Harry correva, correva, correva, correva come non aveva mai corso in vita sua da quando era dovuto sfuggire da Bella Swan che lo inseguiva a perdifiato, con quel suo ansimare depresso accusandolo di aver lasciato morire il suo ragazzo, Cedric Diggory, per mano del Signore Oscuro. Sì ma adesso perché correva? Si guardò addosso: zainetto nero e arancione pieno di robaccia babbana…e poi una tizia gli si scagliò contro, gli occhi ardenti di rabbia
– Ridammi il maledetto zaino fluorescente, coglione di uno sfregiato!- Katniss, arco in spalla, era furente, neanche le avessero detto che avrebbe sposato un panettiere zoppo in preda ad amnesia e attacchi di schizofrenia.
Harry stava per tirare fuori la sua bacchetta ma Hagrid apparve da dietro un albero, il respiro affannoso
-Harry, c’è una cosa che devi sapere…tu sei uno shadowhunter!-
-Cosa…?!- uno stilo tra le mani.
Katniss si riprese lo zainetto -Resta sempre il fatto che sei un coglione. Stavo per trapassare uno scoiattolo con una freccia nell’occhio e quell’altro depresso di Stefan Salvatore mi sfreccia davanti, mi batte lo scoiattolo e comincia a succhiargli il sangue, come se non bastasse era lo stesso scoiattolo che mi aveva salvato il culo da Edward Cullen mordendogli una chiappa sbrilluccicosa, fatto sta che lo scoiattolo muore e poi rinasce. Quindi adesso c’è uno scoiattolo vampiro a piede libero in giro per l’arena. Poi vado a inchiodare un cervo enorme con un’altra freccia e questo decerebrato qua mi urla “Noooo, il mio patronus!!” e allora io “che cazzo è un patronus?!” e lui mi frega lo zainetto, e il cervo scappa. E io ho fame.-
Ora che ci pensava, anche lui aveva fame. Un cespuglio folto, vicino Hagrid era pieno di bacche. Ne raccolse alcune, se le avvicinò alla bocca e…
-Harry no!- una piccoletta rossa, piena di tatuaggi gli fece cadere i frutti dalla mano in preda ai singhiozzi – Sono morsi della notte Harry, bacche velenosissime!!!-
-Ma tu chi diavolo…?!-
-Clary tu sei Katniss!-
- E tu che razza di demone saresti?!-
-Senti grassone, IO sono Katniss, e quello è il mio zainetto, e quell’altro era il mio scoiattolo, e quell’altro ancora era il mio cervo e…-
-E quello è il mio arco!-
Katniss con molta flemma e l’aria di chi non ne poteva più rispose –Senti Legolas, ne abbiamo già parlato, siamo alleati, io ho l’arco e tu la bacchetta, se vedi qualche tributo con quei tuoi occhi da elfo, la tiri fuori e gridi “Avada kedavra!” e quello muore. Vuoi un disegnino?-
Clary Fray, ancora le mani sporche di bacche si guardò intorno e fece –Sentite siete tutti molto simpatici, anche se non capisco cosa ci facciate qui a Idris, ma qualcuno ha visto Ron? Dovevamo andare insieme alla prima di Ribelle, oggi i rossi entrano gratis…-
In quel momento Jace arrivò correndo con un paio di ibridi alle calcagna, lanciò qualche imprecazione qua e là, si abbassò su di Harry, gli prese lo stilo dalle mani, e disegnò svelto una runa di blocco a terra. Gli ibridi arrestarono la loro corsa e Jace riprese la propria nel momento esatto in cui un vecchio barbuto gli bloccò la strada
– TU NON PUOI PASSARE!!!-
-Gandalf, tu sei Silente!-
Jace rivolse esasperato gli occhi al cielo – Gandalf, e che palle, te l’avevo già detto una volta di non accettare cibo dalle fate. Ti fa male…abbassa quel bastone, per l'Angelo! Mi inquieti!...- Jace si interruppe, lo sguardo rivolto a Frodo, che attraversava in quel momento la foresta con aria smarrita
-Scusate, per Mordor?-
-Di là!- risposero gli altri in coro.
-Frodo tu sei…- una freccia si conficcò nel petto di Hagrid che con un enorme tonfo si accasciò al suolo.
-E ANDIAAAAMO, la cena belli!-
Tutti si girarono sconvolti verso Katniss –Che c’è?- chiese lei con aria innocente –La Rowling si era scordata di ucciderlo e mi ha chiesto se potevo farlo io, e comunque avevo fame.-