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Autore: SanSiro    19/01/2014    9 recensioni
Hai mai amato e perso qualcuno? Vorrei avere la possibilità di chiedere scusa, non vedi? Così è come si sento riguardo me e te. Hai mai sentito il tuo cuore rompersi? Io dovrei saperlo, perché ho amato e perso qualcuno il giorno in cui ti ho lasciato andare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'Dai ragazzi scendete dal pullman siamo arrivati' disse la mia nuova insegnate. Avevo iniziato le elementari da qualche giorno e la nostra scuola aveva organizzato una gita al giardino botanico.
'Mettetevi in fila per due!' Disse ancora la maestra. Io mi guardai intorno, tutte le bambine avevano già stretto amicizia ed erano già in coppia. Io ero rimasta da sola. 
'Posso mettermi in coppia con te?' Mi girai verso la voce e vidi un bambino della mia classe, come me lui era l'unico rimasto senza compagno. Annuii è poi ci prendemmo per mano come gli altri bambini mettendoci in fila anche noi. 
 
'Ti piace?' Chiese il bambino che mi teneva per mano da qualche ora riferendosi ai fiori che stavo osservando. Non c’eravamo più scambiata parola, non sapevo neanche quale fosse il suo nome.
'Si io amo i gigli! Sono i miei fiori preferiti.' Sussurrai emozionata. Adoravo quei fiori erano così belli.
'Si, sono belli. Comunque io sono Zayn.' Disse il bambino accanto a me presentandosi.
'Lilian' risposi sorridente.
 
 
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‘Bradford senza di te non sarà più la stessa.’ sussurrò dolcemente Zayn al mio orecchio. Era una domenica mattina di settembre, mi ero recata al parco insieme a Zayn per incontrare i nostri amici. O meglio per salutarli, nel giro di qualche ora mi sarei trovata su un aereo diretto a Milano. I miei genitori erano stati trasferiti lì per lavoro ed io ero costretta a seguirli lasciando tutto ciò che avevo di più caro qui, a Bradford.
Mi mancherai anche tu Zayn’ dissi girandomi verso di lui quando anche Danny era sparito nella macchina della madre.
Il ragazzo mi sorrise, facendomi sciogliere come un gelato sotto il sole. Questo è per te, disse raccogliendo il fiore che era rimasto poggiato sulla panchina per tutto il tempo. Lo presi tra le mani ammirandone la bellezza.
‘Amo i gigli Zay.’
‘Lo so, Lily.’
Mi prese il fiore dalle mani e spostò una ciocca di capelli bloccandola con esso. Continuò a fissarmi con i suoi occhi color cioccolato.
‘Ho qualcosa che non va?’
‘No, sei perfetta.’
sussurrò sulle mie labbra prima di baciarmi con passione. Quello sarebbe stato uno dei nostri ultimi baci, se non l’ultimo. Sembrerà assurdo pensare di aver trovato l’amore a soli quattordici anni, ma a noi era andata così. A soli sei anni c’eravamo conosciuti stringendo subito un ottimo rapporto e due anni prima avevamo deciso di provare a stare insieme. Era tutto andato bene, almeno fino allora.
Mi allontanai dalla presa del mio ragazzo quando sentii il telefono vibrare nella mia tasca.
‘Lily, dove sei? Tra dieci minuti dobbiamo partire.’
‘Arrivo.’
fu l’unica cosa che dissi chiudendo la chiamata. Purtroppo era arrivato il momento di salutare anche Zayn.
‘Io devo andare’ sussurrai tenendo lo sguardo basso. Zayn si avvicinò e mi strinse tra le sue braccia, mi sarebbe mancato tutto questo. Mi baciò un ultima volta prima di salutarmi e lasciarmi andare.
 
