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Autore: feilin    21/01/2014    1 recensioni
Comincio col dire che questa storia è... mh, diciamo un altro punto di vista della storia che sta scrivendo un altra autrice, che ha caricato la storia nella categoria dei SS501. Quindi, voi potete anche non leggere il suo, ma se volete capire la storia a 360 gradi, allora fatelo ( è consigliabile la seconda opzione XD) oltre a questo ovviamente questa storia si concentra sugli SHINee, ma troverete parecchi altri personaggi come i SS501, Hongki, Suju ecc ecc XD è una storia molto carina, che consiglio a tutti. Buttateci un occhio :D
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo XIV
 
-Che vuol dire che Kibum è partito per una vacanza con Ilaria? - domandai guardando perplessa Taemin e Sara.
-Esattamente questo. Jonghyun è a dir poco furioso, perché dice che nessuno lo ha avvertito, e che quando è tornato a casa questo pomeriggio è venuto a sapere dalla madre che Ilaria dopo aver fatto le valigie è partita con Key - spiegò Taemin.
-O meglio, che Kibum ha fatto le valigie ad Ilaria per poi partire. Non penso che Ilaria sia il genere di persona che da un giorno all’altro decide di partire - commentò Sara.
-Non m’interessa. Se Kibum è felice di questa sua azione, buon per lui, ma a me non interessa davvero. - borbottai.
-Dì, più che altro, che sei gelosa del fatto che Kibum abbia portato Ilaria in viaggio e non te - commentò Taemin sorridendo malignamente. Gli lanciai un fulmine e sbuffai. Era vero, Kibum non aveva mai fatto niente di simile per la sottoscritta, ma non ci avevo mai fatto caso, sia perché non mi aspettavo mai nulla da nessuno, sia perché sapevo che Kibum era un tirchio di prima categoria, quindi era una guerra persa.
-Non sono gelosa, ma perché mai dovrebbe interessarmi cosa fa il mio ormai ex migliore amico se lui stesso non mi dice più cosa fa. - vidi Taemin roteare gli occhi al cielo.
-Ricominciamo con questa storia. Feffe sei diventata paranoica. -
-Io paranoica? Certo, è facile parlare per te, i tuoi migliori amici sono Minho e Onew che sono due gran belle persone. Io invece vado sempre ad immischiarmi con persone con gravi problemi al cervello. Guarda te per esempio. Minho sta soffrendo d’amore per Tiffany, e tu cosa fai? Gli stai vicino portandolo fuori per svagarsi un po’. Io ho problemi con Jong, eppure non vedo Kibum dal quindici- diciotto! - dissi incrociando le braccia per dare più convinzione al mio esempio.
-In effetti non ha tutti i torti. – disse Sara annuendo – Kibum in questo periodo è un po’ distante. O meglio sembra distratto da qualcosa, benché in ambiente scolastico o comunque in mezzo a voi SHINee non si noti. -
-Beh, si sarà stufato del tuo musone lungo. E non ha tutti i torti. Purtroppo io sono tuo fratello e non posso scaricarti, altrimenti lo avrei fatto da tempo - scherzò lui, guardandomi.
-Yah! Grazie davvero eh. Voglio vedere quando avrai problemi tu di questo tipo -
-Ma io e Sara siamo intelligenti, non litigheremo mai per stupidaggini simili, e se lo faremo, ci riconcilieremo subito - sorrise lui stringendola a se.
Tzè, mi fate salire il diabete.
Erano passati due giorni dalla festa di capodanno, ed erano passati in tranquillità, almeno fino a quel momento. La cosa che mi preoccupava maggiormente erano le chiavi di Hyun Joong ancora in mia proprietà. Purtroppo non avevo il suo numero, o quello dei suoi amici, e non sapevo nemmeno dove abitasse, quindi restava un mistero il come poter restituirgli le chiavi. Ma infondo se lui stesso non si era ancora fatto sentire era perché probabilmente gli andava bene riaverle per quando ritornavamo a scuola.
Oppure sta architettando un piano malvagio per uccidermi. E chissà perché penso che Hyun Joong non sia per niente contento di questa situazione.
