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Autore: lillilola    18/01/2014    5 recensioni
Credi che la famiglia accanto alla tua sia normale?
Credi che Hazel sia una ragazza dolce e gentile?
Credi che Derek sia il tipico ragazzino che si fa pestare dai bulli?
Credi che i loro genitori siano dei fotografi?
Credi che non nascondano dei segreti così importanti che se li scoprissi andresti a fondo con loro?
Beh, credi male.
☼☼☼☼☼☼☼☼☼☼☼☼☼☼☼
Mi sono sempre chiesta com’è la vita delle persone normali.
Hanno degli amici? Da quanto tempo? Sono mai stati traditi?
Nella monotonia ci si annoia?
Hanno mai sorprese dallo svegliarsi alla mattina al tornare a dormire?
Sogni tranquilli invadono i loro sogni?
Che tipo di benzina usano per bruciare le case?
Quali passamontagna hanno comprato per la loro prima rapina?
Preferivano una pistola di che calibro? Le avevano dato un nome?
Cosa? Le persone normali non bruciano le case e non fanno rapine?
Forse dopotutto, preferisco non essere una persona normale, preferivo stare con la mia sociopatica famiglia.
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 12: UNO SPARO PIU' FORTE DEGLI ALTRI.

Mi sbatterono al muro puntandomi un’arma alla nuca.
- Ciao Sophie – mi disse Dennis mentre mi guardava dall’altro lato del laboratorio, così da tenerci tutti sotto tiro.
Tutti e quattro eravamo con la faccia rivolta al muro, le braccia in alto e le spalle rivolte verso i nostri assalitori, e ognuno di noi con almeno un’arma puntata contro.
Volevano fare un’esecuzione.
Almeno sarebbe stato veloce e indolore.
Ma soprattutto veloce.
Il tizio che mi puntava la pistola contro mi prese per un braccio e mi fece voltare facendomi sbattere la schiena al muro.
In questo modo potei guardare Dennis dritto negli occhi.
Voleva uccidermi,  voleva ucciderci tutti, e la faccia da stronzo che aveva in quel momento non confutava ciò che pensavo.
Era uno stronzo anche prima  che mi puntasse una pistola contro.
- Sei stato tu vero? – chiesi guardando tutti gli uomini che erano con lui.
Posai di nuovo lo sguardo su di lui, e scoppiò a ridere.
Una di quelle risate cattive e profonde invase il laboratorio.
- Tesoro. Io vivevo spacciando , poi tuo padre mi ha rovinato gli affari. Che avrei dovuto fare? Ascoltare ed eseguire gli ordini? –
- Si! Come facevano tutti – gli urlai contro.
Sentivo la rabbia prendere il possesso di me.
Se non fosse stato per lui, la nostra vita sarebbe rimasta la stessa: normale e pacifica, per quanto poteva esserlo.
- Tuo padre era solo un moralista del cazzo. Gli va bene il traffico d’armi e non quello di droga? – sorrise mentre ripensava ai suoi passati da spacciatore – è un’ipocrita, non credi Sophie? Se avesse davvero voluto così tanto proteggere la sua famiglia, sarebbe stato meglio che non ne avesse una. Sbaglio? –
Aveva ragione, non potevo ribadire su questo punto.
-Avevo intenzione di ribellarmi quando è nato tuo fratello.  Ma tu  e quell’altro stronzetto – anche mio fratello adesso venne fatto voltare violentemente – eravate due piccoli prodigi del crimine, ed eravate adorati da tutti visto che in tre mesi avete guadagnato ciò che era solito guadagnare in un anno. Eravate intoccabili – sospirò – tutti vi amavano senza contare che eravate i figli del Boss.  – caricò il proiettile in canna e puntò su mio fratello – poi fortunatamente ho sentito altri che si lamentavano del fatto che non girava più droga – sorrise  vendendo l’espressione mista a paura e rabbia che aveva mio fratello – ho approfittato e organizzato una rivolta . noi volevamo uccidere solo vostro padre, ma poi lui l’ha scoperto, e a quel punto ha fatto tutto da solo- rise di nuovo - per proteggervi ha raccontato tutto all’FBI, scavandosi così la fossa da solo –
Ascoltai la storia mentre le unghie si infilavano lentamente nel palmo della mia mano, mentre l’odio nei suoi confronti aumentava.
