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Autore: freelikewind    19/01/2014    7 recensioni
La storia si basa sugli avvenimenti che accadranno con il ritorno a sorpresa di Slade.
Deciso a vendicarsi, l'uomo punta gli occhi sulle persone più significative nella vita di Oliver,
ponendolo così dinanzi a scelte drastiche che cambieranno per sempre il suo futuro, la sua
vita, e i suoi sentimenti.
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen, Slade Wilson, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo 4

La riconciliazione.


Erano trascorse diverse ore dalla discussione che aveva prodotto una frattura all'interno del trio, ma Oliver non aveva ancora fatto ritorno.
Felicity fissava costantemente le lancette dell'orologio che scandivano i secondi trascorsi con inesorabile ed estenuante lentezza.
Diggle, invece, passeggiava ansiosamente all'interno del covo, rilasciando numerosi messaggi nella segreteria telefonica di Mr. Queen.

Ehy Oliver, sono sempre io. Questo è l'ennesimo messaggio che ti lascio, fatti sentire al più presto. Dobbiamo chiarire...

Sospirando concluse la chiamata, avvicinandosi alla segreteria dall'espressione triste e preoccupata.

Ancora niente. Forse sarebbe meglio riprendere il discorso domani mattina, con calma e dopo aver riposato. Sembri piuttosto stanca, sai?

Disse spintonandola amichevolmente con la spalla, sperando di distrarla dai pensieri che la angosciavano.
Il tentativo sembrava aver raggiunto un'ottimo esito. Felicity gli rivolse uno dei suoi calorosi sorrisi, scuotendo leggermente la testa.

No, io resto ancora un pò. Ho bisogno di chiarire la situazione entro stasera, altrimenti questa notte non riuscirò a chiudere occhio. Tu và pure, devi essere distrutto dopo una giornata così pesante.

Nah...ho attraversato momenti peggiori. Come, per esempio, l'afrodisiaca sensazione di stordimento dopo aver testato sulla propria pelle gli effetti della Vertigo.

Non t'invidio affatto.

Puntualizzò Felicity, ridendo divertita.

Una volta stavo per trovarmi nella tua stessa situazione, ricordi? Quando il Conte mi ha rapita...

E poi Oliver ti ha salvata.

Specificò Diggle, enfatizzando quella frase.
Felicity lo osservò per qualche secondo, intuendo il messaggio sottinteso. 

Già...

Sussurrò abbassando lo sguardo e rivivendo quegli attimi di puro terrore nell'ufficio di Oliver, quando il Conte premeva l'ago della siringa sulla sua gola, prima di essere freddato da tre frecce per poi precipitare nel vuoto. Non avrebbe mai dimenticato la determinazione e la rapidità con cui Oliver aveva scagliato quelle frecce per salvarla. E la dolcezza con cui si era preso cura di lei quella stessa sera, calmandola e rassicurandola.

Credi davvero che se avesse saputo che tu fossi in pericolo non sarebbe corso immediatamente da te per salvarti?

Domandò Diggle, cercando di riprendere in mano quel discorso lasciato in sospeso ore prima.

Non dubito di questo, Diggle. Sò per certo che Oliver sarebbe venuto, il vero problema è quando! Oggi lo ha dimostrato, ha scelto Laurel.

Felicity, lui non aveva la più pallida idea che anche tu fossi stata rapita. Sicuramente avrebbe agito diversamente e avrebbe trovato il modo di salvarvi entrambe, lo sai.

Ultimamente non sò più niente...

Non ti avrebbe mai lasciata lì.

Continuò cercando di rassicurare la ragazza che scuoteva la testa convinta del contrario.

Stamattina sai cosa mi ha chiesto non appena è arrivato in azienda? Di te. Era molto preoccupato per la tua assenza, continuava a domandarmi se avessi tue notizie, se avessi avvertito qualcuno del ritardo...

E sai perchè? Non aveva la sua segretaria personale che gli portasse il caffè e svolgesse le solite fastidiose mansioni che tutti i miei colleghi si rifiuterebbero di eseguire.

No ti sbagli. Non aveva la sua partner che lo spronava ad iniziare la giornata con la giusta carica.

Felicity si voltò verso di lui, guardandolo sorpresa.

Senti, io non sò cosa ti abbia detto quel tipo da farti dubitare così tanto della buona fede di Oliver, ma...tu sai che ha torto. Entrambi conosciamo Oliver, e forse meglio di chiunque altro.

Dopo una breve pausa si avvicinò al suo viso, assumendo un'espressione buffa.

Anche più di Laurel.

Le fece l'occhiolino, poi si allontanò dalla scrivania, infilandosi la giacca di pelle.

Felicity sorrise un pò imbarazzata per aver mostrato così spudoratamente la sua gelosia.
Ormai era evidente, e anche Diggle si era accorto dei sentimenti che nutriva per Oliver, seppur non ricambiati.
Doveva imparare a controllare meglio le proprie emozioni.