Hongki, invece, continuava a chiamarmi per verificare la mia situazione. Mi aveva raccontato del delirio che Jong aveva provocato in casa con i suoi per l’improvvisa partenza della sorella, e ci eravamo fatti due risate. Nemmeno il padre sapeva niente, quindi come lui era rimasto sorpreso, ma un sorpreso moderato, non esplosivo come quello di suo figlio. La mamma invece sembrava fosse molto contenta dell’idea che aveva avuto Kibum.
Spero che almeno quei due si divertano. Kibum, però devi stare attento, ti farai scoprire da Jong se continui così.
 
Mentre facevo quei dannati compiti che matematica ci aveva assegnato, sentii squillare il cellulare, notando che il numero fosse sconosciuto.
-Pronto? -
-Maledetta! - rispose una voce a me conosciuta dall’altra parte del telefono.
-Hyun Joong? - chiesi non del tutto sicura.
-No, Babbo Natale! Vieni immediatamente a scuola e riportami le chiavi! SUBITO! - ringhiò attaccando.
Vabbè, però stai calmo.
Sospirai prendendo il cappotto e le chiavi del mio amichevole compagno di classe, e uscii di casa,, preparandomi a ricevere una lavata di testa.
Una volta arrivata a scuola non vidi nessuno, così optai per entrare direttamente in nella sala prove dove ero certa che li avrei trovati. Aprii la porta ed entrai, guardandoli tutti sudati mentre bevevano avidamente e si asciugavano con gli asciugamani.
-Tu! Ladra di chiavi altrui! -
-Ciao anche a te - dissi divertita, entrando e avvicinandomi a loro.
-Ah! Tu hai voglia di scherzare eh. Non sai cosa ho dovuto fare per avere quel tuo benedettissimo numero! - disse alterato mentre vedevo gli altri ragazzi che ridevano sotto i baffi. La cosa, a dire il vero, divertiva anche me.
-Già, infatti mi stavo chiedendo come fossi riuscito ad avere il mio numero -
-Ho dovuto chiedere a Kyujong di chiedere ad Onew il tuo numero, ma non è stato così semplice! Perché il vostro caro leader non si fidava! E voleva sapere a cosa mi servisse il tuo numero, QUINDI, ho dovuto spiegargli la situazione per filo e per segno, facendomi deridere ! -
Scoppiai in una sonora risata immaginando la situazione, e se da una parte mi dispiaceva per quello che era successo, dall’altra non potevo far altro che ridere.
-Yah! – urlò lui sgranando i suoi grandi occhi e fulminandomi – Smettila di ridere! -
-Scusa Hyun Joong, davvero non volevo prendere le tue chiavi. Ho solo scordato di ridarle a te o ai tuoi compagni - dissi.
-Non m’interessa, dammi le chiavi -
-Non essere arrabbiato – mormorai tirando fuori le chiavi dalla tasca, facendomele brutalmente strappare via da Joong – Yah… rilassati -
-E’ vero Joong, rilassati, infondo te le ha prese per una giusta causa - mi appoggiò Kyujong.
-Già, se non fosse stato per lei saresti diventato un tutt’uno con un palo - disse Jungmin.
-O con un albero - continuò Hyung Jun.
-O peggio ancora con un'altra macchina - finì Young Saeng.
-Ho capito, basta – li fermò Joong – sta di fatto che mi sono usciti i capelli bianchi quando mi sono accorto di non avere le chiavi. Come sarei riuscito a portare mia madre all’ospedale, domani, senza macchina? - chiese lui.
All’ospedale?
-In qualche modo avresti risolto. Sei pieno di risorse tu, no? - commentò Young Saeng dandogli una pacca sulla spalla. Sorrisi, notando come l’umore di Joong fosse almeno un minimo migliorato.
Era per questo che a capodanno non eri in vena? La tua mamma sta male?
Uscimmo dalla scuola, poiché avevano ormai finito le prove, e ci dirigemmo a piedi verso casa, chi in una direzione e chi nell’altra.
Per quanto mi riguardava, ero intenzionata a fare un giro, giusto per non tornare subito a casa. Dovevo cominciare a pensare a dove organizzare la festa per il mio compleanno, che avrei festeggiato per la prima volta in tre anni senza Jonghyun. Ero la prima che compieva gli anni nel gruppo, a Febbraio non c’erano troppe nascite, e la mia sicuramente non era stata premeditata, quindi ero sempre stata una delle più grandi, in anni o mesi che fossero. Anche se alla fine ero sempre quella con meno esperienze in tutto. Vedevo ragazze più giovani di me che erano perfette donne da sposare, che cucinavano, cucivano, stiravano, lavavano , pulivano e facevano tutto ciò che una buona moglie dovrebbe saper fare, e poi c’ero io, che non appena mettevo un piede in cucina con l’intenzione di cucinare esplodeva tutto. Ci avevo provato a cucinare, davvero, ma i risultati furono sempre catastrofici, tanto che decisi di lasciar perdere.
