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Autore: Owhhhbomer    20/01/2014    4 recensioni
La fama non esiste, l'essere famoso non esiste, gli amici non esistono, essere nulla e la musica, esistono.
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati quattro giorni da quando avevo investito Leah e in quei quattro giorni ero andato a trovarla tutte le sere, le tenevo un po’ di compagnia mentre la sua amica Valerie era impegnata a sbrigare le sue faccende, d’altronde erano cose di cui non me ne dovevo interessare quindi stavo semplicemente accanto a Leah, per quello che potevo. Le avevo prestato la mia chitarra per esercitarsi, anche se in un letto d’ospedale. Mi fece sentire una canzone e ne rimasi folgorato, il pezzo era bello, ma la cosa più bella era vedere l’espressione del suo volto, sereno e concentrato.


 Il pomeriggio andavo al BLACK a fare le prove con i ragazzi, in pochi giorni, la mia vita era cambiata, non del tutto, ma buona parte. Avevo smesso di dare lezioni private, non avendo tempo e avevo imparato a conoscere un po’ Luke, Calum e Ashton, erano bravi ragazzi, ma di loro mi fido ancora ben poco.
Ci potevamo definire un bel gruppo, mio cugino si comportava in modo diverso con me,  Ashton mi lanciava sempre qualche occhiatina ma non ci facevo molto caso, mentre Calum mi chiamava ogni sera, mi faceva ridere tutto il tempo durante le prove e una volta mi chiese anche di uscire a fare una passeggiata al parco ma rifiutai dicendo che dovevo andare a trovare un’amica.


In tutto questo, i ragazzi non mi chiesero perché subito dopo le prove scappavo sempre, d’altronde ci stavamo conoscendo, non si erano intromessi nella mia vita ed io lo apprezzai.
Oggi mio padre avrebbe dimesso Leah e la cosa mi rattristii molto, ero preso da quella ragazza e l’ospedale era solo una scusa per andare a trovarla e passere del tempo con lei. Mi piace come ragazza, sia esteticamente e, per quello che avevo capito in quei pochi giorni passati insieme, interiormente.
Portava i capelli castani raccolti in una coda disordinata e sul viso le si formavano costantemente delle chiazze rosse all’altezza delle guance, molto probabilmente dovute al caldo che c’era in quella stanza o alla mia presenza. Il suo senso dell’umorismo era strabiliante, rideva per ogni cosa e scherzava sempre su tutto, non mi fece pesare molto il fatto che la investii, mi disse che da una parte era contenta che fosse andata così, mi disse che se non fossi arrivato io, lei si sarebbe messa nei guai, non le chiesi spiegazioni, d’altronde erano fatti suoi ed io non ero persona che si intrometteva nelle faccende degli altri.
Mi offrii di accompagnarla a casa quel giorno, ma lei mi disse che ci avrebbe pensato Valerie, non obbiettai per il semplice motivo che avevo le prove e sarei dovuto arrivare in ritardo se avessi accompagnato Leah a casa. Come saluto, mi diede un bacio sulla guancia e mi lasciò un volantino con un su scritto la data e l’orario dell’evento per il suo esame di conservatorio, nel retro del volantino trovai un numero di telefono con sotto scritto ‘Grazie per esser stato così carino con me, a presto. (molto presso, spero)’  la ringrazia e mi misi in macchina per raggiungere i ragazzi al BLACK.



Appena arrivato, entrai dentro il pub e vidi Ashton seduto al bancone con una bottiglia di birra in mano e la testa appoggiata sul gomito destro, mi avvicinai e gli sfiorai la spalla, lui si alzò di scatto e prese dalla tasca una pistola e me la puntò. Dopo aver visto che ero io, tirò un sospiro di sollievo e si risedette.
‘Mi hai fatto spaventare’ disse per poi bere qualche sorso di birra.
‘Perché hai una pistola?’ chiesi, sedendomi accanto a lui sullo sgabello.
Mi guardò e poi scosse la testa.
‘E’ una brutta zona questa’ disse dopo vari minuti.
Lo fissai e alzai le spalle non capendo a cosa si riferissi.
Dalla porta entrarono Luke e Calum con la loro solita aria tranquilla, si incamminarono verso nostra direzione e dopo esser giunti al bancone, Luke poggiò i gomito sul tavolo e fissò Ashton.
‘Scott la sta cercando, lei è scappata, se la ritrovano la faranno fuori’ disse di punto in bianco Luke, catturando l’attenzione di Ashton.
‘Cosa diavolo blateri?’ rispose il biondo con aria annoiata.
‘Sul serio, Ashton. Lei è in pericolo, non puoi non aiutarla.’ Intervenne Calum.
‘Voi due dovete farvi gli affari vostri. E’ stata una sua scelta e deve vedersela lei.’ Risponde Ashton infuriato. Fa strisciare lo sgabello sul pavimento e si alza andando sul palco e mettendosi dietro la batteria.
Io osservo Calum che mi guarda a sua volta e poi scuote la testa in segno di disapprovazione.
‘Michael tutto bene?’ mi chiede Luke, sedendosi al mio fianco e prendendo il posto di Ashton.
Annuisco e controllo l’orario, sono le cinque e ancora non abbiamo cominciato a provare.
‘Purtroppo oggi non proveremo’ dice Luke battendo un piede nervosamente per terra ‘Dobbiamo risolvere questa faccenda prima.’ Conclude la frase scuotendosi i capelli.
‘Posso essere d’aiuto in qualche modo?’ chiedo guardando Calum.
Quest’ultimo mi guarda e prende un respiro profondo.
‘Appena si rientra a Sydney, venendo dalla nazionale, c’è un locale che si chiama ‘RED’ e beh, lì ci sono alcuni rivali di Ashton. Quel locale è gestito dal fratellastro di Ashton, Scott. Si sono sempre odiati, da quando il padre di Ashton lasciò sua moglie e si andò a fidanzare con la madre di Scott. Ecco, Scott ha una band che suona ogni sera in posti diversi, Ashton non ne era a conoscenza finchè una sera vide entrare Scott da quella porta.’ Disse indicando la porta d’ingresso.









