Erano passati solo 2 giorni dall' arrivo di quei piccoli maghi e nella gilda si erano visti ben poco. Mirajane era curiosa, come quasi tutte le ragazze, di sapere da quale periodo venissero, però il Master si era dichiarato contrario a far trapelare informazioni su chi fossero i ragazzi, visto che poteva cambiare gli eventi sapere troppo sul futuro. Lui era rimasto a dir poco scioccato quando gli era stato raccontato chi erano quei ragazzini, anche se un po se lo immaginava: erano troppo simili ad alcuni dei suoi figli. - Master... ma quei ragazzini... dove sono ora? Domandò Levy guardando Makarov che se ne stava seduto sul bancone a bere dal suo boccale. - In biblioteca... devono fare delle ricerche su degli scritti antichi. Spiegò lui e la piccola maga ebbe un lampo di genio. - Allora io, Evergreen e Fried potremmo dare loro una mano, no? Sono ancora piccoli, prima tornano a casa e meno faranno preoccupare i genitori... Il Master aveva considerato ed esposto quell' opzione ai ragazzi ma il castano e l'albino si erano indignati, rifiutando l' aiuto di quei maghi. - No, Levy. Non vogliono mi spiace. E così il piano di Levy fallì miseramente. Dopotutto Makarov era stato informato, lui era il Master e doveva esserlo. Proprio per questo sapeva che Akira e Gaia, erano i figli di Elfman ed Evergreen. Sapeva che la ragazza dai capelli biondi, di nome Aisha, era la sua futura bisnipote. Che il ragazzo albino, Hayato era il figlio di Mirajane e Fried; che la ragazza dai capelli azzurri, Selene, era la figlia di Erza e di Gerard. Che il biondo di nome Shane era il figlio di Natsu e Lucy; che la mora, Elizabeth, era la figlia di Levy e Gajeel e che il ragazzo dai capelli neri, Ryan era il figlio di Gray e Juvia. Non disse nulla e continuò a guardare la rissa che si era scatenata nel bel mezzo del salone proprio in quel momento gli venne un dubbio. < Ma saranno in grado questi casinisti di badare a dei bambini?> Nella biblioteca intanto... Akira, Elizabeth ed Hayato erano chini su volumi immensi riguardanti la magia delle rune mentre gli altri cercavano altri libri sulla magie delle rune. Aisha ne sapeva qualcosa ma non era brava quanto la migliore amica ed i due cugini. La piccola Gaia invece si era persa a guardare gli album di foto dei suoi genitori da piccoli, nonostante li avesse gia visti molte volte le piaceva proprio riguardare quei pezzi di carta in cui tutti i maghi che lei conosceva, come adulti, erano dei ragazzini. Akira, Hayato ed Elizabeth non ci misero molto a leggere tutti i libri e appuntarsi le cose più importanti. solo che dovevano combinare le giuste fiormule e poi dovevano aspettare il giorno giusto, quello con la luna piena. - Quindi... ci rimangono ancora tre giorni. Disse Hayato calmo mentre si metteva comodo sulla sedia. -Che cosa facciamo in tre giorni senza far capire a loro chi siamo? Domandò Shane preoccupato ed agitato. - Cerchiamo di non farci vedere troppo da loro e sopratutto lontani dai propri genitori ok? Aisha era seria ma Akira sorrise divertito guardandola. - Non sarà necessario. Mi sono preso la briga di usare un incantesimo di cancellazione della memoria, quando ce ne andremo dimenticheranno tutto quanto. - Grande Akira!- commentò l' azzurra- allora io vado a sfidare mia madre! -NO! Tu non vai da nessuna parte e te ne stai con il tuo ragazzo! Nessuna sfiderà nessuno, sono stata chiara? Domandò Aisha guardando soprattutto Ryan e Shane che sarebbero benissimo potuti andare a sfidare i loro padri. - Va bene... Erano concordi tutti, dopotutto non volevano essere fulminati da una delle più forti della gilda. Akira intanto era andato a cercare la sorella e la trovò nella sala grande accanto ad Evergreen. - Che cosa hai piccola? Le domandò la fata un po scombussolata e già irritata dalla discussione appena avuta con Elfman. - A te... non piace Elfman? Era così dolce il suo visino imbronciato che la ragazza non si arrabbiò nemmeno ma rispose un po seccata. - No. Non mi piace affatto Elfman, piccoletta. A quella frase Akira non si stupì, ma la bambina si e fece il labbrino tremolante per un po, ma prima che iniziasse a piangere suo fratello la prese in braccio e la portò via di corsa, evitando così che Ever capisse, ma dal suo sguardo Mirajane aveva capito tutto e fu proprio questo a spaventare il castano. Dopotutto non c' erano complotti peggiori di quelli del Demone di Fairy Tail, e non scappavi nemmeno se eri suo nipote.