Harry’s p.o.v.
Ero tornato da circa dieci minuti ormai ed ero felicissimo. Simon ci aveva fatto firmare un contratto con la Syco Records quella mattina e ancora non riuscivo a crederci, il nostro sogno, mio e dei ragazzi si stava finalmente realizzando. Simon ci aveva detto di raggiungerlo in studio il giorno seguente alla finale per cominciare a sistemare tutte le pratiche e cercare la canzone che avremmo lanciato per il nostro debutto ufficiale. Era tutto così surreale. Il giorno prima eravamo abbattuti per la perdita, ma oggi.. Oggi tutto stava cambiando, i nostri sogni stavano prendendo forma e io ero strafelice. Quando uscii da camera mia per andare a sistemare la chitarra che era ancora in camera mia, notai Jamie e Faith che parlottavano allegramente in camera loro con la porta aperta, così feci loro un cenno con la mano in segno di saluto e loro ricambiarono sorridendo, tornando poi alla loro discussione. Con Faith avevo avuto una specie di storia qualche anno prima ma dopo un primo distacco abbastanza drastico, eravamo riusciti a tornare amici. Infondo le volevo bene e non volevo perderla del tutto. Quando la conobbi non facevamo altro che litigare, invece adesso riuscivamo a stare nella stessa stanza senza sbranarci. Un ottimo passo avanti direi.

Perso nei miei pensieri, scesi le scale e mi diressi nello studio di registrazione per rimettere a posto la chitarra che era rimasta in camera mia già per troppo tempo e mentre aprivo la porta, sentii una strana melodia suonata con la chitarra. Così mi affacciai senza farmi notare per capire chi fosse e c’era Justin che armeggiava con i pannelli mentre all’interno della camera insonorizzata c’era lei, Hayley. Quando viveva qui non riusciva neanche a capire quale fosse la corda del ‘mi’ o del ‘la’, invece ora sapeva suonare davvero bene e dovevo ammettere che ero rimasto al quanto sorpreso di vedere come si destreggiava con le corde in modo così naturale, come se lo facesse da sempre. Dopo un primo momento di distrazione, cercai di capire di che canzone si trattasse. Non l’avevo mai sentita, ma quella melodia era così bella.. Proprio come lo era lei. Poi lei iniziò a cantare nel momento in cui Justin le diede l’ok e il mio cuore perse un battito. La sua voce, la sua bellissima voce.. Aveva qualcosa di particolare, riusciva ad esprimere così bene le emozioni che sembrava di viverle sulla propria pelle.

‘Lo posso quasi vedere il sogno che sto sognando, ma c’è una voce nella mia testa che dice: non lo raggiungerai mai..’

Le prime parole di quella canzone erano così piene di significato. Mi ci rispecchiavo a pieno. Infondo uno dei miei sogni più grandi era lì vicino a me che cantava e quella voce nella mia testa non smetteva di tormentarmi. Mi ripeteva che non potevo farcela e che il suo cuore apparteneva già a qualcun altro. Era davvero difficile accettare che la persona di cui si è innamorati non provava le stesse cose che provavi tu.

‘Ogni passo che faccio, ogni mossa sembra persa, senza direzione. La mia fede si perde…’

Sorrisi amaramente. Quelle parole era così maledettamente vere che quasi volevo smettere di ascoltare. E’ difficile ascoltare quando ciò che senti è la triste verità che non sei pronto ad accettare. Ero lì, nascosto malamente dietro ad un muro e ascoltavo…  Ascoltavo tutto ciò che ancora negavo a me stesso. Che stavo perdendo la speranza, che ogni cosa che cercavo di fare per avvicinarmi a lei, in realtà mi rispediva al punto di partenza e faceva male.

‘Ma io devo continuare a provare, devo tenere la testa sempre in alto. Ci sarà sempre un’altra montagna che cercherò di muovere. Sarà sempre una battaglia dura, certe volte perdi.’

Sorrisi senza accorgermene, istintivamente. Quelle parole erano così giuste, quanto sbagliate. Lei continuava a ripetermi di lasciar perdere, che il suo cuore apparteneva a Justin. Ma quelle parole non facevano altro che dirmi di non smettere di provare, che prima o poi ce l’avrei fatta ed ero combattuto con me stesso. Avrei dovuto arrendermi o continuare a provarci? Era davvero una scelta difficile, ma seguire il proprio cuore era sempre stata la scelta più giusta.

