Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
Segui la storia  |       
Autore: MetalheadLikeYou    20/01/2014    1 recensioni
Indossai i miei Ray-Ban e mi infilai in un taxi, che mi portò proprio sotto la casa di mio fratello.
L'autista gentilmente mi aiutò a scaricare tutta la mia roba e se ne andò.
Sbuffai e andai a suonare alla porta.
Suonai una volta.
Due volte.
Tre volte.
La porta si aprì e un ragazzo mi fissò con gli occhi sgranati, erano verdi come i miei.
Genere: Erotico, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Synyster Gates, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 2


 
<< Quindi sai anche suonare?>>
<< Eh già>> risposi, mentre Matt fissava i miei strumenti, ormai riposti sui rispettivi piedistallo.
Ce ne stavamo seduti a terra, tutti e due con la testa poggiata sul letto e fissavamo il nostro bel lavoretto.
Era sera e noi avevamo passato tutto il pomeriggio a sistemarmi nella mia nuova stanza.
Mentre ci impiccavamo per attaccare, anche nel punto più alto delle pareti, i miei poster e i miei vari e strani disegni, parlavamo dei nostri stili, delle nostre vite e per quanto fossimo stati distanti, improvvisamente ci ritrovammo ad essere vicini.
Vicini in tutto.
Nelle nostre vene scorreva lo stesso sangue ribelle, lo stesso sangue legato alla musica e come se non fossimo mai stati separati ci sentimmo di nuovo legati da quel fortissimo sentimento fraterno.
Sbadigliai.
Ci alzammo da li, scendendo le scale e ordinando un cartone di pizza.
Eravamo troppo stanchi per cucinare e troppo stanchi per uscire.
<< Che programmi hai per domani?>> mi domandò mio fratello, addentando l'ultimo pezzo di pizza.
<< Dormirò, mi farò un giro qui per capire dove cazzarola sono e poi non so...>> risposi scrollando le spalle.
<< Non dovresti iscriverti a scuola?>> mi domandò ridendo.
<< Anche>> sbuffai.
<< Andiamo ti accompagnerò io>>
<< Ok, grazie, senti, ho sonno io vado a dormire>>
Mi alzai, prendendo il mio cartone di pizza.
<< Faccio io, vai, lo vedo che sei stanca>>
<< Grazie>>
Mi buttai a letto, riflettendo sul fatto che forse ero stata troppo fredda con Matthew, ma sicuramente era solamente colpa della stanchezza e della grande novità, gli avrei chiesto scusa.
Mi addormentai.




 
Il suono assordante e ripetitivo della sveglia di Matt, mi stava innervosendo.
Girai la testa dall'altra parte ficcandola sotto al cuscino cercandovi riparo, ma quel terribile suono mi stava perforando i timpani, così sbuffando ancora mezza addormentata mi alzai e mi imbucai in camera di quello che, in boxer, dormiva spaparanzato sul letto.
Stoppai quel rumore e tirai un sospiro di sollievo.
<< Buongiorno>> mi disse lui, facendomi prendere un colpo.
<< Giorno, scusa per ieri, magari ti sono sembrata fredda ecco non era mia intenzione...>>
<< Wo wo, rilassati, l'ho capito ehi, vieni qui, dormiamo ancora>>
<< Ti ricordo che dobbiamo inscirvermi a scuola>> risposi, ma lui mi prese un braccio e mi tirò a se, trascinandomi nel letto e chiudendo di nuovo gli occhi.
<< Matt>> lo chiamai, facendogli il solletico proprio nello stesso punto dove lo soffrivo io.
<< Oddio che palle, per una volta che non ci volevo andare>>
Si alzò, lo fissai, anche lui era pieno di tatuaggi e a differenza mia, era alto.
Ero anche più piccola di lui di 9 mesi.
<< Quindi devi fare l'ultimo anno?>> mi domandò lui, ridendo.
<< Si perchè?>>
<< Credo che rientreremo in qualche classe insieme, oh perfetto conoscerai i miei amici, il mio gruppo>>
<< Perchè tu hai un gruppo? E poi come rientreremo?>> domandai curiosa e sinceramente elettrizzata.
<< Si ho un gruppo e...sono stato bocciato>>
Rispose fiero, portando il petto in fuori, scossi la testa ridendo e pensando quanto, anche se non conoscendoci veramente, fossimo simili nei modi.
Andai a prepararmi, concendomi anche una doccia veloce.
Indossai un paio di Jeans neri e una maglia senza maniche dei Megadeth, gruppo che seguivo da quando avevo 10 anni.
<< Ti piacciono loro?>> domandò Matt indicando la mia maglia, lo fissai e annuii, lui sorrise felice.
<< Come si vede che sei mia sorella>> esclamò di nuovo fiero, gli diedi una pacca sul braccio e insieme salimmo in macchina.