 
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‘Lily andiamo?’
Alzai lo sguardo dal bicchiere e lo posai sulla mia amica.
‘Ali, tu vai se vuoi. Poi ti raggiungo.’
‘Sicura?’
domandò.
‘Si. Vai, prenderò un taxi al ritorno.’ dissi infine convincendola. Riposai il mio sguardo sul bicchiere ancora mezzo pieno di qualche alcolico e lo lascai perdere chiedendo una birra. Non avevo mai amato l’alcool ma quella sera avevo fatto qualche eccezione, l’unico alcolico che bevevo era la birra.
Poco dopo un ragazzo si sedette al posto accanto al mio e ordinò in un italiano sgrammaticato una birra. Un turista sicuramente. 
'Ecco a lei signorina' disse il barista porgendomi la birra. Lo ringraziai e afferrai la mia birra. Bevvi un sorso e poi iniziai a fissare quel liquido giallastro. Alzai lo sguardo soltanto dopo qualche minuto sentendomi osservata. Il ragazzo che si era seduto accanto a me non mi staccava gli occhi di dosso. Anzi mi stava studiando con lo sguardo.
'Lily? Sei proprio tu?' Domandò dopo un po'. Lo guardai confusa, come faceva a conoscermi?
'Emh si... Ci conosciamo?' Domandai cercando di capire chi potesse essere quel ragazzo ma l'alcool nelle mie vene non mi aiutava proprio, non ero ubriaca ma neanche lucida. 
'Sono Zayn! Non ti ricordi di me?' Domando con uno sguardo un po' deluso. Cercai di ricordarmi e dopo qualche minuto ricollegai il volto del mio ex ragazzo al suo. Era completamente cambiato dall'ultima volta che ci eravamo visti, si era fatto ancora più bello di prima. 
'Zayn Malik? Il ragazzo di Bradford?' Domandai per conferma e quando il moro accanto a me sorrise ne ebbi la conferma. Poteva essere cambiato fisicamente ma il sorriso era sempre lo stesso. Solo lui sorrideva mettendo la lingua tra i denti. 
'Oddio che ci fai qui?' Domandai incredula, credevo che non l'avrei più rivisto. Erano passati 6 anni ormai. 
'Sono venuto per rilassarmi un po'.. L'università mi sta uccidendo!' Rispose senza togliersi il sorriso dalle labbra. 
'E tu? Cosa ci fai in un bar tutta sola?'
'Ero venuta con delle amiche a festeggiare, ma sono andate tutte via e sono rimasta sola, non mi andava di tornare a casa.'
'Festeggiare cosa?' 
'Addio al nubilato.’

 
'A che ora sei tornata ieri sera?' Mi domandò Alice quando entrai in cucina. 
'Non lo so..' Dissi mezza addormentata. 'Comunque tra poco esco non mi aspettare per pranzo.' Continuai prima di sorseggiare un po' di latte che mi ero appena versato.
La sera precedente ero rimasta a parlare con Zayn del più e del meno e ci eravamo dati appuntamento il giorno dopo per passare altro tempo insieme. 
'Lily dobbiamo andare a ritirare le bomboniere te ne sei scordata?' Sputai tutto il latte che avevo in bocca. Mi ero completamente dimenticata. Quando Zayn mi aveva chiesto chi si dovesse sposare avevo mentito dicendo che era una mia amica, non seppi bene il motivo. 
'Non puoi andarle a ritirare tu? Ti pregooo'
'Ma Lily...'
Continuai a implorarla e finalmente accettò. 
'Grazie, grazie!' Dissi stringendola in un abbraccio. 
'Non ti dimenticare che domani dobbiamo andare a provare il vestito! Quello non posso farlo io per te!' 
 
 
‘E questo è il Duomo’ sorrisi indicando la chiesa alle mie spalle al ragazzo di fronte. Era tutto il giorno che giravamo per Milano ed io gli facevo da guida personale.
‘Credo che sia la cosa più bella di tutta la città’ Disse ammirando la struttura alle mie spalle.
‘Eh non hai ancora visto come è all’interno.’ Dissi prendendolo per un braccio e portandolo dentro.
 
