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Autore: so_iamthis    19/01/2014    3 recensioni
-Niall …..sono morti! Mi hanno lasciato sola….. - disse piangendo e singhiozzando.
-Sel ,ti prego calmati, mi fa male vederti così-supplicò il biondo vicino a lei accarezzandole i capelli.Ma lei pianse ancora più forte.
-Ora devo trasferirmi dai miei zii…-.
-E abitano qui a Mulligar vero?-
-A …. Berlino- sussurrò contro la sua spalla. Il ragazzo sgranò gli occhi.
-P-per q-quanto tempo?-
-Finche non compio diciotto anni-ammise.
-Per due anni starai via da qui?-
La ragazza riprese a piangere incessantemente.
Una notizia sconvolgerà la vita a Selena,una normale ragazza inglese. Sarà costretta ad abbandonare Mulligar per andare dai suoi zii; lì lascerà anche il suo migliore amico con la promessa che presto si sarebbero rincontrati.
*
Ehi ragazze!Eccomi con una nuova storia. Questa è solo una OS, cosa vi costa leggerla ?Passate e dategli un’ occhiata se vi va c;
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina  Selena si era svegliata in terribile ritardo.
Lei era una normale sedicenne, aveva capelli castani e occhi marroni ,non era esattamente un tipo socievole , preferiva stare sulle sue , ma aveva un migliore amico:Niall Horan. Erano amici dalla materna ed erano sicuri che nessuno li potesse separare.
Fece tutto di fretta per cercare di arrivare in un orario decente .Cercò di sistemare al meglio quella massa informe di capelli, si vestì velocemente , si truccò con del mascara.
Per fortuna in cucina non aveva  incrociato i suoi genitori , erano già andati a lavoro. Appena uscì di casa si dirisse verso scuola.
Girò a vuoto tra i corridoi di scuola in cerca del suo migliore amico, si voltò ed  lo vide mentre chiacchierava con un tizio accanto al suo armadietto.
-Ciao biondo!- urlò per farsi sentire.
Lui si girò verso la direzione dalla quale proveniva la voce  e incontrò gli occhi scuri di Selena.
-Hey Selena!Sempre puntuale eh?-si avvicina alla ragazza e la saluta. Lei gli fece un gesto veloce con la mano per sviare il discorso.
-Che lezione hai ora ?- le  chiede lui.
-Matematica ,tu?- disse sbuffando la mora.
-Idem! Diamoci una mossa. Già quello ti odia, pensa se arrivi anche in ritardo!- disse lui sorridendo.
-Non è colpa mia! Quello ce l’ ha con me!- si giustificò .
-Dai scema andiamo che facciamo tardi!- affermò prendendola per mano e dirigendosi verso l’ aula di matematica.
Tutti lì a scuola pensavano che fossero fidanzati , ma non era  così,erano solo amici.
**
Selena tornò a casa sua, che ovviamente era vuota perché i suoi genitori stavano a lavoro , e si preparò un panino per pranzo.
Poco dopo squillò il telefono e lei andò a rispondere.
-Pronto?-
-Ciao cara-rispose una voce ovattata.
-Ciao zia! Che bello risentirti.-
-Selena…..ascoltami ti devo dire una cosa importante-disse la signora dall’ altro capo del telefono trattenendo un singhiozzo.
-D-dimmi zia – disse con voce tremante la ragazza.
- Ecco…i tuoi…- si bloccò prendendo fiato .
-I miei cosa?-
-I tuoi…. genitori hanno fatto ….. un incidente-iniziò a singhiozzare la donna.
-Cosa?A quale ospedale sono? Corro subito da loro!-disse la ragazza sentendo pizzicare gli occhi.
-Non…non ce l’ hanno fatta-scoppiò in un pianto la zia.

La ragazza rimase come pietrificata e lasciò cadere il telefono a terra.
Non ce l’hanno fatta. Non ce l’hanno fatta. Non ce l’ hanno fatta.
Quelle parole rimbalzavano nella testa di Selena .
Si accasciò a terra e cominciò a piangere ininterrottamente, si sentiva persa .  Poco dopo la voce della zia risuonò nella stanza.

-Cara , lo so che stai male ,anche io sono angosciata , però devi essere forte -.
-S-si, ma come è successo?-
-Oh tesoro te lo spiegherò quando verrai qui, ti ho prenotato l’ aereo per domani mattina-
-Aereo?-
-Si , verrai a vivere da noi, hai ancora 16 non puoi vivere da sola -
Altro colpo al cuore , non solo aveva perso i suoi genitori ma ora avrebbe anche dovuto cambiare città.
-Z-zia io sto bene qui, davvero.-
-Sel mi devo prendere cura di te , Allie , tua madre, avrebbe voluto così-

 Al sentire quel nome la ragazza perse un battito. Pochi minuti fa poteva giurare che avrebbe potuto rivedere i suoi genitori il pomeriggio stesso .
Incapace di ribattere non proferì parola e si limitò ad accettare e a  chiudere la chiamata.
Si sentiva impotente , come una formica che non riusciva a trasportare il peso di un chicco di grano.
Non poteva credere a quello che era successo, anzi non ci voleva credere. Un incidente….uno stupido scontro tra due macchine le aveva portato via la sua famiglia. Tutto era scomparso da un momento all’ altro , come se la vita di una persona fosse appesa a un filo , e i fili delle vite dei suoi genitori si erano appena spezzati, lasciandola da sola.
Da sola. Da sola. Da sola.
Non poteva essere successo, non doveva essere successo. Forse quello era solo un brutto incubo dal quale si sarebbe svegliata presto.