‘Non è importante quanto velocemente ci arrivi, non è importante cosa mi sta aspettando. Questa è la scalata..’

Decisi che stare nascosto dietro ad un muro era assurdo. Tenni ben salda la chitarra e quando entrai a testa alta nello studio, Justin si voltò verso di me e accennò un sorriso, facendomi segno di raggiungerlo. Nel momento in cui lo feci, Hayley alzò lo sguardo e mi vide. Titubò un attimo, ebbi paura che avrebbe smesso di cantare ma per fortuna non lo fece. Sorrisi con lo sguardo perso nel nulla e mi sedetti vicino a Justin per ascoltare meglio.

‘Le battaglie che sto affrontando, le possibilità che sto affrontando ogni tanto mi buttano giù, però io non mi spezzo.’

Ed era vero. Lei era una delle persone più forti che io abbia mai conosciuto. Ogni volta piangeva, magari cercava conforto in qualcuno che potesse davvero capirla ma non si arrendeva mai. Se voleva una cosa faceva di tutto per ottenerla perché era determinata e ce la metteva tutta. Io invece? Io distruggevo qualsiasi cosa a cui tenessi. Scaricavo sempre tutto il male che portavo dentro su di lei ed ogni volta l’allontanavo, come il giorno prima. Io non mi buttavo giù, io mi facevo a pezzi da solo.

‘Potrei non saperlo, ma sono questi i momenti che ricorderò maggiormente. Devo andare avanti…’

Beh, di certo non avrei mai potuto dimenticare tutto ciò che era successo, tutto ciò che ho fatto per cercare di avere un misero posto nel suo cuore. Ci stavo provando davvero e anche se sicuramente stavo sbagliando, non potevo arrendermi per poi pentirmene tutto il resto della vita. Sarei andato avanti, si.. Ma solo nel momento in cui mi sarei reso conto che le avevo provate tutte, che avevo lottato fino alla fine e non era servito a niente. Hayley era davvero troppo importante per me e non volevo arrendermi così..

‘Ed io devo essere forte, devo continuare a lottare!’

Sorrisi istintivamente. Era proprio ciò che avevo pensato  pochi secondi prima e lei aveva appena dato voce ad i miei pensieri.
-“E’ davvero brava, non trovi?” Justin mi prese alla sprovvista ed io mi girai di scatto verso di lui, poi mi ammorbidii e tornai con lo sguardo su di lei.
-“Si.” – Sorrisi. – “E’ migliorata tantissimo dall’ultima volta che l’ho sentita. Merito tuo, immagino!” Dissi rivolgendogli il mio sguardo per qualche secondo.
-“No, io le ho solo insegnato come si mettono insieme due o tre note. Il resto l’ha fatto lei. Aveva deciso che ci sarebbe riuscita, che non avrebbe più dovuto chiedere aiuto a nessuno per raccontare le sue emozioni e così è stato. Ha imparato a suonare dopo un solo mese, il che è davvero impressionante visto che io ci ho messo due anni per suonare come fa lei adesso.” Rise leggermente  guardandola.
Sapevo che Hayley aveva davvero un grandissimo potenziale e capire che ci avevo visto giusto mi fece sorridere. Avere Hayley nella propria vita era un po’ come avere sempre a portata di mano la propria dose di felicità. Solo allora mi resi conto della realtà. Io avevo perso la mia dose di felicità la sera prima per la mia testardaggine e delle scuse non avrebbero sistemato nulla. Mi incupii improvvisamente e uscii dalla stanza senza dire nulla. Non sarei riuscito a sistemare le cose questa volta.

