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Autore: ChrisAndreini    18/01/2014    5 recensioni
[Big Four][The Big Four][Le cinque leggende]Fanfiction sui Big Four: Hiccup, Merida, Rapunzel e Jack Frost si ritroveranno catapultati in un mondo tutto nuovo per loro, il nostro, senza avere ricordi sul loro passato e sulle loro avventure, mandati dall'uomo nero, ma dovranno intervenire per salvare tutti i mondi dalla paura.
***
"-Non parlarmi così, ragazzino platinato- dice Merida con rabbia al ragazzo dagli occhi di ghiaccio.
-Parla la ragazza con un nido di chiurli in testa, devo chiamare i pompieri per domare quella chioma?- risponde il ragazzo punzecchiandola.
-Calma, ragazzi, non prendetevi a botte nel museo!- li interrompe Hiccup, ricomparendo all’ingresso, in mano tiene una pesante ascia vichinga, e decidono di star zitti per non rischiare la vita.
-E poi, senza offesa, eh, ma Rapunzel vi batte tutti, avrà una chioma lunga venti metri- continua ammirando quella strana cosa.
-Lo prendo come un complimento- risponde la bionda."
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Una lunga bufera

 

E’ passata una settimana dall’arrivo a terranova di Jack, Merida e Rapunzel, ma sembra passato molto più tempo, perché durante la notte di quello stesso giorno è caduta così tanta neve da bloccare completamente ogni accesso alla zona, sempre più isolata man mano che passano le notti.
Ogni notte, infatti, c’è una bufera di neve, mentre la mattina risplende il sole.
Edgar, il proprietario, non è nemmeno riuscito a tornare dopo l’ispezione alle rocce a Nord, e si è fermato in un hotel, lasciando la direzione/dittatura a Madrina, che ha imposto un coprifuoco e delle regole, che impongono di non uscire fuori per nessuna ragione, di non aprire le finestre, di mangiare sempre tutto ciò che gli viene messo nel piatto a cena e di rigare dritto.
Ha cacciato dall’istituto tutti gli animali dei ragazzi, e in cantina ha creato la “prigioiosa”, un luogo dove finisce chi infrange le regole, per scontare la punizione, ma per fortuna non c’è stato ancora nessuno.
Rapunzel passa i pomeriggi a disegnare su un blocco per appunti che le ha dato Hiccup, preso dal museo.
La maggior parte di suoi disegni sono sprazzi della vita quotidiana di questa settimana appena passata, come Merida che mangia una mela sgraffignata alle cucine o Hiccup che gioca con Pascal, gli altri, però, rappresentano scene molto più oscure, quando disegna sovrappensiero, e le righe con la matita escono più confuse, formando disegni molto singolari, come una donna incappucciata dai capelli ricci, soli, e molte, moltissime, luci fluttuanti lontane.
Questo è uno di quei momenti che la testa è altrove mentre disegna, che cerca di ricordare un sogno fatto, senza però riuscirci.
Pascal, per fortuna, non è stato trovato da Madrina, quindi è ancora con lei, pronto a mimetizzarsi tra i suoi capelli ad ogni visita, tranne quelle di Hiccup, naturalmente.
Strano a dirsi ma il rettile ha preso il magro ragazzo molto in simpatia, e anche la sua proprietaria ci ha stretto una grande amicizia.
Ciò ha anche fatto smettere un po’ la guerra fredda tra i loro due compagni di stanza, ma Jack continua a punzecchiare Merida, approfittando della sua testa calda.
Sta pensando al sogno, cercando di ricordarlo quando bussano alla porta.

 

Hiccup vive i giorni di neve con leggera noia, per passare il tempo ha sistemato il museo, lucidato gli scudi, affilato le spade e pulito le teche impolverate.
Sente un grande legame con quel posto, un legame che lo tiene legato lì, come se stando lì fosse a casa, gli sembra sempre di essere sul punto di ricordare la vecchia vita, ma ha solo dei flash mentali, che ogni tanto gli disturbano la mente, lasciandolo assente per qualche minuto.
La notte fatica a dormire, per via di Jack, che dorme poche ore e si svegli assalito dagli incubi, e per via del freddo della camera, che raggiunge il culmine proprio di notte, quando nevica.
Questa mattina si è svegliato più tardi del solito, e dopo colazione decide di fare un salto da Rapunzel per poi dirigersi al museo.
Ha fatto amicizia con Rapunzel anche grazie a Pascal, il suo camaleonte, gli piace molto giocare con lui, gli ricorda un vecchio amico, almeno così sente.
Bussa alla porta con delicatezza, per non svegliarla nel caso dorma, e Rapunzel gli apre sorridente, in pigiama e con i piedi scalzi.
-Hiccup, come va?- gli chiede allegramente, facendolo entrare.
-Non c’è male- le risponde il ragazzo entrando -ti ho svegliata?-
-No, non preoccuparti, stavo solo disegnando- Rapunzel indica il quaderno sul suo letto e Hiccup gli lancia un’occhiata veloce, per poi soffermarsi più a lungo sull’immagine.
E’ uno dei disegni oscuri di Rapunzel che non fanno capire molto bene il soggetto, lo prende e lo osserva meglio.
Due occhi, un muso, delle ali, uno schizzo nero e una coda non completa.
Gli viene uno dei suoi flash, uno dei suoi puzzle mentali incompleti:
“-Troviamo il nido, distruggiamolo e distruggeremo loro-
-Ascoltami, c’è qualcosa sulla loro isola, una bestia mai vista prima-
-Siamo vichinghi, sono rischi del mestiere-
Un mare di fuoco, una groppa nera, due grandi occhi verdi”