Persino Jong fu una delle vittime principali della mia cucina, ma non per colpa mia di certo, ma della sua testardaggine e soprattutto per la troppa fiducia nelle capacità che aveva nei miei confronti.
-Tieni Taemin, li ho fatti proprio stamattina per te! - disse Sara dando un pacchetto pieno di biscotti fatti da lei a forma di cuore a Taemin, con l’approvazione più che entusiasta di quest’ultimo. Io e Jong li guardavamo un po’ in imbarazzo in silenzio. Sara era molto brava a preparare dolci, spesso mi cucinava crepes per merenda o faceva dei dolcetti quando aveva tempo e voglia. Erano molto buoni.
-Amore… - mi chiamò Jong guardandomi – Perché non mi prepari mai niente da mangiare? Fatto da te, intendo-
-Perché ti voglio bene, ecco perché. - dissi sarcastica, sentendo le risate sotto i baffi di Taemin che si gustava i biscotti.
-Che vuol dire? -
-Vuol dire che non darei un piatto fatto da me nemmeno al mio peggior nemico, pensa a te - 
-Ma anche io voglio qualcosa cucinato dalla mia ragazza! - borbottò lui.
-Jong, davvero, lascia perdere, te lo dico come amico e come fratello di Feffe - disse Taemin annuendo e guardandolo seriamente.
-Oh, suvvia, se Feffe si impegna non uscirà di certo così orribile come lo descrivete - commentò Sara. Io e Taemin la guardammo come se fosse totalmente impazzita.
-Sei impazzita, donna - dissi guardandola male.
-Già, questa è pure cattiveria nei confronti di Jong - continuò Taemin.
-Yah! Ha ragione – disse Jong voltandosi poi verso di me – dai, dai se t’impegni so che puoi! Sei la solita pigra! Dai! Perfino mia sorella riesce a cucinare! - 
-Jong, io e tua sorella siamo due entità completamente diverse, e no, non cucinerò per te. Non voglio finire in galera per un tentato omicidio -
-Ma perché no? Almeno tenta! Voglio che per una volta tu mi cucini qualcosa, solo una volta - 
-Potrebbe essere anche l’ultima – sospirai rassegnata. Sapevo che con la sua cocciutaggine sarei arrivata all’inizio delle vacanze estive con le orecchie e il cervello che si attrezzavano per suicidarsi. Tanto valeva togliere subito il dente – Va bene, lo farò, ma non aspettarti piatti deliziosi, e tieni fra i numeri veloci del telefono l’ambulanza -
Il giorno dopo gli avevo fatto trovare davanti dei biscotti dalla natura indefinita, anche se ce l’avevo messa tutta per non farli venire rivoltanti come al solito. Ma, diciamocelo, quando si sbaglia la temperatura del forno, le dosi dell’impasto e il sale per lo zucchero, è davvero difficile non avvelenare la gente. Infondo, però, lo avevo avvertito.
<<… Cosa sono? -
-Biscotti. – dissi sedendomi a tavola con lui, mentre guardava quel piattino con i biscotti un po’ perplesso – puoi ancora tirarti indietro, dimentichiamo questa storia e facciamo finta di niente -
-No, li mangerò - disse deciso lui afferrandone uno.
-Questa non posso perdermela - commentò divertito Taemin osservando Jonghyun con un sorrisetto. Jonghyun addentò il primo biscotto e cominciò a masticare nel silenzio più assoluto di noi altri, troppo intenti a non respirare per captare ogni suo minimo segnale. Ma sembrava stesse mangiando un normale biscotto, come se non avesse un sapore disgustoso.
-Allora? - chiese Taemin.
-è buono - disse lui sorridendo. Restai basita dalla sua affermazione.
-Non è possibile - commentò Taemin afferrandone uno e dandogli un morso. L’espressione di Taemin precipitò dal perplesso al disgustato in breve tempo.
