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Autore: Ellieisdreaming_    21/01/2014    0 recensioni
Questa fan fiction è la prima che scrivo. Il protagonista è Louis che è appena scappato di casa dopo aver litigato con la madre. Lui va a vivere a casa del suo migliore amico Harry. Lì conosce Elizabeth, una ragazza eccentrica e dal carattere forte con un passato particolare. Dimenticatevi della ragazza triste e innocente, Liz è come un uragano e non crede affatto nell'amore, a differenza di Louis.
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Dal primo capitolo
< Perchè? E' una tua amica, dovresti consolarla o comunque starle vicina in questo momento > esclamai fissando intensamente quegli occhi grigi, diventati freddi e immobili.
< Non sarei di nessuno aiuto. Io non credo all'amore, al principe azzurro e a tutte quelle stronzate che i cartoni della Disney cercano di inculcarci quando siamo piccoli > mi rispose sollevando le spalle e raggiungendo Anne, che l'aveva chiamata.
[...]
< Non sono frocio > ringhiai inviperito.
< Per me sì > disse Liz ridendomi in faccia.
Enjoy the story :)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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PROLOGO



< Non andartene Louis, ti prego. Non puoi farmi questo > urlò mia mamma, mentre scendeva le scale in lacrime.
< Ormai ho deciso Johanna. Salutami le ragazze > sbraitai chiudendo la porta di ingresso e allontanandomi da quella che una volta era casa mia. Ora non mi apparteneva più, mi sentivo in prigione là dentro.
In fretta 
aggiunsi la Range Rover di Harry, il mio migliore amico. Caricai nel bagagliaio  la valigia e salii in macchina. Harry partì diretto verso casa sua, la mia nuova dimora. Anne, la madre del mio migliore amico, mi aveva gentilmente invitato a venire ad abitare da loro ed io avevo subito accettato.
Mi voltai verso lo specchietto e guardai la mia vecchia casa diventare sempre più piccola, fino a scomparire del tutto. Ero sollevato e non vedevo l'ora di abitare con Hazza nella sua enorme villa con piscina. La valigia che stavamo portando era l'ultima, infatti la settimana scorsa avevo portato tutti gli altri miei effetti personali.
Una volta arrivati a destinazione, uscii dalla macchina sorridendo ed entrai in casa accompagnato da Harry, tutto contento per il mio trasferimento.
< Ben tornato Louis. Harold, tesoro, puoi portare la valigia di Louis nella sua stanza > mi accolse con calore Anne, la madre di Harry. Era una donna sulla quarantina, ancora affascinante e molto affabile. Era la tipica madre della pubblicità della mulino bianco.
< Ehy Lou > mi salutò Gemma, la sorella maggiore di Harry. Era la copia più giovane di sua mamma. Era una ragazza bellissima, con lunghi capelli castani e lo stesso sorriso con le fossette di suo fratello. Era sempre stata gentile con me e spesso mi ero confidato con lei quando non comprendevo i comportamenti delle mie sorelle mionori.
All'improvviso sentii degli schiamazzi provenire dal soggiorno, così Gemma ed io andammo a controllare cosa stava succedendo.
Fu allora che la incontri per la prima volta.
Hazza stava rincorrendo quella ragazza e lei scappava ridendo come una bambina. Correvano goffamente attorno al divano, finchè Hazza inciampò su una pantofola e cadde a terra di faccia, facendomi scoppiare a ridere.
< Haz, ti sei fatto male? Sei proprio un coglione però > dissi al mio miglior amico, tentando di trattenere una risata. In risposta ottenni solo un mugolio, così lo aiutai a rialzarsi e a sedersi sul divano. Allora il riccio incrociò le braccia al petto e mise il broncio dicendo < Si, mi sono fatto male al nasino. Questa me la paghi Elizabeth >.
Curioso mi voltai verso di lei e la squadrai da testa a piedi. Era una ragazza molto bella, non era particolarmente alta ed era esile. Aveva lunghi capelli dritti color miele, un naso piccolo e la bocca non troppo carnosa, ma giusta per lei. Aveva un profilo elegante, un viso con lineamenti dolci ed armoniosi e ricordava una bambola di porcellana. Ma la cosa che più mi colpì fu lo sguardo determinato e sfrontato. I suoi occhi grigi erano effervescenti, energici e non si soffermavano mai a lungo su qualcosa.
La ragazza diede una pacca affettuosa sulla testa di Harry e ridendo gli disse < sta buono broccolo. Sei solo scivolato, non è mica la fine del mondo - poi si voltò verso di me e tendendo la mano riprese - piacere, io sono Elizabeth, ma chiamami pure Liz >. Allungai la mano afferrando la sua, constatando che aveva una presa ferrea e sicura. < Molto piacere, sono Louis > mi presentai sorridendole.
Gemma si avvcinò a noi e ci disse < Lou, lei è la nostra vicina di casa. Io ed Haz la conosciamo praticamente da sempre ed ora è appena tornata dall'erasmus. Lizzy, lui è il miglior amico di Haz ed ora viene a vivere a vivere da noi >.
Liz ed io ci guardammo, poi lei si voltò e si sedette al fianco di Harry prendendo il suo iphone, almeno credo. Fissò lo schermo e poi fece una faccia schifata, lanciando il cellulare sul divano. Harry, curioso com'era, le chiese < perchè hai fatto quella faccia? Dimmelo, dimmelo, dimmelo >. Liz lo allontanò da lei spingendolo con le braccia e con tono indifferente rispose < Amber è triste perchè soffre di mal d'amore. Cavolo, è stata lasciata circa sei mesi fa e continua a piangersi addosso >.
