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Autore: Violet Queen    06/06/2008    4 recensioni
-il loro sguardò si incrociò, grigio e blu, nebbia e cielo in un unico abbraccio- in un altro tempo, forse in un altro mondo, la vita di Arya cambierà come il vento
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Buio , notte fonda , solo nero . Solo una luce ,lontana , la luna che formava una piccola falce. Silenzio, suoni lontani , forse qualche animale e il chiacchiericcio lontano degli uomini del villaggio vicino. Un rumore improvviso , un rametto che si spezzò. Ciò che prima sembrava un animale era ora un suono ben distino ; erano dei passi , passi veloci ,qualcuno che correva. A quel suono il cavaliere alzò la testa : come aveva fatto a essere cosi stupido ? perché non si era accorto prima di quel rumore ?di quella presenza?. Una figura piuttosto esile si fermò vicino a un albero , appoggiò la schiena contro il tronco e scivolò verso il terreno . il cavaliere non sapeva cosa fare allora appoggiò la mano sull’elsa della spada , pronto a sguainarla . Si avvicinò silenzioso a quella figura , ora era abbastanza vicino da vedere chiaramente che si trattava di una ragazza , una ragazza che stava piangendo . Un rumore leggero , un gesto veloce e la lama della sua spada era a pochi centimetri dal collo della ragazza. Lei urlò , << Stai zitta , avvicinati >> le ordinò il cavaliere . La ragazza ,con gli occhi spalancati e pieni di lacrime, lo guardò con molta attenzione si alzò e fece qualche passo incerto nella sua direzione , sempre con la lama vicina al collo . Ora sono alla luce della luna . il cavaliere la guardò attentamente , la studiò , volle assicurarsi che non fosse pericolosa in alcun modo .Era solo una ragazza , indossava un abito nero leggermente strappato , i capelli rossastri raccolti ; la carnagione chiara e gli occhi scuri . Completamente disarmata. Il cavaliere decise di abbassare la spada e lei sembrò fare un sospiro di sollievo . <> le chiese lui leggendole la paura negli occhi ; << Sono solo una ragazza del villaggio mi chiamo Arya >> fu interrotta da un urlo , un uomo . <> . << Stai scappando da lui ?>> le chiese il cavaliere , lei fece segno di si con la testa . Arrivò un uomo ,era tozzo e piuttosto vecchio , teneva una bottiglia in mano ; si avvicinò alla ragazza e le disse <> il cavaliere spinse indietro Arya e sguainò la spada .<> gracchiò il vecchio <>. Con un gesto veloce la spada si conficcò nel collo e subito si ritrasse . Dalla ferita uscì un abbondante rivolo di sangue e l’uomo si accasciò a terra . Altre voci, altri uomini stavano arrivando. Gli uomini arrivarono , erano tre ; appena videro il corpo esanime del vecchio tentarono di attaccare il cavaliere ma fu del tutto inutile. La spada sembrava danzare vestita di sangue, saltava da un uomo all’ altro sollevando schizzi di sangue ad ogni colpo ; alla fine di quel macabro ballo i tre uomini erano stesi a terra ,morti . Il cavaliere ripose la spada nel fodero e si avvicinò ad Arya e la afferrò per un braccio . Lei tentò di scappare ,voleva fuggire , ma la presa era troppo stretta .Tirò ancora . Quella volta ebbe più fortuna riuscì a liberarsi ,fece due passi indietro ma perse l’equilibrio e cadde ;cadde su qualcosa di morbido . Guardò su cosa era caduta e lanciò un urlo quando si accorse di essere caduta su uno dei cadaveri . L’ultima cosa che sentì prima di perdere i sensi era qualcuno che la tirava su . Arya si risvegliò parecchie ore dopo . In primo momento non capì dove si trovava ,poi ricordò tutto : quello strano cavaliere , i quattro uomini , morti. Alzò lo sguardo , era su un cavallo , totalmente abbandonata tra le braccia del cavaliere . Il cavaliere la guarda , poco dopo il cavallo rallenta per poi fermarsi . Il cavaliere scende e subito ordina di scendere anche a lei .Arya scende un po’ goffamente , fa qualche passo indietro e si ferma a guardare il cavallo . E’ ancora buio ma riesce a distinguere lo stesso le forme muscolose del cavallo . Era uno splendido animale. Arya non sa cosa fare , avrebbe potuto scappare ma non sapeva dove si trovavano e se fosse fuggita si sarebbe ritrovata a vagare nel bosco senza una meta . Decide di aspettare .Passano una decina di minuti. Arya sta accarezzando il collo del cavallo quando sente una stretta ai fianchi , non ha il tempo di capire cosa stia succedendo che già è in sella ,anche il cavaliere sale .Ora sono pronti a partire. Lui la tiene stretta per non farla cadere, il braccio sul fianco e la mano sotto al seno; con l’altra mano tiene le redini . Arya si rende conto di non essere mai stata così vicina ad un uomo , la sua schiena contro il petto di lui. A quel pensiero arrossisce come una bambina , è molto in imbarazzo. Pensa a tutti i modi per fuggire ,ma non ce ne sono ,erano troppo vicini .Non può fare nulla. Arya ripensa a quella sera , a poche ore prima . Era alla festa del suo villaggio , la festa di metà ottobre .Ricorda i vestiti colorati, le risate di tutti e la gente che ballava .Ricorda anche quel vecchio e i suoi compari che iniziano a bere vino e a inseguire le ragazze. La corsa nel bosco , l’albero a qui si era appoggiata e la spada di quel cavaliere . Poi tutto si fa più confuso ; gli uomini a terra , il sangue e più nulla . Se quel cavaliere l’aveva salvata la sera prima di sicuro non voleva fargli del male , ma perché l’aveva portata con se? Perché non l’aveva lasciata nel bosco? E perché lei non è scappata quando poteva? E ora era li , a cavallo diretta chissà dove , con un cavaliere di cui non conosce nemmeno il nome . Arya era stanca , chiuse gli occhi per qualche istante e appoggiò la testa sulla spalla del cavaliere. Lui la guardò negli occhi stupito ,per un attimo poi tornò a guardare avanti. Li aveva visti solo per poco ,ma Arya era sicura che gli occhi del cavaliere fossero grigi.
  
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