Hayley’s p.o.v.
-“Allora? Com’era?” Domandai posando a terra la chitarra.
-“Perfetta. Non ti ho mai sentita cantare così bene come oggi.” Mi rispose Justin sorridendo.
Mi alzai con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia e lo raggiunsi stampandogli un dolce bacio sulle labbra.
-“Come farei senza di te, Justin Drew Bieber?” Sorrisi a pochi centimetri dalle sue labbra per poi fiondarmi su di esse e approfondire quel bacio che ben presto diventò molto più passionale.
Le nostre lingue si intrecciavano facendomi sussultare. Era come se il mio cuore ricevesse delle scariche elettriche e nel mio stomaco, le farfalle fossero state sostituite da giganteschi elefanti. Quel ragazzo riusciva davvero a smuovermi dentro.
-“Come farei io senza di te, Hayley Jay Williams?” Mi rispose lui con un’altra domanda e non avrebbe mai potuto dire niente di più bello.
**
Nel pomeriggio, io, Faith e Jamie eravamo in camera mia a decidere cosa avrei dovuto indossare quella sera visto che loro avevano preparato già tutto. Ci eravamo messe d’accordo con Justin e i ragazzi per uscire a festeggiare il contratto che avevano firmato quella mattina e non avrei permesso a niente e nessuno di rovinarmi la festa, neanche ad Harry.
-“Ma alla fine com’è andata a finire con Harry?” Mi domandò Faith che era spaparanzata sul mio letto.
‘Che tempismo!’ Pensai. Era come se mi avesse letto nella mente. Sospirai e mi voltai verso di lei.
-“Non è andata a finire per niente.” – Risposi facendo una pausa. – “Ha provato a scusarsi stanotte, ma gli ho chiarito subito che non sarebbero bastate delle stupide scuse questa volta. Mi sono stancata.” Conclusi tornando a cercare qualcosa da indossare tra i miei vestiti.
-“Sei sicura della tua decisione? Non vorrei che poi te ne pentissi.” – Disse lei con aria pensierosa. – “Quando torneremo a Miami ci saranno migliaia di chilometri a separarvi e non sarà semplice risolvere la situazione.” Continuò, osservandomi con sguardo assorto.
-“Sono sicura. Sono stata anche troppo paziente con lui. Gliele ho date vinte tutte, mi sono lasciata alle spalle ogni cosa che ha fatto.. Ma adesso mi sono stancata, ha davvero esagerato.” Chiusi il discorso.
Poi incitai le ragazze ad aiutarmi con la scelta e alla fine decisi di indossare una gonna a vita alta nera con una canotta bianca e una giacca color oro. La sera arrivammo in ritardo al pub perché il vestito di Jamie si era macchiato ed era entrata in crisi perché non sapeva cosa mettersi. Harry nel frattempo era andato via e ci aveva lasciati tutti e quattro a casa senza dire niente. Per raggiungere gli altri abbiamo dovuto chiamare un taxi e quando arrivammo, entrai velocemente con uno sguardo omicida e dopo aver inquadrato la figura di quell’idiota che ero costretta a chiamare fratello, mi diressi con molta tranquillità al bancone. Ordinai un vodka lemon e dopo aver raggiunto Harry alle spalle, gli versai tutto il drink in testa per poi andare a salutare tranquillamente tutti gli altri. Quando mi avvicinai a Niall per salutarlo, lui mi lanciò un’occhiataccia ammonitrice per quello che avevo appena fatto e io sbuffai andandomene in bagno. Magari avevo un po’ esagerato, ma Harry mi stava decisamente provocando e io ero stanca di subire. Come aveva potuto andarsene e lasciarci a casa?  Nel frattempo mi ero seduta sul ripiano dove si trovavano i lavandini e avevo messo il broncio. Sentii la porta aprirsi e alzai lo sguardo trovandomi davanti le mie due migliori amiche.
-“Ehi…” Disse Jamie accarezzandomi il braccio.
-“Ho esagerato, vero?” Domandai abbassando lo sguardo.
-“Giusto un po’, ma vedrai che si sistemerà tutto.” Rispose Faith cercando di consolarmi.
-“No, non è vero.. Ma grazie per averci provato.” Dissi io sorridendo amaramente.
Ormai il rapporto tra me e Harry si stava sgretolando e quando ero partita per venire qui, non era per niente ciò che avevo in mente. Non avrei mai immaginato che sarebbe andata a finire così. Dopo qualche minuto di silenzio uscimmo dal bagno e quando aprii la porta, mi trovai di fronte Harry che usciva dal bagno degli uomini. Mormorai un flebile ‘scusa’ e raggiunsi gli altri il più velocemente possibile.
-“Hayley..” Mi richiamò Niall sedendosi accanto a me.
Eravamo seduti sui divanetti come ogni volta che andavamo lì e seduti di fronte a me c’erano Louis, Faith, Zayn e Harry, mentre accanto a me c’erano Niall e Justin. Jamie e Liam erano accanto a Justin.
-“Mh?” Riuscii a mormorare a testa bassa.
-“Mi spieghi che succede?” Mi domandò a bassa voce, così che solo io potessi sentire.
-“Non lo so… Sto perdendo il controllo. Mi dispiace, non volevo fare ciò che ho fatto ma…” – Feci una pausa. – “Sta andando tutto in pezzi. Non posso fare niente per sistemare le cose.” Ammisi più a me stessa che a lui.
