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Autore: Stargirl1998    21/01/2014    3 recensioni
- Andiamo a cena? Mi dovrei trovare con gli altri al pub. Dovresti conoscerli visto che probabilmente sarai tu ad accompagnarci.-
- Perché sei così sicuro? -
- Le altre ragazze avevano la faccia perversa di una che si può infilare nella tua roulotte nuda nel pieno della notte. Non è una qualità che si apprezza, in genere, è inquietante. Tu sembri una seria e che lavora. Poi non mi dispiacerebbe neanche tanto se, durante l’anno, ti infilassi nuda nella mia roulotte, non so se mi spiego. -
Fanfic tanto stupida quanto gratificante, una scemenza che scrivo tanto per divertirmi... Recensite anche solo per dirmi che sono deficiente!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aidan Turner, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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N.d.A. Salve a tutti! Dopo un periodo di lunga attesa, in cui sono certa che vi sono mancata *si autoconvince* eccomi qua!
Ve la tiro breve, alla fine del capitolo troverete il link della pagina facebook officiale che ho creato mentre ero annoiata.
Yaba daba doh. Adieu.
Capitolo sedici
 
Aidan si appoggia di nuovo alla parete del bagno, sospirando, a metà tra il divertito e il preoccupato.
-Dobbiamo sistemare questa situazione.- bisbiglia, passandosi una mano fra i capelli.
-Decisamente non potrà essere così sul set, figurati. Martin ci ha beccati in aereo! Vogliamo parlare del fatto che quell’uomo ha un gusto inquietante e dovrebbe aprire un’agenzia investigativa?!- gli rispondo io, altrettanto preoccupata. Ho ancora il batticuore da quando il Signor Freeman, non me la sento di chiamarlo in altro modo senza prorompere nel volgare, è entrato nel bagno, dove noi ci stavamo “intrattenendo dolcemente”.
-E allora…?- è perplesso, si vede che sta pensando con tutto se stesso ad una soluzione.
-Lo diciamo a Peter. O meglio, estorciamo a Peter cosa farebbe nel caso due suoi dipendenti stessero insieme e che fanno di tutto…- sputo io, cercando di non assumere un’aria di sufficienza.
-La tua laurea è meritata- ridacchia
-Lo so-
Si da la spinta e preme di nuovo il suo corpo contro il mio, baciandomi ancora con tutta la foga del momento, una via di fuga dalla situazione barbina, un bacio, un lavoro importante, la tremenda botta della sua capoccia contro il soffitto… EH!?
-DIO!-
Si getta all’indietro, tenendo la testa con le mani. Lo amo, ma non è tutta ‘sta agilità.
-Tesoro?-
-Sto bene, credo… Non è plastica, è marmo!-
Sbuffo divertita mentre gli do un bacio sulla botta, facendolo gemere infastidito.
-Ahi…-
Gli bacio ancora la testa, e lui si siede sul water, prendendomi in braccio.
-Non vorrei tornare di là…- bisbiglia alla mia clavicola
-E’ anche il mio sogno vivere in un bagno-
-Sai che intendo…-
-Sì, lo so- poso un altro bacio sulla sua testa, che grazie al cielo non sanguina
-Non è grave- bisbiglio ai suoi ricci
-E’ solo una botta, Capitana Ovvio-
-Ne prenderai tante sul set!- la mia voce si alza involontariamente di un paio di ottave, rendendomi quasi isterica.
-Ah! Dai Ellie! Andrà tutto bene!-
Perché lui SA.
-Andiamo ad interrogare Peter- dico.
-O- Ora?! Non è una grande idea andare lì e dirgli “Ehi Peter, ti darebbe fastidio se, per caso, due dei tuoi dipendenti scopassero”?! Un poco antisgamo!- anche la sua voce sa raggiungere delle belle notine, e me compiaccio particolarmente quando la sua voce diventa così acuta da non uscire che con un sibilo dalle sue labbra schiuse.
-Esatto. Ho un piano.- gli dico, piantando un indice sulle sue labbra e mettendo fine alla sua sfuriata in acuto. Lo bacio ed esco dal bagno con uno scatto fulmineo, prima di poter cambiare idea.
Tutti sono svegli ora, ma soprattutto Peter lo è.
Mi siedo davanti a lui.
-Posso farti qualche domanda? Ho paura che sverrò di nuovo all’atterraggio e che dopo sarò così piena di sonniferi da non riuscire più a fare nulla…- sorrido innocentemente.