-Mio Dio, è duro e gommoso ed ha un sapore orribile! Come fai a mangiarlo!? -
-Per me è buono, sei troppo schizzinoso. Sta zitto e mangia, che non muori -
-Ragazzi… lasciate perdere, vi sentirete solo male. Jong, dai, lo so da me che non sono mangiabili, non devi sforzarti… -
-Per me sono buoni - sorrise lui, guardandomi.
Continuò a mangiarli, non so con che coraggio e con quale stomaco, ma li mangiò davanti a me, sorridendo e negando sempre il fatto che fossero disgustosi.
Con il tempo ovviamente avevo evitato di preparargli altro da mangiare, e lui stesso di richiederlo, anche se mi incitava ad imparare a farlo.
 
-Allora? Questa ti piace? - chiese mia madre guardandomi mentre osservavo la terza sala che potesse essere consona alla festa da organizzare.
-Sì, è molto carina -
-No, non mi piace - commentò Taemin a braccia incrociate. Lo guardai infastidita per l’ennesima volta.
-Taemin, io ti voglio tanto bene, ma non potrei scegliere io la sala? - chiesi restando calma.
-Certo che puoi sceglierla tu, ma non  questa. Senti, prendine una che abbia un palco, almeno se io o gli SHINee abbiamo voglia di divertirci avremo il posto giusto. - spiegò lui spingendomi fuori dalla sala mentre nostra madre ci seguiva.
-Ma perché dovete sempre essere i protagonisti di ogni serata? Per una volta non potreste restarvene seduti da una parte a mangiare e a parlare di quanto sia dura la vita? -
-Quello fallo tu se vuoi, noi preferiamo rallegrare gli altri -
Avevamo passato la giornata in giro a cercare delle sale decenti, e ne avevamo provate solo tre, bocciate a prescindere da mio fratello che sembrava non fosse mai niente di suo gradimento. Era la mia festa, non avevo il diritto di scegliere almeno la sala?
A quanto pare no.
- Ma non sarà triste la cosa senza il vocalist? -
-Invitalo allora -
-Assolutamente no, non mi voglio esaurire al mio compleanno, te l’ho già detto - dissi scuotendo la testa. Non volevo vederlo alla mia festa, volevo che almeno quel giorno potessi essere felice senza avere tra i pensieri lui e i suoi sguardi penetranti che mi davano solo fastidio.
-Ma perché? Tu…-
-Taemin, basta. Tua sorella ha detto che non vuole vederlo alla festa, e non lo vedrà. Smettila - commentò mamma con voce ferma, guardando Taemin che scosse la testa facendo muovere tutti i suoi capelli rossi.
-Ma mamma, è insensata! -
-E’ la sua festa, quando farai la tua potrai decidere di invitare chi vorrai. -
Taemin smise di fare polemiche sulla questione di Jonghyun, ma continuò imperterrito a darmi consigli sulla sala. Alla fine riuscimmo a trovarne una carina, che soddisfava le richieste di entrambi.
Passai il resto della giornata con Sara, a chiacchierare del più e del meno, soprattutto sulla sua permanenza in Giappone in cui ogni volta affermava di trovarcisi molto bene.
 
No, no, questo non va affatto bene. 
Sbuffai guardandomi allo specchio, notando come i miei fianchi fossero lievitati tutto d’un tratto.
Urge un intervento estremo. Palestra, pane e acqua almeno per un mese, o assolutamente non ci andrò alla mia festa.
Indossai una tuta e mi catapultai in palestra non prima di aver avvisato mamma. La palestra che frequentavo non era enorme, ma conteneva molta più gente di quanto ci si immaginasse, compreso Jong e Minho che spesso venivano ad allenarsi.
Dopo essere entrata mi precipitai al primo tapirulan che trovai libero. Cominciai a correre con calma, notando poco dopo una presenza che emanava un aura negativa proprio al mio fianco. Mi voltai.
-Hyun Joong! - esclamai sorpresa, riconoscendolo mentre correva come un pazzo. Lo vidi sobbalzare e quasi scivolare via, ma riuscì a mantenere l’equilibrio, guardandomi sconvolto.
-Yah! Ti sembra il modo di richiamare la gente? Per poco non mi spezzo l’osso del collo -
-Se non stessi correndo come un maratoneta probabilmente sarebbe stato diverso. - mormorai continuando la mia corsetta.