C’era solo una parola che avevo per lui, era sulla punta della mia lingua ed era: figlio di puttana.
Avrei voluto andare da lui,  mettere le mani sul suo collo e sentirselo spezzarsi mentre stringevo, ma ero così impotente.
Ero così dannatamente impotente.
- Figlio di puttana! – gridò mio fratello.
Subito dopo averlo detto venne colpito alla testa con il manico della pistola dal tipo che gliela puntava contro.
- No! – gridai di scatto.
Dennis rise.
- Ragazzino sei ancora vivo solo perché voglio che tu ti goda lo spettacolo che terrò nel disonorare tua sorella davanti a tut..- non riuscì a finire la frase.
- No! – gridò Ashton questa volta.
Impallidii.
- E così hai un amichetto Sophie – anche lui adesso poteva guardare Dennis – ragazzino, sai che morirai anche tu, vero? – disse sogghignando.
Ashton non batté ciglio a quelle parole, anzi continuò a guardare Dennis dritto negli occhi.
- Non ha importanza – disse.
Voleva suicidarsi.
- Lasciali andare Dennis! – gridai.
Per quanto veloce e indolore potesse essere un’esecuzione, non potevo permettere la loro morte, erano innocenti, e non meritavano di morire in modo simile.
Non meritavano di morire e basta.
Avrebbero dovuto abbandonare la terra a causa della vecchiaia, circondati da persone a cui volevano bene, dalle persone che amavano davvero. Sarebbe dovuto accadere questo, ma poi avevano avuto la sfortuna di avermi conosciuto.
- Non centrano con questa storia. Prenditela con me , sono il tuo obiettivo! Lasciali stare – cercai di avere un tono poco supplichevole, ma probabilmente non riuscii molto nell’intento.
Vedere Ashton che cercava di suicidarsi in quel modo, mi mandava in corto circuito il cervello.
Vidi Dennis sorridere sadicamente, il che non era un buon segno. Non sarebbe andata come avrei chiesto.
- Tutto quello che credete su Sophie, o Samantha, o Elizabeth o come ti chiami adesso Hazel, dovete sapere che è sbagliato – aveva elencato tutte le mie false identità precedenti – lei manipola e uccide, o almeno lo faceva. Vero tesoro? – sorrise – ti ricordi Hugo? Quello che aveva capito che gli avevi rifilato un falso? Di loro come ti sei divertita ad ucciderlo - .
Abbassai lo sguardo e non risposi.
Non era andata come lui diceva.
Vidi Luke che veniva trascinato verso Dennis, gli mise la canna della pistola in bocca, era pronto a sparare e fargli saltare il cervello.
Luke terrorizzato mi guardava in modo supplichevole.
- È stato un incidente – sussurrai.
Dennis rise.
- Non mi sembra che aver spezzato l’osso del collo di un uomo possa essere stato un incidente –
Era davvero stato un incidente.
Non avrei mai potuto togliere la vita a qualcuno volontariamente.
MAI.
Guardai alla finestra oltre alle spalle di Dennis, almeno per guardare il cielo un ultima volta.
- È stato un incidente – ripetei ad alta voce abbassai le braccia lentamente e le posai sui fianchi.
Sentii la forma della pistola nella tasca.
Posai di nuovo lo sguardo su Dennis.
Lurido bastardo, ti avrei ammazzato.
- L’hai preso a pugni finché non è morto – lasciò Luke ai suoi uomini e lo allontanò da loro, Luke mi guardò riconoscente per un secondo.
Tornai con lo sguardo alla finestra e vidi una macchiolina nera avvicinarsi.
La macchiolina si avvicinava velocemente.
A quel punto capii all’istante, che c’era un’ultima speranza.
Dovevo coprire il rumore dell’elicottero.
- Non è andata così – protestai – tu non eri lì –
Lo vidi irritarsi, non gli piaceva quando le persone non facevano ciò che voleva.
Era solo un megalomane a cui piaceva dare ordini e avere il potere.
