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Autore: iloveroseandrosie    20/01/2014    1 recensioni
" “Glielo dovrai dire prima o poi, Naomi”, disse Effy guardando insieme a lei, Emily che passava il controllo al metal detector a Gatwick. Naomi non rispose subito, anche perché se l’avesse fatto, sarebbe scoppiata in lacrime. Riuscì però a mantenere quel poco di auto controllo che le era rimasto, fece un lungo respiro e, pulendosi con il dorso della mano la lacrima che stava cominciando a scenderle giù sulla guancia, si girò e cominciò a camminare lentamente verso l’uscita."
Questa è la vera fine di Skins e di Naomily, quella che non ci strappa il cuore e non ci fa piangere lacrime e lacrime se ci ripensiamo, quella che tutti volevamo per loro, una fine bella tanto quanto il loro magnifico rapporto.
Si, dopo mesi, zollette di zucchero e quant'altro, l'amaro che mi ha lasciato Skins Fire in bocca non se n'è ancora andato. E forse non se ne andrà mai :(
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Elizabeth Stonem, Emily Fitch, Naomi Campbell
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Glielo dovrai dire prima o poi, Naomi”, disse Effy guardando insieme a lei, Emily che passava il controllo al metal detector a Gatwick. Naomi non rispose subito, anche perché se l’avesse fatto, sarebbe scoppiata in lacrime. Riuscì però a mantenere quel poco di auto controllo che le era rimasto, fece un lungo respiro e, pulendosi con il dorso della mano la lacrima che stava cominciando a scenderle giù sulla guancia, si girò e cominciò a camminare lentamente verso l’uscita.

Aveva scoperto di avere un tumore all’utero due mesi prima, ma il ricordo di quel giorno, quel maledetto giorno, era ancora vivo nella sua mente, come se fosse successo solo poche ore prima. L’unica persona che ne era a conoscenza, era la sua migliore amica nonché coinquilina: Effy. Nessuna delle due avrebbe mai detto che sarebbero diventate amiche, addirittura indispensabili l’una per l’altra. Negli anni del liceo si sopportavano a malapena. L’unica cosa che le univa era il loro odio per la sorella della fidanzata di Naomi, Katie. La odiavano, Naomi perché aveva quasi causato la fine del loro rapporto appena nato, ed Effy perché le aveva ripetutamente reso la vita difficile, prendendoci anche gusto nel farlo.

Quando era arrivato il momento di scegliere in che università andare, Emily e Naomi partirono per Goa, facendo il giro di tutta l’America del Sud in un anno. Tornate poi in patria, Emily andò a lavorare per un famosissimo fotografo a New York che, vedendo le sue foto del viaggio sul suo blog, l’aveva subito voluta per le sue pubblicità. Naomi invece, rimase a Londra con Effy, con la quale aveva mantenuto i rapporti dopo l’ennesimo finto ritrovamento del corpo di Freddie. Effy aveva bisogno di un’amica in quel periodo, e Naomi per lei da quel punto di vista, c’era sempre stata. Fin dalla prima volta che era finita in quella terrificante clinica di igiene mentale.

Per Naomi, Effy era l’unica persona sulla quale poteva contare se aveva bisogno di aiuto a causa della malattia da poco scoperta. Non poteva dirlo ad Emily, non se la sentiva. L’aveva già ferita troppe volte. E adesso, dirle che stava per rimanere sola, le sembrava una cosa così orribile che non ce la faceva.

Quell’ultima settimana, Emily aveva fatto una sorpresa alle due coinquiline, facendosi trovare in casa loro ad aspettarle. Sul momento, sia Effy che Naomi non sapevano se essere felici o infastidite dalla sua presenza. Naomi era ovviamente sollevata e felicissima di poter vedere, toccare e baciare di nuovo la sua bellissima ragazza, che vedeva solo una volta al giorno dentro ad un PC, anche se si sentiva come colta in flagrante. La sua ragazza non sapeva della malattia, e nasconderlo sarebbe stato difficile. Ma ce la doveva fare, la amava e non voleva che soffrisse o che, peggio ancora, lasciasse il suo magnifico lavoro negli States solo per lei. Non l’avrebbe permesso. Effy invece, non sapeva cosa doveva fare. Non sapeva se doveva dirlo lei ad Emily, sapendo che l’amica non gliel’avrebbe mai detto, o se invece doveva sostenere la scelta di Naomi e farsi gli affari suoi.

Durante quei giorni, Naomi sospese tutte le cure e le visite, onde evitare di sentirsi male con Emily. I medici le avevano detto che era troppo rischioso sospendere tutto d’un tratto, e anche Effy glielo sconsigliava, ma Naomi, come sempre, decise di fare di testa sua. Certo, passò dei giorni bellissimi con la sua ragazza, la maggior parte del tempo nel lettone di camera sua ovviamente. Le era mancata terribilmente.

