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Autore: Robyn98    20/01/2014    2 recensioni
Ho poco tempo, troppo poco tempo,venti minuti precisamente.
Mi è stato concesso solo questo per tornare indietro nel 4 e recuperare tutte le mie cose e tornare indietro sul hovercraft che mi aspetta per portarmi al distretto 13. Ma non mi importa delle mie cose, devo solo portare via Annie con me
Busso ripetutamente alla porta,ma non viene nessuno.
Inizio a preoccuparmi sul serio
Tiro un calcio alla porta che si spalanca violentemente ed entro con cautela. Sembra tutto fermo,statico. Mi avvio verso il corridoio che porta alle camere, entro in quella di Annie
riesco a sentire il suo profumo: pioggia,vaniglia e mare
ma lei non c’è, non c’è nessuno
Dove sei Annie?
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo
 
Sulla spiaggia il sole è alto nel cielo, il mare è suo amico e riflette la sua bellezza nel suo specchio senza fine. Il distretto 4 è così, semplice eppure bellissimo, proprio come il mare.
Annie tiene il piccolo Noah tra le braccia, ci parla, lui non capisce cosa gli sta dicendo la sua mamma  eppure sorride, con quel sorriso luminoso e innocente che solo i bambini riescono ad avere. Ha quasi un anno, gli occhi azzurri e verdi, un misto fra i colori dei suoi genitori e i capelli biondi e riccioli, con qualche sfumatura rossastra, quelli sono indubbiamente di Finnick.
Annie lo poggia a terra e piano piano toglie le mani dalla sua pancia e lo lascia libero, sta per compiere i suoi primi passi da solo. Dall’altra parte Finnick si abbassa e tende le braccia verso di lui
“Forza Noah, vieni da papà ce la puoi fare!” sorride come mai in vita sua.
Noah muove lentamente le sue gambe paffute e i suoi piedi affondano nella sabbia. Barcollando fa un passo dopo l’altro, Annie sempre dietro di lui pronta a prenderlo e Finnick con le braccia aperte pronto ad accoglierlo.
Così come un’aquila che sta imparando a volare Noah sbatte per la prima volta le ali, un passo dopo l’altro raggiunge papà Finnick, che lo prende e lo fa saltare in aria, mentre il piccolo ride.
Annie li raggiunge e ride insieme a loro.
Finnick mette Noah sulle sue spalle e poi da un bacio ad Annie, non c’è stato giorno in cui non l’abbia baciata e non gli abbia detto “ti amo”.
Finalmente sono felici, la prospettiva di un futuro divisi per sempre non c’è più, ora c’è solo la certezza che la guerra è finita, anche se gli incubi non finiranno mai.
Annie non ha più attacchi ormai, come se la nascita del suo bambino abbia fatto da medicina a tutti i mali che si celavano nel suo cuore.
Finnick è libero ora, non deve più vendere il suo corpo ad altre donne, ora l’unica a cui dona tutto sé stesso è Annie, come è giusto che sia, come sarebbe dovuto essere fin dall’inizio.
 
I tre si allontanano stretti l’uno all’altro verso casa loro, come un unico essere che domina tutta la spiaggia.
Tanti piccoli pezzi di vita hanno risanato il buco di incertezze che si celava nei cuori:
 
Una lettera di Katniss per Annie, in cui la ringrazia per essere stata la persona che l’ha aiutata a sopravvivere da sé stessa, ma che avrebbe avuto ancora bisogno del suo aiuto, essendo incinta.
 
Una visita da parte di Johanna, che per la prima volta dopo tanto tempo si è lasciata andare piangendo vedendo per la prima volta il piccolo Noah.

Un invito al matrimonio di Dennis e Ambra
 
Una tomba, creata per piangere sull’anima in pace di Mags
 
Un “ti amerò sempre” detto prima di addormentarsi.
 
 
Non c’è stato giorno in cui Finnick non abbia guardato Annie rivedendo in lei la ragazza che fu sorteggiata per gli Hunger Games, che camminò tremante verso il palco e che vinse i giochi tornando da lui. La ragazza con l’anima fragile e il cuore distrutto di cui si innamorò e che diventò come l’aria per lui
 
Non c’è stato giorno in cui Annie non abbia guardato Finnick rivedendo il ragazzo di cui tutta Capitol City era innamorata, che fingeva di sorridere e poi piangeva in disparte, dove nessuno poteva comprendere il suo dolore, a parte lei, che però si limitava a guardarlo da lontano. Lui che era irraggiungibile per lei, scoprendo poi che era lei quella irraggiungibile per lui. Così si erano trovati, a metà strada, in mezzo al suo pianto e alle sue urla e si erano consolati, trovati, amati.
 
Non c’è stato giorno in cui Finnick e Annie non abbiano guardato il loro piccolo Noah, il loro piccolo angelo dagli occhi verdemare che solamente con il suo sorriso e la sua risata era riuscito a far dimenticare a loro due la guerra e la paura.
 
L’amore fra Finnick e Annie era così forte che solo la morte poteva dividerli…anzi…forse nemmeno quella.

Annie 


Finnick


Dennis


Ambra


Nathan


Isadora



Angolo Autrice (in lacrime)
Oh Mio Dioooo non ci credo........ce l'ho fatta, è finita davvero. Da un parte sono strafelice di essere riuscita a concluderla, ma dall'altra sono triste perchè ci avevo preso gusto a scrivere tutte le cazzate che mi passavano per la testa hahahahahha so di avervi fatto penare con i miei schizzi di cattiveria ma alla fine spero siate felici del risultato finale *scende una lacrimuccia
volevo dire grazie davvero con tutto il cuore a tutte quell ragazze che hanno recensito e a tutti gli altri che semplicemnete hanno sprecato anche solo un minutino della loro giornata per leggere la mia storia, in particolar modo grazie ad Annabeth Jackson che credo sia una delle mie lettrici più accanite e che ho fatto penare davvero tanto con il mio sadicismo ahahahhah.
sto già lavorando ad altre ff sempre in tema Finnick e Annie, quindi non rimarrete molto tempo sole senza la mia cattiveria, sentirete ancora parlare di me muahahhahaha.
Dedico questa storia a una delle mie più grandi amiche: Francesca, anche lei fangirl e ragazza mentalemnte squilibrata come me, ma Indispensabile per me.
dai su basta *piange ormai, è il momento decisivo, devo dire basta coi monologhi e salutare definivamente! Grazie ancora a tutte, non conosco nessuna di voi eppure mi sembra di avere più cose in comune con voi che con alcuni miei compagni di scuola (babbani)
Sentirete ancora parlare di me, un bacio enorme
C.

 
  
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