Ashton’s POV.

Firmai la solita scartoffia dove c’era bisogno della mia firma per far esibire le band al locale. Quella sera, la lista era davvero ridotta, solo cinque band si sarebbero esibite. Ritornai in ufficio, aprii il computer e cominciai a rispondere a tutte le e-mail che i vari locali di Sydney, mi mandavano.
Ero intento a digitare i tasti sulla tastiera, quando sollevai gli occhi da sopra il computer e intravidi la figura di Calum. La sua espressione non prometteva nulla di buono, si mordeva il labbro e le sue sopraciglia erano inarcate e il suo volto era tutto rosso.
‘COSA TI E’ SALTATO IN MENTE?’ urlò Luke entrando nell’ufficio tutto infuriato ‘HAI DATO IL VIA LIBERA A SCOTT DI ENTRARE NEL NOSTRO LOCALE. DICO, SEI PAZZO?’ finì la frase sbattendo le mani sul tavolo facendo tremare tutto.
‘Di che parli?’ chiesi confuso e alzandomi dalla sedia.
Mi sbattè in pieno volto il foglio che avevo firmato in precedenza, lo osservai per vari minuti e poi guardai male Luke.
‘E’ da due anni che le band si esibiscono qui. Adesso che problemi hai?’ chiesi risedendomi sulla sedia.
‘City Of Angel- Guitar soul – Nick band – South and Nord ‘ cominciò a leggere tutti i nomi delle band finchè ‘through the hell’ appena pronunciò quel nome, spalancai gli occhi e mi misi ad urlare.




‘Quella sera ci fu una sparatoria, Scott era entrato nel locale, avevo fatto esibire la sua band, ma subito dopo, appena vide Ashton attraversare la sala, cominciò a sparare all’impazzata. Ashton fu ferito ad una gamba ed io e Luke fummo portati in ospedale per alcune fratture alle costole’ Rimasi scioccato dal racconto.
‘Ashton, incosciamente, dopo vari giorni dall’accaduto, si fidanzò con una ragazza che frequentava il RED e conosceva Scott. Non ti racconto la storia, Ashton fu sparato nuovamente alla gamba e da lì in poi, Ashton non esce mai dal locale, ogni sera controlla tutto e tutti. Ha assunto delle guardie di sicurezza e ora, l’amica della ragazza di Scott, è scomparsa.’ Calum finì il racconto.
Ero troppo scosso per rispondere subito, mi girai verso Ashton e notai che non era più sul palco, ma seduto in uno dei tavoli che si trovano nella sala, con la testa fra le mani.
‘Come si chiama la ragazza che è scomparsa.’ Chiesi catturando l’attenzione di Calum.
Lui guardò prima Luke e poi me.
‘Non posso dirtelo.’ Mi rispose
‘Perché?’ formulai un’altra domanda.
‘Davvero Michael, non importa come si chiama, importa solo che quella ragazza non abbia a che fare con noi perché sennò finiamo nei guai, soprattutto Ashton.’ Mi rispose Luke
‘A dire il vero, io ho sentito parlare di questo Scott, ma non so se parliamo della stessa persona.’ Luke mi guardò e mi fece segno di continuare.
‘Quattro giorni fa, ho investito una ragazza, si chiama Leah ed ha un’amica di nome Valerie, ma ora non so cosa possa ..’ non finii la frase che Ashton mi raggiunse furioso e mi prese per il colletto della camicia.
‘NON DEVI ASSOLUTAMENTE PIU’ VEDERE QUELLA RAGAZZA. CHIARO?’
Spalancai gli occhi e rimasi inerme, oggi è davvero giornata di drammi.
















Spazio autrice:
Ciao ragazze, come state?
Siamo appena entrate nel vivo della storia, cosa ne pensate? Vi piace? In che guaio si è cacciato Michael? Spero sarete curiose di sapere il continuo.
A presto J
 
  
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