Uno degli ultimi giorni della permanenza di Emily lì con loro, Naomi stava quasi per rivelarle tutto. Voleva solo sfogarsi, raccontare le sue paure e i suoi dubbi alla sua ragazza, la persona che amava di più al mondo, la stessa per la quale potrebbe morire se fosse necessario.

“Ems…? Sei sveglia?” disse una notte, mentre teneva stretta tra le sue braccia la ragazza. Si sentiva completa quando c’era lei.
“mmh…?”
“Ems, ti amo, così tanto che quasi mi spaventa” confessò la bionda.

Emily si alzò leggermente, per riuscire a vedere il viso della sua bellissima ragazza. Si chinò e la baciò così dolcemente che a Naomi venne da piangere. Ma si ritenne, e la strinse ancora di più a lei. Voleva sentire la sua presenza.

“Anche io ti amo. Vorrei poter stare qui tra le tue braccia per sempre” disse la rossa continuando a baciarla.

E dopo quelle parole, scoppiò in un pianto silenzioso, le lacrime che rigavano il duo dolce viso, come se tutto d’un tratto avesse capito che non sarebbe stato possibile rimanere così per sempre. Come se solo ora capisse che quel “per sempre” come lo intendeva Emily era diverso da quello che intendeva Naomi. Il “per sempre” della sua ragazza era duraturo, uno di quelli veri, mentre il suo poteva durare quanto? Sei mesi? Un anno al massimo. Non ce la poteva più fare a tenersi tutto dentro. Voleva solo piangere nelle braccia della sua ragazza e sentirsi amata.

Emily si accorso che qualcosa non andava, e, mettendosi a sedere sul letto, le prese la faccia tra le mani, asciugandole le lacrime.

“Naoms, cosa c’è? Perché stai piangendo? Sono qui, non succede niente, non me ne vado” le sussurrò nel tentativo di calmarla.
“Non ce la faccio più Emily, mi sento impotente, come se dovessi scomparire da un momento all’altro e lasciare tutto…” riuscì a dire tra un singhiozzo e l’altro.

Effy, che stava finendo un lavoro per il giorno dopo, era in salotto e aveva sentito dei rumori provenire dalla loro stanza. E non erano più i gemiti e le urla che sentiva ormai ogni notte – e non solo. Questi erano più come un pianto o un lamento… si avvicinò piano alla porta e sentì Emily dire: “Naomi cosa succede? Non sparirai, staremo per sempre insieme, io ti amo non potrei amare nessun altra come amo te, per me sei unica, senza di te morirei”.

Non va bene, pensò Effy. Se Naomi glielo sta per dire, questa cosa che ha appena detto Emily renderà tutto ancora più difficile!

Decise quindi di entrare nella stanza, e sedersi sul letto vicino alle due ragazze. Prese la mano di Naomi e cominciò ad accarezzarle il braccio dicendole che sarebbe andato tutto bene e che se ci fosse stato bisogno di qualsiasi cosa, lei era lì per aiutarla.

“Effy, cosa succede? Perché fa così?” chiese Emily sempre più stupita dal comportamento delle due.
“Naomi… forse è meglio che le spieghi cosa succede, è arrivato il momento” disse Effy in un tono che non sembrava neanche lontanamente un suggerimento, ma molto di più un ordine.
“Effy cosa succede? Qualcuno mi spiega per favore?” disse Emily questa volta sembrò quasi una supplica.

Dopo una decina di secondi, che ad Emily sembrarono un’eternità, Naomi bevve un sorso d’acqua, prese un grande respiro, e cercò di trovare le parole giuste per spiegare alla sua ragazza quella brutta novità.

“Ems, voglio prima che tu mi prometta di lasciarmi finire, e di non piangere… non potrei reggerlo” chiese Naomi, cercando di tenere a bada le lacrime.
“Naomi mi sto preoccupando cosa succede?”
“Circa due mesi fa, ho fatto una visita di routine all’ospedale. Il medico mi disse che nelle analisi delle urine c’erano dei valori sballati e che avrei fatto meglio a tornare la settimana dopo per un’ecografia. Quando arrivarono i risultati, il mio dottore mi disse che… non ce la faccio Effy…” e scoppiò a piangere nelle braccia dell’amica che cominciò a cullarla e ad accarezzarle i capelli per cercare di calmarla.
“Emily, a Naomi hanno scoperto un cancro all’utero in stadio avanzato. Stiamo facendo tutte le cure possibili, ma niente sembra arrestarlo.” E detto quello, anche Effy sentì rigarsi il viso da una lacrima.

Emily a quelle parole per poco non svenne. Naomi piangeva ancora, Effy, anche se cercava di essere la forte delle tre, non riuscì e pianse anche lei.
Tutta la notte continuò tra pianti, abbracci e parole confortanti da parte di Effy ed Emily per assicurare a Naomi che loro ci sarebbero state per lei, qualsiasi cosa sarebbe successa.

E quello a cui Naomi non smetteva di pensare era che sì, loro ci sarebbero state, ma lei no. 
  
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