Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: silgio    20/01/2014    2 recensioni
Che poi io sono tremendamente simpatica, insomma se io fossi tutti le altre persone del mondo vorrei fare in modo che mi concedessero l’elisir di lunga vita. Tralasciando le varie imprecazioni che utilizzo, il fatto che io sia perennemente spettinata e in ritardo e che ami in modo quasi maniacale le superficie orizzontali, io sono un bel tipo, davvero.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
THE TUBE
“Straight off the plane to a new hotel,
just touched down you could never tell”

Auricolari nelle orecchie e bicchiere ormai vuoto di Starbucks tra le mani, potrei rappresentare il prototipo di adolescente medio, con quel senso di profonda leggerezza e ottimismo che mi accompagna.
A dir la verità in questo momento sembro più una bambina, sono così emozionata da far schifo, cielo. E tutto questo solo per la metro, anzi scusatemi per la Tube. Sia mai che gli inglesi si offendano, poi dovrei vedermela con la Regina e francamente al momento proprio non ne ho voglia.
Però una tazza di thè non la disdegnerei, anzi.
Basta, sto tergiversando troppo.
Con un lieve sorriso dipinto in volto mi volto verso Amanda. Lei da brava inglese qual è, non si è scomposta minimamente, sempre con quell’aria un filo superiore che mi scruta, come se volesse capire i miei pensieri e come se avesse intuito che sono così eccitata per il banalissimo viaggio che stiamo facendo, mi schernisce.
«Sembra che tu non abbia mai preso la metro in vita tua, non è mica una cosa da alieni.»
«Lo so, lo so, ma non è la metro, è l’aria inglese a rendermi così, il fatto di essere distante da casa, di poter uscire con gente nuova, di poter staccare la spina…»
Non riesco a finire la frase in tempo, che la metro si ferma e io casco a terra come un’allocca, seguita dalla risata sguaiata di Amanda.
Fortuna che siamo sole in questo vagone, penso, d’altronde sono le 3.47 di mattina, solitamente la gente a quest’ora è a dormire, considerato soprattutto che oggi è martedì.
Siccome io sono brava a pensare scemate, che poi si riveleranno essere tremendamente errate salgono sulla metro una decina circa di persone, che subito occupano i posti a sedere mentre io sono ancora col sedere a terra come una perfetta imbecille, o se vogliamo dirla alla francese, cosicché sia più di classe, come un imbécilee.
Aiutata da quella disgraziata di Mandy, mi tiro su e dopo averla guardata malissimo, mi stupisco che non si sia incenerita sul posto, accetto un suo auricolare e ascoltiamo la musica insieme, scuotendo lievemente la testa a ritmo.
Dopo aver ascoltato un gruppo a me sconosciuto, parte “Midnight Memories”.
Mi giro verso la mia amica ma lei mi anticipa e mi chiede: «Ti piacciono i One Direction?»
Con la coda dell’occhio vedo che gli altri passeggeri si sono drizzati a sedere, quasi ci stessero ascoltando, ma ci presto poca attenzione. Insomma, sono le quattro di mattina anche per me, non posso permettermi di scannerizzare tutte le persone che incrocio, ne andrebbe del mio tempo. E della mia sanità mentale. E io alla mia sanità mentale ci tengo, eccome.
Accorgendomi di non aver ancora risposto all’inglese, scoppio a ridere e le dico «ad essere sinceri, più che piacere  a me, piacciono al mio ragazzo.»
«Cosa, sei seria?»
«Serissima. Pensa che quando è uscito il loro ultimo album, quand’è stato? Agosto, settembre? Non saprei dire, ho una concezione del tempo pessima. Quando parlo con i miei amici, racconto di cose successe per me anni fa, quando in realtà sono passate poche settimane. Delle volte è quasi imbarazzante.»
«Olivia, rimani concentrata. Stavi dicendo dell’album.»
«Ah giusto. Beh quando è uscito il loro album dovevamo vederci, ma lui è arrivato in ritardo perché doveva ascoltarlo e si è giustificato dicendo che era un capolavoro, delle volte è peggio delle ragazzine. Comunque pensavo di regalarglielo per il suo compleanno, dato che gli è piaciuto così tanto.»
«E l’hai fatto, glielo hai regalato?»
«No, gli ho preso un orologio, così non potrà più arrivare in ritardo.»
Ci guardiamo mezzo secondo e poi scoppiamo a ridere.
Dopo poco, riprendo «ma la parte migliore è che lui prova questa attrazione verso Zayn, dice che è il suo preferito. Allora, hai presente Giovanni no? Ha un sacco di barba e un giorno mi ha invitata a casa sua e dopo avermi salutata è esordito con un “voglio la barba come Zayn Malik”.
Al ché, io l’ho guardato e gli ho dato la mia benedizione, ma lui mi ha interrotto dicendomi “sarai tu a farmela così” e lì, ho iniziato a sudare freddo.
Immagina la scena, eravamo in bagno da lui, Giovanni con affianco la foto enorme della faccia di Zayn e io, che sono un disastro in queste cose, che tentavo di raderlo in un modo quantomeno guardabile, inoltre c’erano peli e schiuma da barba dappertutto, sembrava la scena di un film horror low-cost degli anni sessanta.
Inutile dire che il risultato finale è stato orribile. Sul serio, uno scempio. Non mi ha rivolto la parola per due giorni, ma che ci posso fare io? Non riesco a viaggiare sulla metro senza cadere come un sacco di patate, figurati fare la barba a qualcuno. La colpa effettivamente è stata sua, non mia.>>
Sento una risata roca provenire dalle persone sedute e con la mia solita classe, faccio per girarmi ma la metro, che evidentemente oggi ha deciso di punirmi, si ferma di nuovo e io di nuovo casco a terra. Imbarazzante, davvero. Dovrei pensare di andare in giro con un’imbracatura, un giubbotto di salvataggio, un qualcosa che mi permetta di arrivare fino ai miei 30 anni magari. Insomma non mi pare di chiedere tanto, solo un’altra dozzina di anni. Direi che è fattibile. Ma evidentemente il karma, Dio, il destino, chi volete non la pensa come me.
Che poi io sono tremendamente simpatica, insomma se io fossi tutti le altre persone del mondo vorrei fare in modo che mi concedessero l’elisir di lunga vita. Tralasciando le varie imprecazioni che utilizzo, il fatto che io sia perennemente spettinata e in ritardo e che ami in modo quasi maniacale le superficie orizzontali io sono un bel tipo, davvero.
A fatica mi tiro su e guardo in faccia il ragazzo che ha riso e in quel momento sbianco, perché io ho fatto la più grande figura di merda del mondo, ma che dico, dell’universo, conosciuto e non, davanti a nientepopodimeno che mr Harry Styles, e il suo amicone, alias Zayn Malik, alias il ragazzo dalla barba d’oro.
Questo, questo è il momento perfetto per un «Porca miseria!»
Sono le 4.02 di martedì 25 marzo e finalmente Giovanni, dopo che avrà visto il suo personalissimo autografo, non mi odierà più.
Sono le 4.02 di martedì 25 marzo e nonostante le due pop star di fama mondiale che mi trovo davanti, la barba di Giovanni rimarrà sempre e comunque la barba più bella del mondo.
Sono le 4.03 di martedì 25 marzo e io ho di nuovo il culo per terra.

 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: silgio