Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: JamesPotter182    19/01/2014    4 recensioni
Lo Specchio delle Brame è forse uno degli oggetti più interessanti che esistono nel mondo magico.
Cosa succederebbe se Hermione riuscisse a guardare dentro di esso?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Hermione Granger, Minerva McGranitt | Coppie: Harry/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nello studio c’era silenzio, disturbato solo dal fruscio della piuma che grattava sulla pergamena e dai piccoli sbuffi che uscivano dal naso della strega. «Se mi avessi detto che era così faticoso e frustrante avrei continuato a insegnare» borbottò la donna mentre posava la piuma e si massaggiava stancamente le tempie.
Dietro di lei un ritratto diede una risatina leggera. Un uomo con gli occhiali a mezzaluna e gli occhi azzurri, che ora ammiccavano divertiti, la osservava senza parlare.
L’orologio segnava le cinque meno un quarto quando dalla porta dello studio si sentì bussare, incuriosita la strega alzò lo sguardo da i suoi fogli «Avanti è aperto» disse. Ancora non ci aveva fatto l’abitudine, quasi tutti dipendevano da lei ormai... insegnanti, studenti, la scuola stessa. Almeno una volta al giorno nel suo studio c’era qualcuno.
«Professoressa... o meglio, Preside McGranitt, disturbo?» disse una ragazza facendo capolino dalla porta. Capelli mossi castani e una faccia che difficilmente qualcuno, di quei tempi, avrebbe dimenticato «Signorina Granger! Accomodati» esclamò la McGranitt sorpresa, ma al contempo felice «È sicura che non disturbo?» aggiunse Hermione entrando nello studio e dando un’occhiata veloce ai ritratti dei vecchi Presidi alle pareti, fino a che non incontrò lo sguardo di Albus Silente. Dovette fare un piccolo sforzo per contenere il tremito nella sua voce «Professor Silente...» mormorò la ragazza «Signorina Granger, la trovo in splendida forma» rispose l’uomo mentre sorrideva gentile, Hermione fece un sorriso tremulo, faticando a trattenere una lacrima.
 
La McGranitt fece accomodare Hermione su una poltrona «Gradisci un tè?» domandò la strega mentre si accomodava anche lei «La ringrazio Professoressa» la Preside storse il naso e fece un gesto con la mano «Non sono più la tua insegnante Hermione, puoi chiamarmi Minerva» disse facendo comparire un vassoio carico di tè e biscotti, «Le vecchie abitudini sono dure a morire Professoressa» sorrise la ragazza mentre serviva il tè nelle tazze.
Le due donne parlarono di tutto quello che era successo in quei ultimi mesi. Della decisione di Hermione di entrare nel Ministero della Magia, di Harry e Ron che seguivano il corso da Auror e degli impegni da Preside della McGranitt.
 
Dopo un’oretta a Hermione cadde l’occhio su un oggetto che si trovava in disparte nell’ufficio della Preside, se non fosse stato per un debole riflesso sfuggito ad un telo che lo copriva forse non se ne sarebbe neanche accorta.
Sembrava un vecchio specchio a figura intera, «È quello che penso?» domandò Hermione spezzando il silenzio. La strega guardò dove si posava lo sguardo della ragazza e annuì «Si è scoperto un po’... comunque si, è lo Specchio delle Brame» disse alzandosi e togliendo del tutto il telo. Il vecchio specchio si rivelò in tutta la sua bellezza. La cornice dorata era annerita dal tempo, ma conservava ancora parte della sua lucentezza e si vedevano ancora chiaramente le parole “Erouc li amotlov li ottelfirnon”.
«Non rifletto il volto ma il cuore» lesse Hermione «Sai come funziona?» le domandò la McGranitt, la ragazza frugò nei suoi ricordi, se non ricordava male Harry le aveva parlato di quel particolare specchio.
«Se non erro dovrebbe mostrare ciò che realmente vuole il nostro cuore nel più profondo» mormorò, Silente ammiccò «Come sempre ha ragione. Vuole provare a vedere Signorina Granger? La avverto però, potrà farlo soltanto una volta» disse il ritratto di Silente. Hermione era dubbiosa, cosa gli avrebbe mostrato il cuore? Non aveva problemi al momento. Aveva tolto l’incantesimo di memoria ai suoi genitori ed erano tornati ad essere una famiglia, il suo stage all’interno del Ministero era faticoso ma stava dando i suoi frutti, e con Ron sembrava andare tutto bene... beh, più o meno. Ultimamente sentiva distante da se il ragazzo, come se non ci fosse più affinità tra loro, ed erano più le volte che litigavano che quelle in cui andavano d’accordo. Eppure continuava a ripetersi che andava tutto bene... forse una sbirciatina non avrebbe fatto male, o no?
«Va bene» acconsentì infine, «Prego» sorrise gentile Silente.

