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Autore: masayachan    05/06/2008    4 recensioni
il primo appuntamento(e unico)fra Anzu e l'altro Yugi(Atem)...se lei si aspettava qualcosa di più,beh,come ben sapete ne rimase delusa,perchè quel pomeriggio non era con lei che il faraone voleva uscire. notate bene,YAMIxYUGI! spero che vi piaccia!
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Dark/Yami Yuugi, Tea Gardner/Anzu Mazaki, Yuugi Mouto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il silenzio era imbarazzante

 

 

 

 

Girò la chiave nella serratura un paio di volte prima di aprirla, poi entrò in casa, pulendo le scarpe sul tappetino e togliendosele di conseguenza.

-Yugi, sei tornato?-

La voce della mamma lo aveva chiamato dall’altra stanza.

-Sì, sono a casa-

Rispose lui dolcemente, mentre entrava in soggiorno sorridendole.

La donna vedendolo ebbe un leggero sobbalzo, poi ricompose la sua espressione e gli sorrise a sua volta.

Era ancora lui.

Non sapeva bene chi, ma quel che è certo e che non era Yugi.

Gli assomigliava, questo sì, ma una mamma riconosce suo figlio, e poi, era praticamente impossibile non accorgersi che fossero persone differenti.

Il ragazzo di fronte a lei era decisamente più maturo del suo bambino, in ogni aspetto.

Ma nonostante questo non aveva detto nulla e faceva finta di non saperli distinguere, perché dopotutto non importava chi fosse quel giovane, quel che è certo è che da quando c’era lui, Yugi era cambiato, non era più triste e solo, non era più il ragazzino isolato da tutti….ora era felice.

E non intendeva contentezza,o gioia, ma proprio felicità ,nel pieno del suo significato, e lo poteva notare benissimo nel sorriso di suo figlio quando lo sorprendeva a parlare da “solo”.

Yugi era davvero felice.

-Hai cenato?-

Gli chiese mentre stava già salendo le scale che conducevano in camera sua.

-Ah…grazie, ma ho mangiato un hamburger, sono a posto, grazie comunque…-

-…il nonno mi ha detto che sei uscito con Anzu…-

Gli disse strizzandogli l’occhio in modo malizioso.

Il faraone sorrise timidamente.

-Bè, sì…-

-E come è andata?-

Lo guardava  ancora con quell’espressione di chi vuol farsi spifferare particolari piccanti.

-Niente di che…ora vorrei riposare un po', vado di sopra, se non ti spiace.-

Sembrava avesse fretta.

E come intuì la mamma, probabilmente aveva fretta di stare con Yugi.

Si era resa conto che fra quei due era nato qualcosa di speciale, che andava oltre alla semplice amicizia.

Sebbene conoscesse a malapena l’altro Yugi, percepiva benissimo con il suo istinto di mamma che era legato da un affetto profondo a suo figlio…e che di Anzu, dopotutto, non gli importava poi molto.

E in quanto a Yugi…era probabile che il sentimento fosse il medesimo.

-Ok, buona notte.-

Disse mentre lui dall’ultimo gradino in cima alle scale le faceva un cenno con la mano.

La mamma sospirò.

No, quello non era suo figlio.

Il faraone aprì la porta della stanza di Yugi, dove affissato c’era una targhettina con scritto il suo nome, come nelle camerette dei bambini.

Com’era buffo.

Entrò e chiuse la porta alle sue spalle.

Sospirò, il momento era arrivato, ora sarebbe rimasto solo con lui e avrebbe dovuto parlargli.

Di che cosa ancora non sapeva bene…in quel pomeriggio erano successe così tante cose che non sapeva davvero da dove iniziare.

Mise le mani sul suo puzzle e una luce chiara lo investì completamente sul viso.

Sbattè un paio di volte le palpebre, si guardò intorno confuso, voltando il capo a destra e a sinistra.

-La mia stanza…-

Mormorò.

Portò le braccia sopra la testa sgranchendo i muscoli irrigiditi.

-Aah! Che bello! Finalmente il mio corpo! Mi è proprio mancato!!-

Yugi era tornato.

-Ouh! Che caldo! Come hai fatto a sopportare per tutto il giorno questi pantaloni, Mou hitori no boku ?-

La figura del faraone comparve trasparente e leggera di fianco a lui sorridendogli.