< E' innamorata, prova a capirla. Non è il massimo essere lasciati dalla persona di cui si è innamorati o comunque con chi hai avuto una storia seria >
mi intromisi titubante alla discussione.
< Non mi interessa mettermi nei suoi panni > sentenziò Liz duramente, mentre si fissava le unghie.
< Perchè? E' una tua amica, dovresti consolarla o comunque starle vicina in questo momento > esclamai fissando intensamente quegli occhi grigi, diventati freddi e immobili.
< Non sarei di nessuno aiuto. Io non credo all'amore, al principe azzurro e a tutte quelle stronzate che i cartoni della Disney cercano di inculcarci quando siamo piccoli > mi rispose sollevando le spalle e raggiungendo Anne, che l'aveva chiamata.
La guardai andarsene con la sua camminata spedita e sicura. Subito la stanza mi apparve svuotata e percepii che la sua essenza era sparita del tutto. Era un uragano quella Liz, ovunque entrasse la sua sicurezza riempiva la stanza.
Harry mi si avvicinò, mi mise un braccio attorno alle spalle e con aria cospiratrice mi sussurrò all'orecchio < ha un bel caratterino Liz, ma ricordati che a volte è solo apparenza >. Detto questo sorrise in modo furbo e raggiunse Elizabeth in cucina ed io rimasi solo con Gemma. Non capivo perchè Hazza mi avesse detto quelle parole e cosa nascondesse quel sorriso divertito e malizioso.
Ero troppo immerso nei miei pensieri per accorgermi che Liz era ritornata in soggorno insieme ad Hazza e si era seduta vicino a me. La guardai con la coda dell'occhio mentre lei accavallava le gambe e chiaccherava con Gemma. Poi si voltò verso di me e mi chiese < perchè sei scappato di casa? >. Io sussultai e sgranai gli occhi, mentre lei mi fissava divertita e consapevole di averi messo in difficoltà. < Ho litigato con mia mamma > risposi, voltandomi verso il mio migliore amico che mi sorrideva incoraggiandomi.
Liz mi appoggiò una mano sulla gamba e dispiaciuta mi disse < mi dispiace, vedrai che sistemerai >. < Non credo proprio > tagliai corto e mi diressi verso la mia nuova stanza, seguito a ruota da Harry.
Mi buttai a pesce sul letto, schiacciando la faccia sul cuscino mentre Harry si sedeva al mio fianco e rideva come una pazzo. Ebbi un attacco di rabbia e lo colpii in piena faccia con il cuscino. Lui mi guardò allibito, poi afferrò un altro cuscino ed iniziammo una battaglia a colpi di cuscinate. Alla fine mi arresi e lo lasciai vincere, così mi sistemai i capelli e gli chiesi < perchè hai riso quando sono tornato? >.
Lui mi osservo attentamente e mi chiese se volessi veramente saperlo. Io annuii convinto e allora lui mi disse < io ti ho avvertito, quindi non prendertela con me. Prima Anne ha chiesto a Liz cosa ne pensava di te e lei ha detto che non gli sembri un cattivo ragazzo, ma crede che tu sia frocio >. Mi sentii colpito nel mio orgoglio di uomo e la rabbia aumentò in me. Non ero omofobo, però ero certo della mia eterosessualità.
Incavolato scesi le scale di corsa e mi precipitai dai Elizabeth dando inizio ad una patetica scenata.
< Non sono frocio, cazzo > ringhiai inviperito.
< Per me sì > disse Liz ridendomi in faccia.
Cercai di mantenere la calma, ma il mio tono di voce non nascose la mia cattiveria. < E cosa te lo fa pensare? >.
< Louis, non vorrei essere scortese ma ti guardi mentre parli?! Gesticoli come una ragazza e per di più hai una voce un po' acuta e stridula per un ragazzo. Senza parlare del tuo modo di camminare e fare, sembri effeminato. Scusa, ma quei pantaloni non sono un po' stretti? >
mi rispose con semplicità.
Serrai le mani in pugni, ripetendomi che non si deve mai e poi mai prendere a pugni una femmina, anche se ti scassa i coglioni. Esasperato esclamai < Hazza ha i pantaloni più stretti dei miei >. < Ehiii > disse il riccio sentendosi interpellato, ma lo fulminai con lo sguardo e lui si sedette buono.
< Non c'è nulla di male ad essere omosessuali Louis > riprese Liz sorridente, per niente spaventata dal mio sguardo torvo. Poi si alzò e mettendo una mano sulla mia spalla aggiunse < ora torno a casa, ci vediamo domani e tu, Louis, sappi che ti starò vicina se vuoi fare coming out. Ciao Gemma, cia broccolo >.
La guardai allontanarsi e uscire di casa, mentre mi trattenevo per non correrle dietro, afferrarle la testa e fregargliela con dolcezza sull'asfalto.
< Quella non è una ragazza, è un mostro > mi lasciai sfuggire.
Hazza ridacchiò e mi disse < Lou, chi disprezza compra, ricordatelo>.
< Fottiti Styles >.





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Buongiorno a tutti :)
Questa è la mia prima storia e spero che questo primo capitolo vi abbia incuriosito. Ho deciso di abbandonare il ruolo di lettrice e provare a scrivere qualcosa e questo è il risultato.
Passiamo al capitolo, Louis è il protagonista e all'inizio scappa di casa dopo aver litigato con la mamma. Ma cosa gli prende e perchè l'ha fatto?
Poi c'è l'altra protagonista Elizabeth, una ragazza molto eccentrica e dal carattere forte. E' un peperino e subito si scontra con Lou. Ma perchè non crede nell'amore?
Non vi rimane che aspettare. Vi prego lasciatemi una recensione, così capisco se ne vale la pena sviluppare la storia.
Elly.

  
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