-“Tutto si può sempre sistemare, basta solo un po’ di buona volontà.” Disse lui sospirando.
In tutta risposta, lo presi per mano e lo trascinai fuori di lì. Ci fermammo poco lontano dalla porta d’ingresso.
-“E’ che ho capito che con Harry avrò sempre questo problema e le soluzioni sono solamente due. O la finiamo adesso e ognuno va per la propria strada oppure dovremo continuare a litigare all’infinito fino a che qualcuno non faccia qualcosa di stupido che comprometta tutto e tutti.” Sospirai rendendomi conto della triste verità.
-“Tu cosa hai intenzione di fare?” Questa era l’unica domanda a cui non avrei voluto rispondere.
Gli occhi mi si riempirono di lacrime e la vista mi si appannò. Avrei voluto risolvere tutto con Harry ma sapevo già che dopo non molto tempo sarebbe successo ancora e ancora e ancora. Qualcuno avrebbe dovuto mettere fine a tutto questo e anche se non volevo essere io, avrei dovuto esserlo. Le lacrime cominciarono a sgorgare violente rigandomi le guance e io mi gettai tra le braccia di Niall che mi strinse forte a se cercando di farmi calmare.
**
Per il resto della serata ci lasciammo tutto alle spalle e ci buttammo a capofitto nel divertimento più assoluto. A metà serata eravamo quasi tutti sbronzi ed eravamo in pista a scatenarci. Non mi divertivo così da un bel po’ di tempo, quando eravamo tutti insieme tutto era più bello. I ragazzi mi erano davvero mancati, in special modo Niall e Zayn con le sue battute assurde. Nessuno di loro era cambiato ma le loro vite stavano diventando di dominio pubblico e piene di persone che si accalcavano per foto e autografi, quindi stare tranquilli sarebbe diventato piuttosto difficile da quel momento. Per tutto il resto della serata non ci furono intoppi o discussioni e alla fine Justin e Liam che erano gli unici rimasti sobri, ebbero l’arduo compito di riportarci tutti a casa.
-“Io non voglio che guidi la mia macchina!” Si lamentò Harry come un bambino rivolgendosi al mio ragazzo.
Io lo guardai in faccia e scoppiai a ridere. Difficile fare altro visto che ero completamente sbronza. Lui alzò un sopraciglio cercando di sembrare serio, ma alla fine anche lui scoppiò a ridere senza motivo mentre Justin ci guardava ridendo e scuotendo la testa. Eravamo davvero ridicoli.
Liam e Justin ci portarono tutti a casa Styles visto che sarebbe stato davvero difficile riportare ognuno a casa propria in quelle condizioni. Quando arrivammo, loro andarono a sistemare i materassini gonfiabili nella stanza cinema dove avrebbero dormito gli ospiti mentre noi altri ci dirigemmo fuori in piscina ad aspettare che ci dicessero di raggiungerli. Io mi sedetti a bordo piscina e infilai le gambe in acqua osservando la luce dei lampioni che si rifletteva in essa.
Forse quella sera avevamo bevuto un po’ troppo perché quando mi girai mi trovai davanti ad una scena che ti capita una sola volta nella vita. Jamie, Faith, Zayn, Louis e Harry erano stesi a terra che facevano finta di essere morti mentre Niall fingeva di sparare ad ognuno di loro come se fosse un cowboy impazzito. Sorrisi flebilmente e tornai a guardare l’acqua. Quasi mi incantai perché quando Zayn mi toccò la spalla per chiamarmi, mi girai di scatto spaventata e persi l’equilibrio cadendo in acqua. Tutti gli altri rimasero per qualche secondo immobili ed in silenzio, spaventati dal fatto che fossi caduta, ma quando videro che riemersi, si lanciarono tutti in acqua urlando come dei pazzi. Ridevamo tutti, nessuno escluso e quando vedemmo Justin e Liam arrivare, ci nascondemmo sott’acqua per farli spaventare.
-“Justin, tu li vedi?” Domandò Liam guardandosi intorno.
-“No, spero solo che non siano scappati per strada. Non ho intenzione di rincorrerli come un baby-sitter!” Ironizzò Justin aiutando Liam a cercarci.
Quando notammo una testa fare capolino a bordo piscina, saltammo tutti contemporaneamente fuori dall’acqua facendo prendere a quei due poveretti un bello spavento.
**
Il mattino dopo mi svegliai con un mal di testa pazzesco e poco a poco ricordai cosa era successo la sera prima. Quando ricordai di essere caduta in piscina capii perché il mio letto, i miei vestiti e i miei capelli fossero fradici. Sperai solo di non essermi presa un raffreddore perché era l’ultimo giorno lì a Londra e non avevo intenzione di trascorrerlo a letto, malata. Dopo essermi fatta una doccia ed essermi cambiata, scesi in cucina dove trovai Faith, Jamie, Louis e Zayn che facevano colazione, anche se secondo me a momenti sarebbero caduti di faccia nelle loro tazze. Avevano tutti lo sguardo stanco, gli occhi socchiusi e si mantenevano la testa con una mano. Sorrisi appena e mormorai un bassissimo ‘buongiorno’ per non fargli prendere un colpo. Subito dopo anche io mi trovavo nella loro stessa condizione e di li a poco avrei fatto una maschera facciale a base di latte e cereali. Nessuno osava proferire parola dato il gran mal di testa che ci accomunava. Dopo una mezz’oretta eravamo già tutti un po’ più svegli e mi alzai in piedi di scatto quando mi balenò in testa un’idea geniale, facendo sobbalzare tutti per lo spavento.
