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Autore: JamesIlMalandrino    21/01/2014    0 recensioni
Tre spezzoni su Lily da parte di James.
"Io non sono nulla per lei, io posso solo farla soffrire."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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                            Altro non era che la mia donna perfetta.

Settimo anno.

Non potevo ancora crederci.
Lily Evans era uscita con me.
Me.
James Potter, il suo odiato e montato cacciatore di Grifondoro.
Era più di un anno che avoto cercando di essere, o almeno di sembrare, un bravo ragazzo ai suoi occhi, e finalmente i miei sforzi erano stati ripagati, le avevo chiesto di andare a Hogsmeade qualche giorno prima dell'uscita ufficiale senza pensarci, ero stupito di me stesso, era più di una mezza dozzina di mesi che non ci provavo più, ero stupito di me stesso... Ma sopratutto ero stupito dalla sua risposta.
"Va bene Potter, ci ritroviamo in sala comune alle nove?"
"Ah... B-bhe... Eh?"
Mi dovette dare una spallata Sir e un calcio sotto il tavolo Moony per farmi rispondere con un sensato quanto farfugliato sì. Quei due stronzi risero di me per due buone ore.
Passati i giorni uscimmo, e come una qualunque giornata a Hogsmeade ci fù giro a Mielandia, i tre manici, Zonko, e piccolo salto alla stramberga. All'inizio ero abbastanza rigido, non sapevo che dire o che fare per farla ridere, dopo qualche minuto ero riuscito a sciogliermi, per mia immensa fortuna, ma l'unica cosa, che non potrò mai dimenticare di quella giornata, rimarrà il sorriso con cui mi salutò poco prima di cena.
Un sorriso che involontariamente ne fece spuntare uno ugualmente felice sul mio viso.

Ha il sorriso migliore che abbia mai potuto ammirare.



 

Quinto anno.

Aveva litigato con Mocciosus... Dovevo esserne felice no?
E invece non ci riuscivo, l'avevo vista uscire dalla sua camera mentre salivo a prendere la mia roba per l'allenamento. Occhi lucidi, arrossati, aveva pianto ed io ero una delle cause di quel pianto. Allora non capivo perchè mi interessasse così tanto, anzi, cercavo perfino di riderne sopra con Sir, però era inutile, non ci riuscivo.
Sapevo anche di non essere l'unica causa, sapevo bene che Mocciosus aveva le sue stramaledettissime colpe e doveva pagare, non ci avevo messo niente a convincere Sirius ad aiutarmi, piano ben architettato e 5 giorni in infermeria con Poppy che non capiva come fare sparire tutti quei brufoli e quelle orecchie da Elfo.
Non era bastato però, non potrò mai dimenticare quello sguardo così triste, spento, lucido e arrossato che albergava sul suo viso. Mai.


Ha pianto come una vera amica può fare, uccidendomi di una morte diversa.



 

Sesto anno.

Era ora di pranzo, tutte le case erano alle loro tavolate piene di pietanze.
Era successo tutto in un secondo, quel giorno non era arrivata posta per nessuno, la ricevemmo tutti solo per pranzo.
La notizia che albergava in prima pagina della gazzetta di Remus e Mary luccicava, di un segno, di quel segno. Quel marchio.
Quaranta babbani e cinque nati babbani erano morti in un esplosione nella Londra babbana. Allora il mio sguardo cadde subito su Lily, per un secondo i miei così banali occhi nocciola incontrarono quelle due rarità verdi, chiare e stupende.
Un ragazzino del terzo Grifondoro, un Grifone venuto male a quanto pare, commentò l'accaduto.
"Non è giusto che anche noi maghi puri rischiamo la vità per loro, 'stavolta è toccato ai babbani, i prossimi chi saranno?"
"Magari proprio tu! Perchè non impari a tenere quella bocca chiusa?" Neanche me ne ero accorto che Pad si era alzato. Ovviamente mi alzai anche io, se c'è un Malandrino puoi stare certo che non sarà mai solo.
"Allora visto che siamo destinati a morte certa, allontanati da noi,non mi lascerò uccidere facilmente, sopratutto ora che tu ne sei certo ragazzino." Sgranai gli occhi, così come lo fecero tutti i professori. Se non era contro di me raramente potevi sentire Lily Evans urlare. Lanciando di sfuggita uno sguardo di sfida alle serpi per poi tornare a sedersi e continuare a mangiare. Mi ero accorto di essere scoppiato a ridere solo quando sentii la mia risata rieccheggiare per tutta la sala, ovviamente seguita dal latrato di Sir. Cavolo se la Evans era forte.


Ha una forza che in poche persone avevo visto, una forza che anni dopo mi aiutò ad andare avanti, scambiandoci a vicenda le nostre forze.




Mio angoletto:
Sciao! Spero vi sia piaciuta, mi è venuta così di getto pensando a loro due e... Bho. Eccola qua! Ringrazio tutti per averla letta e spero davvero che possa essere di vostro gradimento, penso ne farò altre di storie così. Alla prossima!


Moony: Lunastorta
Padfoot: Sirius




 





 

  
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