-Hiccup, tutto bene?- Rapunzel si avvicina a lui spaventata, fissa il disegno con occhi vitrei, come se non fosse realmente lì.
Quando si riprende rischia di cadere a terra, tenendosi la testa con fare confuso.
-Cosa è successo?- gli chiede Rapunzel affrettandosi a farlo sedere sul letto.
-Niente, niente- le risponde lui evasivo -Io… devo andare- 
-Ma…- prova a ribattere la bionda, ma lui si affretta a uscire ancora sovrappensiero.
-Ci vediamo dopo- sussurra in fine borbottando, e osservando Pascal fare capolino dalla borsa per lanciarle un’occhiata eloquente.
Mettendosi una ciocca dietro l’orecchio annuisce alla muta proposta dell’amico, e si affretta a vestirsi.

 

Merida non riesce ancora a capire perché Madrina faccia mangiare a cena solo una sbobba grigia fin dal primo giorno quando la cucina è piena di ottimo cibo: frutta, verdura, dolci, carne, pesce, c’è di tutto!
Da quando ha iniziato a nevicare passa molto tempo in cucina, ben attenta a non farsi beccare da quella psicopatica di Madrina, che per fortuna tiene d’occhio specialmente Jack Frost.
Le è stato subito antipatico dal primo momento che l’ha visto, subito l’ha presa per il verso sbagliato, ma ora erano arrivati ad un tacito accordo: niente liti davanti a Hiccup e Rapunzel.
Aveva preso Rapunzel molto in simpatia, nonostante la grande differenza di carattere.
Rapunzel è una ragazza ingenua, incline a fidarsi, eppure è molto timida, sembra non conoscere affatto il mondo esterno, quindi si barrica in camera quasi tutto il giorno a disegnare.
Merida invece è esuberante, energica, non riesce a stare rinchiusa, e ama andare all’avventura, oltre al fatto che infrange con piacere le regole.
Sta giusto mangiando beatamente dei biscotti quando si sente tirare i capelli.
Si gira di scatto, pensando di trovare Madrina, ma con sollievo nota che è solo Jack.
-Ah, sei solo tu!- sospira rasserenata, poi si riprende, e lo guarda in cagnesco -Ma tu che ci fai qui?- gli chiede con irruenza.
-Sai, ho visto una massa rossa dalla cucina e credevo stesse andando a fuoco- risponde semplicemente Jack, appoggiandosi contro il muro.
-Humpf! Che vuoi?- gli chiede lei con tono di sfida, incrociando le braccia al petto.
-Perché devo volere qualcosa per venire in cucina dove casualmente c’è una ragazza bersaglio perfetto di scherzi subito dopo aver fatto colazione, e quindi non avendo fame?- risponde lui.
-Beh, se non hai da fare puoi anche smammare- così dicendo indica la porta, e torna ai suoi dolci.
-Ma dov’è finita la tregua, principessa?- Jack fa il finto offeso, ma sorride sotto i baffi.
-Non chiamarmi così, e comunque non c’è nessuna tregua, solo in compagnia di Rapunzel e Hiccup- si gira alzando la testa, segno evidente di congedo, ma il ragazzo non demorde.
-Sei davvero sicura che non ci sia nessuna tregua?- i avvicina furtivamente alla ragazza, che, ignara del pericolo afferma:
-Nessuna nessunissima tregu…- ma prima che possa finire la frase Jack piomba su di lei e le fa il solletico.
Colta di sorpresa non fa in tempo a dimenarsi, e dopo due minuti di pugni mancati e scalciamenti  si ritrova senza fiato a supplicare:
-Tregua… tregua… smettila…-
Lui ridacchiando la lascia andare, e lei gli tira un pugno sul braccio, senza riuscire a trattenere un sorriso appena accennato.
-Non farlo mai più, Frost- cerca di assumere un cipiglio offeso e autoriatario, ma riesce solo ad ottenere un’espressione buffa, che fa ridere ancora di più Jack.
-Dumbrok, ammettilo, ti sei divertita- Jack assume un’espressione furbetta, e, alzandosi, le porge la mano.
Merida, però, si alza da se, lasciando Jack con la mano per aria.
-Che ti aspettavi, che la prendessi?- gli chiede sarcastica.
-Ci speravo, volevo toglierla all’ultimo, ma vedo che il mio trucco non ha funzionato- risponde lui passandosi una mano tra i capelli.
-Ma tu non pensi mai a qualcosa che non sia uno scherzo?- gli chiede lei sbuffando.
-No, non credo, è il mio centro- risponde lui di getto, come se non ci pensasse.
-Che significa il tuo centro?- prova a chiedergli lei, ma viene interrotta da una voce farfallina all’uscio:
-Bene, ragazzi, spero vi siate divertiti perché vi attende una brutta notte, oggi-

