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Autore: _gemma    20/01/2014    0 recensioni
"So it's the biggest load of bullshit you've ever heard, right?"
"N-no, you don't understand"
[ ATTENZIONE! Harry/Louis ]
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Questa OS non è stata scritta da me; io l’ho solo tradotta in italiano.
L’autrice originale gemma l’ha pubblicata sul sito onedirectionfanfiction.com
Questo è il link della storia scritta in lingua originale, per chi volesse leggerla --> http://onedirectionfanfiction.com/viewstory.php?sid=45103
Questa è l’autorizzazione dell’autrice che mi da il permesso di tradurre le sue storie --> immagine


Con questa traduzione, pubblicata senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere dei personaggi, né offenderli in alcun modo.

DROPS OF RAIN



Louis chiuse il suo computer portatile e respirò profondamente con la testa appoggiata sullo schienale del divano dove era rimasto seduto per ore.

Si sentiva stanco; non aveva fatto niente per tutto il giorno, ma era esausto.

Mettendo da parte il portatile si alzò e si avvicinò alla finestra più vicina. Pioveva molto fuori e il cielo era buio, nuvoloso e senza luna.

Louis alzò gli occhi, mentre guardava le gocce d'acqua colpire il vetro della finestra per poi scendere verso il basso seguendo una traccia invisibile. Seguì il loro percorso finché, raggiunta la parte inferiore della finestra, sparivano rapidamente come se non fossero mai esistite.

La mano di Louis si poggiò sulla fredda e umida superficie trasparente.

Non c'era quasi nessuno per strada data la pioggia e l’ora tarda. Tuttavia lo assalì una voglia improvvisa di correre fuori, fermarsi sotto la pioggia battente e mescolare le lacrime con le gocce per nasconderle mentre gli rigavano le guance scarne.

Sospirando di nuovo, si diresse verso la sua camera da letto… la loro camera da letto. Aprì lentamente la porta e il cigolio echeggiò in tutto l’appartamento vuoto .

Louis cominciò a togliersi i vestiti dopo aver poggiato il suo pigiama pulito sul letto.

Tutto gli sembrava estremamente ripetitivo. Ogni giorno era sempre la stessa storia. Doveva alzarsi, fare ciò che gli veniva detto di fare e andare a dormire. Ormai non aveva più diritto di scegliere della propria vita. Poteva solo scegliere quale pigiama indossare ogni notte.

Mentre Louis si infilava la maglia del pigiama sentì la porta di casa aprirsi. Smise di vestirsi e andò in salotto.

Harry era tornato a casa e stava mettendo il suo ombrello in un cesto. Anche se aveva di che ripararsi, si era comunque bagnato un po’: la tempesta fuori era troppo forte per essere fermata da un semplice ombrello.

Harry alzò lo sguardo su Louis e lo fissò per qualche secondo prima di incamminarsi verso la camera da letto, afferrare la maglia del pigiama sul letto e camminare in bagno senza dire una sola parola.

Louis seguì i suoi movimenti fino a che scomparve attraverso la porta del bagno. Il maggiore non sapeva se prenderlo come un comportamento normale o meno. L’ultimo periodo era stato abbastanza difficile, si erano distaccati l’uno dall’altro.

Louis tornò in camera spengendo tutte le luci. Gettò i suoi vestiti tra i panni sporchi e si mise a letto cercando di rilassarsi, con scarsi risultati.

Rimase a fissare il soffitto finché non sentì la porta del bagno aprirsi e Harry camminare attraverso la stanza con indosso la maglia del pigiama.

Harry si avvicinò al lato vuoto del letto, afferrò le lenzuola e si sdraiò accanto a Louis.

Per un paio di minuti nessuno disse nulla. Louis fissava il soffitto bianco e Harry restò dalla sua parte del letto, con la schiena rivolta verso Louis.

All’improvviso, Harry si voltò in silenzio, afferrò le lenzuola e le tirò via, scoprendo il suo corpo e quello di Louis.

"Harry, che cosa…" Louis non riuscì a terminare la frase perché il ragazzo più giovane, ma più forte, lo afferrò e lo spinge a faccia in giù.

