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Autore: _Natalie_    19/01/2014    2 recensioni
'Il gioco ricomincia stronzette. Stesso campo. Nuove pedine.
Salutatemi Alison.
Baci.
-A'
Vent'anni dopo. Le nostre Liars sono cresciute. Siamo rimasti alla 4x12. Dopo questa le ragazze hanno cercato strade diverse.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Pretty Little Liars-20 anni dopo'
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Capitolo 23 Capitolo 23

'Hello, Alli."

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-Dai, provaci Alison alza la mano.
-Non ci riesco.

Disse la ragazza dai capelli biondi sdraiata sopra il lettino d'ospedale.
L'uomo di fronte a lei la guardò nuovamente, per poi sorridere.

-Puoi farcela, ormai sei sveglia da una settimana. Ti vorrebbero vedere i tuoi amici.
-Io non voglio vedere nessuno.
-Lo sappiamo, infatti siamo soli.

Disse l'uomo, guardando quella ragazzina indefesa sdraiata su quel lettino.
Le prese la mano, per poi chiedere di stringere.
La ragazza lo fece, per poi sbarrare gli occhi e guardare felice il suo dottore.https://fbcdn-sphotos-c-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/1011773_1418378378400723_326867987_n.jpg

-Andiamo a fare un giro Alison?
-D'accordo.

Dopo tanto tempo Alli, voleva risentire il calore del sole sulla pelle, voleva risentire il vento spostargli i capelli. L'uomo la prese e la mise sopra la sedia a rotelle.
Per poi portarla fuori.
Fuori dalla porta, Hanna Marin aspett con ansia l'esito del dottore. Sua figlia aveva detto di non voler vedere nessuno, infaatti Hanna andava da lei di notte, per prenderle la mano e tenrla stretta alla sua.
Dopo tanto tempo Alli rivide il volto di sua madre.

-Ciao mamma.


Alla donna si aprì il cuore, vedere sua figlia davati a lei perlarle le sembrava impossibile.
Ormai aveva perso la speranza, invece era li. Davanti a lei.

-Mamma, di pure a chi vuole venire che può. Voglio vedere tutto quello che è cambiato in questi anni. So' che sarà doloroso, ma voglio affrontarlo.
-D'accordo tesoro mio, ti porto io in giro? Nell'altra stanza c'è papà. Nella sala d'attesa, andiamo da lui? C'è anche Tom.
Sei pronta?
-Si mamma, grazie dottore ci vediamo tra poco.

Il dottore lasciò Alison a sua madre, che prese il comando della sedia a rotelle.
La madre aprì la porta e fece entrare Alison nella sala d'attesa.
Caleb si alcò d scatto quando vide sua figlia. Era diversa, era cresciuta, senza nemmeno che lei lo sapesse il suo volto era cambiato, i suoi capelli erano scresciuti.
Caleb le andò difianco e l'abbracciò.
Risentire il calore del corpo della figlia lo rendeva felice.
Tom si avvicinò con cautela.
Alli lo vide, senza riconoscerlo, dopo poco lo riconobbe.

-Oddio Tom....
-Ciao sorellina...

Disse il ragazzo con gli occhi sbarrati verso la sorella, le diede la mano per poi darle un bacio sulla guancia.

-Mamma, i miei amici? Sono qui?
-No, sono a lavorare. Stasera dico di passare va bene?
-Okay. Riportami a letto. Sono stanca.

La madre seguì gli ordini e lariprotò in stanza, le diede un bacio e lasciò in stanza.

***

Ian si alzò dal letto, quando prese il suo piccolo bambino in braccio, e lo mise nel seggiolino dietro della sua macchina, gli diede un bacio sulla guancia e loportò verso l'asilo.

-Papà, papà.
-Si, Wren.
-Quando andiamo a trovare la zia Alli?
-Appena lei vorrà.

Arrivati a destinazione, Ian fece scendere suo figlio che andò verso l'entrata.
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Per poi girarsi veerso suo padre.

-Dai papà, veloce!

L'uomo gli corse incontro, per poi sollevarlo e farlo girare.

-Piccoletto, non puoi pensare di sfidare il tuo caro paparino.

Il bambino entrò nella sua aula, per poi girarsi e salutare il padre.
Pochi secondi dopo ad Ian suonò il telefono.
Guarrdò era un numero che credeva di non rivedere mai più.
Alli.

'Vieni qui.'

A Ian caddero e le braccia, e senza penasarci due volte andò veerso l'ospedale.
Entrò, quando vide Hanna che hgli disse che Alli aveva chiesto di farlo venire all'ospedale.
Ian aprì la porta della camera di Alli. Era la prima volta che la vedeva sveglia dopo tanto.
La vide sopra il lettino, era immobile. Girò solo il viso e sorrise.
L'uomo si avvicinò, per poi sedersi sulla poltrona al fianco.

-Alli, come stai?
-Mi sto rimettendo. Il dottore dice che va tutto bene.
-Che bello vederti sveglia, Alli.
-Mi serve un amico. Guardami. Ti prego Ian resta con me oggi.
-Va bene, dai dammi la mano.
-Non ce la faccio.
-Provaci.

La ragazza cercò di muovere il braccio, quando dopo qualche sforzo riuscì a muovere il braccio, dando la mano ad Ian.
Il ragazzo la guardò e le fece l'occhiolino, poi gli spostò i capelli da davanti al viso.
Lei sorrise, per poi cominciare a parlare. Diceva frasi sconnesse. Ancora il suo cervello non riusciva ad essere pienamente acceso.