-Certo, Eleonora. Dimmi pure, o meglio, chiedimi pure.-
Mette in stend by il computer e guarda l’orologio.
-Grazie, chiamami Ellie, per favore. Così mi chiama solo mia madre.-
-Certo, allora… Ellie, chiedi pure-
-Allora! Siamo partiti! Cosa ne pensi?-
­-Sono veramente eccitato, Ellie! Ho già visto parecchi dei miei collaboratori che tentavano il suicidio, quindi non sono l’unico che vuole crocifiggersi per l’ansia!-
Rido –Li ho visti anche io! Stiano attenti la sotto, se riescono a forzare i portelloni potrebbero esserci precipitazioni!-
Mi passa un brivido lungo la schiena.
-Già, ma sono positivo! Ottimo cast, ottime location, ottimi effetti speciali. Diciamo che sono ottime basi per un film. Anche il romanzo è un’ottima inizio-
-Hai intenzione di cambiare tanto del romanzo?-
-Alcuni, è ovvio. Vorrei evitare di anticipare tanto, ma ho intenzione di ampliare e aggiungere parti.-
-E’ trapelato che non approva l’assetto maschilista del romanzo, e che saresti intenzionato a…-
-E’ esatto. Infatti ho intenzione di aggiungere un personaggio femminile, e di riproporre una nostra vecchia conoscenza…Il nuovo personaggio accrescerà di molto una parte che altrimenti sarebbe solo… di contorno.-
-Uh! Così mi incuriosisci! Su questo aereo ci sono molte vecchie conoscenze, devo presupporre che avranno una parte nel tuo operato!-
-Decisamente un’ottima deduzione! Sì, ho in programma dei camei, per cercare di introdurre meglio la storia…-
-E mi sembra che siano felici di essere tornati! Ho parlato con Lesley e Orlando di questo e sembrano a dir poco entusiasti!-
 -Esatto! I due piccioncini avranno poche parti, ma importanti… Per un certo periodo il set della Compagnia dell’anello è sembrata la redazione di una rivista di gossip. Tra i triangoli, Dom e Billy che continuavano ad andare in giro bevendo caffè, Sean che pregava prima di salire sugli elicotteri e Bean che svicolava quando gli davamo i calendari con le scene di esterno… Tutti sapevano di tutti e stava diventando imbarazzante girare con loro! Mi ricordo quando la stampa ha beccato Les e Orlando la prima volta. Les ci ha piantato su un casino! Ma li abbiamo perdonati, del resto sono o non sono adorabili?-
Ahaaa! Beccato!
-Decisamente! Sono adorabili e ti devono molto! Sei praticamente il loro Mecenate!-
-Ovvio, Peter Jackson, regista e Mecenate delle coppie sul set! Almeno finché lavorano possono fare ciò che vogliono!-
Cuore che manca un battito, deglutisco.
-Quindi… Sei favorevole alle coppie?-
-Ovvio. Chi sono io per tarpare le ali all’amore?-
-Certo!- mi impedisco di saltare in piedi e fare un balletto –Hai intenzione di affrontare delle scene in maniera… Particolarmente particolareggiata?-
Ride, rido.
-Certo, saranno molto precise le scene della battaglie, ma vorrei in particolar modo focalizzare l’attenzione su due scene, che credo saranno entrambe nel secondo film. Aspetta, l’hai letto il libro?-
Tiriamola breve.
-Sì, certo. L’ho amato molto, anche se non mi ricordo mai il numero esatto dei nani, e li devo ripetere…-
-Allora… ci sarebbero le scena dei… dei ragni- rabbrividisce -E quella delle botti, anche se credo che verrà caratterizzata da qualcosa in più…-
Ah, è vero. E’ aracnofobico. Mi strizza l’occhio e guardi l’orologio.
-E’ tardi- aggiunge –ti consiglio di andare dalla tua amica e poi a parlare con Aidan e Dean. Saranno contenti di sapere cosa hai scoperto…-
Sbianco di colpo, per poi arrossire.