Beh, io vado, parlerò con Oliver domattina con calma, vuoi un passaggio?

Felicity scosse la testa,

No, rimango un'altro pò, tu vai.

Sicura?

Si tranquillo, vai. Quì sono al sicuro.

Ok.

Le sorrise cordialmente.

A domani.

Buonanotte.

Lo saluto Felicity, inseguendolo con lo sguardo fino all'uscita dal covo.

Rimasta sola si diede un'occhiata intorno, nel silenzio di quella stanza che aveva dato vita a tutto. Prima di allora era una comune e semplice impiegata in una delle più grandi aziende rinomate al mondo. Ma solo dopo aver solcato la soglia di quelle quattro mura, sentiva di essere diventata parte di qualcosa, o meglio di qualcuno,  perchè solo dopo aver accompagnato Oliver al covo, era entrata a far parte a tutti gli effetti della sua vita. Niente più disperate ricerche online per scoprire qualcosa di più su quel misterioso ragazzo che le aveva rubato il cuore. Lavorando costantemente con lui, aveva ricavato molte più informazioni personali di quanto un banale social network avrebbe potuto offrirle. Aveva intravisto l'altra faccia del suo volto che nascondeva al resto del mondo. Tutto quel doloroso passato, che reprimeva con tanta repulsione, ma che ogni volta riaffiorava più prepotente di prima. Si chiedeva se la loro discussione aveva riaperto un'altra dolorosa cicatrice, se il suo comportamento l'avesse ferito o deluso...Non avrebbe sopportato di essere la causa delle sue angosce. Tutto quello che voleva era restargli accanto per aiutarlo a richiudere le vecchie ferite e a lasciarsi il passato alle spalle. Avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di vederlo felice, nonostante soffrisse nel vederlo in compagnia di donne molto più belle e attraenti di lei. Ormai rassegnata all'idea, diede un'ultimo sguardo alle lancette dell'orologio che segnavano la mezzanotte passata. Si alzò dalla scrivania e si avvicinò al contatore elettrico, per spegnere tutte le luci. Ma uno strano rumore all'ingresso attirò la sua attenzione. Quando le porte si aprirono, il volto di Felicity s'illuminò riconoscendo la figura di Oliver che avanzava nel covo.

Sei quì!

Esclamò esultando, quasi rassicurando quella parte interiore che ormai si era rassegnata all'evidenza.

Oliver si bloccò sorpreso nel vederla ancora lì. Credeva che ormai quel luogo fosse del tutto desolato a che avrebbe potuto crogiolarsi nel suo senso di colpa in totale e completa solitudine. E invece lei era ancora lì, ad attenderlo. Dopo tutte quelle ore.

Ok, in questo lasso di tempo ho avuto modo di creare mentalmente un discorso decente da esporre, quindi ti prego di ascoltare senza interrompere.

Lo incitò, avanzando verso di lui.

Per prima cosa, sarà anche banale e scontato, ma credo che la frase che esprima meglio il punto focale del discorso sia...Scusa.

Oliver chinò leggermente il capo, aggrottando le sopracciglia. Non era lei quella a doversi scusare, bensì l'opposto.

Scusa per averti aggredito, scusa per aver dubitato di te, scusa per aver riaperto vecchie ferite, e sopratutto scusa per non averti creduto. Non è da me...Io non sono una di quelle persone diffidenti, con la puzza sotto il naso, che si permette di giudicare la vita degli...sono totalmente l'opposto. Mi sono comportata da stupida, e sono tremendamente dispiaciuta.

Felicity...non c'è assolutamente nulla che io debba perdonarti. Voglio dire...

Scosse la testa accorciando la distanza che li separava.

Non biasimo il tuo comportamento...al tuo posto probabilmente avrei reagito anche peggio. La colpa è mia perchè vi ho raccontato la mia storia solo in parte...

Non eri tenuto a farlo...E' la tua vita privata.

E' vero, ma siamo una squadra. Non dovrebbero esserci segreti fra noi...

Felicity inspirò profondamente abbassando lo sguardo, mentre Oliver prese posto sulla scrivania precedentemente occupata dalla bionda segretaria.

Quel giorno scelsi di salvare Sara.

confessò a denti stretti, evitando di incrociare lo sguardo di Felicity.

Non sò esattamente perchè... Forse per puro istinto, o forse perchè nonostante tutto, lei fà parte di me, dell'Oliver che avrei voluto tornare ad essere...
L'Oliver che ero prima di precipitare su quella maledetta isola infernale. Mi sono esposto e ho protetto Sara, decretando la morte di Shado, la persona che ha
contribuito a farmi diventare il guerriero che sono adesso, la persona che sono adesso. L'ho vista morire davanti ai miei stessi occhi, e da allora non c'è un solo
giorno in cui il senso di colpa non mi divori dentro.