***

-Signorina Marins, è due settimane che provo a far muovere Alli, e non sono mai riuscito. Con questo ragazzo ha fatto molti progressi. Più di quelli che ha fatto con me.
-Quindi?
-Quindi le sta facendo bene.
-Le sta facendo bene?
-Chi era lui per lei?
-Era il suo migliore amico, nient'altro.
-Sicura? sembra che hanno un legame profondo. Riesce ad aiutarla.

http://26.media.tumblr.com/tumblr_lk55xqojOe1qil26fo1_400.gifHanna pensò che sua figlia non era più la stessa. Non era più quella ragazza sorridente che era.
Aveva sempre una forza vitale che forse ora non riusciva più avere.
C'erano mille dubbi, il dottore diceva che sarebbe andato tutto bene, eppure lei era convinta che non sarebbe tornato tutto normale. Aveva perso la sua adolescenza, e non poteva in nessun modo recuperarla. Lei era ancora una ragazzina dentro.
Ora invece, era su un lettino d'ospedale.
Non reagiva da sola, aveva bisogno di qualcuno sempre.
E ancora non le avevano detto che Jason si era fiadanzato con la usa migliore amica.

Ancora nessuno aveva avuto il coraggio di dirlo.
Poi si rese conto che non sapeva nulla di sua figlia.
Nulla, non sapeva se Ian era qualcosa per lei, non poteva nemmeno immaginarlo.

***

-Mi uccide vederti così.
-Non possiamo farci niente Ian. Tutto questo è successo.

Sorrise, non voleva andarsene.
Voleva rimanere li, eppure doveva andare a riprendere suo figlio..

La guardò, per poi dirle che doveva andarsene.
 Lei sorrise, e le disse che sarebbe tornato il giorno dopo. A lavoro si era dato malato.
http://media.tumblr.com/tumblr_m1fzy95v6V1r9bl66.gifAlli rimase da sola in stanza.
Guardò il suo corpo, era diverso.
Tutto stava cambiando, perchè si sentiva così unita ad Ian.
Le mancava Jason.
Non l'aveva mai più visto dopo la loro litigata. E' vero er passato così tanto tempo, eppure ora le mancava.
Pochi secondi dopo sentì bussare alla porta. Quando vide il volto a cui aveva pensato..
Era diverso, era cresciuto.
Lo continuava a gaurdare.
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Non aveva coraggio. Non riusciva a parlare.
Quando lui le si avvicinò.

-Alli, sei reaalmente sveglia. Sei realmente tu.
-Ciao Jason.
-Ehi, stai meglio?
-Cerco di riprendermi.
-Lo so'.

La guardò, e le diede un bacio sulla guancia, quando poi lei chiese se poteva sdrairsi al suo fianco.
Il ragazzo non ci pensò molto e si sdraiò difianco a lei.
I due erano uno vicino all'altro.
SI gaurdarono per molt secondi.
E Jason si sentiva terribilmente in colpa di questo.
Lui ora veva una figlia dalla sua migliore amica. Come avrebbe mai potuto dirglielo?
Era meglio stare zitto e tenerla stretta a lui come una volta.
Le spostò i capelli e le diede un bacio sulla fronte.
La ragazza continuò a guardarlo finchè non si addormentò.
Il ragazzo si alzò con cautela e uscì dalla stanza.
Fuori c'erano Hanna.
Lo guardò, per poi sorridere.
Jason scoppiò a piangere, e abbracciò la donna.

-Non posso dirglielo. Non posso.
Non ho il coraggio. Non voglio farla soffrire.
Non voglio Hanna.


***

Maya guardò JAson negli occhi.

-Glielo hai detto?
-Come avei potuto? Era indifesa. Li su quel lettino. Non ho potuto.

Maya lo gaurdò, e andò verso sua figlia. Non poteva nemmeno immaginare cmoe si sarebbe sentita Alli.
Jason, andò sul suo bacone e vide fuori dalla finestra, quando vide Ian ritornarecon suo figlio tra le mani.
Scese le scale e gli andò incontro.

-Dobbiam oandare in un posto.
-Okay, lasciò Wren a Maya e andiamo.

I due ragazzi andarono senza pensare in un posto che dovevano ancora esaminare.
Andarono verso la scuola.
Poi entrarono nella stanza di A.

-Qui  è successo tutto.

Disse Jason, gaurdandolo.

-Jason, cosa ci facciamo qua? Cos'hai Jason?
-Sto male Ian. Sono venuto qua solo epr prendere le foto. Le foto mie e di Alli. La amo ancora. MA ho una figlia con un altra. Sono il solito stupido, che non fà le cose senza pensarci e ora la farò soffire.
Tu non l'hai mai fatta soffrire. Ti prego falla innamorare di te. Fagli scordare questo deficente che hai davanti.
Lei ama te, da sempre forse. Sicuramente, i tuoi occhi mi dicono che tu la ami. La ami più di quanto amavi Ami.
Quindi vai e prendila.
-Non è un giocattolo Jason.

I due rimasero in quella stanza, quando sentirono un rumore. Corsero fuori e tornarono a casa.
Quella giornata era finita. Tutti ne erano felici.
Eppure Alli un giorno, si sarebbe alzata da  quel lettino.




Ciao a tutti, spero che vi piaccia questo capitolo e per chiunque mi segue, ho una brutta notizia. Ormai stiamo arrivando alla fine. Diciamo che ci saranno massimo altri dieci capitoli, non credo che ce ne saranno molti di più.
Mi dispaice ragazze. Ma una volta finita questa, vi avviso già, ci sarà un sequel diciamo.
Parlerà della storia, prima dell'inizio di questa fan fiction.
Quindi, non ci diaciamo addio, va bene.
Aspetto le vostre recensioni:)
Ciao ragazzi.
  
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