In quel momento aveva bisogno solo di una persona :Niall.
Lo chiamò e gli chiese se poteva fare un salto da lei, lui ovviamente si spaventò quando la  sentì piangere e si precipitò a casa sua. Appena entrò vide la ragazza in lacrime  e la abbracciò.
-Sel cosa è successo ?- disse cercando di tranquillizzarla .Selena singhiozzava talmente forte che a fatica riusciva a prendere fiato per parlare.
-Ei calma, respira , non preoccuparti quando ce la farai me lo dirai.-le accarezzò i capelli il biondo.
-Sono morti- sussurrò tra un singhiozzo e l’ altro.
-Chi? –chiese stranito.
-Loro … loro sono morti- più che parlarne sembrava che lo dicesse a se stessa per capacitarsene.
-Va bene, dai ora ci  sediamo sul divano e mi racconti bene cosa è successo okay?- chiese dolcemente Niall.
-Niall i miei genitori sono morti…- disse stringendo a sé il suo migliore amico. Lui rimase per un attimo immobile.
-Cosa? M-ma quando? anche gli occhi del biondo stavano iniziando ad inumidirsi pian piano.Lui voleva molto bene ai signori Smith, erano i suoi secondi genitori.
La ragazza non rispose e continuò a piangere bagnando la maglia del ragazzo. Lui la stringeva a sé.
-Niall …..sono morti! Mi hanno lasciata sola… - disse piangendo e singhiozzando.
-Sel ,ti prego calmati, mi fa male vederti così-supplicò il biondo vicino a lei accarezzandole i capelli.Ma lei pianse ancora più forte.
-Ora devo trasferirmi dai miei zii….-disse fissandolo negli occhi.
-E abitano qui a Mulligar vero?-chiese conferma il biondo.
-A …. Berlino- sussurrò poggiando la testa sulla sua spalla. Il ragazzo sgranò gli occhi.
-P-per q-quanto tempo?-
-Finchè non compio diciotto anni-ammise.
-Per due anni starai via da qui?-
La ragazza annuì e riprese a piangere incessantemente.
-Tranquilla, ci sentiremo ogni giorno, verrò a trovarti , non ci separeremo mai!-
-Io lo spero tanto Niall, ma a .. a Berlino ….. –sospirò- E’ lontano-  disse scuotendo la testa e riprendendo a piangere , stavolta silenziosamente però.
-Non ti preoccupare , non saranno dei kilometri a separarci- le sussurrò lui . Lei alzò il viso incastonando i suoi occhi in quelli cristallini del suo migliore amico e annuì.
                                                                

                                                                                                ---- 9 MESI DOPO----
 Selena e Niall avevano continuato a sentirsi tramite cellulare e computer , non si erano mai persi di vista , ogni giorno si chiamavano e si raccontavano tutto. La distanza aveva rafforzato ancora di più il loro rapporto di amicizia.
A Selena ,Niall mancava tanto ,anche se si parlavano sempre era comunque diverso dall’ incontrarlo tutti i giorni a scuola e passare intere giornate con lui.
 Lì a Berlino lei non aveva fatto molte amicizie, anzi quasi nessuna , eccetto Asia , la sua compagna di banco che era molto simpatica ma non la si poteva definire un’ amica intima o migliore amica.

Ora era appena suonata la campanella e stava percorrendo il corridoio per uscire.
Quel giorno era il 12 luglio , per tutti era una normale giornata , ma per lei no. Esattamente 15 anni fa aveva conosciuto Niall .

-Maestra mi è caduta la merendina!- disse la bimba piangendo e lamentandosi per il cibo finito a terra.
-Tesoro non piangere, andiamo a comprare qualcosa.-le disse la donna prendendola per mano.
-No , io ne ho due- disse la tenera voce di un bimbo dietro la maestra porgendole una brioche . Selena sorrise e afferrò la merendina.
-Grazie-
-Vuoi andare a giocare sullo scivolo?-chiese poi il biondino .
-Si!- rispose pimpante la bimba.
 
Ripensando a quel ricordo le scappò una lacrima ma si affrettò ad asciugarla.
Quando arrivò al cancello intravide tra gli studenti una chioma bionda.
Ah , Niall mi manchi troppo , oramai ti vedo ovunque. Pensò la ragazza. 

Quando sorpassò il cancello una mano le afferrò il polso costringendola a girarsi. Appena si voltò incrociò due occhi, anzi due cristalli azzurri che conosceva fin troppo bene e che gli erano mancati come se le fosse mancato un polmone.
Non esitò nemmeno un secondo per far incontrare le sue labbra con quelle del ragazzo di fronte a lei. Non aveva mai desiderato così tanto baciare qualcuno e quello era di sicuro il bacio migliore che avesse mai dato o che avesse mai ricevuto. Le labbra di uno cercavano quelle dall’ altro senza sosta, era come se nessuno dei due ne avesse abbastanza per terminare quel bacio casto e puro, carico di amore.
Selena non sapeva perché lo stava facendo o per quale motivo non si staccasse ,ma di una cosa era sicura: doveva seguire il proprio cuore e in quel momento gli stava urlando di provarci, di provare a essere felice.
Quando si staccarono entrambi capirono una cosa: era vero , i kilometri non li avevano separati, anzi li avevano uniti ancora di più.                                                              
 
 
  
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