We have to do something


"Ma tu cosa faresti se fossi in me??"
Già, gran bella domanda!
Glielo aveva chiesto Louis, e lui aveva fatto finta di niente, perché, a dire il vero, non è che la posizione in cui si trovava fosse poi molto diversa da quella del suo amico.
Beh, a parte per il fatto che Zayn non sembrava importarsene nulla di lui...
Altrimenti sarebbe tornato, o no??
Comunque, Liam non aveva risposto a quel quesito, ma mentre il suo collega sembrava svolazzare su quelle ormai famosissime nuvolette rosa, lui sembrava invece essere perseguitato da un bel nuvolone grigio scuro che minacciava pioggia da un secondo all'altro, tanto il suo umore era pessimo.
Inoltre ce l'aveva a morte con sé stesso, perché aveva agito troppo d'impulso andandolo a trovare a casa senza praticamente quasi conoscerlo, per non parlare poi di quel bacio sulla guancia e di quella frase, peraltro verissima...
Cioè, quasi vera, visto che a lui non piacciono "gli imbranati": a lui piace Zayn, che è diverso.
Ma tanto non ha più importanza, visto che da bravo cretino qual'è Liam lo ha spaventato a morte, e quel ragazzino non lo rivedrà mai più...
Tranne che nei suoi sogni, da dove il suo piccolo moro non sembra proprio volere andare via...


Mentre Liam continua a darsi dell'imbecille e segue a sbuffare sistemando di malavoglia l'abductor machine, può chiaramente sentire Louis che si sistema con il phon il ciuffo di capelli, perché sta arrivando il suo ragazzo, e lui deve -parole testuali- "essere sempre perfetto, Liam, perché non sia mai che qualcuno provi a portarmelo via, con la fatica che ho fatto per avere affianco a me quel piccolo cupcake!".
Payne ridacchia, perché anche se forse ha rovinato tutto, almeno c'è qualcuno di felice, ed è contento che sia Louis, che ha così tanto affetto e amore da donare...
È solo che vorrebbe poterlo fare anche lui.


Le porte della stanza si spalancano, e fra la confusione generale riesce a vedere entrare una testa riccioluta, che raggiunge subito per avvisare che l'altro allenatore sta per arrivare:
"Harry! Ciao! Come va?"
chiede Payne con un mezzo sorriso.
"Ehi, Liam! Tutto bene, sto aspettando che arrivi Zayn, ah, quel ragazzo! Sempre lento come la fame!" dice l'altro, e a Liam sale un improvviso megasorriso sul viso:
"Davvero? È qui?"
chiede contento, ma deve ricredersi quando Harry scoppia a ridere:
"No... Scusa, volevo solo provare una cosa... Non si è ancora rimesso del tutto, però ti saluta tanto"
conclude il riccio, e alle sue parole Liam -non ci crede nemmeno lui- diventa color peperone:
"Davvero?!?"
parla agitato, ma Harry annuisce solamente, perché è appena arrivato il suo Louis, e ora non riesce a vedere né a sentire qualcosa che non riguardi lui, e poi, beh... 
Non poteva mica tradire il suo amico e confessare che gli aveva chiesto, tutto vergognoso, di dire "ciao" a Liam per conto suo...



Il giorno dopo sono chiusi in una delle aule inutilizzate della scuola, Niall, Zayn ed Harry.
L'irlandese soffia scocciato, perché non ne può veramente più di sentire il più piccolo continuare ripetere che non è mai stato più felice di così, che è il ragazzo più fortunato del mondo, che Louis è dolcissimo e via di questo passo.
Niall si volta speranzoso verso Zayn, magari qualcuno con la mente ancora in funzione e non accecata dall'amore è rimasto!
Ma quando il biondo si gira e vede che l'altro ragazzo fissa il soffitto con sguardo malinconico e pensieroso perde ogni speranza, si butta le mani fra i capelli e prova a soffocare un grido di disperazione.
"Ragazzi! Per favore! Sto impazzendo, letteralmente! Ho bisogno di qualcosa di nuovo!"
li implora con le mani giunte, e i suoi compagni capiscono, perché, beh, Niall è una specie di Irlandese iperattivo e queste situazioni di stasi lo mandano in crisi.
Allora Harry inizia:
"Beh, quando Lou..." 
e Zayn sghignazza dell'espressione sconvolta di Niall, che di qui a due minuti pare essere pronto a buttarsi giù da una finestra: non è cattivo, solo che ha sempre bisogno di essere in movimento, di parlare, insomma, di fare qualcosa: è più forte di lui.
Harry mette il broncio:
"Dicevo, che quando Louis era ancora nello spogliatoio della palestra... Indovinate chi mi ha 'ricevuto'?!" 
dice graffettando l'aria con due dita, mentre Zayn prova ad apparire indifferente, guardando fuori dalla finestra.
Ah! Finalmente pane per i denti del biondo, che inizia a sfregarsi le mani e sorride sornione al suo amico:
"Mah, non saprei, Harry! Chi ti ha salutato all'entrata della PALESTRA dove lavorano Louis e IL SUO AMICO??" 
Harry gli tira una gomitata nello stomaco, però sta comunque al gioco;
"Proprio lui, Liam! Zayn, ti ricordi di Liam, vero?!"
Ed entrambi gli amici ridono quando il moro si gira ringhiante verso di loro, fulminandoli con lo sguardo e correndo via, perché:
"Non voglio saltare anche la lezione di arte, ragazzi!".

Harry guarda Niall.
Niall guarda Harry.
"Credi che..."
"Già. Dobbiamo fare qualcosa!"
Convengono entrambi gli amici.


Ciaoooo 
*schiva i vari oggetti lanciati*.
Sooo sooo sorry!
Perché questa robaccia è pronta da prima delle vacanze, ma non l'ho pubblicata perché non mi convinceva affatto (e neanche ora, ma.).
*Prova a scrivere fluff*
*Fallisce miseramente*
Davvero, l'intenzione c'era!
Comunque, sono qui per farvi vedere che sono ancora in vita e buh, vi lovvo tanto, voi che mi leggete <3