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Autore: Lurilala    21/01/2014    1 recensioni
[687 parole] [One-shot] [AVVISO: i componenti della Feida sono bambini qui.]
{-Siamo come una corte.- La voce dolce di Naje arrivò dall'angolo del tavolo, dove la bimba era stata con il viso chino sul libro, sorseggiando di tanto in tanto il the.
-Cosa?-
-Ma sì, una corte. Come quelle che si vedono nei film. Con i cavalieri, i consiglieri e l'imperatore.- Detto questo alzò il libro, mostrando le pagine scritte fitte fitte.}
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Saryuu Evan - Saru
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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~ Imperatore... Si potrebbe fare ~


L'aria era calma, quel pomeriggio di primavera.
Meia canticchiava, mentre, in punta di piedi, versava il the nelle tazze bianche, attenta a non scottarsi.
Yuuchi e Yokka si litigavano un biscotto, Naje leggeva un nuovo libro d'avventura e Pino mangiava cucchiai di zucchero insieme a Fei.
La stanza dalle pareti candide era rischiarata dalla luce calda del sole; la finestra era aperta sul cielo azzurro e, guandando bene l'orizzonte, si riusciva a scorgere la vetta scintillante del monte Fuji.
Un buon odore di ciliegio veniva trasportato dalla brezza, e si mischiava con l'aroma di the che la bambina stava versando.
Gillis l'aiutò a distribuire le tazze e bevettero tranquillamente, parlando fra sè.
-Secondo voi cosa siamo?-
-Che?- Gimusu alzò lo sguardo dal biscotto che stava sboccellonando, guardando con un sopracciglio inarcato Roko.
-Intendo... Mi piace come idea, la Feida.- Sorrise a pronunciare quel nome, quello che aveva rappresentato un futuro per lei. -Però... Cosa siamo? Un'associazione?- Pareva scettica, la bimba.
-Non ci ho mai pensato.- Esclamò Saru, senza particolare interesse, portandosi la tazza alle labbra e bevendone qualche sorso.
-Ha ragione.- Insistette Fei. -Non mi piace come idea, l'associazione. Come dovremmo chiamarti, presidente?- Sbuffò, infastidito solo a pensarci.
Era Saryuu il capo.
In effetti non ne avevano mai discusso, era stato naturale per tutti che fosse il biondo a comandare; dopotutto, si era sempre comportato da leader, era stato lui a coltivare per primo l'idea di unirsi ed era stato sopratutto il primo con il coraggio necessario per farlo.
Tutti lo consideravano il capo, e a lui andava bene.
-In effetti...- Commentò Doris, storcendo appena il naso.
-Voi che dite?- Esclamò ancora Roko, gli occhi nocciola illuminati.
-Somigliamo di più a un esercito.- Ribattè Garo, mordendo un biscotto al cioccolato, e sorrise istintivamente al pensiero.
A lui erano sempre piaciuti, gli eserciti: gli schieramenti, le armi, i combattimenti...
Solo il pensiero gli mandava un brivido euforico lungo la schiena.
-Noooo.- Meia era schifata. -Che brutto.-
-Gli eserciti sono bellicosi.- Rincarò la dose Gillis, sistemandosi meglio gli occhiali sul naso.
-Già, e sai cosa significa, secchione?- Ribattè Jipusu, guardandolo male.
-Sì, io lo so. Significa che fa del male alla gente in modo rozzo e cattivo.- Sorrise con aria di sfida, il bambino, mentre i suoi occhi d'oceano brillavano.
Amava fare il saccente davanti ai suoi compagni, lo riempiva d'orgoglio.
-E comunque, anche fossimo un esercito, ci dovremmo dividere in comandanti, generali e soldanti.- Aggiunse Guumi, inzuppando un biscotto nel the.
-Tsk. Se non siete capaci a farlo, non è colpa mia.- Soffiò ironico Garo, incrociando le braccia al petto e assumendo un'espressione imbronciata e infantile.
Tutti si aspettavano un commento di Saru, ma non arrivò.
Il bambino osservava pensoso il liquido nella tazza, storcendo di tanto in tanto il naso e a scatti sorridendo.
Chissà cosa pensava, si chiese Gillis, ma non provò nemmeno a capirlo: non aveva ancora padroneggiato completamente i suoi poteri e non voleva causare qualche danno, nonostante la curiosità lo stesse uccidendo.
-Siamo come una corte.- La voce dolce di Naje arrivò dall'angolo del tavolo, dove la bimba era stata con il viso chino sul libro, sorseggiando di tanto in tanto il the.
-Cosa?-
-Ma sì, una corte. Come quelle che si vedono nei film. Con i cavalieri, i consiglieri e l'imperatore.- Detto questo alzò il libro, mostrando le pagine scritte fitte fitte.
-Ne sta parlando qui.- Sorrise timidamente e seguì qualche attimo di silenzio.
-Una corte... Mi piace!- Esclamò tutta contenta Meia, facendo un piccolo saltino di gioia.
Questa volta Saryuu alzò lo sguardo, e sorrise come solo lui sapeva fare, un lampo nei suoi occhi indaco.
-Imperatore... Si potrebbe fare.-
E seguì una rissa per chi avrebbe dovuto fare cosa, lottando per avere i ruoli più prestigiosi e inventandosene di nuovi.
-Saru... Dovresti fermarli.- Intervenne Gillis, avvicinandosi all'amico.
Evan ghignò, divertito e ironico.
-Ehi. Se sono l'imperatore dovete darmi del voi.- Esclamò, alzando il dito con fare saccente.
E Gillis rise, cimentandosi nella buffa caricatura di un inchino.
-Mi perdoni, sua maestà.- Disse, alterando la voce in maniera ridicola.
-Imperatore andrà bene!- Gli strizzò l'occhio, ridendo.
Una corte... Che idea balorda.




Yatta!!! *ç*
Vi ero mancata?
Me torna con una fanfic... boh.
Sapete che non so che dirvi?
Mi è venuta in mente questo pomeriggio, scritta e postata, bum.
Non so.
E' che mi frullava in testa da un po' di scrivere una fic sulla Feida bambini.
Qui c'è da spiegare una cosa: allora, l'anime dice che la Feida fu creata da un anno, quindi quando Saru e co. avevano... boh, tredici, dodici? anni.
Ecco, io odio questa versione e io non riesco a non immaginarmeli bambini.
Quindi potrebbe definirsi head canon ma si scrive così ò.ò . Ecco tutto. ;)
Mi dovevo spiegare la questione dell'imperatore.
Oh, quanto mi piace.
Amiamo tutti insieme i Second Stage Children e vi lascio! XDDD
Lucchan
  
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