I raggi della luna, in quella fredda notte, rendevano argentea la pelle di Sai. Anche le lacrime che sgorgavano dai suoi occhi, come da una fontana, erano simili ad argento liquido. L’espressione del suo volto però non era triste o malinconica. Anzi…sembrava che le sue fossero lacrime di felicità: piccole gocce salate che racchiudevano e proteggevano come perle quei preziosi momenti che trascorrevano lenti, in modo da poter essere assaporati fino in fondo.

Quando ormai il suo volto era coperto da quelle dolci lacrime una mano si posò sul suo viso. Gli asciugò una guancia col gesto più delicato che avesse mai sfiorato il corpo di Sai. Il calore che quella mano, un tempo estranea, trasmetteva a Sai, gli arrivava direttamente al cuore e faceva in modo che anche se completamente nudo e fuori dalle coperte di quel letto disfatto e impreganto di sudore, lui non avesse freddo.

Le sensazioni provate quella notte erano troppo strane, nuove e intense…e forse neanche il migliore scrittore od oratore avrebbe potuto descriverle in modo da farle comprendere in maniera esaustiva ad altre persone . Erano sentimenti intimi, emozioni forti e sensazioni piacevoli che quella notte avevano sconvolto i sensi e la mente di Sai.

Forse mentre era li seduto a terra nudo davanti alla persona che lo aveva potato in quel nuovo mondo,ripensava quella intensa notte che era stata la scoperta non solo di nuovi sapori e posti, ma di nuovi sentimenti…anzi DI SENTIMENTI. Come lui stesso aveva affermato, non sapeva cosa fossero….o almeno fino al momento di quell’incontro.

E pensare che era tutto partito da una lotta. Da uno scontro divenuto corpo a corpo la notte era diventata un intrecciarsi di corpi, uno sfiorarsi li labbra e di respiri che facevano fremere al contatto col corpo.

La mano che accarezzava la guancia di Sai, ora era diventato un corpo che lo stringeva . Le braccia che lo circondavano erano forti. Erano le braccia di un ragazzo. Più grande di lui, più forte di lui che forse lo aveva fatto suo solo perché Sai somigliava in maniera impressionante al suo piccolo fratellino.

Ma nonostante tutto Sai doveva portare a termine la sua missione.

La sacchetta porta-armi che nella foga del momento aveva buttato a terra quando tutto era iniziato, non si sa se per fortuna o sfortuna, si trovava a terra proprio accanto a dove si trovavano i due ragazzi.

Sai con movimenti lenti e quasi impercettibili riuscì ad estrarre da questa un kunai. Con la mano libera invece accarezzò il volto del ragazzo che si trovava li con lui. Mentre continuava a piangere lo baciò. Era un bacio salato a causa delle lacrime che irrigavano il suo volto e che erano finite tra le loro labbra……

Poi mentre le loro labbra erano ancora incollate le une alle altre, Sai si fece coraggio e pugnalò quello splendido ragazzo dai lineamenti duri, ma allo stesso tempo dolci e tristi che gli aveva straziato il cuore in una sola notte….

- Grazie per essere stato l’unico ad amarmi…anche se per una sola notte…-