Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi
Segui la storia  |      
Autore: Dimea    05/06/2008    6 recensioni
Isabel Gomez, è una ragazzina di sedici anni,normale, in apparenza. Dolce e sempre sorridente... Ammirata da compagni ed insegnanti... La misteriosa fuga del fratello amato la turba... ma arriveranno dei messaggi, che le faranno capire la verità...su molte cose.
Una storia d'amore impossibile, ai confini del mondo e dello spazio... Un oscuro segreto si cela tra le mur della casa, ed un anima, che non riesce a trovare pace...
ATTENZIONE: Incesto volontario, ma senza scene esplicite.
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Premessa:
Il riferimento a fatti, cose e persone realmente esistenti o esistiti è puramente casuale.
L'intera storia mi appartiene, fatta eccezione solo per le canzoni/poesie/citazioni , che appartengono unicamente ed esclusivamente ai loro creatori/proprietari.


Dedico questa storia a mio padre ,
soprattutto,
Ma anche a chi mi ha sostenuto fino ad ora...
A Giada, Marta e Carla,
La mie migliori amiche, che mi sopportano ogni santo giorno,
Alle mie maestre di vita...
Adaralbion e Setsuka ,
Alla mia Mamy e alla mia Papy (non sono errorri di battitura),
Mello e Matt,
Che sopportano i miei piagnistei...
A Mia Madre...
Che un po' se lo merita,
nonostante le divergenze.
A tutte le persone che hanno letto almeno una mia storia,
e l'hanno commentata...
Grazie di cuore.


Messaggi senza Ritorno


Swallowed up in the sound of my screaming
Cannot cease for the fear
Of silent nights
Oh how I long for the deep sleep dreaming
The goddess of imaginary light


[Evanescence - Imaginary]




Capitolo I
Bloodie Rose


Isabel Gomez, era una ragazzina di sedici anni,normale, in apparenza.
Dolce e sempre sorridente...
Ammirata da compagni ed insegnanti...
Acuta ed acculturata...
simpatica e socievole.
Era l'alunna modello...
Ma Isabel sapeva nascondere perfettamente qualunque segreto...anche il più sporco...
Non era difficile per lei...
Il nasino all'insù, la pelle bianca, come di ceramica...le lentiggini sul naso.
I capelli biondi, come il grano d'agosto e gli occhi scuri.Insomma un aspetto da angioletto fatto e finito... ma con lei, la vita non fu molto clemente...
Non era molto alta,ed era anche magrolina... Era anche piuttosto cagionevole di salute,e questo aveva costretto i genitori, a farle prendere lezioni private, per tutta la durata delle medie ed elementari.
Viveva a New York con la sua famiglia,composta da Lei; la madre, Alexandra Connor; il padre, Francisco Gomez; e la sorella minore Lucinda Amelia. Una volta c'era anche Gabriel,  il fratello maggiore. Ma questo, dopo una furibonda lite con i genitori, scappò di casa senza più far ritorno... Fu un enorme dolore per Isabel, che amava il fratello con tutta se stessa...
Sì, amare, nel senso vero della parola...non l'amore fraterno...no...lo amava... E la cosa che la sconcertò ancora di più fu il fatto ,che essendo corrisposta, si aspettava almeno un addio...
Nulla...
Aveva aspettato invano per quattro mesi...
nulla...
Era dunque un anno, che Gabriel era scomparso...
un anno esatto, quel giorno...
Uno strano venerdì...
era agosto inoltrato...
il cielo divenne stranamente cupo,
nero quasi...
Cominciò a soffiare un vento gelido...
E il telefonino, lasciato sulla scrivania di ciliegio, vicino alla carta da lettere...
Isabel, prese in mano in cellulare,
un messaggio...
probabilmente era Juno,
la su migliore amica...
Ma quando al posto del destinatario, trovò uno spazio vuoto,
cominciarono ad affiorare i primi dubbi...
velocemente aprì il testo...

Ciao Paloma...quanto tempo...

No... non poteva essere...
Solo una persona la chiamava così...
nessun'altro sapeva di quel soprannome...
doveva per forza essere...

-Gabriel...-

continuò a leggere.

Questo è l'unico modo per poterti parlare...
So che stai bene...ma preferisco sentirlo da te, quindi...
Come stai?

Dova rispondegli...
subito!

-Io bene...e tu dove sei?-

lo inviò, sperando e pregando...in una risposta convincente.
Il telefono trillò ancora due volte...

Ma come, amore...
Mamma e papà non ti hanno detto niente?
Io non sono più tra voi...
ma sono sempre accanto a te...

Quel "non sono più tra voi"...
Certo, non era più parte della famiglia, ma...
Il sangue le si gelò nelle vene...
no...non poteva essere...
stava scherzando...
non poteva...no...

-Provamelo...-

Un'altra preghiera...
ancora esaudita...

Un altra volta...
una risposta...

Corri in giardino...
prendi una rosa bianca,
torna nella tua stanza, e posala sul davanzale...

Isabel corse...
Tagliò la rosa candida, sotto la finestra del cucinotto, e tornò nella sua stanza...
velocemente...
posò il fiore davanti alla finestra e si sedette...
Qualcosa catturò la sua attenzione...
Uno strano liquido scuro,
cominciava a fuoriuscire dai petali...
ed un odore ferroso invase la stanza...
la rosa stava sanguinando.

il telefono trillò ancora...

è mio, il sangue...

Così ha inizio questa storia...
Una ragazza si ritroverà a scoprire un orribile segreto...


Continua...
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi / Vai alla pagina dell'autore: Dimea