 
<< Qui ce la palestra...>> disse per l'ultima volta.
<< Matt ho capito>> risposi.
Dopo essermi iscritta ed aver appurato che li dentro era pieno di snobbettini e ragazze poco amichevoli, seguii quel pallone gonfiato di mio fratello per tutta la scuola, ricevendo occhiatacce da ogni singola persona.
Mi aveva fatto fare per due, quasi tre volte, il giro della scuola.
Tutto ciò mi ricordava il mio ex istituto, anche li le cose non andavano molto bene, però avevo la mia cerchia di amici e il mio "gruppo".
Sospirai.
<< Da domani verrai qui>> disse Matt allargando le braccia.
<< Allegria>> risposi di nuovo, in italiano e sbuffando sonoramente.
<< Andiamo, ti faccio fare un giro per la città>>
Passammo tutta la mattinata e il pomeriggio a girare per le strade di Huntington Beach, che assolata era veramente il Paradiso sceso in terra.
Non mi dispiacevano quei posti e si sentiva la differenza dalla mia nazione.
<< Sta sera ti va di uscire?>> domandò mentre io, ero impegnata a poggiare sul tavolino davanti ai due enormi divani la pizza che avevo comprato.
<< Matt, sul serio, devo ambituarmi, dammi tempo per favore>>
<< Ok, allora rimango con te>>
<< Fa come ti pare>> dissi lasciandomi cadere su un divano, lui andò in cucina e tornò con due birre.
La mia mente era altrove, in un'altra città, in un'altra casa.
Mi vedevo ridere e camminare con i miei amici, ridere con Alice e scremmare al microfono nella sala prove dove ogni mercoledì e sabato io e il mio gruppo ci rinchiudevamo.
<< Cazzo, cazzo, cazzo>> se ne uscì lui, correndo verso la porta.
<< Dove vai?>> domandai incuriosita dal suo modo di fare.
<< Oggi è il mio turno allo studio per tatuaggi, scusa Amy ci vediamo dopo>>
Sorrisi pensando a quanto fosse sbadato mio fratello.
Salii in camera a prendere la mia chitarra e riscesi di nuovo, andando a sedermi su un gradino della  scaletta che dava sul giardino.
Mi misi a suonare qualcosa.
Per lo più suonai delle melodie piuttosto tristi e malinconiche, proprio come era il mio umore in quel giorno.
Restai li per un po.
Il suono che riuscivo a produrre toccando quelle corde mi rilassava.
La musica era sempre stata una parte fondamentale con la mia vita.






*****
Ciaooo :)
Devo ammettere che non mi aspettavo tutte queste visualizzazioni nel giro di un giorno, bene bene mi state facendo felice.
Poi che dire ringrazio Sullivan_s dream e sarettafly94 che hanno messo questa ff tra le seguite, grazie davvero.
Lasciatemi qualche commentino che mi rendete ancora più felice e soprattutto capisco se la mia storia vi piace o meno.
Dico davvero srivete quello che pensate.
Un bacione Jordison.
<3
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold / Vai alla pagina dell'autore: MetalheadLikeYou