-E' colpa tua, Aibo…te lo avevo detto che hai un pessimo gusto nel vestire, potevi scegliere un abbigliamento più comodo, povero me!-

Yugi rise.

-Aha! Perdonami! Credevo solo che i pantaloni di pelle ti sarebbero stati bene-

Si slacciò la zip e il cuore dell’altro Yugi perse un battito.

Il ragazzino si sfilò velocemente i pantaloni e, alzando gli occhi, incrociò quelli fissi su di lui dell’amico, arrossendo vistosamente.

Com’era carino Yugi…e non solo caratterialmente.

Non era semplicemente la sua indole mite e il comportamento dolce ed altruista ad attrarlo così,ma anche quella innocenza che lo rendeva inconsapevolmente sensuale e quei suoi lineamenti del viso delicati, la pelle chiara, il corpicino modellato con morbidezza.

A suo avviso Yugi era semplicemente perfetto, e lui, vista la sua posizione, non poteva certo permettersi di fare certe fantasie.

-Lo so…sono infantili, vero?-

Il faraone si riprese dallo stato di trans sentendolo rivolgersi a lui.

-Eh? C...Che cosa?-

Yugi prese un paio di pantaloncini corti che erano appoggiati sul letto,e  gonfiando le guance indispettito, sul suo viso si formò un piccolo broncio.

-Non fare finta di niente, so che i boxer con le stelline sono da bambini, ma non posso farci niente…me li ha comprati la mamma…-

Non se ne era nemmeno accorto.

Yugi portava delle buffe mutande decorate con enormi stelline gialle dalle faccine sorridenti.

Facevano davvero ridere ora che le guardava, e pensare che quel giorno ci era andato in giro tutto il pomeriggio! Yugi aveva impiegato più di un' ora a scegliere cosa mettersi e poi sotto portava della biancheria estremamente ridicola.

-Ehe-

-Eddai! Non ridere!-

Disse arrossendo mentre si infilava i pantaloncini davanti allo sguardo divertito dell’altro se stesso.

Si gettò sul letto con tutto il peso sbuffando e il materasso rimbalzò un paio di volte emettendo un leggero scricchiolio.

Sorrise e prese fra le mani l’i-pod posto sul comodino e si rivolse all’amico in piedi davanti a lui.

-Mou hitori no boku, vieni qui, ti devo far sentire una canzone!.-

Il faraone  ubbidì, si sdraiò a pochi centimetri da lui e si mise all’orecchio la cuffietta che Yugi gli aveva gentilmente passato.

 La canzone cominciò a suonargli nelle orecchie.

Chiuse gli occhi.

Era bella davvero, quella musica, gli piaceva .

Come sempre lui e il suo Aibo avevano gli stessi gusti su ogni cosa.

A partire dalla carta da inserire nel deck al gusto di gelato.

Viaggiavano sulla stessa lunghezza d’onda.

-Mou hitori no boku…?-

Il ragazzo aprì lentamente le palpebre, riprendendo coscienza dopo essersi pienamente immerso in quella melodia.

Il viso di Yugi era a pochissimi centimetri dal suo, tanto che riusciva a sentirne il respiro sul volto.

Era in momenti come questi che avrebbe voluto confessargli tutto, ogni singolo pensiero, ogni sentimento nei suoi confronti…e  che invece  doveva  trattenere dentro di sé con tutte le forze che aveva in corpo.

Deglutì.

-Sì, Aibo..?-

-Come è andata oggi con Anzu?-

Già, come era andata?

Le parole della ragazza continuavano a frullargli nella testa, come ad aumentare il suo tormento ancora di più.

Sempre di più.

-Tutto ok-

Si limitò a rispondere.

-Ti sei divertito? Che avete fatto?-

-Bé…più o meno…abbiamo bevuto qualcosa, siamo andati a spasso, in sala giochi e poi…-

Il ragazzo si bloccò di colpo.

Al museo, erano andati al museo egizio…

E avevano visto la tavola del faraone…

E infine  incontrato Isis e con lei tutte le sue rivelazioni.

-E poi?-

Continuò Yugi incuriosito.

