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Autore: yamaan    04/06/2008    1 recensioni
Io che svengo a scuola...i miei pensieri in stato "d'incoscienza". è una brevissima one-shot e non è nulla di che, ma spero che almeno a qualcuno piaccia e che almeno a questi venga l'ideuccia di lasciarmi un commentino!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora, premetto che questa breve one-shot, originariamente è un compito che ci ha fatto fare la prof. Di italiano, e nel quale ho preso 7-8!

Non è nulla di che, ma mi farebbe piacere sapere anche il vostro parere!

É tutto inventato, a parte i miei pensieri su di lui, del quale non rivelerò il nome.

Cos'altro dirvi? Buona lettura?!

Ok, Buona lettura!!


SVENIRE PER PENSARE

-Allora Selene! Vieni a ritirare il compito! -

-Si prof... com'è andato? -

Le chiesi. È da quattro giorni che ho la febbre, ho ancora la tosse, un po' di raffreddore e poi con questo caldo pazzesco non riesco neanche a respirare bene.

Mi alzo di scatto per andare verso la cattedra e, dopo aver fatto solo due passi, mi ritrovo per terra.

Non vedo niente, mi sento pesante e i rumori intorno a me sono confusi, poi, il silenzio totale.

Sono letteralmente sommersa dall'oscurità.

Non riesco a percepire nulla.

So per certo che sono svenuta e sicuramente qualcuno mi ha sollevata da terra e stanno cercando di farmi rinvenire, ma non sento niente.

Però non voglio svegliarmi perché dove sono ora non c'è nessuno che mi disturba, nessuno che può farmi male.

In questo preciso istante ci sono solo io, o meglio, la mia mente, visto che non sento neppure il mio corpo quindi ci sono solo i miei pensieri.

Da quando lui mi ha scaricata non riesco più a pensare.

O almeno, io cerco di non focalizzare i miei pensieri su di lui, però adesso che sono sola posso farlo senza dare nell'occhio.

Non riesco a capire il perché.

Conta davvero tanto l'età? In fondo sono solo due gli anni che ci separano.

Ci siamo frequentati per sole tre settimane, non stavamo insieme ma non riesco a non pensarci...

Forse è per il fatto che lo vedo ogni giorno dall'altra parte del corridoio insieme a quell'altra.

Forse è per il fatto che ci salutiamo ogni mattina come se niente fosse, o forse è perché ho ancora la sua giacca arancione appesa nell'appendino del mio ingresso, dove spicca fra tutte le altre per quel colore che prima mi sembrava tanto brutto, ma che adesso reputo stupendo.

Forse è per il fatto che mi piace tutto di lui.

Dall'aspetto, al carattere, al modo di parlare, vestire e pensare.

Ma sarò scema?!?!

In un momento come questo, dove tutti si preoccupano per me, io perdo tempo a pensare a un ragazzo che non mi vuole più: mi sto comportando da perfetta egoista!

Adesso provo ad aprire gli occhi...cavolo sono pesanti pure le palpebre!

Mi sforzo un po' e una grande luce mi invade gli occhi.

Cerco di capire cosa mi sta succedendo attorno...

Sono distesa sulla panchina che si trova proprio di fronte alla mia classe, quella vicina alle macchinette...

-Ehi Selen ti sei svegliata?! -

L'unica persona alla quale ho dato il permesso di chiamarmi così è lui...si, proprio lui, il lui al quale ho pensato fino a un momento fa.

-Mmm...cosa è successo? -

Gli chiedo facendo la finta tonta.

-Sei svenuta e proprio mentre ti portavano fuori dalla classe io stavo andando in bagno quindi mi sono fermato qui. -

-Ahn...grazie-

-Grazie di cosa? -

-Bu...-

Sono un po' imbarazzata. Ho desiderato tanto parlargli come prima e adesso che ne ho l'occasione non riesco ad essere naturale.

Mi prende la mano.

Quella mano che mi piace così tanto: grande, con quei graffi che mi fanno ricordare tutte quelle volte che facevo finta di fargli male.

Faccio per alzarmi ma mi blocca.

-Stai ancora un po' giù: non ho voglia di tornare in classe...parliamo dai! -

Devo dire che come giornata non è andata tanto male! Lo so che non torneremo come prima, ma mi va bene così...in fondo è solo un ragazzo no?!?!



  
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