 

-Hiccup, vuoi dirmi cosa è successo?- continua a chiedere Rapunzel, ma il ragazzo resta zitto e pensieroso.
-Hiccup, ti prego, ti supplico dimmi qualcosa- prova ancora la ragazza, scuotendogli la spalla e bloccandogli il cammino, ma lui continua a ignorarla bellamente, così lei perde la pazienza.
Prende una ciocca di capelli e la lancia verso di lui per bloccarlo, poi lo avvicina finché non si trovano a pochi centimetri di distanza.
Lui ha un’espressione totalmente sgomenta, e lei ha messo su un’espressione risoluta.
-Dimmi cosa ti è successo o non uscirai più da qui- lo ammonisce, e lui si vede costretto a rivelarle i suoi sospetti, evitando accuratamente di guardarla.
-Tu credi nell’esistenza dei draghi?- le chiede a sorpresa.
-Draghi?- lei abbandona l’espressione combattiva per lasciare spazio a uno sguardo confuso.
-Si, draghi, ali, sputano fuoco, coda, molto, molto grandi- cerca di spiegarle Hiccup, indicando la statuina nella teca lì vicino.
-Esistono?- chiede la ragazza sempre più confusa.
-Sono creature mitologiche, quindi non dovrebbero esistere- spiega pazientemente, pronto ad andare alla fase successiva.
-Io… non lo so- Rapunzel non riesce a capire, se non esistono allora perché lui le chiede se lei ci crede?
-Beh… ogni volta che ho dei flash riguardano tutti dei draghi, e dei vichinghi, e un mare di fuoco- cerca di spiegarle per bene le sue “visioni” -E il disegno che hai fatto tu era u drago… che io credo di conoscere-
Ora Rapunzel è interessata, Merida le ha raccontato qualcosa sui fuochi fatui, ai quali molti non credono, ed ora Hiccup le parla dei draghi.
-Forse passi molto tempo qui, o forse vieni da un posto in cui ci sono molti draghi- prova a suggerire.
-Nessuno ha mia visto un drago prima d’ora- cerca farle capire Hiccup, ma lei si è esaltata all’idea.
-Possiamo cercarlo, ritroveresti le tue origini, chissà come sono belli i draghi, sono rettili, andranno d’accordo con Pascal, potremmo cercare il loro nido e riportarti a casa e…-
Alla parola “nido” Hiccup ha un brivido di paura, e si affretta a bloccare Rapunzel.
-Basta, Rapunzel, non esistono i draghi, sono solo un visionario- lui è il primo a non crederci, ma non vuole farsi speranze vane, i draghi non esistono, almeno così continuano a dirgli.
Lei sembra ferita, lo libera dai capelli e si avvia in camera, seguita da Pascal che gli lancia un’occhiata come a dire: “ti tengo d’occhio”.

 

-Oh, per tutti gli orsi!- esclama Merida alla vista della donna.
Per tutti i calmonigli!- esclama invece Jack, suscitando un’occhiata confusa da parte di Merida.
-Ragazzi, per essere entrati in cucina senza permesso vi condanno ad una intera nottata nella prigioiosa, avete qualche dichiarazione da fare?- ha la voce affabile, ma a Merida viene una grande voglia di prenderla a schiaffoni.
-Scusa, Madrina, ma non hai messo una regola per impedire a dei ragazzi di entrare in cucina- obietta Jack
-Non si può mangiare il cibo dalla cucina senza permesso- ribatte Madrina
-Ma chi ti dice che abbiamo mangiato qualcosa?- le dice Jack, certo di non poter essere colpevolizzato.
-Sa, Frost, ha ragione, verrà punita solo la signorina Dumbrok, mancano cinque biscotti nella scatola- cede Madrina, ma non ha perso il tono affabile e farfallino con una nota acida, come se si aspettasse la reazione del ragazzo:
-Sono stato io a mangiare i cinque biscotti- dice Jack frettolosamente, senza riflettere, accontentando i sospetti di Madrina.
-Porta per la cantina, alle sette, saltando la cena- si limita a commentare ed esce dalla stanza, seguito da Jack che non degna Merida neanche di un’occhiata.

 

 

 

 

(A.A.)
Avevo bisogno di mettere in evidenza il rapporto creato tra Merida e Jack, e quello tra Rapunzel e Hiccup, ma nel prossimo capitolo torneranno una squadra.
Spero che vi piaccia e spero di aver rispettato i personaggi, perché è stato un po’ difficile in questo capitolo.
Al prossimo.

   
 
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