto?
Cosa faresti se l'unica cosa che ti resta di lei é il ricordo?
Cosa faresti se non avessi nemmeno avuto il tempo di dirle addio?
Cosa faresti, in quel caso?
Ti distruggeresti, ti faresti a pezzi da sola, cadresti nel buio e nel vuoto?
Lasceresti che tutto ti passasse addosso?
Cosa faresti?
Genere: Sentimentale, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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“Vinci contro le lacrime. Ti prego. Vinci.” Dice la ragazza a se stessa mentre ascolta il rumore della palla da basket che rimbalza sul campo, nel giardino di casa.
Non lo sente e basta, lo ascolta, quei rimbalzi ritmici che le paiono più pugni nello stomaco. Si sente come un’ubriaca che sta per fare il test del palloncino. Raggomitolata su se stessa si culla avanti e indietro lasciando che questa sensazione le grattuggia l’anima. È come un mollusco, ritratto nella sua conchiglia senza una ragione apparente. Il mondo le pare strano attraverso i suoi occhi in questo momento.
Ovattato, spento, le pare di stare sott’acqua.
Guarda attraverso il vetro pieno di ditate le persone sotto che ridono e scherzano.
Sua madre, Tom, la signora Flickrtone come una iena ridens.
Perché lei non ci riesce?
O meglio, non può riuscirci.
Non può scendere a vedere i ragazzi della squadra che giocavano sereni.
Perché no? Temeva di essere imperfetta, avere un cuore duro e freddo, come un blocco di ghiaccio, incapace di battere ancora.
Così duro e freddo che le impedisce di alzarsi, tant’è il peso che le arreca.
Un imperfetto cuore di diamante.
Eppure non è sempre stato così.
C’era un tempo in cui è stata felice.
Un tempo in cui la sua felicità si poteva respirare, si poteva tagliare a fette tant’era densa e spessa, si riusciva a vedere nitidamente anche attraverso il vetro smerigliato.
Ma non è così adesso.
Adesso ogni passo solidifica e ingrandisce quel diamante grande come un pugno confinato nel suo petto, incapace di sciogliersi al sole.
Si avvicina di nuovo al vetro.
Un ragazzo entra nella stanza senza bussare e la guarda.

“Forse dovresti smettere di guardare il mondo attraverso una tenda.” Dice.
Lei sente la mascella irrigidirsi e la punta del diamante affondare nella carne e spezzargli le fragili costole.
Si alza senza guardarlo e si porta le mani alle tempie.
Lui continua a fissarle la nuca, in attesa di una risposta che non arriva.
Lei non può farci nulla, può solo amare la felicità per averla circondata e odiarla per averla abbandonata.

"Sen'é andata!" esclama all'improvviso. "Caty é morta!" 
Lui le si avvicina.
Fuori é buio.
"Io ..."
"è MORTA. non tornerà mai più."
Sandy lo guarda per qualche secondo, e poi una lacrima sottile e trasparente le esce dall'occhio e rotola silenziosamente lungo la guancia.
"Scusami. è che ..."
Si siede accanto a lei, sul bordo del balcone.
"è che mi manca" bablettà, la voce spazzata. "Non capisco, io ... perché doveva morire? Perché il cancro doveva portarsela via? Lei era una persona perfetta. Non meritava di morire. Era tutto il mio mondo ..."
"Non so perché doveva morire." sussurra Sandy di rimando.
"Io ... lei ... quando ripenso al suo viso, é come se ... come se ..."
Il ragazzo scoppia improvvisamente in lacrime.
"Non  giusto, cazzo! Perché le persone migliori devono sempre morire?! Lei era l'unica ragazza che io avessi mai amato sul serio!" urla, in preda a una crisi di nervi.
"La mia migliore amica." commenta la ragazza fissandolo con occhi vuoti.
"Non posso vivere senza di lei." confessa il ragazzo nascondendosi il viso tra le mani.
"Neanche io. Non posso e non voglio."
"..."
"Vedi quella stella?" chiede improvvisamente Sandy indicando un punto fuori dalla finestra. "è lei ... ci sta ..." tira su col naso "guardando. Anche se é morta, lei ci sarà sempre." 
Nasconde di nuovo il viso nel maglione. "è che mi sento così sola, senza di lei non posso ... non riesco ..."
"Tu non sei sola." la interrompe il ragazzo.
"Perché non dovrei esserlo?"
Il ragazzo scivola dietro di lei e la cinge con le braccia da dietro.
"Perché lei ci sarà sempre, l'hai detto tu." sussurra alludendo alla stella.
Lei rimane in silenzio.
"E poi" aggiungi Dan baciandola sulla guancia, "Perché io sono qui con te."

Per un attimo, la stella sembra brillare un po' di più di prima.

 
   
 
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