Liam
Da un po’ di tempo a questa parte abbiamo preso
l’abitudine di fare l’amore per risolvere i conflitti. O l’intenzione sarebbe
quella, in realtà è solo un bavaglio, per soffocare le cose che ci piovono
addosso, per non sentirle. I miei che chiamano di continuo e ci mettono ansia,
la mora sulla bolletta della luce che ho dimenticato di pagare, quel cazzo di
accappatoio bagnato sul letto, io che fumo in cucina e tu che inviti i tuoi
amici per vedere la partita il giorno prima di un esame e fate
un casino infernale. Litighiamo quel che basta, il necessario per
convincerci che non ne vale più la pena e finiamo a letto. Alla fine non
risolviamo mai niente, facciamo solo finta di aggiustare le cose e rimandiamo.
E tu lasci sempre l’accappatoio umido sul letto che fa le chiazze sulle lenzuola, che
nervi!, ed io mi dimentico un’altra scadenza e uso la ricevuta per tenere
il segno nel libro di microeconomia.
La verità è che siamo stanchi ma non ce lo diciamo,
forse non ne abbiamo il coraggio, forse è solo abitudine. Non ce la facciamo
più, stiamo collassando, solo che non tocchiamo mai il fondo. Facciamo
bungee-jumping tra due cuori e ci tiriamo su quando arriviamo a due centimetri
da terra, ci salviamo sempre per un pelo. La nostra camera da letto è diventata
un tavolo di mute trattative eppure rimaniamo sempre al punto di partenza. Che
certe volte mi ami cosi forte che potremmo risolvere tutte le guerre del mondo
e invece non basta nemmeno per 24 ore con noi.
Ma ci pensi mai a quanto era bello all’inizio? A
quanto eravamo tranquilli, a come ci siamo trovati subito, tutto quell’amore
per le piccole cose? Ci prendevano tutti in giro e ci adoravano insieme,
eravamo perfetti “due come voi devono solo trovarsi, sono fatti per stare
insieme”. Ma è davvero così? Te lo ricordi l’inizio, Liam? E’ tutto bello
all’inizio, va tutto bene. C’è più pazienza, più voglia di provarci, più
impegno. Ma l’amore, anche quello si esaurisce col tempo? E’ solo una questione
di tempo? Non possiamo amarci sempre, dall’inizio alla fine, soprattutto
durante? Abbiamo sempre bisogno di ricominciare, di disfarci come questo letto,
di arrivare al punto di rottura e scansarlo di poco. Abbiamo sempre bisogno di
un nuovo inizio, di fare l’amore tutte le volte che ci stiamo perdendo, cosi ci
lasciamo addosso le impronte digitali e i segni rossi delle unghie, cosi
restiamo fino a che non sbiadiscono per tracciarli di nuovo. Soffochiamo, nel
caldo di questa stanza. Sembra che tutto vada bene solo se sta qui dentro. Non
si può chiudere tutto dentro quattro mura, abbassando il volume delle cose,
facendo più confusione, confondendo le incrinature della nostra storia che si
spezza con le linee del parquet. Non si può, non è giusto. Perché non ne
parliamo? Perché non la piantiamo con queste incazzature settimanali, con quei
problemi cosi stupidi che più stiamo in silenzio e più stratificano e crescono?
Liam, svegliati. Rivestiti. Cambiamo aria, togliamo il
portaombrelli dall’ingresso che ci inciampi una volta su due, alziamo i
tappeti, spolveriamoci i pensieri, buttiamo quelle tazzine verdi, tagliamo le
corde del bungee-jumping. Decidiamo, o dentro o fuori. O tutto o niente.
Respiriamo. Apriamo le finestre, teniamoci aperti. Abbracciamoci anche di qua,
anche vestiti, anche se non siamo all’inizio. Abbracciami quando fumo sul
terrazzo, perché ti da fastidio la puzza dento, abbracciami che è dicembre e fa
freddo. Fallo quando i ragazzi vanno via solo alle tre del mattino ed io sto
ancora studiando, fallo quando rimetto a posto la roba che lasci in giro,
quando piango, quando rido. Smettiamo di amarci solo per chiederci scusa,
temporeggiando decisioni che non saremo mai in grado di prendere. Resta, ma
solo se vuoi, non perché devi. Resta perché dove vuoi che andiamo da soli? Che
se siamo ancora qui è perché lo sappiamo che sono tutte stronzate e forse
litighiamo cosi spesso che forse adesso ci piace o ci piace fare pace e allora
lo facciamo apposta. Resta perché mi ami, non perché mi vuoi. Resta perché io
voglio restare e continuare a graffiarti le spalle e guardarti dormire, anche
se non litighiamo. Anche se non è l’inizio. Anche se siamo noi e stiamo bene
adesso e basta. Soprattutto cosi.
Parliamo dell’ispirazione che viene
sempre nei momenti meno opportuni, come la sessione d’esame invernale, e mai
quando ho tempo e voglia di scrivere qualcosa?
Ad ogni modo, un altro progetto. Una
raccolta di OS sul tema giunture, sulla fragilità dei
rapporti, anche quelli importanti, o sulla fragilità delle persone, o sulla fragilità
e basta.
Ps. Avrei voluto inserire delle immagini
su ogni testo, al posto del nome, ma data la mia incapacità ho dovuto
rinunciare. Sorry, sono un’imbranata!