I. Strage

In un manicomio erano finiti proprio loro,la più famigerata banda di conquistatori e per di più erano stati affidati a due ragazze,infermiere o chicchessia ma prive di sentimenti.
Venirono spinti a forza in una stanza bianca e dentro si trovavano loro,una appoggiata conro la parete,l'altra seduta nell'angolo.
Uno dei reclusi,per la precisione Deidara,cercò di caricare un pugno ma venne prontamente bloccato dalla infermiera,quella che stava in piedi e dopo averlo afferrato per il braccio,glielo portò alla schiena e un rumore di ossa frantumate si espanse per la candida camera insieme all'urlo straziante del biondo.
-Lei che dice,Danna?-.
Dopo averlo scaraventato a terra, si girò verso la ragazza che ormai si era alzata.
-Caso abbastanza normale,non c'è niente da temere...tu invece...Tu cosa dici?-.
Alzò le spalle
-Uguale agli altri...cosa deve essere?-
I componenti dell'Akatsuki erano li,pietrificati,danvanti a loro il compagno privo di sensi giaceva con un braccio rotto.
-COSA AVETE INTENZIONE DI FARCI?-
Chiese Kisame,urlado contro le due ragazze che non si scomposero
-Se fosse per noi tu saresti già morto ma non è il nostro lavoro,noi siamo un particolare tipo di psicologhe-.
-...Non ci farete il lavaggio del cervello come pensate...-
Ora a parlare fi Itachi,attivando lo Sharingan.
-No?Dici?-
Stava per caricare uno dei suoi attacchi ma si fermò,qualcosa lo bloccava
-Uchiha...Itachi...Uchiha...-
Si ritrovò con una mano conficcata al muro da un Kunai,davanti a lui quella che doveva essere la maestra di quella che non aveva ancora fatto una mossa
-Fuori due...chi è il prossimo?-
Disse sarcastica,nessuno osò fiatare ma...
-Lasciateci andare!-
A quel punto Hidan urlò verso la ragazzina più piccola tirando fuori la falce,non ebbe il tempo di aggiungere una parola che la psicologa era già entrata in azione,sentì un forte dolore,le lame delle spade gemelle che possedeva l'autrice del dolore del ragazzo avevano disegnato una X sulla schiena...
-Faresti meglio a stare zitto...-
Sussurrò al suo orecchio prima che chiudesse gli occhi e cadesse a terra.
Il pavimeto della stanza era coperto di macchie rosse e i camici delle due "assassine" erano macchiati di sangue,i corpi di Deidara e Hidan erano riversi a terra mentre Itachi era piegato in ginocchio con il palmo della mano ancora sanguinante e attaccato al muro da quella maledetta lama argentata.

Poco dopo la camera era diventata un capo di battaglia,tutti erano a terra,Kisame era ansimate a terra con il sague alla bocca e uno shuriken piantato alla spalla,Sasori era stato colpito vicino,molto vicino al suo sigillo,Zetsu era stato trafitto in varie parti del corpo dopo essere stato messo all'angolo e in fine Kakuzu aveva assaggiato le lami affilate delle spade gemelle che avevano aperto un'ampia ferita ricucita da molto.
-Bene...Bel lavoro...-.
Un sorriso falso si stampò sulla faccia delle due.
-Andatevene!- Disse il biondo alzando lo sguardo per poi incontrare gli occhi della ragazza,che l'aveva rdotto in quello stato. Furono degli attimi infiniti,poi fu costretto ad abbassare gli occhi,l'infermiera aveva vinto...