Anime & Manga > Kuroko no Basket
Segui la storia  |       
Autore: Lys ap Adin    20/01/2014    3 recensioni
Le cinque volte in cui Momoi casualmente riuscì a dare un’occhiata a più di quanto si fosse aspettata (e la volta in cui invece non ci riuscì). Momoi e i Birilli; crackfic ambientata durante il periodo alla Teikou.
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Daiki Aomine, Ryouta Kise, Satsuki Momoi, Seijuro Akashi, Tetsuya Kuroko
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
(… e la volta in cui invece successe intenzionalmente)

VI – Akashi


Il fatto era che Satsuki era molto brava ad analizzare i dati. Era questo che la rendeva una brava manager ed una risorsa per la squadra, anche se questo era ciò che lei stessa diceva, e probabilmente era ciò che sul lungo termine le sarebbe stato più utile dell’abilità di saper correre avanti e indietro lungo un campo da basket inseguendo una palla. Ovviamente questo non l’aveva mai detto ad alta voce.

Per essere una brava analista servivano dei dati accurati, e quando si trattava dei suoi dati, Satsuki si trovava a volerli avere il più completi possibile. Aveva scoperto che non esisteva il concetto di troppi dati, che si trattasse del rapporto assist/palle perse di Ki-chan, della percentuale di tiri liberi riusciti di Midorin, o del programma di allenamento delle scuole avversarie e di come questo influenzasse il progresso dei giocatori. Dopo la partita contro il Suginami era ormai chiaro che anche i dati non strettamente connessi al basket potevano rivelarsi utili; quella partita ebbe molto più senso dopo che Satsuki ebbe scoperto che il loro centro era appena stato mollato dalla fidanzata, che ora usciva con un modello collega di Ki-chan. Nessun dato era troppo piccolo o insignificante per essere considerato nei termini del suo potenziale impatto sulla marcia verso la vittoria assoluta della Teikou.

Bene, questo era quanto si era detta Satsuki quando sentiva di dover motivare razionalmente i suoi vari tentativi di sorprendere Akashi-kun svestito. Quando si sentiva di essere onesta, era disposta ad ammettere che si trattava soltanto di un certo grado di interesse morboso mischiato all’irritante sensazione di aver lasciato un lavoro incompiuto. Dopo tutto, le circostanze avevano agito in modo da farle casualmente vedere tutti i ragazzi tranne Akashi-kun. Non poteva farci niente, se il suo naturale senso inquisitorio insisteva perché lei completasse il set di dati, no? Certo che no. Davvero, la sua curiosità era praticamente scientifica.

Oppure, va bene, avrebbe anche potuto solo essere il fatto che alcuni ragazzi sembravano essere stati molto shockati quando gli aveva visto il pacco, combinato con il fatto che non aveva mai visto Akashi-kun turbato.

Sfortunatamente, la sua curiosità sembrava destinata a rimanere insoddisfatta, perché i suoi vari tentativi di dare una doverosa occhiata ad Akashi-kun fino a quel momento erano tutti falliti. Entrare saltellando negli spogliatoi nei momenti più strani voleva dire che riusciva a vedere molta pelle, soprattutto quella di Ki-chan (che non sembrava provare nessuna vergogna), ma in qualche modo Akashi-kun riusciva sempre ad essere il meno svestito. Neanche alla sauna le era andata meglio; Akashi-kun preferiva tenere il suo asciugamano decorosamente legato in vita. La gita ad un’onsen era stata un buco nell’acqua dall’inizio alla fine; le misure che impedivano ai ragazzi di sbirciare dalla parte delle donne funzionavano benissimo anche in senso opposto. Era davvero frustrante, ed a peggiorare le cose c’era il fatto che Satsuki pensava che Akashi-kun sapesse benissimo cosa stava cercando di fare e stesse ridendo di lei alle sue spalle.

Si arrivò allo scontro finale, per così dire, poco prima della Winter Cup. Akashi-kun decise di parlarle alla fine di un allenamento, conducendola nell’ufficio del club per una riunione sul loro primo avversario ai preliminari. Appena arrivati là, però, chiuse la porta e guardò tranquillamente Satsuki. “Momoi-san, non pensi che questa situazione sia durata abbastanza?”

Satsuki pensò che valesse la pena di fingersi innocente, quindi sbatté le palpebre e chiese sorridendo, “Come scusa?”

Ma Akashi-kun non ci cascò. “Finora non ho mai detto niente perché sembravi divertirti, ed il resto della squadra non ne è particolarmente infastidito, ma stai diventando una fonte di stress per Shintarou, e lui mi serve in forma per l’inizio del torneo.”

Satsuki sospirò. “Povero Midorin. Ormai avrebbe dovuto notare di essere l’unico infastidito dalla cosa.”

“Shintarou è un ragazzo corretto e beneducato,” disse Akashi-kun, con tono di rimprovero.

Satsuki ridacchiò. “Io invece non sono una brava ragazza,” disse. “Dopo tutto sono cresciuta con Dai-chan, sai.”

“Sì,” disse secco Akashi-kun. “Di solito si nota.”

Non era mai stato particolarmente influenzato dal suo sorriso con le fossette, ma Satsuki glielo rivolse lo stesso. “Va bene, per l’interesse di Midorin smetterò per la durata del torneo.”

Akashi-kun la osservò a lungo, lasciando trascorrere parecchi ticchettii dell’orologio appeso alla parete. Poi sospirò. “Nijimura-san non mi ha mai avvertito di questo genere di situazione,” disse, mentre si slacciava la cintura ed apriva i pantaloni. “Non capisco come non gli sia venuto in mente.”

Satsuki si imbronciò mentre lui si abbassava i pantaloni e la biancheria intima. “Così è sleale, Akashi-kun. Stai rovinando tutto il divertimento.”

“Sì, il punto era quello,” le rispose.

Satsuki sbuffò e sventolò una mano verso di lui. “Okay, okay, hai vinto tu.”

Akashi-kun si ritirò su i pantaloni ed iniziò a sistemarsi. “È ovvio che abbia vinto io,” le disse sorridendo. “Lo faccio sempre.”

 Satsuki gli fece una linguaccia e si girò per tornare alla palestra. Mentre la porta si richiudeva dietro di lei, riuscì a sentire un mormorio esasperato: “Davvero, cosa mi tocca fare per questa squadra.”

Riuscì a trattenere le risate, perché anche se era vero che Akashi-kun aveva vinto aggirando tutti i suoi tentativi di coglierlo sul fatto, lei aveva completato il set di dati, dopo tutto, e quindi non aveva perso.







 
NdT: Ed ecco l’ultimo capitoletto di questa storia!
Spero che vi sia piaciuta e che vi abbia fatto anche solo sorridere un po’.
Detto questo, non mi resta che ringraziare i lettori, chi ha messo la storia tra le seguite e chi tra le preferite :)
Nienor_11
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroko no Basket / Vai alla pagina dell'autore: Lys ap Adin