-Si può sapere che ci fai qui? - chiese con un tono di chi era estremamente contento di vedermi.
-Quello che fai tu, smaltisco la ciccia -
-Io non ho ciccia da smaltire - disse offeso con un cenno di vanto.
-E allora perché sprechi i soldi per venire qui? E perché corri in questo modo?- chiesi confusa. Era sudato dalla testa ai piedi, e non potevo davvero sapere da quanto tempo si trovava lì a correre.
-Bhè? Non posso andare semplicemente in palestra se mi va? La gente parte e va dove vuole e con chi vuole senza avvertire nessuno ed io non posso andare in palestra?! - disse lui con un grande cenno d’irritazione che mi rischiarì meravigliosamente le idee. Restai qualche secondo in silenzio a guardarlo per poi scoppiare a ridere.
-Cosa? Perché stai ridendo? - chiese guardandomi male.
-Hyun Joong, posso dire che mi fai davvero tenerezza? - dissi continuando a ridere.
-Tenerezza?  -  chiese quasi schifato.
-Brutta bestia la gelosia vero? - continuai a stuzzicarlo, sapendo a cosa si fosse riferito. Era ovvio che Joong fosse venuto a sapere in qualche modo della partenza di Ilaria con Kibum, che a quanto sembrava aveva sconvolto più di una persona.
-Continuo a non capire di che cosa stai parlando! Anzi, sai una cosa? Non lo voglio sapere, resta in silenzio e lasciami in pace - finì lui voltandosi per continuare a correre.
-Anche io ci sono rimasta male della loro partenza. Il mio migliore amico non mi ha detto nulla - commentai ignorando bellamente cosa aveva detto prima.
-Partenza? Quale partenza? Di chi? Io non ne so nulla! -
-Oh Joong, per favore facciamo le persone serie. Tanto ho capito che ti è rimasta sullo stomaco questa partenza. Puoi dirlo a me, non ti giudicherò. Sfogati, e abbassa il livello del tapirulan perché ho paura che tra poco schizzerai all’indietro -
-Chi credi di essere? La mia psicologa? Io non ho bisogno di sfogarmi con nessuno, e di certo non m’interessa di dove quel tappo si sia andata a nascondere con quel finto biondo del tuo amico -
Ah sì, davvero convincente. Va bene ho capito, ti lascio perdere, ma solo per questa volta.
Scossi la testa, non rispondendo e lasciandolo nel suo amato silenzio.
Co passare del tempo cominciai a sentire la stanchezza prevalere su di me, così mi concessi qualche minuto di pausa, al contrario di Joong che continuava a correre imperterrito come se dovesse farsi tutta Seoul correndo.
-Ehi Siwon, come va al lavoro? - sentii dire allegramente alla mia sinistra dove due ragazzi dei Super Junior si erano messi a correre come noi.
-Non c’è maleanche se adesso c’è più lavoro da quando Ilaria è partita - commentò l’altro.
-Ah, la sorellina del vocalist degli SHINee vero? Com’è? Mi dicono tutti che è molto carina - chiese quello che se non ricordavo male si chiamava Donghae.
-Sì, è molto gentile e carina. Al contrario di Minho che in questo periodo è un po’ giù, lei sorride sempre -
-Tzè, sorride sempre, io vorrei davvero sapere quale delle due sorelle hanno incontrato - borbottò Hyun Joong fra se e se.
-Oh, mi piacerebbe tanto conoscerla, dici che è single? - chiese l’altro senza un minimo di pudore.
-Sinceramente non ne ho idea. È stata coinvolta in parecchi scandali tra i SS501, anche se si sono rivelati tutti infondati. Ma non saprei dirtelo, non parliamo mai di questioni personali - rispose Siwon.
-Ah sì, Kyuhyun aveva detto qualcosa riguardo Hyung Jun. -
Quel pettegolo di Kyuhyun. È da natale che non lo vedo, chissà che fine ha fatto.
-Parlano, parlano, e solo di stupidaggini… lo sanno tutti che Jun è stato rifiutato, perché insistono ancora? - continuò a borbottare Joong, facendomi sorridere. Jun era stato rifiutato? Si era dichiarato?
Ma davvero? Grazie per l’informazione Joong.
