Mi chiamo Nina.
Ho 15 anni, studio al Liceo linguistico; la mia materia preferita è inglese. 
Ho una migliore amica (Claudia) ed un migliore amico (Luca) che adoro.
Non ho un ragazzo, nella mia scuola sono o scemi ma carini oppure ci sono quelli carini che sono timidi; ho avuto due ragazzi ma di loro non ero innamorata, mi piacevano e basta.
Ho un fratello più piccolo (Giulio), li voglio bene ovviamente ma lui è il preferito in famiglia, ha praticato: basket, snowboard, pallavolo, scii, baseball e adesso fa calcio e cerca di entrare in una squadra.
Invece io ho potuto fare solo danza classica ,visto che mia mamma ha sempre voluto che io facessi danza come ha fatto lei; il problema è che a me non piace quindi ho abbandonato. Vorrei fare pallavolo ma mia madre non vuole, dice che è uno sport poco classico. 
Mi ritengono “secchiona” perché studio a differenza di altri.
Sono magra, sana, ma non piaccio a nessuno…
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Adesso vi racconto la mia vita in questi sei mesi:     
Andai a scuola con Claudia quella mattina.
Casa mia e quella di Claudia distava poco dalla scuola, quindi ci potevamo andare a piedi.
Incontrai altri miei amici ed entrammo a scuola. 
Poi tornai a casa e..
scoprii che mia madre aveva un tumore, non me lo aveva detto lei, aveva lasciato il foglio del medico con su scritto ogni minimo particolare della sua malattia. Caddi in depressione e le lacrime scivolavano su di me. Non volevo far stare male mia madre più di quanto non lo fosse lei, ma io non ce la facevo.
Così… iniziai a tagliarmi ogni tanto… giusto per farlo.
Sì, io ero ormai autolesionista e me ne rendevo conto.
Sapevo che se lo avessi detto a qualcuno, mi avrebbero sostenuto ma era troppo tardi. Ormai questa storia era cominciata da un mese; non volevo mica uccidermi, ma preferivo sapere che se mi facevo male, stavo meglio. Mia mamma non poteva aiutarmi, lei stava più male di me, un tumore curabile però, anche io ero curabile però.
Volevo stare male come lei.
Un giorno Claudia vide un taglio, le dissi che era stato uno dei miei gatti. 
Mi sorprese un'altra volta e lì non crebbe alla storia del gatto.
Così le dissi che mi ero tagliata.. ma non per caso ma di proposito.
Lei mi fece promettere che non lo avrei più fatto.
Smisi per dei mesi, finchè un giorno lo debbi fare.
Mi tagliai.. e piansi, non avevo rispettato la promessa con Claudia.
Glielo dissi però. Lei mi abbandono da quel giorno. 
Disse ‘ se non riesci a rispettare una promessa, tu non rispetti me’ . non ho potuto dire niente, aveva ragione.
Mi era rimasto solo Luca. 
Luca sapeva della mia situazione ma quando  glielo dissi, non si arrabbio con me ma mi abbraccio forte a se e mi disinfetto i tagli, mettendoli poi un cerotto. 
Non so come sarei diventata senza di lui ma grazie a lui io non mi tagliai più. Mi controllava ogni giorno e se non mi ero tagliata era un abbraccio in più per me.Non avevo bisogno di tagliarmi perché mia madre stava meglio, quindi io stavo meglio.
Mi fidanzai con un ragazzo di nome Filippo che mi amava sul serio. 
Mia madre uscì viva da quella esperienza e io e Luca siamo ancora migliori amici. 
Claudia è venuta a chiedermi scusa ma era troppo tardi perché avevo conosciuto Lucrezia, la mia attuale migliore amica. 
Mi tagliai solo più altre 3 volte ma successe solo nelle volte in cui ero sola. 
Non sono più sola. Adesso ho Luca, Filippo, Lucrezia e finalmente ho mia madre, che è viva. 




The end.