Felicity rimase in totale silenzio, ascoltando afflitta, quella confessione tanto dolorosa che Oliver stava esternando.

Slade aveva ragione. Sono responsabile della sua morte. Ma su una cosa si sbaglia...non avrei mai ripetuto lo stesso errore con te.

Stavolta trovò il coraggio di affrontare apertamente il suo sguardo, rischiando di leggere lo sdegno e il disappunto che provava, dai suoi occhi.
Con sua enorme sorpresa, invece, tutto quello che riusciva a scorgere era un'espressione triste e addolorata, celata dietro lo spessore delle lenti.

Se avessi saputo prima del tuo rapimento, non avrei esitato un solo istante per venirti a salvare.

Ti credo.

Sussurrò lei flebilmente, accennando un lieve sorriso.

All'inizio non avevo alcun dubbio...è solo che...ho cominciato a credere che stessimo ripetendo il passato, che se ti fossi ritrovato nella medesima situazione...

Avrei trovato un modo per salvarvi entrambe.

l'anticipò lui, cogliendola di sorpresa.

Felicity, io non posso perderti. Ho bisogno di te.

Lo sò, hai bisogno della tua impiegata isterica che giornalmente ti annoia con le sue lamentele e i suoi continui piagnistei.

Commentò sarcasticamente, allentando la tensione e il silenzio imbarazzante che si era creato dopo quella confessione.

Oliver sorrise lievemente, scuotendo la testa.

No, ti sbagli. Ho bisogno della mia partener.

Felicity tornò improvvisamente seria, spiazzata da quell'ultima affermazione, la stessa espressa da Diggle solo qualche ora prima. 

A quanto pare sono avanzata di grado...

Oliver non riuscì a trattenere una risata sommossa.

Così sembrerebbe...

Confermò, condividendo insieme a lei quell'impacciato momento di intimità che si era venuto a creare fra di loro.
Era la prima volta che si sentiva così goffo e insicuro in compagnia di una donna. Solitamente sapeva sempre come
comportarsi, e quali armi vincenti sfoderare per conquistarne una. Ma lì, in quel preciso istante, sentiva di essere
ritornato un adolescente imbranato, alla sua prima cotta.

Grazie...
bisbigliò dolcemente Felicity, prima di sancire quella riconciliazione con un cordiale abbraccio.

Oliver impiegò diversi secondi prima di ricambiare quel gesto estremamente affettuoso, 
stringendola a sè. Era stupito e meravigliato da quella reazione repentina e inaspettata, 
ma decisamente ben gradita. Involontariamente si ritrovò a inspirare il dolce profumo emanato
dai suoi capelli dorati e lucenti. Chiuse gli occhi per un breve istante, assaporando quella
sensazione di serenità interiore, che più di una volta aveva provato in sua presenza. Infine, con
suo sommo dispiacere, disciolse l'abbraccio rivolgendole un caloroso sorriso.

Rimane comunque un problema, Oliver...

riprese Felicity, stimolando la sua curiosità.

E sarebbe?

chiese confuso.

Non sono fuggita, è stato Slade a rilasciarmi a condizione che io lavorassi per lui. Mi ha dato a disposizione 24 ore per fare la mia scelta.
Inoltre ha specificato che nel caso mi rifiutassi, avrebbe agito di conseguenza. Così ho pensato che forse, momentaneamente, la soluzione
migliore sarebbe quella che io mi allontanassi per un pò di tempo da Starling City, potrei farmi ospitare da Barry e...


No.

Rispose categoricamente, interrompendola nuovamente.

Per quanto detestasse l'idea di Felicity costantemente in pericolo, quella di lei e Barry insieme da soli, era anche peggio.

Ho in mente un piano migliore...

[To be continued...]


Angolo Autrice.
Hello girls, come state? Avete guardato l'episodio di questa settimana? Io sono ancora tipo incredula e trasognante per le meravigliose scene Olicity che gli autori hanno deciso di offrirci! Come avete notato mi sono lasciata un pò influenzare dai dialoghi della 2x10, e ho voluto inserire anche quì il 'you're my partner' che abbiamo visto nell'ultima scena. Dopotutto lo trovo abbastanza aderente e in linea con la trama della serie, l'unica differenza è il motivo per cui si sono ritrovati a discutere ;) Per quanto riguarda il capitolo, spero che lo abbiate trovato interessante, non mi convinceva molto, ma ultimamente la mia ispirazione è andata a farsi benedire. Vi dico solo che non ho la più pallida idea di cosa scrivere nel prossimo capitolo, quindi non potrò neanche anticiparvi nulla, vi lascerò con questo terribile dubbio per tutta la settimana ahaha Pardon! Attendo con ansia di leggere tutti i vostri commenti. Un bacione, alla prossima!
  
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