-Oh…bè, un po’ qui un po’ là…niente di speciale, te l’ho detto..-

L’espressione del ragazzino non sembrava convinta, sentiva chiaramente che il faraone gli stava nascondendo qualcosa, inoltre era visibilmente  impacciato e si era voltato dall’altra parte per non guardarlo negli occhi…ma com’era tipico di Yugi, preferì non indagare oltre.

Sorrise.

-Insomma, nulla da raccontare?-

Se fosse stato per l’altro Yugi avrebbe tanto voluto rispondere di sì, concludendo quella conversazione, che gli sembrava più un interrogatorio, nel tentativo di obbligarlo a  parlare di quelle verità che nemmeno lui voleva sentire.

-Bè, sì, qualcosa c’è…Kaiba ha organizzato un nuovo torneo, si chiama battle city.-

Yugi si sollevò sulle braccia di scatto facendosi cadere la cuffietta dell’i-pod di dosso.

-Davvero???Ma è grandioso! E parteciperemo, vero?-

-Certo che sì!-

Gli rispose sorridendo, vedendo tanto entusiasmo.

Il ragazzino si era nuovamente accomodato nella precedente posizione, facendo ciondolare le gambe giù  dal materasso.

-Anche se…bè, le regole sono un po' strane…il campo di battaglia è l’intera città e i vincitori si devono impossessare della carta rara dello sconfitto.-

Il sorriso di Yugi si spense un po’.

-Ma…è una regola orribile! Io non potrei mai fare questo! E se perdessimo?-

-Vedrai che non accadrà…-

Ora Yugi si stava leggermente agitando e la sua espressione si era fatta preoccupata.

-Sì, ma se dovesse capitare, io…non voglio perdere Black magician!-

Con queste parole al faraone tornò alla mente il destino che gravava su di loro. Perdere Black magician era davvero l’ultimo dei problemi.

Quello che gli venne spontaneo pensare fu una risposta come:

-Io invece non voglio perdere te- Ma si morse le labbra, impedendosi così di trasformare quel pensiero proibito in qualcosa di concreto.

-Non succederà, tu e io assieme siamo troppo forti per anche lontanamente considerare l’ipotesi di essere sconfitti-

Rispose invece.

Yugi sorrise,e la sua espressione si rasserenò nuovamente.

Sì, è vero! Siamo imbattibili!-

-Già! Una squadra vincente!-

-Assolutamente vincente!-

Avevano battuto la mano l’una contro l’altra.

Poi il faraone con un gesto veloce incrociò le dita con le sue e Yugi sorridendo innocentemente assecondò il gesto.

La pelle dell’altro se stesso era fredda, ghiacciata.

Però era pelle.

Lui era l’unico che la poteva toccare, era l’unico che la poteva vedere.

Il polpastrello di quel pollice che ora gli accarezzava il dorso della mano era tangibile soltanto a lui, così come quel viso era visibile solo ai suoi occhi e Yugi ne andava fiero.

Il faraone notò lo sguardo del suo Aibo…si era fatto languido e dolce come solo il suo poteva essere.

L’atmosfera in quella stanza si era fatta strana, contornata da un estremo silenzio.

Sarebbe stato un momento perfetto per rivelargli i suoi sentimenti.

Anzu gli aveva detto che una delusione era meglio di un rimpianto e questo era vero.

Dopotutto se Yugi lo avesse rifiutato sarebbe stato meglio così, almeno al momento della loro separazione incombete non avrebbe sofferto, anche se avrebbero però vissuto nell’imbarazzo il tempo che avevano ancora da passare assieme.

Dall’altra parte, se fosse stato corrisposto sarebbero stati felici entrambi, ma per un tempo estremamente limitato.

Quel silenzio era strano…e stranamente tentatore.

Una ciocca di capelli biondi cadde sul viso del più piccolo nascondendogli un occhio.

l’altro ragazzo gli passò una mano intorno alla guancia sistemandola dietro all’orecchio.

Per uno sguardo esterno quel tocco gentile non sarebbe stato altro che uno spostamento d’aria leggero, senza alcun significato. Quella che invece era la carezza di un giovane innamorato.

-Grazie…-

Disse Yugi quasi bisbigliando.

Doveva dirglielo…doveva provare….come gli aveva detto l’amica, non poteva andarsene senza sapere se i suoi sentimenti fossero corrisposti.