-Vabbè, ma se non ci sono altri impicci posso provarci - disse Donghae con determinazione, e fu proprio in quel momento che sentii lo sbattere di una mano sopra il pulsante per spegnere il tapirulan. Ci voltammo tutti e tre a guardare perplessi Hyun Joong che aveva finalmente placato la sua corsa.
-Invece di pensare a cose stupide come le donne, perché non vi preparate per la gara? Che senso ha fare una gara se gli avversari sono così scadenti? -
-Tu pensa a te stesso  Kim Hyun Joong - commentò Siwon calmo.
Oddio per favore non cominciate una rissa anche voi.
-Infatti è proprio per questo che… -
-Come si è fatto tardi, Joong dobbiamo andare via - dissi prendendolo per un braccio cominciando a tirarlo via. Riuscii a portarlo lontano da quei due con un po’ di fatica.
-Yah, lasciami - mi minacciò lui.
-Invece di litigare con le persone, vai a farti una bella doccia fredda e a raffreddare i bollenti spiriti - dissi  indicando con un cenno della testa le docce.
-Chi ti credi di essere? Il mio capo? -
-Cerco solo di aiutarti Joong, mi sei simpatico, per qualche motivo a me sconosciuto mi piace la tua compagnia e non voglio che ti rovini in questo modo solo perché hai pensieri oscuri per la testa - commentai placando il mio tono autoritario che a lui non piaceva molto.
-Ma da che parte stai? Stai passando più tempo con me che con quei folletti salterini. - commentò lui sospirando, calmandosi appena.
-Devo per forza odiare te e gli altri solo perché siete della squadra avversaria? Non è questo lo spirito giusto, e poi ci sono momenti in cui è meglio stare lontani dalle persone che ti conoscono troppo. - conclusi guardandolo per due secondi in silenzio per poi voltarmi ed andare verso le docce femminili.
Perché insisto? Hyun Joong non apprezza molto la mia presenza, quindi forse è meglio lasciar perdere, lo farei innervosire ancora di più. 
Entrai nello spogliatoio e mi preparai per la doccia. Probabilmente era il momento di cominciare a rivedere le mie priorità. Dovevo smetterla di importunare le persone che dopo tutto non conoscevo neanche bene e dovevo concentrarmi sulle altre. La questione di Jonghyun non si risolveva, ed io forse non avevo neanche più voglia di risolverla. Jonghyun era cambiato, forse teneva meno a me rispetto a prima ma era del tutto normale, dopo quasi tre anni di fidanzamento probabilmente l’interesse era caduto a picco. Infondo eravamo giovani.
Per Kibum però avrei davvero voluto risolvere, era il mio migliore amico e non volevo perderlo così, dal nulla. Mi mancava da morire, avevo bisogno di un appoggio maschile che non fossero solo Taemin o Hongki da cui, ormai, non ero più così pronta ad andare per colpa di quello stupido bacio , e forse era per questo che mi ritrovavo sempre in mezzo ad altri ragazzi. Per colmare il vuoto che Jong e Kibum avevano lasciato. Però dovevo smetterla. Dovevo smetterla e dovevo andare avanti, senza dar fastidio a persone come Hyun Joong che avevano già dei grandi problemi personali o meno che fossero.
Abbi pazienza Federica, Kibum ha deciso di escluderti, quindi non ha bisogno di te.
Asciugai i capelli alla meno peggio e dopo essermi vestita avanzai verso la porta d’ingresso pronta ad andare via.
Uh? Hyun Joong? Sei ancora nello stesso punto in cui ti ho lasciato… ma sei… Pulito e pronto per andare via.
Avanzai guardando i suoi grandi occhi puntati nei miei e mi sentii stranamente in soggezione.
-Vuoi un passaggio a casa? - chiese lui lasciandomi interdetta per qualche secondo.
Sbattei le palpebre due volte, perplessa.
-Sì… grazie - sorrisi, seguendolo poco dopo verso la sua macchina.
Ma è rimasto ad aspettarmi per tutto questo tempo? Ti sei impazzito Joong?
Entrai in macchina, aspettando che salisse anche lui, infilai la cintura e partimmo. Il silenzio che aleggiava era interrotto solo dal rumore della macchina in funzione.
-Sai, hai ragione, a volte è meglio stare lontani dalle persone che ti conoscono troppo. - disse lui continuando a guardare la strada. Mi voltai per osservarlo, stupita dal fatto che avesse riflettuto su una mia frase.