Lo specchio aveva qualche macchia ai bordi, Hermione le osservava timorosa di vedere completamente il suo riflesso. Infine guardò la propria immagine, la sua figura gli restituiva lo sguardo mentre al suo fianco appariva Ron, ma era di spalle e si allontanava lentamente da lei, mentre una figura dalla parte opposta si avvicinava. Era proprio come si presentava in quei giorni. I capelli neri spettinati, gli occhi verdi che risaltavano di più senza gli occhiali a cui aveva deciso di rinunciare, una barbetta rada incorniciava il suo sorriso che si apriva sempre più mentre si avvicinava. Il maglione nero e i jeans logori che portava acuivano ancora di più la sua figura atletica.
La raggiunse e le cinse la vita. Fremette al quel tocco e subito cercò il contatto con lui, ma le sue mani incontrarono il vuoto. Guardò la propria vita, non c’era nessuna mano, nessun braccio a cingerla. Riportò lo sguardo sullo specchio e vide il proprio riflesso sorridere felice, come non faceva da tempo.
 
A fatica distolse lo sguardo «Tutto bene?» domandò Silente, Hermione si accorse di arrossire «Si... io, ehm... tutto bene» mormorò pensierosa mentre la Preside copriva nuovamente lo Specchio.
Salutò Silente e la McGranitt e si diresse verso il portone d’ingresso. L’aria fresca fuori dal castello le carezzò dolcemente il viso e le schiarì le idee. Appena fuori dai cancelli si smaterializzò.
 
L’aria di Londra era pesante e umida, Hermione alzò lo sguardo mentre qualche goccia cominciò a cadere, prima piano e poi sempre più forte. Attraversò di corsa la piazzetta e si diresse al numero dodici di Grimmauld Place mentre la pioggia ticchettava furiosa sulle macchine e sui tetti. La vecchia abitazione apparve davanti ai suoi occhi e subito bussò, dopo qualche secondo sentì borbottare «Arrivo, arrivo!». Il suo cuore perse un battito, perché era li? Doveva andare via, la sua era stata una scelta stupida e dettata dalla foga del momento, ma prima che potesse pensare altro Harry le aprì la porta «Hermione che ci fa qui?» domandò sorpreso, poi si accorse della pioggia «Entra o ti bagnerai» aggiunse preoccupato.
Hermione lo osservò, aveva delle leggere occhiaie, probabilmente era rientrato da poco dal corso. Eppure i suoi occhi lasciavano la trasparire la felicità nel vederla.
La ragazza sorrise appena e prese il suo volto tra le mani, «Ma che...» ebbe appena il tempo di balbettare Harry prima di ritrovarsi le labbra di Hermione tra le sue. Passato l’attimo di smarrimento si ritrovò a rispondere appassionatamente al bacio.
 
«Dovevo esserne sicura» disse Hermione quando presero fiato. Harry sorrise «Entra o ti ammalerai» disse cingendogli dolcemente la vita e accompagnandola dentro.
  
 
 
Ciaaaaaaaaaaaaaaao Spettinatiiiii!!!

Eccoci qui con una storia scritta di getto rispondendo alla mia domanda “E se Hermione guardasse dentro lo Specchio delle Brame?”.
Spero che questa storia vi sia piaciuta almeno un po’. Per quanto riguarda la storia... sto scrivendo, non dovrebbe tardare ancora molto (so di essere in terribile ritardo... mea culpa).

Un saluto spettinante,

James.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: JamesPotter182