‘Scusami un attimo.’ Dissi quando sentii il mio telefono vibrare ininterrottamente. Mi sorrise ed usci fuori per rispondere al telefono.
‘Ehi tesoro.’ disse la voce metallizzata del mio ragazzo.
‘Andrea.’
‘Senti mi dispiace ma stasera non riesco a venire a cena… c’è stato un imprevisto al lavoro.’
‘Oh.. la cena giusto… non ti preoccupare. Starò con Alice, ci sentiamo ora devo andare.’
Liquidai il mio fidanzato quando vidi Zayn raggiungermi.
‘Mangiamo qualcosa? Sto morendo di fame..’
‘Ora ti farò capire cosa è una vera pizza.’
 

 
 
Passai tutta la settimana con Zayn, tra un impegno e l’altro trovavo sempre almeno due ore da passare con lui. Mi sembrava di essere tornata indietro nel tempo, a quando avevamo tredici anni.
‘Vieni da me in albergo? Non mi va di uscire stasera.’ mi chiese sorridendo. Possibile che un suo sorriso mi mandasse in pappa il cervello? No, non poteva. Non doveva essere così io ero fidanzata.
‘Ok..’ risposi ricambiando il sorriso, ‘..ordiniamo una pizza?’
Il moro annuì, ‘Si, perché no?’ disse.
 
 
‘Sai una cosa Lily?’ Sussurrò girandosi a guardami lasciando stare quello che dicevano in tv, tanto non stava capendo niente.
‘Cosa?’ mi girai a osservarlo anche io.
‘Mi è mancato tutto questo. Mi sei mancata tanto tu.’
‘Anche tu!’
sussurrai mentre le mie guance ero sicura avessero cambiato colore.
Lo vidi avvicinarsi sempre di più a me finché le sue labbra non sfiorarono le mie. A quel contatto rabbrividii. Zayn si allontanò poco, poggio la sua fronte sulla mia e incastrò il mio sguardo nel suo. Non seppi il perché dei miei gesti, seppi solo che era quello che volevo.
Portai le mie braccia intorno al suo collo e lo baciai. Il bacio da casto e dolce si trasformò in qualcosa di più, entrambi volevamo di più. Zayn si stese su di me poggiandosi sui gomiti per pesarmi di meno. Portò una sua mano sotto la mia maglietta e giocò con il gancio del reggiseno. Gli tolsi la maglietta baciandoli ogni parte del suo corpo. Alla maglietta di Zayn seguirono la mia e tutti gli altri indumenti. Quella notte facemmo l’amore.
 
 
Fui risvegliata dalla sveglia del telefono. Ancora mezza addormentata lo afferrai per spegnerla. Quando lessi la data impressa sul telefono sbiancai. Mi guardai intorno e quando vidi Zayn steso accanto a me dormire tranquillo mi ricordai tutto quello che era successo la sera prima. Perché ero stata così stupida da andarci a letto? Cosa mi era passato per la testa? Mi vestii velocemente e decisi di lasciare un biglietto a Zayn. Non potevo lasciarlo così, non dopo quello che era successo la notte prima. Dovevo darli una motivazione della mia fuga.
 
“Ciao Zayn.. io non   tutto quello che c’è stato stanotte  ieri notte è stato un errore. Non sarei dovuta venire a letto con te, mi dispiace. Non è più come sei anni fa. Tra di noi non ci può essere niente se non della semplice amicizia. Ti ricordi una settimana fa, quando ci siamo rincontrati? Ti avevo detto che una mia amica doveva sposarsi, beh non era vero. Quella che deve sposarsi sono io. Non so perché ti ho mentito. Mi dispiace di tutto, non mi cercare.
Lily”

 
 
 
‘Lily, sicura di stare bene?’ Mi domandò la mia amica entrando in camera. Conservai il fiore nel mio libro e lo chiusi.
‘Si, sono solo nervosa per il matrimonio’ dissi cercando di convincere più me stessa che la mia amica. Da quando ero tornata a casa non avevo fatto altro che pensare a Zayn e a quello che era successo.
Dopo che avevo finito trucco e parrucco, dopo che ero pronta mi ero rifugiata in camera mia ed avevo preso quel fiore e non avevo smesso di fissarlo. Avevo sempre amato i gigli, ma quello, quello era il più importante e bello di tutti nonostante fosse stato rovinato dal tempo. Non avevo mai avuto il coraggio di buttarlo.
‘È arrivata l’auto, dobbiamo andare.’ Annui e seguii la mia amica.
 