-Non so che tipo di problemi tu stia avendo, e forse è proprio per questo che preferisci passare del tempo con chi non sa nulla. Ti capisco e forse ti ammiro, perché riesci a non pensarci davanti a me o agli altri, al contrario mio che faccio subito trasparire il mio cattivo umore, indipendentemente da chi ho davanti. - continuò lui dandomi uno sguardo di tanto in tanto.
-Grazie per la comprensione - dissi sorridendo.  Hyun Joong mi aveva stupita. Non credevo che avesse afferrato così bene la mia situazione, spesso scordavo che era un ragazzo molto intelligente.
-Dove abiti? - chiese poco dopo con un sorrisetto. Proprio in quel momento il mio telefono cominciò a squillare.
-Continua ad andare dritto. Scusami un attimo – dissi rispondendo al telefono- Hongki? Dimmi… un incontro? Adesso? … ok vieni tu da me? Ah va bene, tanto sono in macchina, arrivo subito… Ma sei sicuro che da te non ci sia nessuno? – dissi per poi accorgermi che forse la frase poteva essere fraintesa. Mi voltai a guardare Joong che stava sorridendo sotto i baffi – ehm… va bene Hongki sarò lì fra poco… a dopo - dissi chiudendo la chiamata.
-Quindi devo portarti a casa di Jonghyun? - chiese facendo il vago.
-Qualsiasi cosa tu stia pensando, non è come sembra - mormorai imbarazzata.
-No no ma figurati - disse sorridendo in quel modo che non mi prospettava nulla di buono.
-Hyun Joong - dissi solamente, fulminandolo.
-Cosa? Stavo solo pensando… non eri tu quella super fedele? Oddio, non ti darei torto a tradire un tipo come Jonghyun, ma rimango comunque sorpreso - commentò lui lanciandomi uno sguardo. Lo guardai male.
-Io non sto tradendo nessuno - dissi facendomi tornare i sensi di colpa su quel maledetto bacio. Ero pronta a ritrovarmi di nuovo nella stessa stanza con Hongki? Non ne ero del tutto sicura, non ero ancora abbastanza stabile con la testa per affrontare di nuovo una cosa simile.
-Yah… stavo scherzando. Non sbiancare in questo modo… sembra tu abbia visto un fantasma - disse con un cenno preoccupato.
-Jonghyun ed io abbiamo dei problemi da un po’, ma non ne voglio parlare, quindi evitiamo - commentai.
-Capisco. Non ne parleremo. Non che avessi voglia di impicciarmi della vita di quell’idiota, comunque - rispose lui, parcheggiando poco dopo davanti alla casa di Jong.
-Grazie Joong. Ci vediamo -
Lo vidi farmi un cenno con la mano per poi ripartire. Sorrisi vedendolo andare via, per poi voltarmi e prendere un grande respiro prima di citofonare.
Tranquilla, non farti prendere dalle emozioni, e comportati naturalmente.
-Si? - disse la voce proveniente dal citofono.
-Sono io - dissi con una voce troppo acuta e stridula. Mi schiarii la voce maledicendomi.
Cominciamo bene…
 
Angolo di Feilin
ehm... si... salve XD che dire, è passato... un pò di tempo dall'ultima volta. MA POSSO SPIEGARE! il fatto è che mi hanno rapita esattamente il giorno dopo aver pubblicato l'ultimo capitolo. Dopo aver passato 2 settimane cercando di convincere i rapitori che ovevo pubblicare il 14° capitolo per i miei AMATI lettori, hanno deciso di lasciarmi andare! quindi ho scritto il prima che potevo questo capitolo... non mi crede nessuno vero? ABBIATE PIETA' DI ME T_T  lo so, sono imperdonabile. 
ma passiamo al capitolo. spero vi sia piaciuto ^^ per chi volesse vedere cosa sta combinando Kibum ( anche perchè il 14- 15 capitolo di Alue sono dedicati completamente a lui / e alla pazzia di Joong, ma va bene XD) vada a leggere Qui!
 . Per il resto, spero mi lasciate un commentuncolo, dove potete anche offendermi per il ritardo perenne T_T ve lo concedo. Bene, per ora vi saluto, ci vediamo l'anno prossimo! XD non è vero, scriverò il 15 il prima possibile, abbiate fede! un bacione!!!
  
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