-“Ma che cavolo ti prende?” Mormorò Louis ancora un po’ frastornato mentre un sorriso enorme si faceva strada sul mio volto.
Jamie mi guardò abbastanza a lungo da capire le mie intenzioni e subito cercò di tirarsi indietro.
-“Oh, no. Tu non hai capito niente amica mia. Non ci pensare neanche!” Tentò di dissuadermi ma io non le diedi ascolto.
-“Faith, tu prendi una pentola e un mestolo. Tu Zayn, prendi due coperchi d’acciaio. Louis, recupera un piatto di batteria e una bacchetta. Visto che Jamie non vuole partecipare, io vado a recuperare i secchi di acqua!” Dissi in fretta con molto entusiasmo.
-“Ma che vuole fare?” Domandò ingenuamente Faith rivolgendosi a suo cugino.
-“Oh, lo vedrai!” Gli rispose lui sorridendo prima di uscire e andare nella sala di registrazione.
Faith ancora confusa andò a prendere la pentola mentre io e Zayn ci mobilitavamo per andare a recuperare le nostre armi di distruzione di sonno. Jamie mi correva dietro cercando di convincermi a non fare nulla ma non le diedi ascolto. Forse da quando era stata una vittima non aveva più voglia di fare certi scherzi, ma io mi divertivo da matti e non avrei mai permesso che mi rovinasse il divertimento. Dopo esserci radunati tutti all’ingresso, ognuno con le proprie armi, ordinai a Louis e Zayn di bloccare Jamie e la legammo ad una sedia mentre lei sbraitava e si dimenava. Dopo averla sistemata, ci dividemmo per le stanze. Io andai in camera di Justin, Faith in quella di Harry e Zayn e Louis andarono nella stanza cinema da Niall e Liam. Quando gli orologi che avevamo appositamente sincronizzato indicarono le nove e cinque, facemmo del nostro meglio affinché i ragazzi avessero il più traumatico dei risvegli della loro vita. Avevo consegnato un secchio anche a Faith e Louis, così che prima di fare baccano li facessero ‘lavare’ e io avevo recuperato un’altra pentola e un mestolo. Dopo aver fatto fare un bel bagno ai quattro addormentati, cominciammo a fare un baccano assurdo. Sentivo benissimo anche Faith dall’altra parte del corridoio e il piatto della batteria di Louis che suonava al piano inferiore.
-“Sveglia! E’ ora di alzarsi!” Urlai con quanto più fiato avevo in corpo mentre sbattevo il mestolo sulla pentola facendo un gran chiasso.
Vidi Justin saltare giù dal letto e poi cadere a terra. Così mi fermai e cominciai a ridere mentre lui prendeva coscienza di cosa era appena successo. Come se si fossero sincronizzati, le povere vittime urlarono i nostri nomi decisamente in tono preoccupante e quando scappai, incontrai Faith che stava facendo lo stesso. La presi per mano ridendo e corremmo al piano di sotto con Justin e Harry alle calcagna mentre Louis e Zayn corsero verso di noi con Liam e Niall che gli urlavano dietro.
-“Seguite me!” Urlai alzando il braccio in aria.
Corremmo tutti verso la piscina e prima che i nostri inseguitori si accorgessero di cosa stava succedendo, noi ci buttammo in acqua e loro ci caddero dentro per forza di gravità. Quando riemergemmo, scoppiammo tutti a ridere. Mi mancavano quelle pazzie, era davvero divertente vedere le facce delle mie vittime sconvolte ogni volta che un secchio d’acqua si rovesciava su di loro. Ad un tratto sentimmo qualcuno urlare e io mi schiaffeggiai la fronte ricordandomi che Jamie era ancora legata alla sedia.
-“Oddio, Jamie!” Uscii dall’acqua e correndo la raggiunsi.
Aveva ancora lo sguardo sconvolto perché l’avevamo legata mentre io che ormai l’avevo raggiunta, ridevo come una matta.
-“Questa prima o poi me la paghi, sappilo!” Sentenziò dimenandosi mentre tentavo di slegarla.
-“Se stai ferma ti slego, altrimenti ti lascio qui.” Dissi ridendo mentre lei mi urlava di muovermi.
-“Jamie! Jamie dove sei?” Liam entrò urlando sicuramente pensando che stessero rapendo la povera sciagurata e quando ci vide scoppiò a ridere anche lui.
-“Ma cosa ridi? Datti da fare e aiuta questa psicopatica a slegarmi!” Si lamentò lei.
Liam ci raggiunse e mi aiutò a liberarla. Appena fu in piedi cercò di saltarmi addosso forse per picchiarmi ma Liam la prese in braccio come un sacco di patate e la trascinò via sotto lo sguardo e le risate di tutti che ormai erano rientrati.
-“Me la pagherai! Ricordatelo bene!” Urlava contro di me mentre Liam la trascinava via.
 