-Allora…-
-Sì, cara. E’ un poco dura non accorgersi di nulla quando stai per tre ore in sala riunioni…-
-Oh-
-Ti prego Ellie, calmati. Stai iper ventilando.-
-E’ un pochino dura stare calme, ma sono certa che, se fossimo a terra, avrei appreso la notizia con un filo più di…Onore.-
Ride e mi prende il polso fra le dita
-Ti prego, stai calma. Ora vai da Aidan, ti sta guardando con due occhi grandi come padelle e credo che mi aggredirà se non tolgo le dita dal tuo polso, quindi dammi una buona ragione per evitare di controllarti le pulsazioni. Adesso, riprendi a respirare e, per favore, vai da Aidan. Mi sta per aggredire e un’aggressione al suo primo regista importante non gli garantirebbe una grande carriera-
Riprendo a respirare e mi alzo dal sedile, anche se mi gira lievemente la testa. Noto, in effetti, che Aidan sta si sta trattenendo dal corrermi addosso per controllare come sto. Sono io che però gli vado incontro (incontro= gli salto praticamente in braccio) e faccio aderire il mio petto al suo, mentre gli sguardi di tutti si concentrano su di noi.
-L’inquietantissimo Peter sapeva. Ci da il via libera-
Momento di silenzio.
Bacio.
Applausi.
Le mani sui miei fianchi non mollano la presa e mi sollevano da terra, approfondendo quello che era già, senza alcun miglioramento, un bacio da dieci e lode.
Elijah, che era venuto a sedersi accanto a Leseley, da bravo migliore amico (il mio è difettoso, mi ruba i pop corn, è più soggetto al ciclo delle donne…) si mette a pestare i piedi, seguito a ruota dagli altri Hobbit, mentre gli elfi si lanciano in fischi d’apprezzamento. Le mie labbra si separano da quelle di Aidan per colmare un’esigenza biologica stronzissima: il respiro.
Dean gli da una pacca sulla spalla e io mi siedo accanto a Chiara, Lesley, Evangeline ed Elijah (che, per qualche strana ragione che mi sfugge, è seduto con le bambine), mentre i maschietti fanno a gara a chi ha più testosterone. Aidan continua a ricevere pacche sulle spalle da tutte le parti (a me basta che stiano sopra il punto vita) e ricevere commenti su di me da tutte le boccucce di rosa che sono su questo aereo.
Tutte le ragazze, e Elijah, continuano a ridere e scherzare, mentre io mi estranio un attimo, a parlare con me stessa, come facevo da piccola, quando non avevo nessuno con cui parlare.  Non lo facevo… Dal liceo.
Eleonora! Come l’ha preso tua mamma il quattro in matematica?
Dipende da quale, sono passati tanti anni ormai… Sei da aggiornare.
Da quanto tempo non ci sentiamo! Ti sei poi sposata con il tuo amore? Dicevi che era la persona giusta…
Ne ho passati una paio, non mi ricordo a quale tu ti riferisca… Ma lo dicevo io e basta. Ora sto con la persona migliore del creato…
Uno dei Jonas?
No! Non sono una pedofila! E’ un attore, dolce, bellissimo, intelligente… E’ quello giusto, ne sono certa.
Se lo dici tu, cara. Ma allora perché mi parli ancora? Quando avevi quindici anni avevi anche le tue motivazioni, lo so. Tanti problemi e poche persone a cui parlarne. Ma ora? Sai bene di non avere gli stessi problemi, sei accettata, fai bene il tuo lavoro, hai degli amici… Perché hai ancora bisogno di me?
Sembra tutto un sogno.  Sai com’ero da piccola. Ero così… fragile. Sono la stessa persona, anche se sono così cambiata? Mi sembrava giusto pensarci su. Non voglio dimenticare ciò che mi ha fatto diventare come sono, mi capisci?
Certo, lo capisco. Elelonora, sei cambiata tanto, ma in meglio. Credo che ora tu possa definirti quella che volevi tanto essere “l’eroina di te stessa”. Non hai bisogno di nessuno per salvarti, sai farlo da sola. E ti ricorderai per sempre gli anni peggiori della tua vita, ma come monito.
Grazie, voce…
-Ellie? Ellie. Ellie?! Allacciati quella cazzo di dannata cintura, stiamo per atterrare!-
Quella che mi ha appena svegliato dal mio viaggetto attorno alla mia testa, è la mia migliore amica. Quella che, quando avevo quindici anni, ha fatto sì che smettessi di usare la mia vocina/psicologa.
-Ti voglio bene, Chiara-
-Ti voglio bene anche io, cara. Ma allacciati quella cosa, o ti strangolo-
Mi lego la cintura e stringo le dita di Chiara, socchiudendo gli occhi. Vedo Aidan che parla tranquillamente con Dean. Quasi sentisse la forza del mio sguardo su di se, si volta e mi sorride.
Un sorriso sincero, che m’illumina per qualche secondo. Poi le ruote urtano l’asfalto e lancio un urlo da svegliare i morti.
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