Lo vidi per la prima volta schiodarsi dal tavolo su cui era seduto e venire verso di me .
Sorrisi compiaciuta facendolo irritare ancora di più.
Non dovevo fargli sentire il rumore dell’elicottero.
Prese Ash per il braccio e me lo mise davanti puntandogli una pistola alla tempia.
- Di quello che voglio o lui muore –
Cercai di restare calma per quanto possibile potessi.
Guardai la macchiolina sempre più vicina, si riusciva a sentire un leggero rumore.
Lentamente portai la mano alla pistola sempre guardando Dennis negli occhi.
- Sei sempre stato una nullità Dennis. Lo sei ora che mi minacci puntando la pistola sulla testa di un altro, e lo eri quando vendevi droga a dei minorenni – sorrisi – la morte di Hugo è stata un incidente  - caricai il proiettile in canna – ma non è lo stesso che succederà a te – tirai fuori la pistola in modo rapido.
Non ebbe il tempo di reagire che premetti il grilletto e sparai.
Colpii un polmone, sarebbe morto soffrendo.
Ora sarei morta io.
- A terra!! – gridai vedendo l’elicottero.
Ash si accasciò a terra, gli feci segno di andare dietro il bancone per proteggersi.
Subito dopo una cascata di proiettili ruppe la finestra, il sangue invase la stanza.
Il rumore era assordante.
Mi coprii le orecchie e mi trascinai dietro il bancone.
L’elicottero era dell’FBI, ed era arrivato giusto in tempo per impedire l’ormai incontrollabile decisione di una esecuzione, preceduta da spettacolino tutt’altro che gradevole. Soprattutto per me.
Erano arrivati per salvarci, nessuno sarebbe morto, non loro almeno, ma non sapevo se era meglio che vivessero o meno dopo la terribile esperienza che avevano dovuto affrontare a causa mia.
Guardai la situazione sporgendomi leggermente, e vidi gli uomini della SWAT iniziare a portare Ash e Luke nell’elicottero, mentre la sparatoria era ancora in corso.
Lottavano contro il vento provocato dalle eliche, e per un attimo temetti che perdessero l’equilibrio, fortunatamente non accadde nulla di ciò che temevo.
Portarono anche mio fratello, e l’uomo della SWAT lo coprì mentre vagavano ancora proiettili dalle due frontiere nemiche.
Infine toccò a me, mi sollevarono di peso, e mi sembrò che il rumore dei proiettili si fece più forte mentre attraversavo la stanza.
Ma tra tutto il rumore che provocavano gli spari, solo il rumore di uno mi sembrò più forte degli altri: quello che mi colpì.


BUONASERA PASTICCINI ** 
Allora che ne dite di questo capitolo bomba ? Eh eh. 
Tipo quando l'ho finito mi sono fatta i complimenti da sola (poco modesta lo so XD), ma giuro che di solito non mi capita mai di farmi i complimenti da sola.. anzi di solito è il contrario *yeee*.
Adesso manca un solo capitiolo.. UN. SOLO. CAPITOLO. 
Spero che vi piaccia anche se è un pò più corto rispetto agli altri, e ci sono più dialoghi del solito (se non sbaglio).
Da notare che finalmente è stata spiegata la storia di Sophia, spero che la sua storia vi sia piaciuta :) 
Ringrazio chi ha avuto la santa pazienza di leggere fino qui, e che dovrà aspettare sabato prossimo per sapere come si concluderà... Quindi vi dico già che SABATO prossimo inserirò il capitolo finale, cosicchè non dovrete andare a pescarvi la storia chissà dove, ovviamente se lo volete leggere, nessuno vi obbliga :) 
Comunque pasticcini belli sono molto emozionata perchè la storia sta per finire, e voglio troppo vedere le vostre reazioni ... (non uccidetemi qualsiasi cosa capiti.. per favore).
Spero che il capitolo vi piaccia mie ciambelline belle, e che non mi veniate a cercare per ammazzarmi in caso abbiate trovato qualcosa che non va. 
Vi auguro una buona domenica, mangiate tanto che fa bene, sopratutto la cioccolata hce mette di buon umore :D 
Un bacione** 
Lily


 
   
 
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