Però, non voleva rovinare tutto quello che si era creato fra loro…

-A…Aibo…-

-Sì?-

Yugi ora lo stava fissando intensamente e sembrava si aspettasse qualcosa da lui.

-Io…-

Lo continuava a guardare, senza nemmeno muovere le palpebre.

D'altronde riusciva a capire il suo stato d’animo, era ovvio che intuisse che stava per dirgli qualcosa di importante.

Il faraone scosse il capo mettendosi una mano davanti alla faccia e con uno scatto si mise seduto sul letto.

-Mou hitori no boku…che succede..?-

Chiese preoccupato mettendosi a sua volta seduto vicino all’altro se stesso.

Lui teneva lo sguardo chino.

No…non era ancora giunto il momento, non poteva ancora dirglielo, non ora.

C’erano troppe cose in ballo Il battle city che sarebbe cominciato da lì a poco, Isis e la memoria scomparsa del faraone….lo sconosciuto possessore di un oggetto millenario da sconfiggere…

Troppi rischi, troppe incertezze, troppi pericoli per avere il coraggio di aggiungere l’ulteriore problema dei suoi sentimenti, coinvolgendo il suo Aibo ancora più del dovuto.

E almeno fino alla fine di questo torneo, doveva lasciarlo libero da questo pensiero, sia considerando una risposta negativa che una positiva da parte sua.

Portò di scatto il volto  verso quello di Yugi e vide la sua espressione confusa.

-Aibo, ascolta! Se vinceremo questo battle city…-

-No! Noi lo vinceremo di certo, non dire se!-

Sorrisero entrambi.

-Bene, allora…-

Continuò con lo sguardo deciso.

-Quando questo battle city finirà, Aibo…io ti dovrò dire una cosa....una cosa  molto importante -

Silenzio.

Yugi era lì,e lo guardava immobile.

A questo punto il faraone arrossì e portò lo sguardo altrove, imbarazzato per quella pre dichiarazione impacciata.

Chissà a che cosa stava pensando ora di lui Aibo.

-Anche io…-

 L’altro Yugi sgranò gli occhi e con un guizzo riportò subito l’attenzione sulla figura del compagno.

-Anche io, Mou hitori no boku…quando finirà il torneo dovrò.. dirti una cosa…-

Aveva le  iridi lucide e le guance rosse mentre pronunciava quella frase, così breve eppure estremamente faticosa da articolare.

Il cuore del faraone aveva cominciato ad aumentare il battito cardiaco e senza riuscire più a controllare le sue azioni si sporse in avanti con uno scatto fugace.

Yugi strizzò gli occhi.

Un secondo dopo, quando li riaprì, l’amico non era più nemmeno seduto, era in piedi davanti a lui, girato di spalle.

Un….bacio?

No, non era così definibile.

Era uno sfioro quello, talmente leggero che fu praticamente impercettibile, sia per durata che per intensità…

Forse non era nemmeno quello, ma solo una sensazione…

Eppure Yugi era convinto che per un istante le loro labbra si fossero toccate.

-Chissà quanto durerà questo battle city…-

.

 

END

 

ODDIO CHE TRAGEDIA!E’ FINITO COSì….BOH…..RGH!

SPERO CHE VI SIA PIACIUTO…L’HO SCRITTO IN SUPER FRETTA….SAPETE HO GLI ESAMI DI MATURITà E NON HO MOLTO TEMPO…PERDONO !

CHISSà MAGARI UN GIORNO POTREBBE CONTINUARE…

COMMENTATE!!!

 

 

Jolly24:grazie x il commento ho inserito il tuo contatto ma non ti ho mai incontrata on line…ç_ç

Capitatapercaso:ti dirò….agli uccellacci non ci avevo pensato mentre scrivevo ma magari mi leggi nell’inconscio*_*comunque grazie davvero per il commento,spero che tu gradisca l’ultimo capitolo.inoltre credo che tu sappia scrivere benissimo.kiss

Firiel:grazie e ancora grazie per l’incoraggiamento!io adoro i tuoi commenti!cercherò di avere più fiducia in me ma considerando che non ho molto tempo x via degli esami mi piacerebbe dedicare più tempo qalle fic e curarle di più,quindi non sono mai molto entusiasta.

Un bacio.

 

 

 

 

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