 
Durante tutta la cerimonia non feci altro che pensare al ragazzo dalla pelle ambrata, occhi color cioccolato, ciuffo sempre in perfetto ordine. Non feci altro che pensare a quanto ero stata bene la sera prima, ma se quella sera ero stata così bene potevo considerarla un errore?
‘Tu, Lilian Allen, vuoi prendere Andrea come tuo legittimo sposo ed essergli fedele sempre nella gioia e nel dolore,nella salute e nella malattie, in ricchezza e povertà e amarlo ed onorarlo finché morte non vi separi?’ Con quella domando entrai nel panico assoluto. Che stavo facendo? Perché m stavo sposando a 20 anni? Avevo tutta la mia vita d’avanti. Fino a una settimana fa ero sicura di amare Andrea, ma ora?
‘Lily devi dire solo si o no!’ Mi bisbigliò Andrea. Lo guardai negli occhi, in quegli occhi color ghiaccio, in quegli occhi che mi erano sempre piaciuti. Solo in quel momento capii che non c’era niente di sbagliato in quello che avevo fatto la sera prima. Avrei sbagliato soltanto se avessi sposato il ragazzo al mio fianco.
‘Io… mi dispiace, non posso.’ sussurrai togliendomi la fede dal dito e scappando via.
 
 
 
‘Accompagnami in aeroporto. Ho fatto un casino.’ proferii alla mia amica che mi aveva seguito. Senza obbiettare fece come le avevo chiesto ma a poca distanza dall’aeroporto rimanemmo bloccate nel traffico. Non potevo lasciarmi scappare questa opportunità. Uscii fuori dall’auto. Poco mi importava se avrei rovinato il vestito, inizia a correre verso l’aeroporto.
Entrai dentro con il fiatone e mi guardai intorno, mi diressi verso il gate per il volo diretto a Londra e ripresi a correre. Arrivata lì mi guardai in torno, ma di Zayn non c’era traccia. Non mi diedi per vinta e continuai a cercarlo finché non vidi il suo ciuffo sparire dietro la porta. Superai tutte le persone che stavano in fila fregandomene di tutti gli insulti che mi stavano lanciando. Dovevo bloccare Zayn e impedirgli di prendere quell’aereo. Però fu qualcun altro a bloccare me.
‘Signorina senza biglietto non può passare.’
Mi disse la hostes.
‘Non me ne frega un cazzo, io devo passare!’ quasi urlai superandola finché un grosso uomo non mi bloccò il passaggio. Sicuramente uno della sicurezza. 
Urlai con tutto il fiato che avevo in gola, chiamai Zayn ma era ormai troppo lontano. Mi dimenavo dalla presa di quell’uomo, volevo raggiungere il moro, ma lui era più forte di me. Mi fermai soltanto quando mi ritrovai fuori i vari imbarchi. Mi fermai soltanto quando l’omone mi lasciò fuori l’aeroporto. Mi fermai soltanto quando compresi che non c’era più niente da fare. Lui era partito, era salito su quell’aereo ed io l’avevo perso, di nuovo.

 
ANGOLO AUTRICE

ok, devo dire che questa storia è un pò triste... avevo in mente di scrivere questa One Shot già da un pò di tempo anche se il finale doveva essere diverso, insomma non sarebbe dovuta finire così la storia. Se è successo significa che c'è un motivo preciso. Io e l'altra ragazza, Sara, abbiamo deciso di scrivere una nova FF, dato che l'altra è quasi finita, e la storia sarà diciamo una continuazione di questa. Quindi se vorrete sapere come finirà tra Lily e Zayn dovrete aspettare la prossima FF.
Comuqnue che ne pensate della storia? 
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