Louis non aveva paura. Non avrebbe mai avuto paura tra le braccia di Harry; nonostante ciò era sconcertato.

"Ero alla festa di Lux oggi" disse Harry iniziando a sfilare i pantaloni a Louis “E Lou è venuta da me e mi ha chiesto se l’avevo visto" proseguì, continuando a spogliare l’altro. Louis rimase in silenzio ad ascoltare le parole severe di Harry.
“Allora io le ho detto che non sapevo di cosa stesse parlando. Lei mi ha detto di controllare Twitter e così ho fatto... "
Louis aveva capito di cosa stesse parlando il ragazzo.

"Harry, non è…" cercò di spiegare prima di essere interrotto.

"Zitto" il tono di Harry non era troppo duro “Sai che cosa ho trovato?" chiese Harry, anche se entrambi conoscevano la risposta.

Harry si chinò sfiorando l’orecchio di Louis con la bocca "Ho trovato dolore, Louis"

Un brivido corse lungo la schiena di Louis, appena quelle parole uscirono dalla bocca di Harry.

"Harry, io…" Louis fu interrotto ancora una volta.
"No, Louis, stai zitto" disse Harry sfilandosi i boxer di dosso "Dobbiamo chiarire alcune cose, perché io stesso non ci capisco più nulla"

Louis deglutì. Non aveva paura, sapeva che Harry non gli avrebbe fatto male; non fisicamente almeno. Louis aveva un bisogno disperato di amore.

Harry appoggiò il corpo su quello di Louis e lentamente ma deciso, si spinse dentro al suo amico con un grugnito roco. Louis fece una smorfia al movimento improvviso, ma dopo pochi secondi si rilassò al piacere.

"Voglio mettere in chiaro le cose, Louis” disse Harry, spingendosi dentro e fuori da Louis, cercando respirare abbastanza per poter parlare.

"Co-cosa vuoi?" Louis borbottò mentre tutto il suo corpo tremava sotto le mani di Harry.

"Voglio sapere, Louis..." mormorò Harry, chinandosi e appoggiando il viso sul collo di Louis, le labbra a toccare la sua pelle.

"Che cosa... vuoi sapere?" Louis gemette mentre le spinte di Harry si facevano più fluide, più morbide e più lente.

"Voglio sapere chi siamo..." disse Harry, fermandosi per un secondo prima di riprendere il suo movimento d’anca.

Louis continuò a gemere mentre Harry si spingeva dentro di lui con mosse più dolci e affettuose.

"Così è il più grande ammasso di stronzate di cui hai mai sentito parlare, vero?" chiese Harry mordendo la pelle di Louis sulla parte posteriore del collo.

"N-no, tu non capisci" Louis espirò, il suo battito cardiaco veloce, gocce di sudore sopra tutto il suo corpo come le gocce di pioggia sopra la finestra o come le lacrime sopra il suo viso.

"È vero…" sussurrò Harry fermandosi quasi del tutto "E fa male..."

Il cuore di Louis si ruppe in mille pezzi. Harry era sempre allegro, ma era estremamente sensibile.

Harry aveva quasi smesso di muoversi e Louis sentì una lacrima scendergli sulla schiena. Riuscì a girarsi e a far scendere il corpo di Harry ancora dentro di lui.

"Ti amo Harry" sussurrò mentre accarezzava i suoi ricci. Le braccia di Harry fasciavano il corpo di Louis, tenendo il suo peso.

"Il tuo tweet non diceva questo" si difese Harry non riuscendo a guardare Louis negli occhi.

"Ma è il mio cuore a dirlo" rispose Louis "Twitter è l'occhio del pubblico. El è l'occhio del pubblico. Il mondo al di fuori di questa stanza è l'occhio del pubblico" Louis afferrò il viso di Harry con le mani e lo costrinse a guardare in alto "In questo momento, proprio qui, siamo solo io e te; e sarà così fino alla fine"

Harry incatenò per alcuni secondi gli occhi verdi con quelli azzurri. Vide amore, gratitudine, desiderio, bisogno, ammirazione... Per un attimo si chiese se fosse soltanto un riflesso, ma poi vide Louis.

Harry si sporse in avanti baciando il più grande e lentamente fece l'amore con il suo Louis.
  
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