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Autore: J_Youngblood    18/01/2014    3 recensioni
Harry Potter si ritrova nell'arena degli Hunger Games, o forse è Idris, la patria degli shadowhunters? Magari è la Contea...
Genere: Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Harry correva, correva, correva, correva come non aveva mai corso in vita sua da quando era dovuto sfuggire da Bella Swan che lo inseguiva a perdifiato, con quel suo ansimare depresso accusandolo di aver  lasciato morire il suo ragazzo, Cedric Diggory, per mano del Signore Oscuro. Sì ma adesso perché correva? Si guardò addosso: zainetto nero e arancione pieno di robaccia babbana…e poi  una tizia gli si scagliò contro, gli occhi ardenti di rabbia
 – Ridammi il maledetto zaino fluorescente, coglione di uno sfregiato!-  Katniss, arco in spalla, era furente, neanche le avessero detto che avrebbe sposato un panettiere zoppo in preda ad amnesia e attacchi di schizofrenia.
Harry stava per tirare fuori la sua bacchetta ma Hagrid apparve da dietro un albero, il respiro affannoso
-Harry, c’è una cosa che devi sapere…tu sei uno shadowhunter!-
-Cosa…?!- 
uno stilo tra le mani. Katniss si riprese lo zainetto  -Resta sempre il fatto che sei un coglione. Stavo per trapassare uno scoiattolo  con una freccia nell’occhio e quell’altro depresso di Stefan Salvatore mi sfreccia davanti, mi batte lo scoiattolo e comincia a succhiargli il sangue, come se non bastasse era lo stesso scoiattolo che mi aveva salvato il culo da Edward Cullen mordendogli una chiappa sbrilluccicosa, fatto sta che lo scoiattolo muore e poi rinasce. Quindi adesso c’è uno scoiattolo vampiro a piede libero in giro per l’arena. Poi vado a inchiodare un cervo enorme con un’altra freccia e questo decerebrato qua mi urla “Noooo, il mio patronus!!” e allora io “che cazzo è un patronus?!” e lui mi frega lo zainetto, e il cervo scappa. E io ho fame.-
Ora che ci pensava, anche lui aveva fame. Un cespuglio folto, vicino Hagrid era pieno di bacche. Ne raccolse alcune, se le avvicinò alla bocca e…
-Harry no!-  una piccoletta rossa, piena di tatuaggi gli fece cadere i frutti  dalla mano in preda ai singhiozzi – Sono morsi della notte Harry, bacche velenosissime!!!-
-Ma tu chi diavolo…?!-
-Clary tu sei Katniss!-
- E tu che razza di demone saresti?!-
-Senti grassone, IO  sono Katniss, e quello è il mio zainetto, e quell’altro era il mio scoiattolo, e quell’altro ancora era il mio cervo e…-
-E quello è il mio arco!-
Katniss con molta flemma e l’aria di chi non ne poteva più rispose  –Senti Legolas, ne abbiamo già parlato, siamo alleati, io ho l’arco e tu la bacchetta, se vedi qualche tributo con quei tuoi occhi da elfo, la tiri fuori e gridi “Avada kedavra!”  e quello muore. Vuoi un disegnino?-
Clary Fray, ancora le mani sporche di bacche si guardò intorno e fece –Sentite siete tutti molto simpatici, anche se non capisco cosa ci facciate qui a Idris, ma qualcuno ha visto Ron? Dovevamo andare insieme alla prima di Ribelle, oggi i rossi entrano gratis…-
In quel momento Jace arrivò correndo con un paio di ibridi alle calcagna, lanciò qualche imprecazione qua e là, si abbassò su di Harry, gli prese lo stilo dalle mani, e disegnò svelto una runa di blocco a terra. Gli ibridi arrestarono la loro corsa e Jace riprese la propria nel momento esatto in cui un vecchio barbuto gli bloccò la strada 
– TU NON PUOI PASSARE!!!-
-Gandalf, tu sei Silente!-
 Jace rivolse esasperato gli occhi al cielo – Gandalf, e che palle, te l’avevo già detto una volta di non accettare cibo dalle fate. Ti fa male…abbassa quel bastone, per l'Angelo! Mi inquieti!...-  Jace si interruppe, lo sguardo rivolto a Frodo, che attraversava in quel momento la foresta con aria smarrita
-Scusate, per Mordor?-
-Di là!- risposero gli altri in coro.
-Frodo tu sei…-  una freccia si conficcò nel petto di Hagrid che con un enorme tonfo si accasciò al suolo.
-E ANDIAAAAMO, la cena belli!-
Tutti si girarono sconvolti verso Katniss  –Che c’è?-  chiese lei con aria innocente  –La Rowling si era scordata di ucciderlo e mi ha chiesto se potevo farlo io, e comunque avevo fame.-
 
  
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