  

 

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Hola cicaaaas! Oggi sono proprio di buon umore perchè una delle mie migliori amiche ha postato ben due capitoli e mi è sembrato un po' come il giorno di Natale visto che non aggiornava da un po'. CAPITO MARY??? Aggiorna più spesso u.u
Anyway, come vi è sembrato il capitolo? Vi avviso che la storia (i capitoli successivi che ho già scritto) sta prendendo finalmente diverse svolte e non vedo l'ora di postarli! Posterei più spesso ma creare le gif per i capitoli mi porta via delle ore e farlo tutti i giorni significherebbe avere gli occhi così ---> O_O
Già mia madre urla tutti i santi giorni perchè sto sempre attaccata al pc, se in più mi metto a lavorare per le gif tutti i giorni, rimarrei incollata al pc incessantemente e potrei (anche se forse lo sono già) diventare schizzofrenica! Beh, in questo capitolo Hayley prende una drastica decisione, e cioè di distaccarsi completamente da Harry. Nei prossimi capitoli la situazione verrà descritta meglio ovviamente. Devo ammettere che mi sono divertita a scrivere di Hay che svuota il bicchiere di vodka in testa ad Harry, forse perchè desidererei tanto farlo io a qualcuno di mia conoscenza *^*
Come vi ho già detto, questi capitoli sono incentrati più sulla situazione tra Harry e Hayley che sulla relazione con Justin perchè rimangono a Londra per pochi giorni e se non spiego bene la loro situazione, rischio che alla fine non si capisca niente in seguito. Ovviamente appena torneranno a Miami, Justin ritornerà sotto i rifrettori.
Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento e confido nel fatto che qualcuno recensirà per dirmi che ne pensa. Non sapendo cosa ne pensate mi sembra di andare allo sbaraglio. 
Bene, adesso vado perchè sto già scrivendo il capitolo 64 e sono in piena fase creativa.
A presto, un bacio!

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Ringrazio tutte le persone che che hanno inserito la storia tra le preferite in questo periodo, vi adoro:belieberforever94